Amadeus Voldben. I Prodigi del Pensiero Positivo.
Il suo potere e la sua azione a distanza.
Come aiutare gli altri con il pensiero.
Per cominciare...
Ecco un libro che può suscitare l'interesse o la curiosità di molti e per i
più diversi motivi.
L'argomento si presta, nella pratica, anche per applicazioni egoistiche e
distorte, assai lontane dalle intenzioni per le quali il libro fu scritto.
Ma questo fatto è comune ai tanti insegnamenti dati agli uomini. Secondo
gl'insegnamenti del " Cerchio Firenze 77 " " mettere a disposizione
dell'umanità un mezzo di cui gli uomini si possono servire per i loro fini,
fortunatamente non rende responsabili del danno che con quel mezzo si può
procurare. La responsabilità è tutta di chi lo usa male. Questo vale non
solo per le scoperte scientifiche, ecc. ".
Lo scopo di queste pagine è quello di aiutare i sofferenti, giovare a chi ha
bisogno, dare una mano a chi ha necessità di una qualche assistenza,
soccorrere i tanti colpiti dal dolore, suggerire fede e fiducia, sorreggere
chi è debole, sollevare chi è depresso, stimolare con suggerimenti
gl'incerti, i dubbiosi, i pavidi, cooperare al bene comune valendoci del
mezzo più potente di cui l'uomo dispone: il pensiero. Aiutarsi gli uni gli
altri è il primo e più importante precetto della vita. E l'Amore portato da
Gesù sulla Terra.
L'uomo ha, per questo fine, uno strumento prezioso di cui ignora la potenza.
Se tutti sapessero utilizzarlo per il bene, la felicità non sarebbe una
chimera irraggiungibile, ma una realtà, la realtà della società futura che
avrà realizzato l'Amore.
Il pensiero ha la capacità di agire direttamente sugli uomini, sugli
avvenimenti, sulle cose, senza strumenti intermediari.
E questo il più importante aspetto della sua potenza.
La dimensione dell'uomo non è limitata al corpo fisico. Se lo fosse, sarebbe
un essere ben meschino. Vi è in lui la Scintilla Divina di cui il pensiero è
un'alta manifestazione.
Il pensiero può agire più e meglio delle mani e di qualunque altro mezzo di
cui l'uomo si serve per le sue opere.
Questo accresce immensamente il suo raggio d'azione che non conosce barriere
e distanze.
Il bene che può produrre in tal modo è incalcolabile e senza che nessuno lo
sappia.
La visione spirituale della vita dà all'uomo la forza di realizzare l'Amore,
praticamente, e, col pensiero, anche da parte di chi non ha altri mezzi per
farlo.
L'Amore è la massima espressione dell'esistenza umana, quella che,
realizzata, porta al compimento delle esperienze terrene, per proseguire
oltre, per le vie dei mondi.
Da ricordare le parole di S. Giovanni della Croce, che ha scritto: "Nell'ultima ora,
sarai esaminato sull'Amore".
E l'esito dell'esame determinerà il proseguimento del cammino evolutivo per
altre dimensioni o la ripetizione sulla terra delle esperienze fallite.
La condizione primaria e indispensabile perché si possa aiutare validamente
gli altri col pensiero, è quella di raggiungere la padronanza della mente.
Disciplinata e potenziata, può compiere quelli che sono chiamati prodigi.
A. V.
PARTE PRIMA:
La telepatia e le proiezioni telepatiche.
La telepatia è una comunicazione tra Spiriti incarnati, forse, anche, tra
Spiriti incarnati da una parte e Spiriti privi del loro involucro carnale
dall'altra.
FEDERICO W.H.MYERS, La personalità e la sua sopravvivenza. Se nella scienza
l'uomo ha fatto progressi sbalorditivi tali da giungere all'estremo limite
della scissione dell'atomo; se con le varie tecnologie si è arrivati alla
perfezione della macchina, nel campo psichico e spirituale l'uomo è ancora un
primitivo.
Anzi, in certi casi, ha degenerato rispetto a quanto ha progredito in altri
campi.
Infatti, soltanto da poco si è cominciato a muovere i primi passi nella
ricerca parapsicologica, con le prime constatazioni e le prime ammissioni di
fatti che hanno del meraviglioso in un settore quasi ancora inesplorato.
Se le spiegazioni sono ancora frammentarie e talora del tutto
materialistiche, è dovuto alla contraddittorietà e alla impreparazione
spirituale di molti che si occupano di questo campo: essendo essi ancora
spiritualmente immaturi, considerano questo alla stregua di quello meccanico,
al livello del quale si trova ancora la loro psiche.
E, purtroppo, sono quelli i cui nomi sono molto conosciuti;
e gli uomini pecora ne sono suggestionati essendo quelli falsamente ritenuti
specialisti e portatori di verità.
Una conoscenza antica Il fenomeno della telepatia era noto fin dai tempi più
antichi e come si può ancora vedere Tutto ha origine dal pensiero.
La straordinaria potenza del pensiero ci permette d'impiegarlo in tutte le
occorrenze della vita, senza eccezione
.
Non si tratta di piegare le forchette o cose simili, ma di usarlo ai fini di
bene, per aiutare gli altri, per recarci dove non potremmo andare col corpo
fisico, per proiettare il pensiero là dove vi è un bisogno, eccetera.
Aiutare chi soffre è veramente il più alto compito dell'uomo che vede negli
altri se stesso.
Le opere grandiose che l'uomo ha realizzato nei secoli hanno avuto origine
dal pensiero.
Il potere di pensare, e di servirsi di questo potente mezzo, è il maggiore
che sia stato dato all'uomo. In questo noi siamo fatti a " immagine e
somiglianza di Dio ".
Tutto è stato formato dal pensiero, ogni manifestazione della vita è una
creazione mentale dell'Assoluto.
Noi siamo un pensiero di Dio, dotati della facoltà di pensare, quindi di dar
vita alle cose col nostro pensiero.
Il pensiero, veramente, è la nobiltà dell'uomo, ha scritto Anatole France.
Nella mente si elaborano tutte le situazioni dell'esistenza.
Vi è chi crede ancora che l'azione consista soltanto nell'opera di chi si
muova, corra, si agiti per realizzare qualche cosa, mentre considera oziosi e
inutili coloro che sono dediti al pensiero e alla meditazione.
L'auto, il treno, l'aereo sono gli strumenti di questi agitati che hanno
ridotta la Terra a un mondo di nomadi, più simili alla Torre di Babele e al
caos che a una civiltà che si ritiene avanzata.
Essi ritengono di essere i protagonisti mentre non sono che gli esecutori di
un progetto elaborato nel silenzio della mente di chi è l'autore di un
programma.
Anche se essi stessi avessero ideato quello che hanno, è sempre nella mente
che ha avuto origine tutto il loro agire.
La fonte di tutto è il pensiero che ha il compito di governare tutto l'essere
per mezzo dell'azione: esso studia l'ipotesi per mettere in pratica la
conoscenza, analizza la teoria per praticare l'azione.
Oltre il piano della materia
Per comprendere perché il pensiero abbia tanta potenza e necessario
riflettere quale sia la vera dimensione dell'uomo Si comprenderà meglio
quanto scritto e quello che diremo nelle pagine che seguono.
L'uomo ha un corpo e un'anima, ma questi sono soltanto rivestimenti
momentanei del suo vero essere che è lo Spirito L'uomo è Spirito che, per la
sua manifestazione nel mondo della materia, si riveste di corpi materiali per
operare.
La parola anima viene generalmente usata in luogo di Spirito, ma non sono la
stessa cosa, essendo l'anima strumento col quale lo Spirito agisce sulla
materia.
L'anima, a sua volta, si riveste di un corpo fisico quale suo strumento, pur
potendo agire, talora, direttamente, senza di esso.
Noi preferiamo chiamare l'anima col nome di complesso animico che comprende
la mente, la psiche, il corpo astrale che esprime desideri, sentimenti,
emozioni e poi ancora l'energia che anima la vita fisica.
Questi sono componenti comuni anche agli animali evoluti Ma gli animali
formano anima di gruppo, non ancora individualizzata. Essi sono guidati
dall'istinto e non pensano coscientemente, semmai in essi vi è un pensiero
passivo.
Nell'uomo vi è qualcosa in più, la coscienza, lo Spirito che altri chiama con
altri nomi, Io spirituale, la Monade, il Sé degli Orientali, ecc... Vi è pure
chi lo chiama anima individualizzata L'uomo è essenzialmente uno Spirito,
Scintilla Divina, rivestita da un complesso animico o anima, rivestita a sua
volta di un corpo fisico.
Questi sono gli strumenti dello Spirito per le sue esperienze Limitarsi al
primo piano, il corpo, come fa il materialismo che ritiene tutto l'uomo
soltanto un animale, è il più grande errore come è errore quello di chi si
ferma al secondo piano la mente e la psiche: errore tipico di quelli che non
comprendono che la luce intellettuale è soltanto luce riflessa lunare, priva
di vita e di calore.
Essi non hanno ancora aperto il canale con il piano più alto, quello
spirituale.
Il pensiero cosciente non appartiene al piano fisico, ma a quelli più
elevati. Infatti, il pensiero è al di sopra delle leggi che reggono il mondo
della materia.
Tutti i fenomeni detti extrasensoriali, come la telepatia, le visioni, le
apparizioni, i sogni veridici, le premonizioni ecc., appartengono a un piano
più elevato, oltre e al di là di quello del tempo e dello spazio e non hanno
nulla a che vedere con i sensi fisici.
L'attività dei piani più elevati non è soggetta agli strumenti di cui
ordinariamente si serve lo spirito, che non è schiavo dei mondi inferiori.
C'è chi pretende vanamente d'inquadrare negli attuali schemi scientifici,
fenomeni che non appartengono al piano della materia, mentre è doveroso
riconoscere i limiti della scienza come è oggi concepita da certuni
spiritualmente aridi, ancora dormienti sui piani meno elevati.
La scienza non è davvero l'ultimo traguardo della Verità, essendosi ristretta
e limitata al piano fisico. C'è ben altro cammino da percorrere per arrivare
alla conoscenza, vi sono ancora troppi idoli da abbattere prima di conoscere
l'uomo.
Il conosci te stesso dell'antica saggezza è oggi più che mai valido, mentre
molti scientisti hanno eretto l'uomo e la scienza a unico dio dal quale tutto
avrebbe origine.
Conoscendo se stessi si scopre che il pensiero è la più sottile vibrazione
dello Spirito che non ha confini, come la Divinità di cui è Scintilla
nell'uomo.
Poiché il pensiero è al di là del tempo e dello spazio, la telepatia
appartiene chiaramente a un'altra dimensione, dalla scienza sconosciuta, dove
la scienza non può arrivare e non sa dire nulla. Eppure mille ipotesi e
interpretazioni sono state fatte per ricondurla sul piano cui essa non
appartiene. Fatica inutile di coloro che, non volendosi elevare, vorrebbero
abbassare le cose più alte per portarle al loro livello. Rimanendo sul
terreno materialistico non si potrà mai trovare la soluzione della telepatia,
che è un fenomeno extrasensoriale.
Il pensiero è una forza
Gli uomini pensano, più sovente, automaticamente che non di proposito
deliberato. Essi lasciano disperdere e languire un'energia preziosa che se
fosse sanamente utilizzata e potenziata potrebbe rendere loro dei servizi
inestimabili.
Il pensiero è una forza, la forza più potente e delicata benché noi non ne
possiamo definire la natura Ma più che la natura del pensiero, che ignoriamo,
noi vogliamo esaminare l'uso che dobbiamo farne degli effetti benefici che Si
possono produrre.
Come si è già detto il pensiero si può proiettare lontano da noi come Si
proietta un oggetto. Ma il pensiero è molto più potente di qualunque oggetto,
può raggiungere distanze impensabili nello spazio e nel tempo. Infatti, il
pensiero è manifestazione divina nell'uomo, realizza la contemporaneità
perché annulla il tempo e la distanza.
Col pensiero si può agire sugli ambienti, sulle cose, sulle persone, sulla
mente e sull'inconscio di sé e degli altri.
La separazione del pensiero dal corpo è chiamata sdoppiamento poiché le
componenti dell'uomo--corpo, anima spirito--benché unite sempre come da un
filo, vengono allora ad essere, sia pure temporaneamente, come separate.
Il pensiero può operare anche senza il corpo, si può servire o meno del
corpo, ma senza dipendenza da esso, poiché il corpo dipende dal pensiero come
strumento.
E la mente che muove la materia, non il contrario.
Quanto ora affermiamo è provato da innumerevoli fatti: si trovano narrati
negli Annali degli Istituti di parapsicologia, negli Atti dei congressi e in
numerose altre pubblicazioni E se i fatti hanno il loro valore e sui fatti si
fondano le teorie, Ciò non può essere messo in dubbio da altre teorie che non
siano fondate sui fatti.
La priorità della psiche sul corpo è una verità oramai acquisita.
Il pensiero si può materializzare
Qualcuno si chiederà: " Può il pensiero materializzarsi? "Ma tutto quanto
esiste è un pensiero materializzato. Oggi si sa che la materia è energia, non
è quella che un superato materialismo riteneva.
L'energia materia è un prodotto del pensiero. Prima di essere quello che è,
era pensiero nella mente del pensatore.
Le opere degli uomini possono essere compiute in vari modi e con vari
strumenti. Ma all'origine di tutto è sempre il pensiero che ha creato il
tutto.
Tutto ha origine dalla Mente Suprema. L'uomo stesso è un pensiero di Dio.
Nel suo mondo piccolo,` l'uomo come Scintilla Divina può operare come Dio
nella grande vita. Ma nell'uomo impropriamente si parla di creazione, che è
qualità riferita solo a Dio.
Il pensiero dell'uomo può operare in modo analogo per le cose del proprio
mondo.
L'operaio lavora con le mani e con i mezzi di cui dispone, l'intellettuale
può fermare i suoi pensieri, " materializzarli ", servendosi della penna o
della macchina da scrivere, lo scultore lo fa con lo scalpello, il pittore
con il pennello, il musicista con i vari strumenti e cosí via.
Non vi è attività umana in cui il pensiero non abbia la sua preziosa
applicazione, anzi ne sia all'origine.
Il pensiero si può materializzare in tanti modi: 1. nella telepatia spontanea
perfino con la voce che chiede soccorso; 2. in tutte le creazioni della
mente, scientifiche, artistiche, eccetera.
Il pensiero si materializza nella parola che, però, non può esprimersi
perfettamente perché il linguaggio umano manca dei termini corrispondenti,
precisi, alle infinite sfumature che soltanto il pensiero, appartenente a un
piano superiore, può avere.
Ma l'azione del pensiero può realizzarsi anche direttamente senza altri
mezzi. Può agire sugli uomini, sugli avvenimenti, sulle cose senza
intermediari. Poiché è strumento dello Spirito, la sua potenza non ha eguali.
La trasmissione diretta è la più efficace.
Quando il pensiero si esprime in simboli, come avviene spesso nel sogno, può
essere interpretato in modo non rispondente a quello che voleva esprimere.
Il pensiero si materializza nelle azioni. Ogni opera dell'uomo è pensiero
fatto materia.
Notiamo le differenze tra le opere realizzate dal genio all'uomo comune, dal
santo al malfattore.
Ma tutto è pensiero, disceso nelle forme della materia dagli archetipi divini
che il pensiero aveva contemplati, ma tradotti attraverso vie e strumenti
tanto diversi.
Quando il pensiero prende forma
La scrittrice Alexandra David-Neel, vissuta vari anni tra i monaci tibetani,
racconta che con l'intensa concentrazione su una data immagine, essi erano
capaci di dare corpo e forma a fantasmi oggettivi, chiamati tulpa, creati
dall'immaginazione.
Se non fossero confermati dai fatti, questi fenomeni sarebbero veramente
incredibili. Lei stessa volle provare a crearne uno, e vi riuscí, ma ebbe,
poi, conseguenze spiacevoli, perché stentò molto a dissolverlo.
William Black quando eseguiva le sue opere diceva di copiare quello che
vedeva. E la forza plasticizzante del pensiero che ha il potere di prendere
forma, materializzandosi.
Quando si pensa intensamente a qualche immagine che abbiamo nella mente,
anche senza averne coscienza, può avvenire che l'immagine stessa possa
obiettivarsi divenendo perfino visibile. Cosí può avvenire per le creazioni
artistiche.
Prentice Mulford scrive: " Se il pensiero viene concentrato in sufficiente
quantità sopra una sola immagine, essa traduce istantaneamente l'immagine in
realtà ".
Forme pensiero materializzate sono pure avvenute e manifestate a scrittori
quali Balzac, Waltari, Walter Scott, Dickens Beecker-Stowe ed altri, i quali,
avendo creato dei personaggi nei romanzi con la loro fantasia, ebbero poi
disturbi dagli stessi che non volevano abbandonare i loro creatori e si
ribellavano per la parte loro assegnata.
Quando l'uomo pensa fortemente di trovarsi in un determinato luogo, fino a
vedervisi col pensiero, crea una forma-pensiero che lo rappresenta là dove ha
desiderato di trovarsi Questa forma-pensiero può attirare momentaneamente
intorno a sé la materia sufficiente per rendersi visibile a chi ha i sensi
psichici sufficientemente sviluppati.
Questa è l'origine di molte apparizioni di uomini capaci di sviluppare una
potente forza-pensiero.
Ciò può avvenire senza che l'interessato ne sia cosciente, ed è anche la
spiegazione di molte " visioni ".
Il pensiero come strumento di aiuto
Si possono aiutare gli altri col pensiero irradiando telepaticamente idee
sane, costruttive, sentimenti elevati, pensieri di luce, di amore e di bene
e, in particolare, ciò che più serve alla persona in quel momento per
portarla sul piano di una completa armonia.
E opera santa e salutare ispirare fiducia a chi è depresso, abbattuto, per
eventi contrari, smarrito per perdite subite.
L'aiuto col pensiero si può dare anche a quelli stessi che Ci hanno lasciato,
ai defunti che ci hanno preceduti nel cammino verso la meta comune. Molti di
loro, per l'attaccamento alla Terra, si trovano spesso nello stato di
smarrimento e di abbattimento.
Vi sono certamente spiriti addetti a questo compito di aiuto, ma anche noi
possiamo fare la nostra parte, suggerendo col pensiero idee che diano luce e
forza.
Incoraggiare, risvegliare fede e fiducia, dare speranza, far vivere nella
mente dei sofferenti quello stato di benessere cui aspirano, come fosse già
realizzato, è dare loro il vero balsamo di cui hanno bisogno.
Si può sempre aiutare chiunque, a distanza, telepaticamente, con
suggerimenti, pensieri, idee, ispirazioni, perché il pensiero è la più
potente energia di cui l'uomo disponga.
Se vuoi veramente portare aiuto a qualcuno, anzitutto non devi pensare male
di lui, anche se sia un vizioso, un delinquente o una persona senza buone
qualità apparenti.
Tu dirai: Ma come faccio a pensar bene di un malfattore, di uno che vedo
compiere azioni riprovevoli e che si comporta in modo evidentemente negativo?
Ebbene, pensa che quella è la sua naturale espressione di vita, conforme al
gradino evolutivo in cui si trova. L'esperienza lo farà progredire, gli
mostrerà le conseguenze di quello che oggi fa. Lui, domani, lo ripudierà,
quando sarà cresciuto moralmente, cioè quando avrà progredito lo comprenderà
di più.
Tu aiutalo, aiutalo a comprendere, col tuo pensiero. Gli farai un gran bene.
Gesù disse che era venuto per i peccatori, non per i giusti.
E con la potenza del pensiero che noi possiamo affermare la nostra vera
libertà.
Noi possiamo compiere azioni di bene senza possedere beni materiali, senza
muoverci dal luogo in cui ci troviamo.
La dimensione dell'uomo non è limitata al corpo, anzi, noi non usiamo il
nostro corpo. Se fossimo soltanto corpo potremmo adoperare soltanto le mani,
i piedi e altri mezzi materiali.
La nostra dimensione animica e spirituale ci consente di operare nell
infinito, dove non esiste tempo né distanza.
Poiché lo scopo della vita sulla Terra è quello di operare per il bene di
tutti con l'Amore, che è il coronamento della nostra esperienza su questo
pianeta, per proseguire poi il viaggio per i mondi infiniti, abbiamo a questo
fine uno strumento meraviglioso: il pensiero. Con questo mezzo a noi è dato
di fare nel nostro piccolo ambiente ciò che Dio fa nella Vita infinita di cui
noi siamo pure una minima parte.
Operare in armonia con l'Intelligenza Infinita per il bene comune, è lo scopo
di chi ha compreso il valore e il significato della propria esistenza.
L'efficacia di questo metodo va attribuita a due fattori:
1. l'interessato riceve, quando è aperto alla ricezione;
2. ritiene che i pensieri siano suoi e quindi li apprezza maggiormente.
Chi ne ha fatta l'esperienza può valutare il bene che si può produrre in
questo modo, senza che nessuno lo sappia.
Inoltre è alla portata di tutti, anche di chi è impossibilitato ad operare in
altro modo. Le ore migliori sono quelle in cui, la persona che deve ricevere,
si trova nello stato più ricettivo, cioè le ore di rilassamento e di riposo.
Pensare bene e agitare idee di bene è come essere stazioni radio-emittenti. E
certo che qualcuno ascolterà, anche se ignoto e lontano.
Come il pensiero si puo comunicare
Ciò che è pensato ha la particolarità di non rimanere nella mente, ma si
diffonde nello spazio e nel tempo, tanto come irradiazione naturale che come
proiezione volontaria da parte di chi pensa.
L'uomo, infatti, può proiettare coscientemente il proprio pensiero,
comunicarlo a chi desidera come si farebbe per un oggetto. Joubert afferma
che il pensiero è come una palla e si può lanciare come una qualunque cosa
materiale.
Il pensiero si può comunicare:
1. con la parola;
2. direttamente da mente a mente.
Non esaminiamo ora la stampa e lo scritto, che sono oggi i mezzi per la più
vasta diffusione del pensiero, non essendo essi l'oggetto di questo studio.
Stabilire un rapporto psichico con altra persona distante è possibile quando
fra i due vi è simpatia, amicizia, affetto, amore.
Chi ha realizzato l'Amore nel senso più elevato, spirituale, è salito su un
piano in cui è in comunicazione con tutti, il rapporto psichico non ha più
barriere tra uomini, animali e cose.
Frate Francesco ne è l'esempio più brillante.
Avverrà, allora, anche, che nessuno potrà fargli del male.
Il pensiero si comunica a volte spontaneamente da una persona all'altra.
Ciò avviene quando vi è sintonia tra i due.
Un messaggio telepatico comunicato nello spazio e diretto a qualcuno molto
sensibile, può essere percepito contemporaneamente anche da altri sensitivi.
Certamente, l'efficacia della trasmissione è più potente negli uomini più
evoluti, abituati a pensare fortemente e a dirigere la mente.
Le idee vivamente presenti in uno spirito possono venire trasmesse in diverse
maniere. Si può capire, vedere, sentire.
Può esistere la telepatia incosciente a condizione che uno dei soggetti, il
percipiente, sia in uno stato ricettivo: di sonno o di rilassamento e se il
trasmittente è stato fortemente impressionato, come furono gli abitanti di
Stoccolma nel pauroso incendio che devastò la città.
Il grande mistico svedese Swedenborg, trovandosi a Goteborg, vide e descrisse
la grande sciagura che avveniva in quel momento a cinquecento chilometri di
distanza. Non furono molti a credergli sulla parola. Soltanto quando giunse
la conferma della fatale notizia, si levò un coro di meraviglia e di
ammirazione.
Quando l'agente telepatico prova una forte emozione, una gioia o un dolore,
con la forza del sentimento crea un'immagine che è vista da chi è in sintonia
con lui. Vi è proiezione d'immagine che è ricevuta dal percipiente che è
abbastanza sensibile da ricevere il messaggio incosciente. Questo dovette
avvenire nel caso di Swedenborg (2).
Un fatto analogo può verificarsi per il fenomeno detto psicometria: gli
oggetti che circondano il soggetto ricevono le impressioni dal pensiero e dai
sentimenti di lui. Il sensitivo è capace di percepire telepaticamente le
immagini degli avvenimenti che si sono verificati e di cui l'oggetto stesso
fu in certo modo testimone. E ciò anche dopo molto tempo.
Le influenze del pensiero da mente a mente
Quando una persona pensa intensamente a un'altra, emette un'energia che
scorre attraverso un filo telepatico fino alla persona pensata: è come una
scia che arriva alla persona, scia luminosa, se in senso benefico; corrente
tossica, se in senso malefico. Si stabilisce cosí tra i due un vero
collegamento che li unisce. Il legame si accresce e il filo diviene più
grande man mano che il pensiero aumenta d'intensità e diviene continuo.
Se sono più persone a pensare e ad operare, le proporzioni divengono maggiori
e di un'efficacia notevole.
Su questo principio è fondata l'azione di aiuto che molti danno in silenzio
per la guarigione di malattie, morali e fisiche, di conforto a sofferenti e
di aiuto a sfiduciati: sono i Volontari del Bene, sparsi ovunque, ma uniti
tra loro dall'ideale comune di bene attraverso il buon uso delle energie
mentali (3)
Tra coloro che hanno affinità di sangue o di sentire, ii pensiero
non ha barriere, si comunica con estrema facilità. Cosí avviene tra parenti,
tra amici e soprattutto tra madre e figli, poiche la perfetta sintonia agisce
da canale telepatico.
Unica barriera al pensiero è la diversità.
Ma, attenzione! Questa barriera è infranta in senso positivo dall'Amore e,
purtroppo, in senso negativo dall'odio. Il legame dAmore, come pure quello
dell'odio, unisce come in una catena che non si può spezzare. Chi ama e chi
odia, si lega con chi ama o chi odia, reciprocamente; stabilisce una unione
che li fa vicini, anche se fisicamente lontani.
"Si veda a Cielo e Inferno, l'Aldilà descritto da un grande veggente " con
una bíografia di E. Swedenborg e di Paola Giovetti. Edizioni Mediterranee,
Roma.
(3) Chi lo desideri può richiedere l'opuscolo I Volontari del Bene ad A
Voldben, Via Merulana 82, Roma: sarà inviato gratuitamente.
Questa realtà deve far riflettere profondamente per i suoi effetti: mentre il
legame psichico e spirituale è superiore a ogni altro legame perché,
nell'unità della vita, è il più elevato e salutare; il legame dell'odio è il
più basso e distruttivo, con enorme danno reciproco per coloro che ne sono
avvinghiati.
Soltanto l'indifferenza libera.
In queste pagine dobbiamo accennare, purtroppo, anche a quel sentimento
abominevole che è l'odio da cui derivano tanti mali. L'odio crea forti legami
che si risolvono sempre a danno, come un nodo scorsoio che uccide.
Le emanazioni di pensieri di tanti uomini formano un immenso aggregato che
col tempo costituisce una vera forza di pressione, si accresce e si potenzia
fino a produrre effetti di incalcolabile potenza.
L'immenso aggregato di amore e di sentimenti positivi opera come potenza
benefica che muove la vita nel senso creativo e costruttivo e serve a
controbilanciare tutte le forze contrarie. Se si comprendesse appieno
l'immenso potere dell'Amore che salva se stesso e gli altri, l'uomo avrebbe
trovata l'àncora più potente nella navigazione tra le tempeste della vita.
Quando si ha avuto a che fare con persone dalla mente ignorante e maligna non
c'è da stupirsi che esse proiettino sentimenti di rancore e di odio. Le
proiezioni mentali da mente a mente possono avvenire anche in maniera
inconscia. E la carica interiore che agisce senza che la parte cosciente ne
abbia il minimo sentore.
Le influenze malefiche intense si realizzano mediante la telepatia,
esercitata nel senso negativo. Chi usa la telepatia per incanalare il proprio
odio, la propria vendetta nei riguardi di altri, usa sistemi che hanno una
carica enorme che arriva con intensità ed efficacia.
Le influenze della mente sono tra le più potenti tra quelle che governano la
vita.
Quando ci sentiamo uno strano malessere, la causa non deriva sempre dal
nostro organismo, ma può anche attribuirsi a pensieri poco benevoli in arrivo
o al fatto che altri stia operando coscientemente ai nostri danni.
Gerolamo Cardano asseriva di sentire un fastidioso ronzio all'orecchio
sinistro quando qualcuno parlava male di lui, e lo diceva subito a quelli che
gli erano vicini.
Certamente, non tutti gli stati depressivi, i disturbi di origine nervosa e
gli altri mali umani sono causati dai cattivi pensieri degli altri; troppo
spesso la causa sono i cattivi pensieri nostri.
E un fatto ormai accertato
che il pensiero dell'uomo ha il potere di agire in bene o in male quando è
rivolto a qualche cosa. Il pensiero ha capacità creatrici e distruttive;
può operare in ogni senso, soprattutto quando è manovrato coscientemente.
Le persone che ci sono intorno possono indurci in uno stato mentale di bene o
di nocumento, di vantaggio o di danno con la loro azione mentale, cosciente o
inconscia, possono anche influire sul nostro stato di salute o di malattia.
In altri tempi, questa era chiamata
" fascinazione ".
Telepatia spontanea e quella sperimentale
La parola telepatia fu coniata da F.H.W. Myers (18431901) ed è formata da due
parole greche che insieme esprimono il significato di sentire a distanza. Ciò
indipendentemente dai sensi fisici che hanno una portata assai limitata.
Questa è propriamente la telepatia spontanea.
Vi è pure chi usa il termine trasmissione del pensiero, ma questa ha un
significato particolare perché va riferito all'atto consapevole di chi
proietta il pensiero ad un altro.
Questa è propria della telepatia sperimentale.
Chi è capace di pensare intensamente ha a disposizione un telefono psichico
col quale comunicare con chi desidera. E certamente necessario che vi sia
anche la stazione ricevente in sintonia. Ma anche se questo non si
verificasse, il messaggio arriva ugualmente e si ferma all'inconscio. Ma
benché non affiori alla parte cosciente, c'è pur sempre la possibilità che
questo possa avvenire in certe particolari circostanze.
Particolare capacità di captare i pensieri hanno le persone sensibili che
sono molto ricettive.
Giuseppe Mazzini, come ogni altro ingegno, credeva alla capacità del pensiero
di essere sentito a distanza come cosa sensibile. Egli scriveva a Rosa
Meyer-Kitt che con il marito l'avevano ospitato in uno dei suoi soggiorni
clandestini in Svizzera:
" ...molto spesso io vi scrivo in spirito; molto spesso vi ringrazio della
simpatia di sorella che mi avete dimostrata durante il mio soggiorno sotto il
vostro tetto. Molto spesso vi mormoro all'orecchio: "non lavorate sempre, non
rovinate la vostra salute, necessaria a vostro figlio e a tutti quelli che vi
amano; dedicate ogni giorno almeno due ore allo studio di una lingua
intermediaria; abbiate fede in Dio per tutto quello che riguarda la vita
materiale.
Mi ascoltate qualche volta? ".
Un giorno, mentre ero tranquillamente in libreria, mi venne di pensare a un
amico, Primo Sacripanti, che da tempo non vedevo. Mi chiedevo il perché di
cosí lunga assenza mentre prima era assiduo frequentatore della libreria. La
ricerca dei possibili motivi trattenne per breve tempo questi pensieri nella
mia mente, poi, come avviene, furono sostituiti da altri di altro genere e
poi ancora da altri, in una successione non sempre logica. Dopo circa una
mezz'ora vedo entrare proprio lui Primo Sacripanti, che dice subito:
--Mi hai chiamato e sono venuto, eccomi.
Io rimasi sbalordito, ma lo fui ancora di più quando aggiunse:
--Ero sul tram che va verso Piazza Buenos Aires (a Roma) quando ho sentito
che mi chiamavi. Sono sceso e ho preso il tram che va nella direzione opposta
e mi ha portato qui.
Commentammo il fatto con i reciproci complimenti per il trasmittente e il
ricevente, in sintonia ammirevole essendo amici da lunga data.
Questo è uno degli innumerevoli episodi di telepatia spontanea che si
verificano di frequente tra persone che hanno tra loro una qualche affinità,
anche se l'ignoranza dottorale pretende che per proclamarne la scientificità
debbano ripetersi a comando.
La telepatia spontanea, anche se spesso inconscia, si basa sulla carica
emotiva percepita per simpatia, amicizia, affinità di vibrazione.
E molto frequente tra madre e figli, tra coloro che si vogliono bene, come è
attestato da innumerevoli fatti.
In particolari condizioni, come situazioni di pericolo, stati di angoscia, in
punto di morte, taluni proiettano una tale carica di pensiero da avvertire
del loro stato persone anche molto lontane.
Diversa è la telepatia sperimentale che viene effettuata nei laboratori o in
qualunque altro luogo quando si vuol trasmettere un pensiero a qualcuno che
sia lontano.
Concentrando il pensiero su un oggetto qualsiasi, un disegno, un simbolo da
parte di una o più persone, i percipienti lontani lo descrivono o lo
riproducono con maggiore o minore Numerose esperienze furono condotte dalla
Soc. Italiana di Metapsichica nel primo quadrimestre del 1949 con esito
positivo.
Negli Stati Uniti, il prof. J.B. Rhine della Duke Universityper vari anni si
è occupato di telepatia sperimentale con i suoi collaboratori conducendo
numerose esperienze. I fatti e le statistiche precise e minuziose hanno
dimostrato la realtà dei fatti e la telepatia come una verità accertata.
La telepatia sperimentale si basa sul principio della padronanza del pensiero
da parte di chi trasmette e della particolare sensibilità di chi percepisce.
Poiché il pensiero proiettato manca, generalmente, della carica emotiva, gli
effetti non sono pari a quelli della telepatia spontanea.
Agire col pensiero a distanza è ritenuto impossibile dall'uomo ancora
attaccato al concetto materialistico della vita, e che identifica se stesso
col proprio corpo.
Sono stati fatti innumerevoli esperimenti di telepatia provocata in
laboratorio, ma in quelli è mancato troppo spesso l'elemento essenziale: la
carica emotiva che " proietta " il pensiero con maggiore forza. Ciò
nonostante, la Società di ricerca psichica e tanti studiosi hanno accumulato
una documentazione ricchissima di fenomeni, giungendo all'accertamento
inoppugnabile dell'esistenza dei fenomeni stessi, anche se non si è ancora
arrivati a un'interpretazione della loro natura e delle modalità di
effettuazione.
I fenomeni di telepatia spontanea sono stati tanti che non si possono
contare. Si può affermare che non vi sia persona che non ne abbia avuti o
sentito raccontare da altri.
Si può comandare a distanza
Nel libro " Autobiografia di uno yogi ", tanto ricco d'insegnamenti, è
narrato che Paramahansa Yogananda un giorno volle fare un omaggio al suo
Maestro, Sri Yukteswar, di un paniere di ortaggi: sei cavolfiori, piantati e
coltivati da lui con tanto amore. Il Maestro lo pregò di conservarli per il
pranzo dell'indomani e Yogananda allora li nascose gelosamente, ma dimenticò
di chiudere la porta posteriore dell'eremitaggio.
Durante la passeggiata che egli fece con i suoi discepoli.
Maestro disse a Yogananda: --La divina meditazione non deve far trascurare le
cose materiali. Hai trasgredito al tuo dovere di custodire l'ashram e per
questo sarai punito.
Il discepolo credeva che il Maestro scherzasse, ma questi aggiunse:--Ben
presto i tuoi sei cavolfiori diverranno cinque.
Allora, per ordine del Maestro, tornarono tutti indietro fin nei pressi
dell'eremitaggio.
--Fermati un istante, guarda oltre il recinto, a sinistra.
Sulla strada vedrai tra poco giungere un uomo, sarà lui lo strumento della
tua punizione.
Poco dopo, infatti, comparve sulla strada un uomo. Costui, dopo aver
girovagato un po', si diresse dietro l'ashram ed entrò nella parte
posteriore, in quella porta che era stata lasciata aperta. Ne uscí poco dopo
tenendo in mano uno dei cavolfiori che erano stati nascosti.
Il Maestro esclamò: -- Il poveretto desiderava un cavolfiore ed io ho pensato
che poteva averne uno dei tuoi, cosí mal custoditi.
Il ladro, nella stanza dove aveva preso il cavolfiore, aveva lasciato ogni
altra cosa al suo posto: anelli d'oro, orologio, denaro, mentre aveva scovato
i cavolfiori accuratamente nascosti.
La sera fu chiesta spiegazione dell'incidente al Maestro, il quale, scuotendo
la testa, disse: -- Lo comprenderai un giorno. La scienza ben presto scoprirà
alcune di queste leggi segrete.
Il Maestro era una perfetta radio umana. " I pensieri sono vibrazioni
sottilissime che si muovono nell'etere ", scrive Yogananda.
" Proprio come una radio sensibile carpisce una musica desiderata fra
migliaia di programmi trasmessi da ogni direzione, cosí il mio guru aveva
potuto afferrare il pensiero di un uomo pazzoide che bramava un cavolfiore,
fra gli innumerevoli pensieri trasmittenti di voleri umani nel mondo. In
virtù della sua potente volontà, anche il Maestro era una stazione radio
trasmittente umana ed era riuscito a dirigere l'uomo a fargli volgere i passi
verso una data stanza per prendere un cavolfiore ".
Se il record della distanza delle comunicazioni telepatiche appartiene
all'astronauta E. Mitchell, dalla Luna alla Terra, per 390.000 km., è pure da
considerare il russo L. Vasiliev per 1.700 km. da Leningrado a Odessa.
Un caso pure notevole è quello di Alice Bailey. Un mattino del 1919 udí una
voce che la invitava a scrivere dei libri per il pubblico. Avendo dato il suo
consenso, ogni mattino, ad ora fissa, sia che si trovasse in Inghilterra o a
New York, si metteva in stato per captare l'onda telepatica che le giungeva
chiara ma flebile. Seppe poi che proveniva dal lontano Tibet dal Maestro
Duwal Khul. Nei primi tempi scrisse due libri: Iniziazione umana e solare e
Lettere sulla meditazione occulta La ricezione telepatica di questi due primi
libri avveniva per mezzo di una voce (chiaroudienza) che lei udiva anche con
l'udito fisico, ma in seguito, man mano che progrediva nell'allenamento, il
sistema di ricezione diveniva interiore e mentale senza la necessità della
voce sonora Ella scriveva fedelmente ciò che udiva; nei casi dubbi si
trasformava da ricevente in trasmittente e chiedeva delucidazioni Furono cosí
a decine i libri da lei scritti per via telepatica dei quali la maggior parte
sono tuttora in commercio e tradotti anche in lingua italiana.
L'accendersi e lo spegnersi del televisore, l'aprirsi e il chiudersi delle
porte, azionati da cellule fotoelettriche ci possono dare un'idea dell'azione
a distanza che si può compiere da una mente a un'altra.
L'uomo è la macchina più perfetta e non è certamente da meno di quelle da lui
inventate.
La distanza non influisce sui risultati della telepatia Il fisico Maxwell
(sec. XIX) nel suo libro De mediana magnetica trattò l'attività dei raggi
corporei diretti dall'anima per certe aZioni fisiche a distanza.
In occasione delle celebrazioni americane del centenario dell'erezione della
statua della libertà a New York (1986), la statua è stata illuminata da un
raggio laser emanato da notevole distanza. Se può tanto un raggio laser,
opera dell'uomo, quanto più potrà la mente che lo ha inventato! L'uomo ha la
capacità di mettersi in contatto con altre anime di vibrazioni affini e
quindi in sintonia tra loro.
La trasmissione da mente a mente può avvenire in modo analogo, ma tenendo
conto che le leggi del pensiero sono immensamente superiori a quelle che
governano il piano fisico.
Il pensiero ha leggi proprie, perché è la sola
forma di energia che non provenga dalla materia.
E un'energia dalle vibrazioni tanto sottili che, per esse, i sensi fisici
sono troppo rozzi e grossolani.
Il poeta Honoré de Balzac ha scritto:
" Se le idee sono una creazione propria dell'uomo, se esse sussistono vivendo
di una vita loro propria, esse devono avere delle forme inafferrabili per i
nostri sensi esteriori, ma percettibili ai nostri sensi interiori quando essi
sono in certe condizioni. Se è vero che le idee si muovono nel mondo dello
spirito, uno spirito può percepirle ".
Certo, ma non tutti gli uomini sono capaci di percepire vibrazioni tanto
sottili a causa della loro scarsa evoluzione. Gli uomini comuni non sono
abbastanza raffinati per percepirle; vi sono, però, quelli dotati di
particolare sensibilità, capaci di captare le vibrazioni del pensiero altrui.
Le sentono come un fluido, come una corrente di energia ben definita nella
sua qualità positiva.
Entrando in un ambiente dove siano raccolte più persone il sensitivo avverte
talvolta un frastuono psichico, di correnti contrastanti: sono i pensieri
malsani e disarmonici dei presenti, anche se apparentemente sono tutti
tranquilli e nulla appaia all'occhio di chi osserva.
Per mezzo del pensiero noi possiamo prendere contatto con i mondi più elevati
e operare a distanza. Sono stati fatti innumerevoli esperimenti di "
trasmissione " di pensiero tra distanze notevoli con esito positivo
istantaneo come si trattasse di esperimento tra stanza e stanza adiacenti.
Gli strumenti tecnici, di cui l'uomo si serve per realizzare comunicazioni a
distanza, sono soltanto surrogati del pensiero umano, mentre vi sono ancora
di quelli che ritengono che soltanto con le macchine possiamo realizzare
questo.
Telepatia orizzontale e telepatia verticale
La telepatia è il mezzo naturale col quale sono trasmessi messaggi tra gli
uomini fin dai tempi remoti. Il potere telepatico della mente è connaturato
con l'uomo. Le sofisticazioni posteriori hanno fatto perdere questo potere
man mano che egli si è allontanato dalla natura.
Ma chi riconquista la purezza e la genuinità originali, vieppiu avvicinandosi
alla sorgente di Vita, riacquista in pari tempo il potere perduto. Per questo
gli iniziati, i geni, i saggi, i santi, gli yogi, sono dotati di questo
potere naturale che supera i surrogati posteriori della radio, della
telegrafia, della telefonia, eccetera.
Quando tu emani pensieri di luce e di amore, tutte le persone che sono in
sintonia con te captano i pensieri che tu hai emanato ed esse, a loro volta,
trasmettono questi pensieri.
Questa corrente di luce e di Amore che si stabilisce, va ad eliminare
l'opposta corrente negativa che purtroppo mettono in movimento coloro che
emanano pensieri di odio, di invidia, di malizia, eccetera.
Ma la telepatia ben più importante è quella che noi chiamiamo verticale, che
si ha con la dimensione più alta della vita, che collega con gli Esseri dei
piani superiori mediante la preghiera, la meditazione, le ispirazioni e le
intuizioni.
Da quella sorgente si riceve la luce delle idee che gli uomini geniali e
illuminati ritrasmettono all'umanità.
E necessario curare al massimo questa telepatia, fonte di ogni bene che ci
aiuta e ci stimola nel cammino verso la mèta che essi hanno raggiunta.
In questo scambio reciproco si effettua quella comunione vitale tanto
benefica durante l'esperienza umana.
L'azione del pensiero sugli uomini e sulle cose
Nella stessa maniera in cui noi influenziamo gli altri e possiamo inviare
ispirazioni, gli altri influenzano noi e possono inviarci ispirazioni. E il
reciproco dare e ricevere di tutti gli esseri.tra di loro, lo scambio e la
comunione, nell'unità della Natura, per il cui mezzo si realizza la vita.
La stessa azione si attua tra noi e le cose, e nelle cose tra di loro.
L'influenza provocata dalla psiche umana sui corpi fu provata da numerosi
esperimenti del pro£ J.B. Rhine, all'Università di Duke in California, quando
fu constatato che un desiderio intenso poteva influire sui risultati del
lancio dei dadi.
La sensitiva russa Nina Kulagina otteneva con lo sguardo lo spostamento e la
levitazione di piccoli oggetti, la deviazione dell'ago della bussola.
Sono a tutti note le imprese di Uri Geller che con lo sguardo piega coltelli,
forchette, e altri oggetti di metallo.
L'azione del pensiero sugli uomini e sulle cose è provata da innumerevoli
esperimenti che ne documentano la realtà nelle relazioni conservate presso
gli archivi degli Istituti di ricerca psichica.
Scrive Yogananda: " Ogni uomo è contraddistinto dal marchio vibratorio del
proprio stato di coscienza ed esercita un caratteristico influsso sulle
persone e sulle cose. La stanza abitata da un individuo, ad esempio, è tutta
permeata dalle sue vibrazioni-pensiero. Queste potranno essere percepite
distintamente da chiunque possieda il grado di sensibilità necessario ".
L'azione diretta sulle cose materiali è oggi chiamata telecinesi o
psicocinesi. " Mens agitat molem" dicevano i nostri padri.
Questi fenomeni sono tuttora inspiegabili dalla scienza.
Certo, da chi ignora che il pensiero è lo strumento più potente che agisce su
tutto, anche sulla materia, pur non avendo nulla in comune con essa, se non
la capacità di vibrazione superlativamente più intensa.
Su ogni piano della vita, ciò che da noi va agli altri, gli altri lo
rimandano a noi. Questo può avvenire anche inconsciamente, perché è legge che
si attua anche senza che l'altro ne abbia coscienza.
Noi siamo in un mondo governato da leggi dalle quali non si può sfuggire.
Cosí,
quello che ci viene dagli altri corrisponde a quello che noi inviamo a
loro. Torna a noi quello che parte da noi.
Se noi abbiamo nei riguardi di altri dei pensieri meschini o dei sentimenti
contrari, tutto ciò tornerà a noi inesorabilmente. Ogni persona con cui
trattiamo ha di noi un'opinione che differisce assai poco da quella che noi
abbiamo di lei.
Una potenza insospettata
Il pensiero è la forza e la potenza dell'uomo evoluto, forza e potenza che
egli deve imparare a padroneggiare e a usare.
Soltanto chi la ignora non la sa valutare nella giusta misura.
Gli studiosi di psicologia sanno che il pensiero è una forza reale, è una
emanazione concreta creata da un ente (la mente= mens meus ens). A sua volta
mossa dallo spirito, la Scintilla Divina in ogni uomo.
I pensieri incoscienti e disordinati sono deboli nei loro effetti, mentre
quelli coscienti, emessi in modo netto e con intensità volitiva concentrata,
ben indirizzati e diretti da una forte volontà hanno la potenza di una cosa
lanciata verso un obiettivo e arrivano nel luogo dove sono diretti come
fossero oggetti.
Col pensiero l'uomo ha disponibile una potenza inimmaginabile. Egli può agire
a distanza. Quindi chi sa comandare il proprio pensiero ha un vantaggio
enorme su chi, essendone ancora incapace, deve limitare la sua azione
soltanto alla parte fisica, all'azione manuale, nel luogo e nel modo che gli
consente il suo corpo.
Dal pensiero dipende tutta la nostra vita e il nostro destino, i nostri stati
d'animo, la nostra salute, le parole che diciamo, le nostre azioni e tutte le
realizzazioni di cui siamo capaci nella nostra esistenza.
La parola latina homo (uomo) deriva dalla radice sanscrita man che vuol dire
pensare. La nostra qualifica prima è, dunque, quella di pensatore.
Il pensiero è la forza più potente di cui l'uomo disponga.
La nostra ignorante disattenzione nei confronti della potenzialità del
pensiero è la causa dei tanti mali che vediamo in noi e intorno a noi.
Chi ha compreso che il pensiero è una tra le più potenti forze della vita,
mette ogni impegno nell'accogliere, nel trattenere e nell'emettere soltanto
pensieri positivi, sani, costruttivi che danno un colore sereno alla propria
esistenza.
I pensieri negativi, malsani e distruttivi che troppo spesso noi consideriamo
innocui e senza conseguenze, sono carichi di forze dirompenti che influenzano
sottilmente noi stessi e le persone cui sono rivolte.
Fortunatamente gli uomini della massa, ancora moralmente sottosviluppati e
impreparati, ignorano e non sanno fare uso di questa enorme potenza che
ciascuno ha in sé. Se la conoscessero anzitempo, sarebbe la distruzione di
tante cose, come avviene per quegli sciagurati che si dedicano alla magia
nera, ignorando quali dolori e sofferenze stanno preparando a se stessi dopo
aver danneggiato altri, poiché è legge inesorabile che torna a noi quello che
parte da noi.
Una stazione rice-trasmittente.
Quando Napoleone era prigioniero all'isola d'Elba, mentre era in compagnia
del generale che stava con lui, fu visto impallidire improvvisamente mentre i
suoi occhi si riempivano di lacrime. L'imperatore piangeva. In quel momento
moriva a Milano la sua sposa Giuseppina.
Egli aveva captato telepaticamente il triste evento che in quel momento si
compiva.
L'uomo è la macchina più perfetta di tutte quelle ch'egli ha inventato: può
trasmettere i propri pensieri e ricevere quelli degli altri quasi
contemporaneamente. Ciò rivela la ricchezza delle facoltà di cui è dotato.
Abbiamo inventato il telefono e altri meravigliosi mezzi di comunicazione, ma
questi non sono che dei surrogati alle facoltà psichiche naturali che con
l'allontanamento dalla natura si sono enormemente alterate.
I popoli primitivi, che vivevano nelle foreste, più vicini alla natura, erano
più ricchi di facoltà innate che noi, anziché sviluppare, siamo andati
perdendo sempre più, man mano che siamo ricorsi ai surrogati delle macchine.
E pur vero che abbiamo dominato la materia esterna, ma abbiamo perduto il
dominio sul nostro mondo interiore, una perdita di portata assai maggiore del
piccolo beneficio che abbiamo ricavato dalle tante invenzioni che ora ci
hanno resi schiavi.
Chi non saprà riconquistare quello che ha perduto, rimarrà vittima di quelle
forze che avrebbe dovuto per primo dominare.
Dalla posizione più elevata
Le stazioni radio-trasmittenti e i ripetitori televisivi vengono collocati
nei luoghi più elevati in modo da accrescere al massimo la fascia ricettiva e
permettere la ricezione stessa anche nei luoghi di vallata, dove sarebbe
impedita od ostacolata da colline e da montagne.
Ma la elevatezza che si richiede dall'uomo per trasmettere e ricevere i
pensieri è quella morale. Maggiore è l'evoluzione spirituale dell'emittente e
più grande sarà il raggio d'azione dei suoi messaggi.
Nell'intimo di ogni uomo, anche il meno evoluto, vi è un punto di sintonia
con la stazione trasmittente più elevata spiritualmente perché in ognuno vi è
la Scintilla Divina, la Presenza, anche se non da tutti vissuta
coscientemente.
Se fossero tolti i diaframmi che sono i soli impedimenti, vi sarebbe
comunicazione perfetta tra tutti gli uomini. Tutti possediamo in potenza le
capacità telepatiche di trasmettere e di ricevere. I nostri poteri latenti
che si manifestano spontaneamente in certe circostanze lo dimostrano con
evidenza.
Per acquistarli definitivamente bisogna:
1. conoscere le leggi che li reggono;
2. fare esercizi per svilupparli attraverso la volontà;
3. imparare a pensare, rendendosi padroni dei propri pensieri.
Quando si trasmette inconsciamente
Noi siamo ricevitori dei pensieri che ci arrivano e generatori di pensieri
che emaniamo. Noi possiamo agire sulla mente altrui proiettando loro i nostri
pensieri. Quest'azione è la più grandiosa che l'uomo possa fare quando è
ispirata dal bene.
Ma noi non dobbiamo mai permettere che l'azione degli altri sulla nostra
mente ci porti a pensare e ad agire in maniera negativa.
I pensieri si trasmettono anche all'insaputa di chi trasmette.
Non soltanto dalla mente partono le proiezioni psichiche, la mente è il
canale attraverso il quale partono anche le irradiazioni dei sentimenti che
rafforzano in maniera potente le proiezioni mentali.
Ma le emanazioni sono meno efficaci quando non sono volute, istintive,
incoscienti, mentre più vigorose sono le proiezioni coscienti e deliberate.
Pensieri e sentimenti sorgono spesso come radiazioni involontarie, colorati
dagli istinti e dall'impulso. Per questo sono spesso negativi e ostili. E
necessario siano corretti con intervento cosciente.
La corrente di forza che parte dalla mente trasmittente arriva all'altra
mente provocando fenomeni originati sempre da forme pensiero emesse dalla
mente che trasmette, sia che le radiazioni telepatiche siano volontarie che
involontarie. Abbiamo già detto che per il pensiero non esistono problemi di
distanza.
Infatti, il pensiero opera in una dimensione al di fuori di quella
spazio-tempo. E questo deve far riflettere chi usa male questa divina
facoltà. A causa di questo mal uso vi è tanto disordine nel mondo.
I sentimenti che partono dal cuore siano sempre riscaldati dall'Amore, che
illumina e dà calore.
La mente, il cervello, il pensiero
Noi non vediamo soltanto con gli occhi fisici, né sentiamo solo con le
orecchie fisiche, ma abbiamo anche i sensi psichici con i quali, chi li ha
sviluppati e affinati, vede e ode più e meglio.
Tutti abbiamo potenzialmente questa facoltà, ma vi sono uomini eccezionali
che hanno capacità di visione e di sentire che ci fanno restare ammirati. I
loro nomi formerebbero un elenco interminabile. Le numerose relazioni e
testimonianze sono raccolte negli Atti degli Istituti di ricerca psichica. I
fatti sono largamente documentati da non lasciar dubbi di alcun genere. Chi
ha voluto verificare personalmente, accertare, controllare, è rimasto poi
sconcertato dinanzi a fatti che non possono spiegarsi con le teorie
materialistiche che diceva di professare.
Sai Baba è definito " l'uomo dei miracoli " tante sono le cose strabilianti
che compie. Gustavo Rol di Torino vi legge nella mente alla stessa maniera
che legge in un libro chiuso o il contenuto di una lettera sigillata.
Pasqualina Pezzolla può visitare malati a distanza e fare diagnosi
accuratissime con meraviglia dei medici.
Ogni uomo evoluto, nel momento giusto si persuaderà che noi non siamo il
nostro corpo, né la nostra mente, ma c'è in noi qualcosa oltre i sensi
fisici. Per i piani più elevati della nostra vita, noi possediamo la
controparte di questi: i sensi psichici con i quali possiamo vedere, udire,
sentire ciò che è impossibile con i sensi fisici.
Gran parte dell'attività interiore dell'uomo si svolge sul piano cosiddetto
astrale che è il piano dei sentimenti, delle emozioni e dei desideri.
Ancora più elevato è il piano mentale: attraverso il pensiero si può
comunicare con gli altri e sentire i pensieri altrui.
I suddetti due piani costituiscono il complesso animico poiché in essi si
svolge l'attività dell'anima, al di sopra del piano fiSiCO.
Per ogni piano l'uomo ha un corpo invisibile, dotato di sensi propri,
analogamente a quelli che ha sul piano fisico. La loro potenzialità varia da
uomo a uomo in ragione dello sviluppo di ciascuno. Psichismo inferiore e
psichismo superiore sono i livelli nei quali si svolgono le varie
manifestazioni dell'attività interiore dell'uomo.
I più progrediti, avendo prevalentemente sviluppati i sensi spirituali,
vivono di più su quel piano più elevato.
La facoltà ricettiva, sviluppata soltanto in pochi, è quella intuitiva: è il
filo diretto, proprio di chi è costante nella pratica della meditazione, e
può riferirsi ad ogni campo, artistico, scientifico, spirituale.
Una completa e dettagliata biografia di questo grande guru dei nostri giorni
è contenuta nel volume di R. Ganapati " Sai Baba, Fiamma d'Amore " Edizioni
Mediterranee, Roma 1990.
La mente è la forza che usa il cervello come suo strumento per pensare, è
l'energia che elabora i pensieri.
Noi non siamo il nostro pensiero, ma esso è il nostro prodotto. Non è
accettabile la psicologia basata soltanto sull'attività del cervello come
fosse una forza e una potenza autonoma. Nessuno strumento si muove da solo
per compiere un'opera, ma vi è chi lo maneggia e lo usa per un determinato
fine.
Questo artefice è la mente, che a sua volta è strumento dello Spirito.
Il cervello è una delle parti del nostro corpo meno nota alla scienza perché
è molto difficile fare esperimenti sul cervello umano.
Tutte le attività cerebrali finora studiate sono associate a scambi di
energia. C'è chi afferma che tutti i meccanismi in gioco sono riconducibili a
fenomeni elettromagnetici.
Il cervello non è soltanto una stazione ricevente che capta pensieri che si
trovano, si diffondono e s'incrociano nello spazio. Il cervello è anche una
stazione che trasmette e donde si spandono senza tregua dei pensieri. Azione
attiva e passiva, trasmittente e ricevente.
La struttura del cervello è la più perfetta, superando di molto quella
dell'animale più evoluto, ma, tuttavia, ha dei limiti come è limitato tutto
il mondo dell'uomo entro confini invalicabili.
L'encefalo, nelle sue parti costituenti, cervello e cervelletto, è come una
sorta di apparecchio rice-trasmittente dell'attività del corpo astrale e
mentale.
L'attività psichica, nel suo complesso conscia, subconscia e inconscia, è
totalmente frutto del corpo mentale.
Il cervello è uno strumento dello Spirito poiché in se stesso è soltanto un
muscolo.
I pensieri che sono nella nostra mente non sono tutti nostri: alcuni sono
realmente nostri, sorgenti del nostro io, della personalità o della nostra
parte superiore, ma ve ne sono altri che giungono a noi da altre provenienze,
da altri uomini che pensano o da altra dimensione.
La mente dell'uomo è una stazione rice-trasmittente più potente di quelle che
lui stesso ha inventate e costruite.
L'espressione " i pensieri che attraversano la nostra mente " è letteralmente
esatta. Infatti, gran parte di quelli che noi riteniamo i nostri pensieri ci
vengono dall'esterno: li raccogliamo dall'ambiente: sono vibrazioni che
passano e noi le captiamo, il nostro cervello le assimila, ritenendo quelle
adatte e congeniali, ripudiando le altre.
Quando un pensiero è entrato ad agitare il nostro cervello in maniera
stabile, vi si fissa, combinandosi con quelli ivi già esistenti.
Allora agiscono insieme, stabilendo correnti di altri pensieri.
Ogni uomo perciò è avvolto come da una nube di pensieri che lo rivestono e
formano intorno a lui quasi un guscio.
Ognuno vive in quell'aura che lo attornia. Così un uomo triste vivrà in
quella nube opaca che è comune al depresso e al pessimista, mentre l'uomo
sereno e spirituale sarà circondato da un'aura luminosa.
Inoltre, ogni nube o aura attira naturalmente correnti di pensiero simili,
respingendo quelle di natura opposta. Si cade, cosí, consciamente o
inconsciamente, in uno stato di negatività nel quale si vive e si permane; ci
si crogiola tra pensieri di timore, di tristezza, di materialità. Chi non
riesce a liberarsene ne rimane vittima con le peggiori conseguenze.
Il cervello è come una centrale del sistema nervoso dove fanno capo le
numerose linee che mettono in rapporto col mondo esterno. Esso è certamente
tra le più grandi meraviglie della natura; comprende circa un milione di
chilometri di fibre nervose; è l'apparecchio col quale lo Spirito s'inserisce
nel piano dello spazio e del tempo; è soltanto un supporto organico come la
tromba per chi la suona.
Vi sono persone la cui vita psichica si è conservata intatta dopo che una
parte dell'encefalo era stata asportata.
La vecchia concezione materialistica, la quale affermava che l'attività
psichica sarebbe il prodotto del cervello, è largamente superata. Lo hanno
dimostrato illustri specialisti della neurofisiologia quali Eccles, Priban ed
altri, e dello stesso tenore sono state le conclusioni di recenti congressi
internazionali di filosofia e di epistemologia.
I rapporti tra mente e cervello vanno pure considerati alla luce di numerosi
fenomeni di sdoppiamento che fanno concludere sulla indipendenza della mente
(o corpo mentale) dal corpo fisico.
I pensieri che noi emaniamo e riceviamo non passano tutti attraverso i sensi
e quindi per il cervello, ma partono da noi ed entrano in noi per quella via
che è il " sentire ", la via per cui lo Spirito ha contatto col mondo
esterno, un contatto più diretto, senza servirsi dei sensi e, talora, neppure
della mente e della psiche.
E l'anima, strumento dello spirito, che a sua volta agisce sul suo strumento
che è il cervello, trasmettendogli desideri, sensazioni, sentimenti che
diventano correnti di energia, ancora ignote alla scienza, attivando certe
strutture e sezioni del cervello. Questi impulsi sono tradotti in immagini e
idee dal cervello stesso.
L'uomo non è soltanto la mente. Noi non siamo soltanto il pensiero. Noi siamo
la Coscienza, la Scintilla Divina, I'Io spirituale.
Come la mente controlla tutto ciò che è al di sotto, e cioè il corpo fisico,
il piano astrale dei sentimenti, dei desideri, delle emozioni, degli
attaccamenti, degli istinti, ecc., cosí l'Io spirituale, che è al di sopra,
controlla la mente stessa.
Tutta la nostra vita dipende dall'Io spirituale che presiede a ogni nostra
vicenda, che ha il compito di fare le sue esperienze nella materia nel
viaggio per le vie dei mondi, affinando sempre più i suoi strumenti che sono
l'Io superiore e l'io inferiore della personalità di cui la mente è parte.
L'Io superiore, che è l'emanazione più alta dell'Io spirituale, ha il compito
di controllare e dominare ciò che è al di sotto. Con questo controllo noi
possiamo renderci conto di quello che avviene in quella officina laboriosa
della mente dove i pensieri sorgono, entrano, si avvicendano e si agitano.
Soltanto dopo il controllo possiamo agire proficuamente per una disciplina
efficace al fine di renderci padroni.
La Coscienza deve controllare la mente che a sua volta dovrà controllare
tutto il piano inferiore.
Tante ipotesi e cento interpretazioni
La scienza non sa ancora dirci nulla di questo meraviglioso fenomeno della
telepatia. Le ipotesi sono innumerevoli, ma oggi si è ancora allo stato
iniziale.
La ragione di questo insuccesso è nel fatto che si è voluto interpretare
tutto riportando i fenomeni sul piano fisico psichico, mentre è ben
dimostrato che il pensiero ha leggi proprie e non è soggetto al piano
soltanto fisico e psichico. La scienza ignora la vera dimensione dell'uomo,
vuol riportare tutto alla misura delle cose materiali. E con ciò non potrà
mai risolvere problemi che la trascendono.
Chi manovra la stazione rice-trasmittente è lo Spirito, che Si serve della
mente.
I fatti hanno largamente superata la concezione miope, materialistica,
portando a considerare la vera dimensione dell'uomo.
Se noi fossimo soltanto corpo fisico tutta la nostra esistenza sarebbe
esaurita sul piano della materia.
Noi siamo corpo, anima e spirito.
Il nostro vero essere è lo Spirito, I'Io spirituale che, per le sue
esperienze sul piano della materia, si è rivestito di un'anima e di un corpo,
quali strumenti per l'esperienza stessa.
Sulla telepatia sono state fatte tante ipotesi e interpretazioni
prevalentemente di carattere fisico, ma poco e nulla si è pensato che il
pensiero non ha nulla a che fare con le leggi del piano fisico.
Cartesio, nei suoi " Principi di filosofia ", fornisce una teoria fisica
della telepatia: a Le particelle della materia sottile... incontrando una
materia disposta a ricevere la loro azione, vi producono degli effetti
veramente rari e prodigiosi come... destare l'immaginazione dei dormienti e
anche di chi è sveglio, fornendo loro delle cognizioni di cose che avvengono
lontano, ad esempio facendogli provare le gioie e le pene di un loro amiCo...
".
Le tante ipotesi di carattere fisico non hanno avuta conferma sperimentale e
sono andate man mano svanendo e si è rimasti tuttora senza conclusioni valide.
Cosí l'ipotesi energetica, intesa sempre come energia fisica, non è stata
convalidata. E stata pure esclusa l'interpretazione quale fenomeno elettrico
prodotto dal cervello, poiché le vibrazioni sono molto limitate e la loro
gamma d'onda è al di sotto delle frequenze radio e anche al di sotto del
limite di utilità e, già a pochi millimetri dalla superficie del capo, sono
al di sotto del livello del rumore.
Gli studiosi allergici a ogni idea di carattere spirituale hanno chiamato la
telepatia in aiuto alla loro preconcetta negazione del mondo dello spirito,
pur non sapendo che cosa veramente sia la telepatia, da loro considerata
sempre come un fenomeno fisico. Per questo si sono avventurati su tutte le
ipotesi e le interpretazioni talora assurde, pur di escludere l'ipotesi
spirituale.
Fallite le esperienze nel senso da essi desiderate, si avvidero che per il
pensiero non esistono ostacoli di sorta, ma gli sperimentatori rimasero con
la preconcetta convinzione che la telepatia dipendesse da un'energia fisica,
ma non ancora conosciuta.
Gli scienziati russi confermarono l'esistenza dell'azione psichica a distanza
che essi, in quanto materialisti, non potevano figurarsi in altro modo che
come un processo energetico.
Il prof. L. Vassiliev, dopo aver demolito le modalità della trasmissione del
pensiero per mezzo delle onde elettromagnetiche e di altra energia
conosciuta, dovendo rimanere nella interpretazione materialistica, parlò di "
energia sconosciuta ".
Certo, sconosciuta a chi non vuol salire sul piano più elevato, quello
spirituale; ma non energia fisica di chi vuol rimanere sul piano materiale
col quale identifica se stesso.
Ma la telepatia è un fenomeno extrasensoriale, ma neppure di carattere
soltanto psichico. Vi è di più, essa interessa il piano spirituale come è
rivelato dai tanti fatti inspiegabili diversamente.
La parapsicologia annulla la concezione meccanicistica, distrugge le vecchie
e superate concezioni materialistiche della vita. Prova, anzitutto, che
esiste una percezione extrasensoriale, indipendente dalla percezione
sensoriale fisiologica.
La telepatia, ormai convalidata da innumerevoli fatti, è avviata a dimostrare
l'esistenza nell'uomo di un " quid " che governa il singolo allo stesso modo
che l'Intelligenza suprema governa il tutto.
Questa è la sua mèta.
Come avviene la trasmissione
Nell'epoca della radio e della televisione non dovrebbero più meravigliare i
fenomeni telepatici fra gli uomini. Se l'uomo ha saputo mettere a punto
macchine cosí perfette, non si può negare che la macchina ancora più perfetta
è l'uomo stesso, mentre quelle ch'egli costruisce sono certamente di un
gradino inferiore all'artefice che le fa, quasi una immagine di se stesso.
Si può pensare che i fenomeni telepatici avvengano per analogia come quelli
della radio e della televisione: onde elettromagnetiche, onde hertziane,
radio onde, in questo caso onde pensiero?
Ma giusto o no, questa spiegazione a noi interessa meno dei fatti; interessa
di più la maniera di realizzarli e come ci si può servire di questo
meraviglioso strumento per fare del bene agli altri, usandolo per le attività
di un piano superiore.
Come l'operaio si serve degli strumenti del suo lavoro, cosí il pensiero va
considerato strumento di lavoro per realizzazioni di ordine più elevato.
Scrive Ch. Richet:
" Perché il cervello B sia messo in movimento dalle vibrazioni del cervello
A, bisogna che il cervello B abbia una sensibilità speciale (sesto senso). E
bisogna riconoscere che talvolta questa vibrazione del cervello A spiega la
vibrazione corrispondente del cervello B ".
E continua: " Noi siamo circondati da vibrazioni. Oltre le vibrazioni che
colpiscono i nostri sensi, ve ne sono altre per mezzo delle quali il mondo
esteriore mette in movimento la nostra intelligenza. Ve ne sono altre che non
sono percepite dai nostri sensi, ma di cui gli apparecchi di fisica ci
rivelano l'esistenza: il magnetismo, I'ultra-violetto, I'infra-rosso, e
soprattutto quelle stupefacenti onde hertziane che sono intorno a noi senza
che possiamo percepirle se non abbiamo un apparecchio ricevente ".
Né è finita la lista delle vibrazioni atmosferiche: ogni giorno la scienza ne
scopre sempre delle altre. " Perché non ammettere che l'intelligenza delle
nature sensibili possa essere messa in moto da qualcuna di queste vibrazioni
misteriose, sconosciute ancora? ".
Parlare del pensiero come se viaggiasse a mezzo di onde allo stesso modo che
fa il suono, non è verosimile. La natura del pensiero ci è ignota, non ha
paragone con ciò che noi conosciamo. Il pensiero raggiunge immediatamente
distanze indefinite nello spazio e nel tempo. Le onde radio e quelle della
luce hanno bisogno del tempo e dello spazio per raggiungere un dato luogo. Il
pensiero non ha bisogno di questo né di altri mezzi, agisce da solo e
istantaneamente.
I pensieri si trasmettono da persona a persona come la corrente elettrica
dalla centrale che la produce alla lampadina.
Ma il pensiero è una forza vivente e dinamica la cui velocità non è
calcolabile: è dunque qualcosa che è al di là della misura umana.
La vita mentale è più intensa, più viva e più reale della vita fisica. Tutti
i mondi sono intercomunicanti: la sola e vera barriera fra le anime è la
differenza di evoluzione.
La telepatia, un fenomeno di risonanza?
E avvenuto e avviene che delle scoperte e delle invenzioni siano state fatte
contemporaneamente da più persone, lontane tra loro, e che nulla sapessero
l'una dell'altra. Avviene pure che più persone abbiano nello stesso momento
le medesime idee e durante una conversazione si accingono, con loro sorpresa,
a esprimerle.
In una sala dove si assiste a una conferenza, l'oratore " proietta ", per
cosí dire, pensieri e pensieri. Ma questi saranno compresi e assimilati
soltanto da chi si trova nelle condizioni psico-spirituali simili a quelle
dell'oratore, mentre per gli altri sono soltanto parole e rumore di voce.
La ragione è che questi non sono in sintonia con l'oratore, per questo non vi
è risonanza nel loro interno.
Ciò fa pensare a una stanza dove siano più pianoforti. Se voi abbassate un
tasto e lo fate risuonare, quella nota fa vibrare le corde della nota eguale
di tutti i pianoforti che sono là. Le corde vibrano anche se non giungono a
dare il suono come la corda del tasto abbassato con maggior vigore.
Gli ascoltatori di una conferenza, come i lettori di un libro, sono come
tanti tasti diversi toccati dall'oratore o dallo scrittore e danno note tanto
diverse tra loro o non le danno affatto.
Questa legge di risonanza psichica e spirituale, per cui nelle persone in
sintonia tra loro si ripetono le stesse emozioni per affinità di vibrazione,
è molto importante.
I pensieri e le idee sono come nell'aria, e vi è chi li accoglie avendo una
sensibilità comune. Sono stazioni riceventi della medesima lunghezza d'onda,
come avviene per gli apparecchi radio.
La simpatia e l'antipatia sono rette dalla stessa legge.
E la legge per cui ogni pensiero tende a riprodursi allorché viene a contatto
con un altro corpo mentale affine. Si riproducono cosí pensieri del medesimo
tipo di quelli che occupano la mente di colui che li ha per primo.
Può essere anche questa l'origine di alcune di quelle che noi chiamiamo col
nome di ispirazioni.
Non ha importanza la distanza tra agente e percipiente, perche il pensiero
non conosce distanze, obbedendo a leggi proprie al di fuori di quelle che
governano il mondo della materia.
Un'interpretazione logica della telepatia può essere anchequella della
risonanza psichica e spirituale. Infatti, perché possa verificarsi è
indispensabile la simpatia, l'amore, l'affinità alla stessa maniera
dell'esempio che abbiamo portato dei tasti del pianoforte.
Una realtà diversa
La scienza non è ancora giunta a spiegare i fenomeni della percezione
extrasensoriale come la telepatia. Ferma nella concezione che tutto debba
passare per i sensi fisici, si è chiusa in quel mondo ristretto. Naturalmente
dinanzi ai fenomeni telepatici, non può uscire dai propri confini, un'area
assai limitata alla propria misura.
Ma la dimensione dell'uomo è ben più vasta.
Oggi non vi è nessuno che possa negare che esista un mondo non percepibile
dai sensi fisici. La stessa scienza afferma l'esistenza di una gamma di
vibrazioni al di sotto della quale e oltre la quale la vista, l'udito,
l'odorato, nulla possono percepire. Entro questa gabbia si svolge la sua vita
materiale che non è tutto.
Ma l'uomo possiede facoltà che trascendono i confini ristretti entro cui è
limitato nella materia.
Quella realtà diversa va studiata, non ignorata. E là, oltre la meschina
gabbia dei sensi fisici entro la quale l'uomo è prigioniero, che
s'intravedono altri mondi, altri piani di vita; è quello l'al di là che si
dovrebbe indagare, ma al quale, per un inconscio ataviCo timore, soltanto
pochi hanno il coraggio di affacciarsi. Sono orizzonti nuovi e stupendi che
offrono visioni ammirevoli, che appartengono non soltanto alla psiche ma al
più elevato e meraviglioso piano dello Spirito.
Ritenere che tutto il nostro mondo sia quello della prigione sensoriale, e
restare alla visione miope del piccolo uomo sulla piccola Terra, senza
volgere il pensiero alla Grande Vita, è davvero deprimente ed è farsi vittima
di una concezione veramente meschina.
Vi è una realtà diversa oltre quella dei cinque sensi, non .condizionata
dallo spazio né dal tempo, per la quale le nostre percezioni non hanno alcuna
validità.
La telepatia appartiene a questa realtà, diversa, una realtà di fenomeni
accertati e comprovati, non soggetti alle leggi fisiche e per le quali i
sensi fisici non sono minimamente interessati.
L'energia sconosciuta di L. Vassiliev e compagni è l'energia spirituale che
pervade il mondo e ogni cosa, quella che smuove il pensiero che è la più
sottile vibrazione dello Spirito. Da questo, il pensiero trae tutta la sua
potenza. Ciascuno ha visto e interpretato secondo i propri schemi mentali.
Anche certi parapsicologi, rimasti prigionieri nella gabbia del materialismo,
si sono avventurati nelle ipotesi più inverosimili e talora perfino assurde,
pur di escludere l'ipotesi spirituale da essi volutamente ignorata. E dopo la
successiva eliminazione delle tante interpretazioni insoddisfacenti si è
rimasti ancora chiusi nel mondo della materia.
Accettando per buona l'ipotesi della irradiazione e ritenendo per vera quella
del contatto di anime, è certamente più vicina alla verità l'ipotesi del
prof. Calligaris, dell'università di Roma, il quale interpretò la telepatia
come fenomeno di risonanza.
Se non si realizza questa visione più ampia della vita, non si potranno
comprendere tante cose e ci si muove in un labirinto di ipotesi e
d'incertezze.
E lo Spirito il primo attore nella commedia della vita che ha bisogno di
rivestirsi di maschere per agire.
Noi siamo lo Spirito, la nostra vera essenza, quello che solo resterà di noi
dopo il viaggio per le vie dei mondi.
Il corpo animico e quello fisico sono soltanto rivestimenti temporali che
saranno abbandonati, come ogni veicolo, quando il pilota ha concluso il suo
viaggio.
I fenomeni dell'esistenza umana si potranno comprendere se si saprà risalire
all'origine, a chi muove tutte le cose. E nella vicenda umana è lo Spirito
che agisce. Senza attingere questa vetta non si potrà vedere quello che si
agita al di sotto.
Un proverbio cinese afferma: " Se non sali la montagna non potrai vedere la
pianura ".
E l'invito che rivolgiamo a chi voglia comprendere il fenomeno della
telepatia che la scienza non sa spiegare.
I fatti della telepatia sono fuori del campo scientifico cosí come oggi è
inteso, non avendo nulla a che fare con i sensi fiSiCi.
Per questo siamo spinti a considerazioni che appartengono a un ordine di idee
che sono proprie del piano trascendentale.
Lo studioso comprenderà meglio il fenomeno se saprà spingere le proprie
ricerche oltre quel piano che è proprio della materia.
E vero che la materia, come era un tempo intesa dal materialismo, non esiste,
essendo stata annullata da quella stessa scienza che lo aveva eretto a
proprio idolo, ma poiché tutto è vibrazione, e il pensiero è stato definito
la più sottile vibrazione dello Spirito, è necessario elevarsi per
comprendere qualcosa di piU di quello che ci dicono i sensi.
La potenza del pensiero proviene dal piano dello Spirito quello che muove
tutte le cose. Per questo non conosce ostacoli e non v'è cosa materiale che
possa stargli alla pari o contrastarlo.
Noi riteniamo che risonanza, irradiazione e contatto di anime possono
pressoché equivalersi e quindi le riteniamo le piU valide e accettabili.
Ma, nell'Unità della Natura, il più piccolo è pure collegato col piu grande,
quali parti dello stesso corpo e membra del medesimo essere: noi siamo in
comunicazione col Tutto. Questo collegamento, cosciente o incoscio, awiene in
quanto noi siamo parti dell'Unico Essere.
Un grande Maestro, Babaji, ha detto: " Quando ci si sente uniti all'umanità
nell'Amore, tutte le menti divengono stazioni trasmittenti su cui si può
agire a volontà ".
Questa può essere la spiegazione più accettabile di questo meraviglioso
fenomeno che scientificamente non è ancora spiegato, né, ritengo, possa
essere spiegato con i parametri della scienza umana, perché li trascende.
E logico pensare che sia più ragionevole elevarsi su un piano più alto per
cogliere questa nuova realtà, anziché voler interpretare ad ogni costo i
detti fenomeni con le leggi fisiche.
E fatica inutile volerli riportare su un piano cui non appartengono ed è un
vano dibattersi di chi, per partito preso, non vuole o non sa elevarsi per
vedere le cose più grandi di lui.
La telepatia non dipende da un'energia fisica. Il pensiero è l'unica energia
conosciuta che non proviene dalla materia. Non può trattarsi di onde come
nell'acqua e nell'aria e neppure di onde elettromagnetiche. Infatti, non vi è
ostacolo fisico che possa essere d'impedimento.
Siamo su un piano per il quale non abbiamo un linguaggio che ne possa
esprimere la realtà, ma soltanto quello che esprime i fenomeni materiali con
parole materiali come onde, trasmissioni, particelle e simili.
Dove non arriva la parola, arriva il pensiero.
Il potere di pensare e quello di servirsi del pensiero è il più grande dono
che vi è stato fatto. Per esso l'uomo " è fatto a immagine e somiglianza di
Dio".
GEORGES BARBARIN, La clé
Gli strumenti inventati dall'uomo per comunicare a distanza hanno veramente
del meraviglioso: telefono, radio, televisione, ecc... Lo sviluppo
dell'elettronica darà a lui strumenti ancora più efficienti.
Ma si tratta pur sempre di strumenti materiali, soggetti a tutte le mutevoli
vicende umane che possono impedirne l'uso.
Anche per lo spazio, il loro raggio d'azione non è illimitato.
Il pensiero, invece, arriva dove nessun altro strumento, di cui l'uomo possa
servirsi, giunge senza intermediari. Tutti i mezzi che la tecnologia ha messo
a disposizione dell'uomo, per comunicare con gli altri, sono limitati
rispetto alla capacità che ha il pensiero di raggiungere gli estremi limiti
del mondo materiale e giungere dove nessuno strumento materiale può avere
accesso: il mondo dello Spirito.
Vi sono circostanze nell'esistenza umana in cui è impossibile comunicare con
altri con ogni strumento, finanche con la parola o con lo scritto. Non
vogliamo alludere soltanto agli impedimenti di carattere materiale, alla
sordità fisica o al mutismo, ma a tutte quelle situazioni in cui la parola è
del tutto inutile o nelle quali arriva ad essere perfino controproducente.
E il caso di chi respinge volitivamente ciò che volete comunicargli.
E proprio allora che il pensiero è il solo strumento valido di comunicazione
che sia in grado di risolvere tutto.
Il pensiero " trasmesso " arriva, allora, direttamente all'anima, a quella
parte più elevata, senza passare per la mente e il cervello.
Quando è carico d'amore, arriva a toccare le corde più intime dell'essere,
che vibrano intensamente, comunicando il messaggio alla personalità che ne
subisce l'influenza Naturalmente ciò avviene quando il percipiente sia
sufficientemente ricettivo e non chiuso nella scarsa evoluzione delle persone
insensibili.
I limiti della parola
La comunicazione con altri, a mezzo della parola, ha tanti impedimenti che
non sempre è permesso di raggiungere chi si vorrebbe.
Vi è impedito il parlare con persone con le quali non avete relazione, con
sconosciuti, con quelli che parlano altra lingua, con avversari irriducibili
che vi sono nemici, con quelli non raggiungibili neppure con mezzi tecnici di
oggi tanto progrediti, perché lontani da ogni consorzio umano Ma vi è poi chi
rifiuta deliberatamente ogni contatto con voi, i molti che non vogliono
sentire le ragioni altrui, ostinati nelle loro idee che covano ossessivamente
occupando la loro mente, prigionieri nella gabbia dei loro dogmatismi,
allergici a idee nuove e diverse.
Per tanti le parole sono inutili se non dannose, e rimbalzano come palle
lanciate al muro, quando non sono fonte di attriti e di contrasti per
congenite incomprensioni.
Questo può avvenire anche tra persone care dove l'armonia dovrebbe regnare
sovrana. L'incomunicabilità tra genitori e figli, tra coniugi, tra membri
della stessa famiglia, è oggi divenuta un fatto comune e diffuso in maniera
impressionante.
C'e chi non sopporta nessuna osservazione, fatta anche con amore e per il
bene.
Dissensi, discussioni, contrasti interminabili possono sfociare anche in
situazioni irreparabili. Allora è meglio tacere.
Quando non vi è possibilità di comunicazione proficua e d'intesa a che pro
continuare con vane parole?
Si dà pure il caso che vi troviate in mezzo a una discussione nella quale
ognuna delle parti sostenga ostinatamente la propria ragione senza ascoltare
quelle degli altri e senza nulla concedere alla parte avversaria. Si arriva
talvolta a situazioni estreme.
Si dice: " Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire ".
E allora a che pro discutere? L'udito psichico è chiuso, anche se è aperto
quello fisico.
L'orgoglio della personalità porta a reagire con violenza e ostinazione a
ogni ascolto quando la parola la tocca in qualche modo; la vanità aumenta la
reazione; l'interesse chiude a ogni ascolto.
Ciò non avviene, né può avvenire, se si agisce col pensiero, parlando
all'anima del percipiente, non alla personalità.
Vi è, dunque, un rimedio: parlare all'anima. Le verità che la personalità non
conosce, e quindi rifiuta o non vuol conoscere, sono accettate dall'anima.
Ma questo non si dovrà fare nel momento dell'agitazione e del rifiuto da
parte della personalità, ma dopo, a calma raggiunta, come diremo in seguito.
Ma i limiti della parola non sono soltanto nelle circostanze o in chi non
vuole ascoltare, ma molto spesso anche nelle possibili reazioni emotive di
chi parla e di chi ascolta, reazioni tali da rendere sconsigliabile ogni
colloquio in certe circostanze e con certe persone.
Quando vorremmo comunicare con qualcuno, non è sempre bene servirsi della
parola, perché gli ostacoli sono di varia natura. Ma è sempre possibile
comunicare col pensiero.
Chi ama veramente, può agire col pensiero, parlando all'anima dell'altro,
sempre.
Oltre il tempo e lo spazio Nel corso della missione lunare con l'Apollo 14
l'astronauta Edgard D. Mitchell fece numerosi esperimenti di telepatia con
percipienti scelti in precedenza, tra cui il famoso sensitivo svedese Olof
Jonsson, che erano rimasti sulla Terra.
Una delle quattro comunicazioni telepatiche avvenne quando l'astronave si
trovava al di là della Luna, a una distanza di circa 390.000 chilometri.
Mitchell fungeva da trasmettitore mentre il ricevente si trovava a Chicago.
Gli esperimenti furono considerati positivi dopo l'analisi fattane dalla
Fondazione di Ricerca sulla Natura dell'uomo diretta dal prof. J.B. Rhine.
Le comunicazioni sono rimaste velate dal segreto militare e soltanto in parte
sono state conosciute, ma esse dimostrarono chiaramente che la distanza non
influisce in alcun modo sulle comunicazioni telepatiche.
Infatti, per il pensiero, lo spazio è inesistente come è inesistente il
tempo. Esso opera con una potenza insospettata. Noi possiamo portare con la
stessa immediatezza il nostro pensiero alle epoche più remote della storia
umana nella stessa maniera che raggiunge col pensiero le galassie distanti
miliardi di anni luce.
La luce ha una velocità di 300.000 chilometri al secondo il pensiero è più
veloce della luce, anzi non ha velocità, è istantaneità perché non appartiene
alle forze del mondo fisico, ma ad una dimensione al di là della scienza
umana.
Mentre il sole, distante circa 149 milioni di chilometri dalla Terra, impiega
circa otto minuti per far giungere a noi i suoi raggi, noi possiamo fare lo
stesso percorso col pensiero in un attimo.
Dinanzi al pensiero tutto è presente: il passato e il futuro nel medesimo
istante umano; è il senza tempo, perché è fuori del tempo e dello spazio: è
l'unica forza conosciuta della Natura che non deriva dalla materia.
Di qui la sua potenza immensurabile.
Il pensiero non ha limiti né confini: per esso non esistono barriere.
All'Istituto di Metapsichica internazionale furono fatti esperimenti
telepatici con favorevoli risultati tra Inghilterra e Francia, altri tra
l'Italia e il Brasile, e in Russia, tra Sebastopoli e Leningrado, ad una
distanza di 1.700 chilometri. Gli scienziati non dubitano oramai più
dell'esistenza di questa prodigiosa azione del pensiero a distanza, anche se
non sanno spiegarne la natura.
Oltre ogni limite
Col pensiero si può comunicare con chiunque, sempre e senza limiti di
distanze e di tempo, perché il pensiero non è soggetto alle leggi fisiche, ma
ha leggi proprie.
Appartiene a una dimensione superiore per la quale non esistono impedimenti
di sorta e ostacoli. Le barriere di qualunque genere vengono dal pensiero
superate.
La ragione essenziale è che il pensiero è la più sottile vibrazione dello
Spirito. E lo Spirito non ha confini perché è Scintilla Divina in noi, per la
quale non esistono limitazioni.
Non solo le distanze dello spazio sono inesistenti per il pensiero, ma
neppure quelle del tempo sono per esso un limite.
Se tu pensi alla storia dei popoli, i personaggi si presentano alla tua mente
cosí come li raffigura l'immaginazione. Cicerone, Seneca, Marc'Aurelio,
Augusto, ecc. sono dinanzi a te come vivi.
Dove non arrivi con altri mezzi, arrivi con la fantasia, I'immaginazione o
l'intuizione, tutte forme di pensiero, facoltà dell'uomo meravigliose che, se
ben usate, ti fanno abitante non solo della Terra, ma del Cosmo e ti portano
nelle dimensioni più elevate.
Noi siamo dove sono i nostri pensieri...
Quando l'imperatore Domiziano fece incarcerare Apollonio da Tiana come mago,
una spia venne a domandargli come faceva a sopportare il peso enorme delle
grosse catene che gli avevano messe ai piedi.
--Io non ne so niente--rispose Apollonio--perché il mio Spirito è altrove.
" Il mio Spirito ", cioè i pensieri che sono la più alta manifestazione dello
Spirito.
Quando noi pensiamo intensamente a qualcuno, a qualche luogo o a qualche
cosa, noi siamo là dove è quella persona, quel luogo o quella cosa.
Noi siamo veramente dove sono i nostri pensieri, è soltanto là che noi
operiamo con azione efficace. Non ha importanza dove è il nostro corpo se noi
non vi siamo anche col nostro pensiero. E questa anche una prova che il
nostro vero Io è al di sopra delle funzioni del corpo.
Gerolamo Savonarola in una sua predica (Sull'Esodo I, 316, lin. 22 e segg.)
scrive del suo Maestro S. Tommaso d'Aquino: " Ebbe un grandissimo amore per
le cose divine: andava in estasi tanto erano alte le sue contemplazioni. Egli
aveva un male a una gamba e quando si aveva a medicare diceva al
compagno:--Dimmelo una mezz'ora innanzi che venga il medico.
E cominciava a contemplare e andava in estasi, e loro poi lo medicavano e non
sentiva né foco né altro " Aveva trovato il metodo per non sentire il dolore
della medicazione, una specie di auto-anestesia. La chirurgia dell'epoca era
tale da incutere un vero terrore al malcapitato paziente che, senza anestesia
di sorta, trattato col ferro arroventato, veniva legato e tenuto a forza come
in un vero supplizio.
Ma Tommaso d'Aquino sapeva che noi non siamo il nostro corpo e, avvertito in
tempo, se ne andava col pensiero altrove, lontano, ben sapendo pure che noi
siamo dove è il nostro pensiero. Lo sdoppiamento, prima della medicazione, lo
rendeva immune dall'atroce dolore.
Quando siamo presi intensamente da un pensiero per qualche cosa che vivamente
c'interessi, noi sentiamo più che debolmente il mondo esterno che ci appare
estraneo; non sentiamo più né caldo né freddo, né fame né sete. Tutte ci
sembrano svanire, lontano, le cose che non c'interessano, dimentichiamo tutte
le necessità fisiche. Molti di quegli uomini che noi qualifichiamo per
distratti, in realtà non lo sono che riguardo all'oggetto sul quale vorremmo
che essi concentrassero la loro attenzione, ma in realtà essi sono
concentrati, invece, in un altro oggetto, in quello che a loro interessa Sono
assenti per gli altri, né vedono né sentono altro. Cosí awiene ad alcuni
artisti, scienziati, ecc. i quali vivono nel mondo dei loro pensieri da cui
sono assorbiti e sono lontani dal resto.
Mentre noi siamo assorti col pensiero, lontano dal luogo dove ci troviamo col
corpo fisico, se qualcosa o qualcuno ci richiami o ci scuota improvvisamente,
noi diamo in un sobbalzo, ritornando da dove eravamo. Il richiamo improvviso
ci ha costretto a riprendere di colpo il possesso del corpo che avevamo
momentaneamente abbandonato.
Newton, Kant dimenticavano di mangiare; essi erano dove erano i loro
pensieri, assorbiti in un mondo lontano da quello degli uomini. Durante
l'assedio di Siracusa, i Romani entrarono nella città di sorpresa. Archimede,
il famoso matematico, assorto in quel momento nella soluzione di un problema
di geometria, non si era accorto di nulla. Un soldato romano s'introdusse
nella sua casa ed entrò a spada sguainata nella sua stanza, intimandogli di
seguirlo. Archimede lo pregò di aspettare che finisse un'operazione ma,
immerso com'era in quella, si dimenticò del soldato il quale, impazientito,
attese a lungo mentre lo esortava ripetutamente a obbedirgli. Alla fine,
vedendo che non otteneva risposta, lo trafisse con la spada.
Vi sono uomini che per il loro temperamento sono considerati spensierati solo
perché, trovandosi in una situazione triste, sia per povertà sia per
condizioni di vita avverse, non si preoccupano affatto né si tormentano
vanamente in pensieri dolorosi. Costoro in realtà sono col pensiero lontani
dal loro stato materiale e non lo sentono perché sono là dove sono i loro
pensieri.
Se l'uomo fosse dotato soltanto di corpo fisico, non sarebbe molto diverso da
ogni altro animale. Gli Orientali, e coloro che sono dediti agli studi
esoterici, affermano che l'uomo sia dotato pure di un corpo mentale col quale
può operare, su un piano più elevato, altrettanto realmente che col corpo
fisico. Sono innumerevoli i fatti citati a conferma nei numerosi libri che
trattano dell'argomento.
Recatevi prima col pensiero dove andrete poi di persona
Scrive Annie Besant che è costume in alcuni settori della Cristianità di far
precedere l'invio di una missione, in qualche regione da evangelizzare, da
una precisa e prolungata opera di pensiero. Un piccolo numero di persone si
riunisce per alcune settimane prima che la missione parta. Preparano col
pensiero il terreno in cui dovranno operare, immaginando il luogo, come se
fossero presenti. Meditando intensamente, si crea un'atmosfera-pensiero molto
favorevole alla propagazione dell'insegnamento che verrà impartito in quella
regione e si preparano i cervelli ricettivi al desiderio di essere istruiti.
Questo lavoro del pensiero è accresciuto dalla intensità di ferventi
preghiere che completano questo esercizio.
Provate anche voi a usare un metodo analogo quando dovete recarvi in ambienti
per voi nuovi e ignoti. Se dovete recarvi in qualche luogo, tra persone che
dubitate possano accogliervi poco favorevolmente; parlare in pubblico, essere
inquisito, fare un viaggio, ecc., preparate il terreno recandovi prima là col
pensiero Visualizzate l'ambiente, i luoghi, le persone, irradiate pensieri
d'amore e di bene e, se necessario, parlate alle persone come fossero
presenti dinanzi a voi.
Se fate ciò con fede e fiducia, quando andrete di persona, potrete trovare le
persone e l'ambiente disponibili e favorevoli, e tutto potrà andare per il
meglio, come è già avvenuto a chi ha fatto questa sorprendente esperienza.
Rècati col pensiero dove prima andavi di persona, ma vi ti devi recare con
tutto il pensiero cosciente e operante. Attraverso un'applicazione graduale,
ma costante; devi rafforzare la tua capacità di operare col pensiero da
giungere a fare con esso quello che faresti con la parola. Come se avessi un
telefono tascabile che porti sempre con te. Sostituisci man mano quello che
faresti con la parola, con l'azione della mente.
I rapporti del pensiero col mondo invisibile
L'uomo, in quanto essere psichico e spirituale, è in rapporto col tutto,
senza eccezioni, nell'unità della Natura.
Le sue relazioni con gli altri uomini sono di duplice ordine:
quelle apparenti della personalità tra loro, e quelle inconsce tra spirito e
spirito, che gli stessi interessati ignorano.
Noi siamo pure in rapporto inconscio con gli spiriti elementari della Terra
che sono su un piano diverso da quello dell'uomo: è un mondo che trova
affinità con noi per l'affinità che portiamo con noi e che nel nostro cammino
ancestrale conserviamo.
Vi è un rapporto tra la Terra e l'uomo che soltanto le anime sensibili
conoscono.
Il rapporto del pensiero col mondo invisibile si manifesta anche attraverso
la comunione con i defunti, coloro che furono con noi e ci precedettero nelle
strade che anche noi dovremo percorrere.
Chi ritiene impossibile tale comunione con l'al di là, ha una visione
limitata della vita e ignora la potenza del pensiero che non ha confini.
In natura non esistono compartimenti stagni, ma tutte le cose sono in
relazione tra loro, in una comunione che è la ragione della vita stessa,
mentre il pensiero non ha barriere che non possa superare.
Pur essendovi leggi che prescrivono a ogni piano di vita di agire nel proprio
ambito per meglio progredire, concentrando la propria azione su quello che
nel momento si deve adempiere, senza interferire in altri piani, vi è
tuttavia la comunicazione aperta per fini superiori per chi ne ha la capacità.
Basti consultare l'abbondante letteratura che esiste in questo campo, in ogni
nazione e in ogni lingua. Sono libri nei quali si leggono messaggi di Spiriti
superiori che vogliono stimolare l'uomo al bene in questa epoca cruciale.
Citiamo, per tutti, i libri del Cerchio Firenze 77 pubblicati a Roma dalle
Edizioni Mediterranee.
Sono insegnamenti elevatissimi dati agli uomini di buona volontà, non
certamente per gli ignavi che chiudono volontariamente ogni via di
comunicazione con i mondi dai quali possiamo apprendere molte verità che
ignoriamo.
Parla all'anima dell'altro ed egli t'intenderà
Quando per varie ragioni non puoi avere contatto con un tuo simile, cioè con
la sua persona, o perché lontano col corpo o lontano psichicamente, tu puoi
sempre parlare all'anima di lui. Questo potrai farlo anche con chi rifiuti le
tue parole.
Parla all'anima dell'altro e la sua anima ti ascolterà e, se le condizioni lo
permettono, essa potrà comunicare, poi, all'io della sua personalità ciò che
desideri ch'essa sappia.
Se il diaframma tra il suo Io spirituale e quello della personalità fosse
troppo grezzo e spesso, ciò sarà più difficile. Ma se tu insisti e metti Fede
e Amore, il prodigio awerrà. Ogni radiazione d'Amore finisce sempre per
vincere ogni ostacolo.
Ma se l'anima dell'altro è in sintonia con te, sarà più facile.
Tu allora potrai parlare alla sua anima, dire tutto quello che vuoi
comunicare ed essa ti ascolterà.
Anime elette come quelle di frate Francesco e sorella Chiara lo facevano con
la naturalezza e la semplicità propria di chi ha realizzato la comunione
vera, quella dei santi.
Questi colloqui d'anima sono quanto di più bello possa esserci: sono
l'espressione della raggiunta unità di spirito nell'Amore.
Gl'incontri tra gli uomini awengono normalmente tra le personalità dei
singoli. La personalità è fatta dalla presenza del corpo, della psiche, della
mente, cosí diversi da uomo a uomo.
La personalità è fatta pure dalla posizione sociale, dal nome, dalle cariche
ecc... Sono le maschere dell'Io spirituale che si cela dietro queste
apparenze illusorie.
L'uomo è portato a fermarsi alla superficie; inoltre l'umanità soffre di un
eccessivo sviluppo cerebrale che cerca di sostituirsi alla parte spirituale.
Noi non sappiamo più comunicare da anima ad anima, ci accontentiamo delle
relazioni tra le persone, quelle cerebrali che sono la corteccia del nostro
vero Essere. In tal modo ci diminuiamo perché allora le relazioni sono
falsate, apparenti, spesso ipocrite, sempre.
Capita talora di parlare a persone che non vogliono intendere o non sono in
grado di intendere. Altri sono pronti a contestare ciò che dite, anche senza
convinzione, senza neppure aver capito bene quello che avete detto, ma per il
gusto di contraddire, per vanità, per orgoglio o per i tanti motivi che
muovono gli uomini ad agire al di fuori della ragione.
Essi non vi ascoltano, non vogliono né possono ascoltarvi perché sono chiusi
in se stessi. Può trattarsi di chiusura momentanea o anche di chiusura per
scarsa evoluzione. Tendono piuttosto ad affermare se stessi anziché ascoltare
le vostre ragioni, anche se sentono di avere torto.
La personalità tende sempre ad affermare se stessa al di sopra di tutti e di
tutto.
E allora che fare? La soluzione più saggia è quella di non agire con le
parole ma col pensiero. E meglio tacere per non complicare ancora di più le
cose.
La via d'uscita è una sola: parlare alla sua anima. Dove non arriva la
parola, arriverà il pensiero col suo potere sottile, che non conosce barriere.
Scegliete un'ora quando l'altro si sarà quietato e allora parlategli da anima
ad anima, quando egli non è presente col suo corpo. Ditegli quello che gli
direste se le sue orecchie vi ascoltassero, anche di più, senza reticenze,
anche le cose che già gli avete dette di persona e che lui ha rifiutate e
controbattute.
Avverrà, allora, un fenomeno strano: i pensieri che voi gli trasmettete, egli
riterrà che siano i suoi. Non sa che vengono dall'esterno, perché allora li
analizzerebbe e resisterebbe.
Potete farlo pronunciando le parole con la voce, chiamandolo per nome, come
vi fosse di fronte, perché cosí i pensieri acquistano maggiore forza, ma
naturalmente in modo che altri non senta.
Allora, le idee le accetta, non resiste, anzi, poiché crede che siano cosa
sua, le difende. La stessa cosa potete fare quando volete suggerire idee di
bene a qualcuno.
Ma c'è pure un altro modo per fare questo: quello che scherzosamente potremo
chiamare " via satellite ".
Consiste in questo: rivolgetevi alla vostra Guida spirituale, che è il vostro
Protettore invisibile ('), Fategli il discorso che fareste alla persona,
pregandolo che si faccia tramite, per mezzo di ispirazioni, in chi volete
aiutare.
Potete anche rivolgervi al Protettore invisibile della persona, facendogli la
stessa preghiera.
Nel mondo invisibile la vita è più attiva per l'azione di bene, è ordinata,
armonica, tendente all'aiuto di tutti, al contrario di quella del mondo degli
uomini dove è caotica, convulsa, egoistica.
Gli Esseri dei livelli più elevati lavorano attivamente al bene, poiché
soltanto l'Amore è ciò che li muove.
Questo dovrebbe essere lo scopo pure degli uomini sulla Terra, poiché è
l'ideale più elevato e il solo per il quale vale la pena di vivere.
Due figlioli ribelli
Una madre angosciata venne un giorno da me per chiedere consiglio nei
riguardi dei suoi figlioli il cui comportamento era improvvisamente cambiato.
Erano stati sempre educati e rispettosi, ma dacché erano andati a scuola, la
loro condotta era del tutto mutata: dicevano parolacce, non obbedivano più e
si comportavano in maniera da non riconoscerli.
L'esempio dei compagni che frequentavano aveva influito evidentemente su di
loro in maniera negativa.
I genitori erano costernati; avevano provato anche le maniere forti, memori
dell'antico detto che la prima educazione comincia dal fondo dei pantaloni.
Ma a nulla era servito, neppure le buone parole affettuose ch'essi dicevano
ai figlioli.
Tutto era inutile. Non sapevano più cosa fare, perché i piccoli continuavano
nel loro comportamento riprovevole. La donna chiedeva a me che altro poteva
fare.
Le consigliai di aver fiducia; i figlioli stavano facendo una loro
esperienza, ma sarebbero tornati a essere quelli di prima, dopo averla
compiuta. I genitori avrebbero potuto aiutarli a concluderla.
Le dissi di comportarsi, nel frattempo, in questo modo: la sera, quando i
figlioli dormivano, avrebbe dovuto mettersi vicino al loro lettino e parlare
loro come avrebbe fatto durante il giorno. Ma doveva parlare alla loro anima
con tutto l'affetto di mamma, con la certezza che sarebbe stata ascoltata.
Se non avesse potuto nella stessa stanza, avrebbe potuto farlo anche dalla
stanza vicina o da qualunque luogo, perché non esiste distanza per il
pensiero, ma la condizione primaria era la carica d'amore ch'essa avrebbe
dovuto mettere in ciò che diceva.
Doveva parlare pure alla loro immaginazione visualizzando le loro figure
quando si comportavano bene, vedendoli, poi, già adulti come persone compite
e brave.
Le suggerii che le parole che avrebbe potuto dire potevano essere pressappoco
queste: " Voi siete stati sempre buoni e lo sarete ancora, sempre, dopo
questa brutta esperienza. Noi vi vogliamo tanto tanto bene. I compagni
cattivi portano sempre sulle strade cattive dove poi si soffre tanto per
ritornare su quella buona. Date ascolto a noi che vi vogliamo tanto bene e
sarete sempre contenti, ecc. ecc. ".
Le dissi che doveva parlare come sentiva dentro. Avrebbe dovuto farlo tutte
le sere, senza stancarsi, per un quarto d'ora, ogni sera, nei primi giorni,
per aumentare in seguito. Ciò per la durata di un mese.
Nel frattempo doveva irradiare pensieri buoni verso i figlioli, vedendoli
come circondati di luce, pregando il loro Protettore invisibile che li
aiutasse.
La condizione essenziale per avere un sicuro successo era di essere costante
e fiduciosa.
Ritornò da me dopo qualche mese. Sorrideva di gioia perché la condotta dei
figlioli era cambiata in bene. Nulla di come agivano prima. Avevano cessato
di dire parolacce e di comportarsi male. Ora in famiglia era tornata
l'armonia tanto desiderata. Ma lei continuava tutte le sere a parlare ai
figlioli quando dormivano, come se l'ascoltassero.
" E infatti l'hanno ascoltata e l'ascoltano--le dissi io-ma è la loro anima
che l'ascolta ".
La preghiera è la più alta elevazione della mente e del cuore
Con la preghiera il pensiero raggiunge la vetta più elevata, la massima che
uomo possa realizzare, mettendosi in comunione diretta con l'Origine della
vita.
La preghiera più vera è quella semplice e naturale, che sgorga dalla mente e
dal cuore, spontanea, espressione genuina del nostro sentire interiore.
La ripetizione di formule prefabbricate non sono l'espressione di noi stessi:
possono anche giovare come avvio del nostro motore interiore che deve, poi,
muovere il pensiero e il sentimento personale, che sono gli elementi più
genuini della preghiera.
Pregare vuol dire elevare il pensiero e l'anima per comunicare con i piani di
vita che ci trascendono, con Esseri di una dimensione più alta e, nella
massima espansione di coscienza farsi uno con l'Assoluto, con Dio, dal quale
ogni cosa deriva e di cui noi siamo pure una infinitesima particella.
Pregare, nel senso più accessibile ai più, è rivolgersi al Padre, con amore,
per dirgli tutto ciò che un figlio può dire, mentre si trova ancora a
percorrere le strade difficili e scabrose che lo riportano a Lui.
La preghiera esalta le forze rifugiate nel nostro inconscio;
detta a bassa voce, risveglia e disciplina l'inconscio che è estremamente
sensibile. Il suono della voce produce delle vibrazioni che agiscono
fortemente su di esso.
Ogni suono risponde a una parte diversa del nostro essere;
il nostro essere visibile ed invisibile si sviluppa secondo le qualità di
queste vibrazioni.
Ma anche la preghiera silenziosa è vibrazione intima.
La preghiera può avere molta influenza quale energia di carattere spirituale
che è stata sempre associata alla guarigione.
La preghiera è un'azione spirituale e psichica che stabilisce il contatto con
le più alte entità dei piani sopra l'umano mediante l'elevazione di sé.
Produce un immenso effetto di bene, salutare e benefico a tutto l'essere.
Un linguaggio universale
Le lingue e i dialetti parlati nelle varie nazioni del mondo, secondo le
statistiche, sono circa tremila. Sono barriere che dividono gli uomini che
non sempre si possono intendere tra di loro.
Ma il pensiero è il linguaggio universale che li unisce. Le ispirazioni, le
intuizioni sono balenii di luce che vengono da piani di vita dove non
esistono divisioni di lingue e di nazioni.
Quando si comunica con la telepatia o con la trasmissione del pensiero non
c'è barriera di linguaggio che possa impedirlo. La caratteristica del
pensiero è quella della universalità;
la proiezione telepatica è compresa da tutti nella sua interezza.
La necessità di pensare bene.
Il pensiero è la sola forza che dà vita o distrugge, a seconda che è diretta
in bene o in male.
PRENnCE MULFORD
Tu passi per le strade e le piazze della tua città lasciando una scìa di
pensieri. Ogni ambiente nel quale tu vivi e lavori viene impregnato dai tuoi
pensieri.
Che siano di luce, di Amore e di Fede.
Ovunque tu passi o sosti, tu vieni a trovarti nella scía che altri hanno
lasciato e tra le forme pensiero che essi hanno prodotto, tanto diverse e più
spesso pesanti.
Fa' in modo ch'esse non vengano a turbare la tua anima né a rimuovere la
serena atmosfera che deve sempre regnare nella tua vita.
Ogni persona che tu incontri emette energie che sono influenti, mentre ne
assorbe dagli altri: esse vanno considerate nella loro qualità e nella loro
quantità. Sono due aspetti che vanno esaminati, energie benefiche o dannose
nei loro effetti.
Soltanto chi è circondato da un'aura di luce e di amore può essere immune da
ogni contagio.
Le radiazioni dell'uomo
Il corpo fisico dell'uomo emana naturalmente delle radiazioni che riflettono
lo stato di salute. Ma poiché l'uomo non è soltanto corpo, partono da lui
radiazioni più sottili del suo corpo animico (desideri, sentimenti) e quelle
dei suoi pensieri.
Le radiazioni possono essere coscienti, ma vi sono pure quelle di cui non
siamo coscienti e che comunichiamo agli altri.
Siamo, così, circondati dalle radiazioni che emaniamo e che formano come
un'aura che ci è intorno: una fantasmagoria di luci e di colori che può
essere visibile al chiaroveggente, gradita a vedersi se si tratta di persone
positive e progredite, ma opaca e sgradita se di persone poco evolute.
Le radiazioni del pensiero, se costruttive, agiscono sul corpo avendo per
effetto la salute e producendo uno stato d'animo di armonia e serenità: tre
grandi beni per l'uomo che vive tra forze contrastanti che lo tirano in ogni
direzione. Se le radiazioni sono negative, l'effetto è opposto e producono
malattie, discordie, turbamento su se stessi e sugli altri.
Per l'azione del pensiero a distanza è importante curare le proprie
condizioni, sia quelle fisiche che quelle psichiche e maggiormente quelle
spirituali.
Sono esse che operano sulle persone cui sono indirizzate.
E opera santa inviare pensieri di guarigione ai tanti sofferenti nella
solitudine delle singole abitazioni, negli ospedali, nelle cliniche, nei
ricoveri dove vivono tanti dimenticati. Sono persone spesso incomprese nei
loro mali, trascurate da chi dovrebbe attendere ad esse con amore e con
gratitudine. Sono consapevoli spesso di essere un peso con duplice sofferenza
fisica e morale.
Anche se non li conoscete, giungerà loro egualmente la vostra vibrazione di
simpatia, di speranza, di fede, alleviando le loro sofferenze.
Pericolosità del pensiero abbandonato a se stesso
Fermatevi un momento a pensare ai danni che può provocare il pensiero quando
non sia dominato: guai a se stessi e agli altri, proporzionati alla potenza
con cui furono emanati.
Si pensi al vuoto interiore di quelli che si abbandonano alle fantasticherie
senza costrutto. Essi fuggono dalla realtà in cui vivono, ma quando ricadono
necessariamente in essa, si ritrovano come estranei e in contrasto col tutto.
Peggio awiene agli sciagurati che se ne servono per danneggiare gli altri
deliberatamente. Se sapessero il male che fanno a se stessi, poiché tutto
ritorna al punto da cui partì, si guarderebbero bene dal farlo. Ma
l'ignoranza e l'egoismo sono gli artefici di questi e di tanti altri mali. Ma
con l'evoluzione andranno svanendo.
Quando l'uomo mette i poteri al servizio del proprio egoismo per nuocere ad
altri, si carica di un karma pesante che dovrà, poi, amaramente esaurire; è
un debito che dovrà pagare fino all'ultimo centesimo, un peso di cui dovrà
liberarsi con tanto dolore.
Considerata questa pericolosità dei pensieri negativi, nasce la
preoccupazione di controllarli come si fa per tutte le cose dannose.
Il tremendo potere del pensiero, la più potente espressione dell'uomo,
produce effetti che appaiono prodigiosi, in ogni senso. Per questo è
necessario il più rigoroso controllo della mente. Le radiazioni mentali
dell'uomo vanno sempre controllate, perché producono effetti anche
all'insaputa di chi le emana. E il caso dei pensieri che noi ospitiamo con
disinvoltura o meglio con incoscienza. E poi lamentiamo i danni che essi
arrecano.
L'odio, la vendetta, I'invidia sono dei veleni attivi che uccidono fatalmente
ciò che è buono in noi, peggio dell'arsenico che uccide il nostro corpo.
Chi conserva per anni pensieri di odio, di invidia, di vendetta verso altri,
anche se non se ne rende conto, impedisce, con questo stato mentale, di dare
quello che potrebbe dare e distrugge la serenità. Non solo questo, ma,
irradiando un'atmosfera ostile, egli indispone gli altri contro se stesso
perché risveglia l'antagonismo; è respinto perché quei sentimenti sono la
causa dei fermenti negativi che spande intorno a sé e uccidono i buoni
sentimenti verso gli altri.
Nessuno può conservare a lungo simili pensieri e sentimenti negativi senza
nuocere a se stesso.
L'impiego errato del pensiero
Ogni cosa ha due facce: l'una positiva e l'altra negativa.
Cosí il pensiero: se ha la grande potenza di agire nel bene su uomini e cose,
nel lato opposto vi è la pericolosità per chi fa un uso malvagio di uno
strumento tanto potente.
Potenza, segretezza e pericolosità devono indurre a guardare al pensiero con
estrema cautela per usarlo sempre in modo costruttivo e nel bene.
L'impiego malvagio della forza pensiero può produrre danni incalcolabili a se
stessi e agli altri: malattie, sciagure di ogni sorta, liti, contrasti ecc.,
mentre nel campo più vasto, la forza di pressione dei pensieri può produrre
guerre, rivoluzioni. Ma poiché il pensiero agisce pure sulle cose come corpo
contro corpo, terremoti e cataclismi hanno la loro origine nei pensieri degli
uomini.
. Ciò che rende l'esistenza umana pesante e travagliata è l'uso errato del
pensiero che porta a subire conseguenze dolorose. Quando si ha l'idea fissa
che qualcuno sia responsabile dei nostri mali, sorgono odi, invidie, gelosie,
desideri di vendetta che, a loro volta, sono cause di mali maggiori.
Da dove vengono i nostri mali
La vera grandezza dell'uomo è nel pensare positivamente.
Una disposizione negativa dell'animo è il risultato di pensieri negativi
penetrati nell'intimo del nostro essere.
Una disposizione gioiosa e felice è il risultato di pensieri pOsitiVi.
Sia l'una che l'altra possono divenire abitudini con la ripetizione di
pensieri dell'una o dell'altra natura.
Di qui la necessità di pensare in maniera costruttiva in ogni circostanza
della vita, anche in quelle meno felici.
Questo potrà avvenire soltanto se si guarda ogni cosa dal punto di vista
spirituale.
I pensieri che si agitano nell'interno di chi guarda i fatti dal punto di
vista negativo e materialistico, non possono essere che quelli del pessimista
poiché la vita offre manifestazioni spesso ributtanti e sgradevoli.
I nostri guai e malanni, i nostri squilibri interiori, derivano e sussistono
unicamente perché non sappiamo impiegare il pensiero costruttivo e
immaginativo.
Ci è stato insegnato a servirci soltanto del pensiero analitico e
distruttivo. Sradicare questa abitudine nociva sarebbe il più grande
beneficio per l'uomo di oggi.
Vedere in ogni cosa la parte migliore è attirare a noi quel bene e
quell'armonia che abbiamo saputo scoprire in essa, mentre il contrario,
vedere il male, è farsi vittima di ciò che abbiamo guardato di negativo.
I nostri mali sono fatti da noi stessi. Se invece di fermarci alle cose
deprimenti, fossimo sempre alla ricerca del bene, noi vivremmo più sereni.
La visione negativa è depressiva, debilitante nel morale che, poi, si
riflette pure nel fisico.
La maggior parte dei mali che affliggono gli uomini sono creati dalla nostra
mente. Noi pensiamo che altri ci abbia fatto del male, mentre siamo noi
stessi gli autori dei nostri mali, tanto per le azioni compiute, che
ritornano a noi, che per quelle create con la nostra immaginazione, dando
corpo alle ombre. Su quest'ultimo punto, si vuol insistere per far
comprendere che nessun male può essere arrecato arbitrariamente, mentre per
la maggior parte dei casi è la mente che li ha pensati.
Chi è convinto di star male, sta veramente male. Se sgombrasse la mente da
questa creazione della fantasia, si accorgerebbe di star bene.
Dipende soltanto da voi liberarvi da queste malattie immaginarie.
Liberatevi dalle suggestioni dannose, fate opera di autosuggestione positiva
ritenendovi inattaccabili da ogni male. E tale sarete se operate rettamente
mettendo l'amore in tutte le vostre azioni e soprattutto nelle vostre
intenzioni.
Convincetevi della bontà dell'ideale che vi siete prefisso;
ma che esso sia nella giusta direzione, rivolto non alle cose illusorie, ma
ai valori che durano. Perseguitelo con impegno e tenacia.
Convincetevi che tutto quanto avviene è per il bene, sia le cose che non
dipendono da noi che quelle che sono in nostro potere.
Nessuno può farvi del male se non ne siete voi stesso la causa o lo siete
stato nel passato: è un debito in sospeso che deve essere pagato. Noi stessi
siamo la causa dei nostri mali non altri. Gli altri sono soltanto strumenti
di quello che si deve pagare per le azioni passate.
Convincetevi di essere inattaccabili se non avete debiti da pagare. Ricordate
pure che lo sarete se emanate pensieri d'amore che formeranno intorno a voi
un'aura di luce che vi difenderà da ogni attacco malevolo.
L'arte più bella da apprendere
Il primo impegno, per chi vuol apprendere questa arte meravigliosa di far del
bene attraverso il pensiero, è imparare a pensare bene, chiaramente,
nettamente. Questa è l'arte più importante che uomo possa apprendere perché,
oltre al bene che si può fare agli altri, ha riflessi benefici su tutta la
propria vita.
La necessità di pensar bene deriva dalla grande potenza del pensiero per
cui,se riflettessimo ai benefici che derivano dal retto pensare e i gravi
danni del pensare distorto, metteremmo la nostra maggior cura a disciplinare
la nostra mente per pensar bene.
L'efficacia dell'aiuto che si dà agli altri è in relazione non soltanto
all'elevazione spirituale di chi lo dà, ma soprattutto all'amore con cui si
dà. Cosicché, se l'iniziato e il santo si trovano nelle più favorevoli
condizioni di aiutare, perché provvisti dei mezzi ideali, chiunque altro,
anche l'uomo comune, può dare un grande aiuto quando vi mette tutto l'amore
di cui è capace.
Pensar bene è fonte di salute e di serenità, benefici inestimabili nella vita
che si conduce sulla Terra.
I benefici del pensar bene sono innumerevoli e anzitutto la .
gioia di sentire in se stessi l'armonia della vibrazione di una dimensione
più elevata. Si godrà la vera gioia, ignota a coloro che sono dominati dal
pensare negativo e banale che vivono una vita tormentosa e angosciata. Si
eviteranno così tutti i guai che il pensar male produce su tutti i piani
della vita dell'uomo:
fisico, psichico e morale.
E necessario pensar bene anche per non contagiare gli altri col nostro
pensiero che si comunica, mentre il nostro compito è quello di aiutare.
Pensar bene significa irradiare pensieri di amore e di luce a chi è vicino e
proiettarne a chi è lontano, particolarmente a chi abbia bisogno di aiuto.
Ma per godere dei benefici che il pensar bene produce, è necessario
impegnarsi seriamente in quella disciplina che consiste nel sorvegliare che
non entrino in noi pensieri nocivi se entrano per nostra inavvertenza, non
permettere loro la sosta di un istante in più, non appena ce ne avvediamo,
mettendoli subito alla porta senza esitazione.
Credete fermamente al bene, che vincerà sempre come la luce sull'ombra.
Non vi create nella mente mali immaginari, né ospitate mai pensieri negativi.
I Irradiate intorno a voi pensieri di luce e d'amore.
La mente dell'uomo è strumento meraviglioso, ma va dominato e adoperato
saggiamente, altrimenti può essere causa di mali seri nell'anima e nel corpo.
Noi siamo quello che pensiamo
L'uomo è tale quali sono i suoi pensieri, è costituito da essi, sia nel
fisico che nella sua parte animica. Quando avete delle idee nere, è perché vi
siete lasciato invadere dal veleno mentale che deve essere combattuto col suo
antidoto, così facilmente come il fuoco dall'acqua.
Ciò che voi coltivate nella mente, nel cuore, sono semi che si sviluppano
nella nostra vita producendo frutti loro simili.
Gli autori che si sono occupati del pensiero sono tutti d'accordo sul fatto
che ogni azione, ogni vita sono necessariamente il prodotto di un pensiero
anteriore.
Le negatività entrano in noi soltanto nella misura della nostra incapacità a
padroneggiare i nostri pensieri. Con i nostri pensieri noi costruiamo e
demoliamo in ogni momento, anche senza accorgercene. Saper dominare i propri
pensieri è una grande arte che s'impara con la costanza degli esercizi.
Chi si lamenta della sua situazione e che rigetta sugli altri le cause dei
suoi infortuni non è un uomo normale, ma è la contraffazione dell'uomo che
Dio ha creato.
Noi siamo oggi quello che abbiamo pensato ieri e saremo domani ciò che
pensiamo oggi.
La nostra vita è tessuta dai fili dei nostri pensieri:
ci avviene sempre quello che noi crediamo. Per la legge di causa e di
effetto, il risultato dei pensieri fatti azione viene a maturazione
gradualmente. Se dovessero maturare tutti insieme, ne saremmo schiacciati.
Sapendo che il corpo è il prodotto dell'anima, non è da meravigliarsi che
un'anima malata produca un corpo malato.
Non possiamo aspettarci che le funzioni siano normali quando i pensieri, che
costituiscono il nostro corpo, sono anormali.
Quando il turbamento sconvolge il nostro interno, è sempre la mente che è
turbata: se vi fosse un'armonia perfetta all'interno, si rivelerebbe
immancabilmente all'esterno.
Come proteggiamo le nostre case dai ladri, dobbiamo imparare a proteggerci
dai pensieri nemici, dalle emozioni che uccidono. Dobbiamo cacciarli dalla
nostra mente e neutralizzarli con il contrario, per impedire la sofferenza e
il male che essi fatalmente producono.
La qualità dei pensieri fa la qualità della nostra vita.
Nessuno può elevarsi se i suoi pensieri sono vili. E di grande importanza
conservare la nostra vita in maniera sana, gioiosa, ottimista.
pensieri che vanno accolti e quelli che vanno respinti
I pensieri che sono in noi, non sempre sono nostri, ma spesso sono pensieri
vagabondi, quelli degli altri che sono entrati nella nostra mente perché
hanno trovato la porta aperta.
--A che pensi?--potete chiedere a voi stessi o ad un vostro amico. Se la
risposta è:--A niente.--ricordate che è quella la condizione favorevole
perché entrino nella mente anche i peggiori pensieri che, una volta entrati,
potranno arrecarvi gravi danni come i ladri nell'assenza del proprietario.
La mente vuota, non occupata da voi, è sempre occupata da altri che non
sempre si comportano correttamente.
L'ingresso deve essere sorvegliato, non aperto a tutti, ma soltanto a
quelli--diceva scherzosamente un amico--che hanno la tessera marcata A.B.C.
(Amore, Bontà, Comprensione).
Chiudete le porte agli ospiti indesiderabili. Se qualcuno entrasse
furtivamente, mettetelo subito alla porta, ma senza violenza.
Sostituite i pensieri negativi con altri opposti, costruttivi, positivi,
elevati, sereni. La sostituzione avverrà facilmente quando si abbia un
prezioso repertorio di pensieri attinti dalle più ricche miniere di raccolte
per chi voglia migliorare se stesso ().
Pensate costruttivamente
Pensar bene vuol dire pensare costruttivamente.
Troppo è stato insegnato agli uomini a servirsi del pensiero analitico e
distruttivo.
Sradicare quest'abitudine nociva è il compito benefico dell'uomo di oggi che
sappia vedere più lontano.
Sono costruttivi tutti i pensieri che suggeriscono energia, salute, amore,
progresso, felicità, abbondanza, pace, spiritualità, eccetera.
Chi ha tendenza a guardare e a pensare al lato positivo delle cose, deve
accrescere sempre più questa felice disposizione dell'animo, perché attira a
sé quello che guarda e ciò che pensa.
In verità tutto tende al bene perché a questo fine furono fatte tutte le
cose, ma, purtroppo, l'uomo pone intralci, con la sua ignoranza, a questa
realizzazione; di qui la sofferenza.
I pensieri costruttivi sono i nostri migliori amici. Cercate di essere sempre
in loro compagnia: vi faranno progredire più rapidamente perché vi attirano
verso la vera mèta di ogni uomo che è Dio e la felicità.
I pensieri che entrano in noi siano quelli sereni del nostro lavoro, del
nostro progresso, dei nostri compiti, rivolti sempre al bene e governati
dall'amore.
(') Vedi " Le Perle ". Sono 5 volumetti che raccolgono la saggezza di tutti i
tempi. Ediz. Rotondi, Roma, Via Merulana 82.
L'anima deve essere mantenuta libera da ogni ingombro di preoccupazione, di
odio, di invidia, da pensieri di ostilità;
libera da ombre di rancori, di critiche e da tutto ciò che potrebbe
contrastarla e impedirla nelle sue manifestazioni, altrimenti pagherà con la
perdita della propria potenza, del suo riposo. E il suo lavoro sarà di
qualità inferiore.
Le nostre facoltà non possono produrre il massimo che allorché lavorano in
un'armonia perfetta. E proprio questo è il vantaggio della serenità.
Rivolgete il pensiero alle cose belle della vita, alle meraviglie della
natura. Fate entrare in voi pensieri di gioia, di pace, di serenità, quelli
che daranno alla vostra vita un colore nuovo.
Guardate il lato migliore di ogni cosa. Scopritelo con l'occhio dell'artista
e del saggio che sanno vedere quello che gli altri non vedono.
Pensate che tutto quello che accade è quanto di meglio può accadere, perché
diretto da una mano invisibile, in un disegno superiore che l'uomo troppo
spesso non comprende. Anche le cose spiacevoli che l'uomo chiama col nome di
" male " hanno un fine di bene e tutto, poi, si risolverà in bene.
E difficile convincersi di ciò se non si ha una visione spirituale della
vita. Ma è proprio questa visione che, trasformando le apparenze delle cose,
dà la certezza che altri, vedendole dal basso, vede soltanto la loro ombra.
Lavorate a difendere idee sane, di fede, di speranza, di amore. Date fiducia
agli uomini depressi e avviliti.
I pensieri sereni, costruttivi, sono di per sé un rimedio a un gran numero di
mali come le idee nere, malinconiche.
L'ottimismo da solo è l'antidoto delle peggiori malattie mentali. Il
pessimismo, invece, è solo procuratore di disgrazie, malattie e miseria.
Montate la guardia sulla soglia della vostra mente: non lasciate entrare
nessun nemico della vostra serenità e del vostro progresso. Cacciateli senza
pietà e sarete meravigliati del miglioramento totale che si produrrà nella
vostra vita in poco tempo.
L'abitudine di coltivare pensieri di salute, di energia, di vigore e di bene,
facendone una realtà di ogni momento e considerandola come una verità eterna,
è un meraviglioso tonico che vi darà la sensazione di una forza accresciuta e
rinnovata.
Chi irradia pensieri gioiosi, sereni, ottimisti, incoraggianti, spande luce
di sole ovunque passa; è un potente aiuto che alleggerisce il peso della vita
a tanti, curando le piaghe e conF' fortando gli scoraggiati.
Le creazioni sbagliate degli uomini, soprattutto nel mondo delle idee, le
false filosofie sono responsabili delle tante deviazioni umane da quella via
retta che avrebbe potuto condurli a una mèta migliore.
Tutti i pensieri, come i semi, vengono a maturazione, a suo tempo, nel
momento giusto e tutti per il fine di bene nella vita degli uomini. Per
questo ogni fatto che ci accade ci appartiene ed è giusto che accada.
Non permettete a pensieri malevoli e distruttivi di entrare in voi. Tenete la
vostra mente libera da tali veleni psichici che finirebbero fatalmente
d'intossicare tutta la vostra vita. Siate pronti a difendervi da questi
nemici della vostra salute psichica e morale.
Conservate l'amore per tutti gli uomini e per tutte le cose, ma difendetevi
vigorosamente contro le aggressioni di ogni pensiero negativo che renderebbe
infelice tutta la vostra vita.
Sono da rifiutare quei pensieri distruttivi che suggeriscono debolezza,
malattia, disgrazia, insuccesso, povertà o peggio ancora odi, invidie,
rancori e simili.
Chi avesse tendenza a guardare e a pensare al lato negativo delle cose, deve
correggere questa malaugurata disposizione perché attira a sé i mali che
guarda, che pensa, che teme.
I pensieri distruttivi sono i nostri peggiori nemici. Evitateli, come
evitereste un ladro, perché vi tolgono la pace, l'armonia, la serenità.
Non agite mai all'ombra della negatività. Quando vi trovate in cattiva
disposizione d'animo, è preferibile non agire, è meglio riposare, mettersi da
parte, anziché operare quando le azioni che ne deriverebbero sarebbero
negative.
Agite quando l'animo è sereno, sgombro da nubi che impedirebbero la luce del
sole.
Non siate tra quelli che parlano o agiscono un minuto prima di pensare.
Parlate e agite sempre dopo aver pensato ciò che dovete dire o ciò che dovete
fare.
Il contrario è agire istintivamente e l'istinto è ancora il grado animale,
non quello umano che è almeno quello razionale.
Irradiate pensieri ovunque
Imparare a irradiare serenità senza parsimonia, generosamente, senza riserve,
è costruire la vita nel senso migliore.
Irradiatela nella vostra casa, per le strade dove passate, nell'auto, sul
luogo della vostra attività, dappertutto dove siete e dove andate, come la
rosa spande il suo profumo e la sua bellezza.
Irradiatela su chiunque vedete o incontrate, amici e conoscenti, nemici e
sconosciuti.
Quando noi comprendiamo che i pensieri d'amore guariscono, che mettono un
balsamo alle ferite; che pensieri di armonia, di bellezza, di verità elevano
e nobilitano sempre; che i pensieri negativi seminano distruzione e morte,
noi non ci sazieremo d'irradiare l'amore e il bene su tutti.
Allora avremo trovato il segreto della vera maniera di vivere.
La fede è la compagna di chi pensa costruttivamente: è certezza interiore,
visione dello spirito che non si ferma al presente, ma abbraccia con amore il
tutto.
Verrà il tempo in cui si scoprirà che è infinitamente più facile fare il bene
che il male, costruire che demolire, amare che odiare, unire che dividere; il
tempo in cui gli uomini praticheranno la Regola d'oro che porterà l'armonia e
il bene universale.
Ogni uomo è mio fratello
Il servizio più prezioso che possiamo rendere a qualcuno è quello di aiutarlo
ad aiutare se stesso. Non basta un soccorso momentaneo. E peggiore cosa
sarebbe un assistenzialismo fine a se stesso, il mantenimento, senza che
l'assistito, da parte sua, metta l'impegno personale per uscire dalla
situazione in cui si trova. Ciò sarebbe un sicuro danno, anziché un aiuto,
oltre che un fatto immorale, perché lo farebbe stagnare in un'ignavia che ne
rallenterebbe l'evoluzione. E una vera complicità.
L'antico detto " Io non regalo pesci, ma insegno a pescare " esprime questo
concetto meglio di ogni altro discorso. Si deve portare l'altro alla
consapevolezza dei poteri latenti che sono nell'anima propria in modo da
indurlo ad attivarli ed applicarli per la sua stessa evoluzione.
Ma vi sono pure dei casi in cui il sofferente non può far nulla per se
stesso, e allora si deve fare tutto per lui.
Si deve aiutare chi ha bisogno con tutti i mezzi più idonei:
questa è la legge dell'Amore che deve informare la vita di ciascuno.
Chi soffre ha diritto all'Amore prima di ogni altro. Più spesso l'aiuto è di
carattere pratico e materiale, che risolve i problemi più impellenti.
E a questo ci si dovrebbe dedicare con tutto il cuore, nei limiti della
propria capacità e possibilità.
L'azione del buon samaritano è portata ad esempio nel Vangelo ed è indicata a
modello, superando egoismo e pigrizia.
E pure indicato il comportamento degli insensibili che passarono oltre,
incuranti di chi era bisognoso di aiuto. E tra loro vi era pure chi faceva
professione verbale di religiosità, ma soltanto esteriore ed apparente.
Quando non lo possiamo fare con l'azione materiale, noi possiamo agire col
pensiero e accorrere in soccorso di chi ha bisogno.
Se tu pensi che ogni uomo è tuo fratello, che siete figli dello stesso Padre,
ti sentirai naturalmente di amare tutti.
L'energia che tu irradi col pensiero è un potente aiuto che giunge su chi la
rivolgi, tocca la sua parte migliore e la mette in azione.
Un grande errore è quello di ritenere che noi non possiamo influire sugli
altri. Chi afferma questo, ignora del tutto la grande capacità di educazione.
Applicata all'agricoltura, la strana teoria non farebbe la Terra coltivata e
produttrice, con campi, giardini e strade, ma soltanto una sola giungla. E
proprio strano che si possa affermare un errore così evidente.
Un errore ancora più grande è quello di chi afferma che noi non dobbiamo fare
nulla, perché si deve lasciare ciascuno alla propria esperienza. Ma
l'esperienza del dolore è cosa diversa dalle esperienze ordinarie per le
quali il principio è valido.
Se non possiamo togliere del tutto il dolore, noi abbiamo il dovere di
alleviarlo, di aiutare gli altri a portare il loro peso.
Perfino nei riguardi di Gesú vi fu il Cireneo che l'aiutò a portare la croce.
Aiutare è l'atto più bello e dimostrazione di fraternità. Non sostituire, ma
rendere più leggera la croce che ognuno ha nella vita per la propria crescita
spirituale.
Per operare il bene è anzitutto necessario non fare il male Per questo
ricorda: gli altri sono caricati, colpiti o avvantaggiati a quello che noi
pensiamo di loro. Non offendere e non danneggiare gli altri neppure con i
tuoi pensieri e sentimenti.
Quando avrai fatto questo, puoi dedicarti con piena coscienza a fare il bene
dei tuoi fratelli: manda loro onde di Amore, su tutti, e non te ne pentirai
mai, anzi ne sarai sempre felice, perché è il vero patrimonio che forma la
ricchezza di chi opera in tale maniera.
Il bene: aspirazione suprema nell'ideale dell'uomo
Guarire gli uomini che soffrono, rassicurare quelli che dubitano o vacillano,
rialzare quelli che cadono o quelli che sono gia caduti, è tutta la nostra
ambizione.
Essa non è, crediamo, al di sopra del nostro coraggio, né dei nostri mezzi,
soprattutto perché noi non siamo mai soli quando operiamo per il bene. Sono
con noi tutti quelli che vivono il nostro ideale, le Entità che sono felici
di darci una mano, anche se quest'opera umana sta soprattutto a noi di
compierla.
Se potessimo vedere tutti quelli, Entità di luce, che accorrono ad unirsi a
noi in quest'opera santa, rimarremmo sbalorditi.
La disciplina della mente.
La mente controllata è principio di gioia.
DHAMMAPADA
Scrive il grande saggio Evagrio: " Sii il portiere del tuo cuore, non lasciar
passare alcun pensiero senza interrogarlo.
Interrogali uno per uno, e di' ad ognuno: Sei del nostro partito o del
partito degli avversari? E, se è di casa, ti colmerà di pace;
se avversario, si agiterà con la collera e ti turberà col desiderio.
Devi, perciò, scrutare ogni momento lo stato della tua anima ".
Abbiamo scritto sulla necessità di albergare nella nostra mente pensieri
positivi e costruttivi, perché noi proiettiamo quello che è in noi. Se il
contenuto è positivo, possiamo trasmettere agli altri salute, serenità,
fiducia, amore e quanto di meglio serve all'uomo per aiutarlo nel suo cammino
terrestre.
Se il contenuto è negativo, è meglio pulire la mente e guarirla dal male per
non infettare altri.
Abbiamo pure scritto della grande potenza del pensiero perché si rifletta
quali benefici può recare uno strumento cosí potente e, al contrario, quali
gravi danni può portare un uso sconsiderato o malvagio.
Per queste ragioni la mente va educata e disciplinata; per questo è
indispensabile controllare il pensiero, svilupparlo e perfezionarlo.
Una mente disciplinata raggiunge la massima efficacia nella proiezione del
pensiero verso un dato obiettivo.
Se la mente non è dominata, non potrà, a sua volta, adempiere al suo compito
che è quello di dominare il mondo inferiore degli istinti e delle emozioni.
Questi, lasciati a se stessi, procurano i maggiori danni. Allora, l'uomo è
ridotto a una cosa, in balía delle forze inferiori che lo padroneggiano e
alle quali non sa opporre forze maggiori che le annullino.
Il pensiero, entrato in noi e accettato, ha il potere di farci star bene o di
farci star male. E un lavorío che esso compie nel nostro interno a nostra
insaputa. La possibilità di farci ammalare, di farci guarire e anche di star
bene, è tra le più grandi capacità del pensiero, oltre quella d'influenzare
in mille modi noi stessi e il nostro ambiente. Ma il maggiore guaio è che
esso scatena quella forza, anche se non viene mossa deliberatamente: basta
la sola ospitalità volontaria o involontaria che noi diamo ai pensieri
negativi.
Questa capacità che ha di danneggiare, distruggere o, al contrario,
rigenerare e creare in noi il benessere, ci deve far guardare a questo
strumento con la massima attenzione.
Soltanto questo dovrebbe spingerci a curare in modo particolare questo
artefice del nostro stato psichico e fisico.
Oggi gran parte delle malattie derivano dall'affannosa corsa inconsulta verso
il benessere, producendo naturale tensione psicologica e quindi logorio,
stress e anche gravi malattie.
Anche se l'uomo possiede meccanismi di compensazione che possono permettere
un'azione di ritardo o di rigetto di tali malattie, è sempre una lotta
logorante dell'organismo per riparare il male causato dal pensiero teso,
ansioso, distorto, preoccupato.
Conoscere se stessi per migliorarsi
Il più grande ideale che l'uomo possa proporsi è il proprio perfezionamento.
Noi non abbiamo altro scopo nella vita che di divenire quello che noi siamo
in potenza.
Ognuno di noi alberga in sé un Io spirituale che è la Scintilla Divina
partita dal Sole centrale per fare le sue esperienze nel mondo della materia.
Ma ciascuno alberga pure in sé un piccolo io, quello della personalità.
Questo piccolo io è quello più apprezzato dalla maggioranza degli uomini, ma
è soltanto la maschera (personam) secondo il suo vero significato.
Il vero Io, che non si vede, è generalmente ignorato.
Essere se stessi, conoscere noi stessi è realizzare l'Io spirituale che è in
noi. Allora soltanto potremo darci al servizio dell'umanità. Si può dare
soltanto quello che si ha e per avere bisogna anzitutto essere.
Noi siamo troppo spesso un agglomerato d'influenze esteriori, un edificio
verniciato all'esterno e tinto di colori più o meno attraenti, ma ripieno di
detriti, di rifiuti da gettar via e trascurato nella sua vera essenza interna.
Senza la conoscenza di noi stessi non potremo comprendere gli altri,
valutarli, aiutarli.
Ma non si deve neppure indugiare troppo a contemplare i propri difetti, ma
por mano a emendarsene.
Conoscere se stessi è penetrare nell'intimo di noi stessi, nel profondo per
arrivare alla propria individualità, a quell'Io spirituale, ben distinto da
tutto il resto della superficie.
L'uomo si trova tra questi due " io", l'Io spirituale e l'io della
personalità. Ci possiamo identificare sia con l'Uno che con l'altro.
Se scegliamo l'io personale la nostra vita sarà tribolata, priva di
significato, combattuta ogni momento; saremo come un oggetto sbattuto ora da
una parte ora dall'altra dai flutti di un mare sempre agitato. Ma se
scegliamo d'identificarci con l'Io spirituale, tutti i problemi
dell'esistenza saranno visti in una diversa prospettiva e tutti saranno
sorpassati e superati.
Se gli uomini conoscessero se stessi nell'intimo, cesserebbero di odiarsi.
Per questo è tanto importante la comprensione reciproca che è penetrazione
nell'intimo animo degli altri che si scopre essere una parte di se stessi.
Quando s'inizia una disciplina della mente, sia attraverso la meditazione o
la visualizzazione, si scatena nella mente un conflitto, una vera e propria
battaglia, perché la mente cercherà in tutti i modi di sfuggire sia al
controllo che al lavoro richiesto dalle tecniche alle quali non è avvezza.
E il puledro che si ribella al domatore.
Soltanto la costante perseveranza farà ottenere il risultato.
La meditazione è una tecnica comune a tutte le religioni alle scuole
iniziatiche, alle filosofie, ecc... Su questo punto non vi è divergenza,
anche se i metodi sono diversi.
Ma oggi la maggior parte delle informazioni sull'argomento è di origine
orientale, trascurando quelle occidentali più a noi adatte.
Ma i due sistemi sono complementari ed hanno lo scopo comune di liberare l'Io
spirituale. Ciascun metodo si adatta meglio ai popoli nei quali viene
praticato.
I sistemi orientali mirano alla soppressione della mente, del corpo, della
volontà affinché l'autentico Sé possa considerarsi distinto da essi e in tal
modo raggiungere la liberazione. E un sistema prevalentemente passivo e
mistico.
I sistemi occidentali mirano a educare la mente, il corpo, la volontà, in
modo che collaborino al raggiungimento dello stesso fine e cioè la
liberazione di tutte le scorie del piano inferiore.
La giusta direzione del pensiero
E in potere dell'uomo dare un indirizzo alla propria vita in un senso o in un
altro, una direzione giusta o vivere in maniera sciatta e vuota. Ciò può
avvenire secondo il proprio modo di pensare, positivo o negativo.
Noi possediamo una ricchezza immensurabile, lo Spirito, che ha per suo primo
strumento la mente, ma troppo spesso non ci rendiamo conto di quanto potremmo
realizzare di grande e di bello.
La sorgente è pura, ma non è sempre puro lo strumento.
La mente, se ancora rozza e inquinata da egoismi e da pregiudizi, è rivolta
nella direzione sbagliata e allora è fonte dei tanti mali che costituiscono
la triste esperienza umana.
La direzione del pensiero va corretta perché porti gradualmente verso un
vivere equilibrato.
L'armonia della vita e la serenità sono nelle mani di ciascuno: si tratta di
coltivare pensieri positivi, rifiutando quelli negativi.
Gli uni portano salute, pace, gioia, successo e ogni bene, mentre gli altri
il dolore, la malattia, l'insuccesso e ogni male.
Scegliere gli uni o gli altri è in facoltà di ciascuno, a seconda della
direzione che si dà al proprio modo di pensare.
La scelta del negativo può essere anche un'abitudine mentale, quando si è nei
gradini meno elevati dell'evoluzione e può divenire un atteggiamento, uno
stato d'animo e un'attitudine. Ma quando si arrivi finalmente a comprendere i
grandi benefici che derivano dal pensare retto e positivo, capace di
modificare completamente la propria vita e, nello stesso tempo, ci si
convinca dei gravi danni del pensare negativo e distruttivo, allora si
sentirà pure l'urgente necessità del pensar bene.
La serenità, la gioia, la salute e lo stesso destino dipendono dalla
direzione che si dà ai propri pensieri.
L'uomo attira o respinge il bene o il male col suo pensiero, crea o distrugge
il proprio corpo in continuazione.
Pensare rettamente è di estrema importanza per gli effetti che il pensiero
produce in tutta la propria vita.
Saper pensare è un'arte che va curata per vivere bene e fare del bene intorno
a sé.
La scelta migliore è la direzione del bene, cioè di quello che in ogni modo
aiuti a progredire spiritualmente.
La giusta direzione del pensiero è la cosa più importante, perché da essa
dipende il recar bene o danno agli altri. Gli effetti di una direzione
sbagliata sono sempre deleteri.
Qualunque cosa noi facciamo, non possiamo evitare di pensare. Il lavoro del
cervello è senza sosta, di giorno e di notte, anche se per la maggior parte
incosciente.
L'ordine, l'armonia, I'equilibrio vanno curati anzitutto nella mente, facendo
pulizia di ogni illusione, di ogni pregiudizio, liberandola da ogni ingombro
negativo.
La coscienza si manifesta nel modo più immediato nello strumento della mente.
Non è facile sentirsi indipendenti dalla propria mente con la quale l'uomo è
uso identificarsi, perché egli agisce in essa e vi si sente unito.
Ma la mente è pur sempre strumento dello Spirito o Coscienza; essa va tenuta
sempre sotto controllo e si devono educarne le facoltà che costituiscono la
personalità allo scopo di manifestare la nostra più alta natura.
La disciplina nella mente riposa tutta, come nel suo fulcro naturale,
sull'educazione dell'attenzione. Le facoltà mentali si educano come i muscoli
del corpo: con l'esercizio. Si dovrà porre la più diretta ed esdusiva
attenzione alla nostra attività mentale. Tutte le circostanze della vita ce
ne presentano l'opportunità alle quali la mente, guidata dalla sua natura
superiore, deve imparare a rispondere con saggezza, in modo da trarne il
miglior frutto per il meglio. Ogni momento della vita può essere un ottimo
esercizio: il lavoro, i giochi, le letture, i piaceri, eccetera.
La ragione finale della nostra Vita è, in fondo, l'evoluzione della nostra
coscienza, mediante l'educazione della mente, senza trascurare la parte
sostanziale dei sentimenti: il cuore.
A questo dobbiamo conformarci per il nostro progresso.
Dobbiamo abituarci ad osservare, a riflettere con attenzione, correggendo la
mente quando prende una falsa direzione, soffermandosi su pensieri pigramente
oziosi e debilitanti che tendono a trascinarla verso la polarità inferiore.
Arjuna dice nella " Bhagavad-Gita ": " So che la mente è la cosa più
inquieta, incostante, turbolenta, caparbia, ostinata e restia a obbedire
prontamente alla volontà. Sarebbe lo stesso cke tu mi dicessi di comandare e
di controllare il vento allorché soffia e passa; tanto la dolce brezza che la
furiosa tempesta. Mi pare altrettanto difficile controllare e dominare con
mano ferma questo misterioso principio che è chiamato "mente".
Gli risponde Krishna: " Ben dici, o principe, che la mente è inquieta ed è,
come i venti, difficile a frenare. Però, col costante esercizio, con la
disciplina e con la cura essa può ben essere dominata ". E aggiunge che
quando si sia riconosciuta la superiorità dell'Io Reale che dirige la mente,
la mèta di dominarla Si raggiUnge.
La mente non va costretta con la volontà fino ad impedirle il lavoro. Una
volta segnata la giusta direzione da seguire, si deve lasciarla libera di
seguire la propria via, richiamandola con fermezza quando divaga, come si fa
con un cavallo bizzarro da guidare.
Dominare il pensiero sviluppando l'attenzione
Il dominio del pensiero e la sua efficacia dipendono dall'attenzione che si
pone alle cose che si stanno facendo. E la presenza a se stessi, tanto
raccomandata dai Maestri spirituali che ne conoscono l'importanza.
Da questo la necessità di sviluppare al massimo l'attenzione, che è la
capacità di concentrare il pensiero in una sola direzione, senza permettere
alcuna distrazione all'automatismo e all'inerzia della mente.
L'attenzione è come un riflettore che rivolge i suoi fasci di luce su un dato
punto. Occorre abituarsi a concentrare tutte le facoltà coscienti, tutto il
nostro essere, senza distrarsi, su ogni singola azione della nostra vita
quotidiana.
! L'attenzione si sviluppa con l'esercizio ripetuto e costante fino a
divenire un'abitudine inseparabile dal carattere. L'allenamento a essere
attenti e presenti a se stessi ci viene offerto da ogni dovere della vita
quotidiana, il lavoro, la lettura, ecc., specie in questa epoca di fretta e
di caos, in cui anche la più piccola distrazione può essere pagata perfino
con la vita.
Lo spirito d'osservazione
Lo spirito d'osservazione è scarsamente curato dalla maggioranza degli
uomini. Eppure esso è alla base di tante realizzazioni. Se si comprendesse
questo non vi sarebbe tanta superficialità nel vivere. Si guardano le cose
solo fugacemente, soltanto in superficie, senza porre la dovuta attenzione
alle persone e ai fatti, senza imprimere nella mente ciò che si vede o si
ascolta.
L'artista, lo scrittore attingono dall'osservazione i loro spunti felici,
sanno ritrarre da ogni cosa quello che per gli altri è inesistente.
Chi sa guardare tutto quanto esiste, arricchisce la propria vita di
quell'esperienza che è uno degli scopi dell'esistenza stessa.
Baden Powel, fondatore dello scautismo, ha inventato per i suoi ragazzi un
giuoco molto utile per abituarli allo spirito di osservazione, tanto utile
nella vita. Ispirandosi al protagonista del romanzo di Rudyard Kipling, lo ha
denominato Kim.
Il giuoco consiste in questo. Si dispongono su un tavolo una dozzina di
oggetti vari come cravatte, coltelli, portamonete, penne, anelli o altro,
ricoprendo il tutto con un panno. Poi, si scopre davanti agli occhi dei
presenti per un tempo che varia da trenta secondi a un minuto.
Chi è capace di descrivere il più gran numero di oggetti nei loro
particolari, dopo che saranno nuovamente ricoperti, e con maggiore
precisione, sarà il vincitore.
Questo giuoco ottiene sempre un vivo successo tra i giovani che, oltre ad
avere buon valore educativo, stimola tanto allo spirito di osservazione.
Infatti, l'educazione della percezione è una parte importante della
educazione della mente. Si pratica concentrando l'attenzione su una
determinata sensazione, su un oggetto che si vede, su un suono che si sente,
su una cosa che si tocca, su un odore, su un sapore. Tale concentrazione
sulla sensazione affina e rende più pronta la percezione, mentre permette
alla mente di afferrare tutte le particolarità che si riferiscono alla
sensazione, formandone un'immagine più chiara da ricordare con facilità.
Le percezioni visive sono le più importanti, tanto che S.
Tommaso d'Aquino ha scritto che " l'intelletto del popolo è negli occhi ". Ma
ciascuno ha le proprie percezioni alle quali è più sensibile.
Chi è privo della vista ha accresciute le percezioni auditive e soprattutto
quelle tattili.
Dominare la mente per dominare il mondo inferiore
Il dominio del pensiero ci dà la chiave del dominio di tutto il nostro
essere, ci permette di plasmare noi stessi, la nostra vita e il nostro
destino.
Il pensiero è la sostanza primordiale della nostra vita, apre la via alla
volontà, permette alla coscienza la sicurezza nelle sue conquiste.
Si deve dominare il pensiero per dirigerlo secondo i nostri ideali e
servircene come forza creativa.
Certo, vi sono delle difficoltà prima di arrivare alla padronanza dei propri
pensieri, cosí labili, ma a tutto si arriva con l'impegno e la costanza.
Il dominio del pensiero comprende necessariamente il dominio delle emozioni,
degli istinti, delle passioni e dei vizi.
Essi, infatti, sono pensieri che hanno acquistato particolare vitalità per la
costante ripetizione; hanno acquistata una certa autonomia che li pone spesso
in contrasto con la volontà cosciente, con la voce interiore, sulla quale
riescono spesso ad avere il sopravvento.
Affrontare i nostri difetti ad uno ad uno sarebbe un lavoro improbo e lungo,
con risultati non sempre ottimali. La via più sicura e diretta, e nel tempo
stesso più efficace, è quella di tagliare la radice di tutti. Soltanto allora
essi, come i rami secchi di un albero malato, cadranno disseccati.
La radice di tutta la nostra vita--lo abbiamo più volte ripetuto--è il
pensiero. Il modo di pensare sano dà una vita sana. Pensar bene, è star bene.
Dominando il pensiero si domina automaticamente tutto il mondo inferiore.
Non giudicare né criticare
Sai Baba ha scritto: " Se puntate il dito indice in segno di accusa verso
qualcuno, le altre dita accuseranno voi! Non dovremmo mai criticare il
prossimo, perché tale critica si abbatterà poi su di voi tre volte più
potente ".
Quando noi critichiamo e giudichiamo gli altri, noi mandiamo loro come una
scía di pensieri nocivi, una corrente negativa che rende più pesante il loro
cammino verso il bene.
Noi non abbiamo elementi per erigerci a giudici di chicchessia. Noi ignoriamo
l'interno di chi agisce, vediamo solo l'esterno e non possiamo giudicare da
questo.
Elementi essenziali sono le intenzioni, le condizioni interiori, quelle
particolari del momento, il grado evolutivo di chi agisce. Sono tutti
elementi che ignoriamo. Non dovremmo giudicare da questa nostra ignoranza,
perché allora sbaglieremo sempre.
Giudichiamo noi stessi e avremo tanto da essere impegnati che non ci rimarrà
il tempo per giudicare le azioni degli altri.
Anche se ci avvenisse di vedere qualcuno mentre compie azioni riprovevoli,
ripetiamo più volte a noi stessi: " Ciò che egli fa, gli serve per la sua
evoluzione. E per la sua esperienza che lo porterà a migliorare ".
Se riflettiamo che ognuno agisce secondo il proprio gradino evolutivo
raggiunto, non avremo mai alcun motivo per condannarlo. Egli è come il
bambino che agisce da bambino e non può comportarsi da adulto. Né si potrà
rimproverare perché non è ancora cresciuto.
Gesú non ha mai condannato i peccatori, ma soltanto gli ipocriti.
Non abbiamo, quindi, il diritto di condannare nessuno perché vediamo soltanto
la superficie delle cose, che non è elemento valido. Che sappiamo noi dei
veri motivi che lo fanno agire in quel modo? Se opera " male ", come noi
riteniamo, forse è spinto dall'ignoranza, dagli istinti non ancora domati.
E noi, li abbiamo domati tutti?
Quando, attraverso l'esperienza, avrà acquisito maggiore discernimento e più
ampia coscienza, agirà sicuramente in modo diverso.
Non si dice con questo che si debba approvare e applaudire qualunque idea e
comportamento degli altri. Si dice soltanto che ognuno ha la propria strada
che ha il diritto di seguire, senza essere sottoposto alle censure del
giudizio altrui.
Ognuno può dissentire da idee e comportamenti degli altri ma questo diritto
non coincide con quello di censurare, giudicare, criticare, che sono altra
cosa.
Si devono lasciare a ciascuno le proprie esperienze, cui ha diritto. Quelle
lo aiutano a evolvere. Se non lo facessero, rallenterebbero il cammino della
loro evoluzione.
Ma è sempre bene consigliare e aiutare con amore a prendere coscienza delle
proprie azioni. Si dovrà pure ricordare che ogni errore è un gradino che si
sale verso il bene, purché se ne prenda coscienza.
Quanto avviene è sempre l'espressione di ciò che occorre per compiere
l'esperienza necessaria alla propria evoluzione. Se vi è chi l'impedisce,
potrebbe far deviare dalla giusta linea.
Prendere coscienza di ogni errore è la condizione indispensabile perché non
si ripeta, e serva, anzi, come strumento prezioso per progredire.
Chi ha compreso le più alte verità spirituali, cessa una volta per sempre di
criticare, di giudicare, di inviare in questo modo correnti nocive di
pensieri negativi verso i propri fratelli.
Non pensar mai male di nessuno
Pensar male degli altri è danneggiare se stessi. Infatti, torna a noi quello
che parte da noi.
Ciò che si pensa degli altri è spesso erroneo perché dettato da motivi e
vedute personali, impressioni esterne e superficiali, cosí spesso lontane
dalla verità.
Si può non condividere il modo di vivere o di pensare di un altro, ma questo
non autorizza a pensar male di lui. Le strade della vita sono tante e
ciascuno ha la propria da seguire, anche se è diverso il parere di altri.
La visione spirituale della vita consiglia di pensar bene di tutti, anche di
un malfattore, perché ciascuno esprime con le proprie azioni il gradino di
evoluzione che ha raggiunto in quel momento. E non può esprimersi
diversamente, allo stesso modo che tutti, lo scrivente e voi che leggete, ci
siamo comportati quando si era ancora in quel gradino.
Se tu hai una pessima opinione di qualcuno per le azioni da lui compiute che
tu ritieni cattive, pensa che lui non si può trasformare improvvisamente per
essere come tu desideri che sia. Ciò che lui compie, attraverso le sue
esperienze, gli servirà per la sua evoluzione.
Cerca, quindi, di cancellare in te opinioni e sentimenti negativi nei
riguardi di lui, inviandogli pensieri e auguri di bene, cioè benedicendolo.
Questo lo aiuterà a superare gli istinti negativi che lui è ancora incapace
di vincere. Pensate che è proprio il suo comportamento di oggi che gli
servirà a progredire quando ne prenderà coscienza.
Aiutatelo a far questo, perché ogni errore sarà un gradino verso la verità e
il bene quando ne prenderà coscienza.
Egli sta facendo le sue esperienze, quelle che servono alla sua evoluzione.
La religione prescrive: " Amatevi gli uni gli altri " e questo vuol dire
abbiate pensieri benevoli gli uni per gli altri.
La legge dell'amore non è altro che la legge del pensiero costruttivo.
Si pensa male degli altri senza averne gli elementi.
Vivekananda ha scritto nel suo libro " Raja yoga ": " Vi è del bene e del
male in ciascuno e in tutte le cose. Noi possiamo rafforzare l'uno o l'altro
pensandovi e cosí accelerare o ritardare l'evoluzione. Noi possiamo fare la
volontà della Provvidenza o resisterle.
Se tu pensi al male che è in un altro, tu compi tre cattive azioni nello
stesso tempo:
1- Tu popoli il tuo ambiente non di buoni ma di cattivi pensierí e cosí tu
contribuisci alle sofferenze del mondo 2- Se il male che tu pensi di un altro
si trova realmente in lui, tu trattieni questo male e lo rinforzi, e cosí tu
rendi il tuo fratello più cattivo, anziché renderlo migliore. Se il male non
si trova in lui, ma tu l'hai soltanto immaginato, in questo caso il tuo
cattivo pensiero spinge il tuo fratello a fare del male.
3- Tu popoli la tua mente non di buoni ma di cattivi pensieri, ciò rítarda il
tuo progresso e offre agli occhi di quelli che vedono, uno spettacolo laido e
penoso ".
Se questo, dunque, è il risultato del pensare male di altri e tali sono i
danni che arreca il pensiero di chi non sa dominare la propria mente, la
conclusione può essere una sola:
Non pensare mai male di nessuno.
Il pensiero dominante
Nella vita di ognuno vi è un pensiero dominante che sovrasta e influenza
tutti gli altri pensieri. Esso occupa la mente in maniera prevalente perché
rivolto alla cosa ritenuta più importante della propria vita.
Per conoscere se stessi, chiedetevi: Qual è il mio pensiero dorninante?
Ponete la maggiore attenzione alla risposta. Esaminatela a fondo per vedere
se il vostro pensiero prevalente è costruttivo, positivo, nella giusta
direzione, per il bene comune.
Se è cosí, può dirsi che avete realizzato il vostro compito e ne sarete
gioioso. Se il pensiero dominante è rivolto alle cose illusorie, si sgonfierà
da solo dinanzi alla coscienza di chi ha raggiunto un certo gradino evolutivo.
Gli uomini si possono classificare, grosso modo, in due grandi categorie: 1.
i dormienti; 2. i risvegliati.
Sono ancora dormienti coloro che rincorrono i valori illusori dell'esistenza,
le cose che passano e svaniscono:
L'affermazione della personalità, il potere, il denaro, il sesso, la vanità,
il nome ecc., considerati come fine a se stessi e non come strumenti
momentanei.
Alla seconda categoria appartiene chi persegue i valori che durano, quelli
reali come la ricerca della verità, il bene di tutti, il miglioramento di se
stessi, la spiritualità.
L'uomo erige a proprio ideale con il pensiero costante ciò che stima e
apprezza più di ogni altra cosa.
Chi non sa guardare lontano, si ferma alle piccole vicende di ogni giorno e
non sa vedere oltre.
Molti, troppi, compiono il loro travagliato cammino pensando solo al
beneficio immediato e particolare, senza allungare lo sguardo oltre la
prigione del tempo. Ma, con lo sviluppo della coscienza, la visione si andrà
man mano ampliando.
Finché il pensiero sarà rivolto alle cose illusorie, si subirà la sofferenza
del loro fatale svanire e del distacco da esse. Il dolore che ne segue è lo
svegliarino che invita a destarsi dal sonno nella materia e a rivolgersi a
ciò che non passa.
E questo l'aiuto provvidenziale che è dato a ognuno per progredire. O.M.
Aivanhov ha detto:
" E molto importante per l'uomo coltivare in sé un pensiero dominante,
attorno al quale far gravitare tutti gli altri suoi pensieri, e di costruire
su di esso la sua esistenza come se fosse un'intelaiatura che deve sostenere
un intero edificio ".
" Se avete una mèta ben precisa ed immutabile, cioè quella di mirare alla
vostra evoluzione, tutti gli altri pensieri troveranno in essa la loro guida
e cominceranno a sottomettersi e a partecipare al lavoro interiore ".
" Qualora tentassero di entrare in voi pensieri e sentimenti estranei, o
perfino negativi, obbligateli a mettersi al servizio del mondo divino, a
lavorare per il Signore, come voi stessi avete deciso di fare. E cosí che
tutti gli animali che vengono a cibarsi nel vostro giardino interiore saranno
soggiogati dal pensiero dominante che li terrà sotto controllo. ".
" Abbiate ogni giorno un pensiero dominante, per dare alle forze del mondo
invisibile, alle entità celesti, tutte le possibilità di lavorare su di voi ".
I pensieri che vanno trasmessi... e quelli che vanno annullati
La forza del pensiero è qualcosa di cosí profondo e segreto, e a volte di
cosí pericoloso, che è bene venga usata con conoscenza, con verità, con
sapienza, con saggezza.
Senza ciò, si rischia di- trasmettere errori e debolezze anziché il bene e la
forza, arrecando danno anziché aiuto. Chi opera con amore e saggezza può,
invece, trasmettere idee e stimoli, fermare dalle vie sbagliate e può anche
guarire.
Questa trasmissione vi deve portare ad una continuità di luce e di amore cosí
abituale che il trasmettere energie di bene in qualunque situazione possa
divenire una consuetudine tanto comune da farvi operare in ogni momento e per
qualunque persona, soprattutto nei settori dove maggiormente vi è bisogno di
energia e di saggezza.
La trasmissione non dev'essere limitata a raggiungere soltanto creature
conosciute o situazioni note. A poco a poco questo esercizio ti può condurre
ai punti più lontani, potendo raggiungere situaZioni ignote e visitare
creature sconosciute, potrai penetrare in case, in luoghi, in ambienti, in
zone e in settori, sia individuali che collettivi e intendere e vedere in
realtà quello che il tuo pensiero capta e quello che ti riporta.
Nell'irradiazione spontanea di pensieri, che come fumo si elevano da ogni
essere pensante, si diffonde ogni sorta di vibrazioni. Se si potesse
visualizzare quello che ogni essere pensante emana da sé, si vedrebbe un vero
caos, soprattutto ai livelli più bassi, dove i pensieri più negativi
s'intrecciano e s'incontrano in maniera disarmonica.
Coloro che emanano questo genere di pensieri, hanno scarse capacità di
dominio sulla propria mente.
Cerca, quindi, che i tuoi pensieri siano sempre chiari e, se possibile,
puliti e quanto più possibile retti. Alterazioni mentali avvengono negli
uomini. Non trasmettere, allora, in quel momento, ma cerca di esaurire la
parte negativa che è in te fino a che essa si annulli.
Le persone e le cose che ci circondano subiscono l'impronta dei nostri
pensieri e della nostra volontà. Questo ci deve far riflettere quanto sia
importante pensar bene per non danneggiare nessuno.
I pensieri che vanno trasmessi sono quelli di fiducia, di serenità, di
ottimismo, di bene sotto ogni aspetto. I pensieri da trasmettere e che sono
il compendio di tutto quanto si deve realizzare sulla Terra sono i pensieri
di Fede e di Amore.
Anche nelle vicende più oscure la Fede salva da ogni naufragio; pur in quelle
di maggiore contrasto che tanto spesso caratterizzano la vita umana; l'Amore
è più che mai necessario per sanare ogni situazione.
Quando vi è slancio di Fede e di Amore, di preghiera e di fratellanza, sarà
più potente la trasmissione del pensiero e più viva la forza, più completa
l'opera. Allora raggiungerà tutte le creature della Terra che attendono un
aiuto, una verità.
Questa sia la maniera per trasmettere la Fede e l'Amore.
Allora, la trasmissione del pensiero è continuazione dell'opera di Dio sulla
terra.
Pensare col cuore
La scienza attuale sviluppa l'intelletto fino all'ipertrofia cerebrale. Se
allarga i nostri orizzonti, si tratta di conoscenze tecniche che vivono da
parassiti nel nostro cervello. Esse si accumulano come ingombri che ci
nascondono la nostra vera individualità.
Vi è troppa sproporzione nello sviluppo tra le tre componenti del nostro
essere completo: corpo fisico, corpo animico, corpo spirituale.
Per questo noi siamo in continuo conflitto con noi stessi e con la vita.
Il nostro eccessivo sviluppo cerebrale, intellettuale, cerca di sostituirsi
alla parte più elevata di noi, quella spirituale, e per questo impedisce di
comunicare tra noi da anima ad anima;
inoltre, impedisce all'uomo di conoscere se stesso. Cosí, il nostro sapere
diviene nostro nemico.
Non è sufficiente tra gli uomini una relazione soltanto cerebrale, anzi
questa è sovente causa di contrasti per le notevoli differenze tra uomo e
uomo su quel piano.
La sola intelligenza non arricchisce il nostro vero essere.
Per l'equilibrio della vita, la parte materiale e quella spirituale dovranno
essere sviluppate nella stessa proporzione della parte intellettuale e
dovrebbero essere in armonia tra loro perché vi sia pure armonia e
comprensione con noi stessi e con gli altri.
Ma l'uomo, in generale, è poco cosciente di ciò, non si cura di questo e si
abbandona a qualunque pensiero, anche se non passa per il cuore. Egli non
elabora i suoi pensieri nell'armonia e, allora, il vuoto, I'aridità e,
talora, perfino la crudeltà si impadroniscono di lui.
A causa della scuola che sviluppa soltanto la parte intellettuale e della
vita troppo materiale, noi siamo quasi tutti intolleranti, esclusivi, perché
sviluppati in maniera unilaterale.
E il pensiero del cuore, non quello del cervello, che esprime la nostra
individualità.
Ciò che parte dal cuore penetra, dà vita, irradia e costruisce. E azione che
dà la pienezza della vita.
Sul piano oggettivo il pensiero che parte dal cuore abbraccia d'un sol colpo
il dettaglio e l'insieme: è il pensiero sintetico, muto, per mezzo
dell'intuizione che costruisce.
E il sentire che è superiore a ogni analisi.
L'uomo evoluto ha sviluppato il sentire e il sentimento, mentre l'uomo comune
si dibatte col ragionamento che lo guida per la scelta.
Non va confuso il sentire con le forme degenerate del sentimentalismo, col
quale non ha nulla in comune.
Il sentire, controllato dal ragionamento, può realizzare l'equilibrio della
vita.
La mente distrugge il Reale, cioè l'intelletto è la morte della Verità: essa
ci dà un'immagine che sembra viva mentre è morta, un'immagine fredda, una
luce riflessa.
Inayat Khan afferma: " L'albero è la mente, ma la radice è il cuore. Senza il
sentimento, l'intelletto è sterile, è un tronco che può anche sembrare
apparentemente vigoroso, ma morto ".
Quando è assente il sentimento i pensieri sono morti, privi di vita.
" L'uomo è tale quali sono i pensieri del suo cuore " è
PARTE SECONDA:
Le condizioni ideali per trasmettere e per ricevere telepaticamente.
Ogni comune stazione rice-trasmittente radiotelevisiva ha necessità di essere
in perfette condizioni di efficienza perché siano raggiunti i risultati
voluti. Tutti gli strumenti vanno tenuti nello stato ottimale, rivisti e
controllati, perché diano il migliore rendimento a seconda della funzione di
ognuno. Se qualcosa non va, se ne ricercano le cause e si provvede per
riportare tutto nelle condizioni migliori.
Qualcosa di analogo dovrà fare chi si accinge a emanare pensieri a distanza
per aiutare chi ha bisogno.
La stazione trasmittente umana deve trovarsi nelle condizioni ideali per
questa importante funzione.
Si dovranno conoscere le norme che regolano questa superiore attività, ciò
che favorisce od ostacola sia l'emissione che la ricezione.
A questo sono destinate le pagine che seguono. Le proponiamo al lettore che
voglia iniziarsi a intraprendere la meravigliosa via del bene, senza che
altri lo sappia, inviando pensieri di amore e di luce a persone lontane,
anche senza conoscerle, senza muoversi dal luogo dove è, pur trovandosi nelle
condizioni materiali di non poter fare il bene in altra maniera, perché
impediti, malati o privi di mezzi economici.
E questo fare il bene per il bene, senza altri fini e senza intromissione di
altri elementi che ne offuscano lo splendore. E l'azione del pensiero a
distanza è il mezzo ideale per adempiere a questo fine.
Il momento migliore per trasmettere è quello nel quale l'emittente si trova
nelle condizioni ideali di spirito e quando il ricevente è nello stato più
favorevole di ricettività.
Per questo sono consigliate le ore della sera, del riposo o del sonno, quando
il rilassamento consente la maggiore capacità di ricezione.
Quando pensi, tu emani intorno a te come delle irradiazioni che hanno la
potenza e la qualità dei tuoi pensieri. La vibrazione che proietti potrebbe
essere visibile a un veggente.
Ciò è testimoniato nella vita dei santi e di yogi che avvertono talora
perfino il colore, anche se nulla era percepito da altri.
Una goccia nel teserto della sofferenza
L'azione del pensiero a distanza, di cui trattiamo in queste pagine, ha il
solo scopo di giovare agli altri, di soccorrere chi ha bisogno di aiuto, nei
limiti delle proprie forze, sul piano fisico, psichico e spirituale.
Vi è tanto dolore nel mondo che ciò che si fa per alleviarlo è sempre poco.
Ma per aiutare gli altri bisogna essere nelle condizioni di farlo, cioè
possedere le capacità necessarie. Queste, tutti potenzialmente le possediamo,
chi più chi meno. Si tratta di svilupparle e di coltivarle.
Il pensiero può agire direttamente, senza strumenti intermediari, sugli
uomini e sulle cose. Ma per far questo è necessario aver imparato a dominarlo
e a manovrarlo.
Se per la telepatia spontanea questo non è neppure necessario, lo è però per
la telepatia comandata di cui noi vogliamo in particolare trattare.
Poiché i pensieri si comunicano anche a nostra insaputa, è piU che mai
necessario curare con impegno la presenza a se stessi e l'impegno nel nostro
modo di pensare, in maniera da mantenere costantemente la mente occupata da
pensieri positivi e costruttivi.
C'è tanto dolore nel mondo che non c'è luogo dove non vi sia sofferenza.
Cliniche, ospedali, case di cura, carceri, case per anZiani ecc. sono luoghi
dove il dolore è sovrano ed il bisogno di aiuto e grande.
Il dolore è il compagno dell'uomo, stimolo all'evoluzione, eredità nella vita
di tutti E l'umanità tutta che soffre perché attraverso i suoi errori, che
producono sofferenze, essa attua la sua evoluzione.
Molti sono bisognosi di aiuto spirituale: persone dubbiose, tormentate,
scettiche, prede di vizi, che attraversano momenti difficili.
Coloro che soffrono, gli ammalati, i deboli in genere, i vecchi, le persone
sole, gli orfani, i malati di mente ecc., sono nostri fratelli, esseri come
noi che stanno attraversando una personale esperienza che sarà loro utile, ma
che hanno bisogno d Amore e di solidarietà pratica con un aiuto concreto, su
ogni piano di vita.
Tu puoi recarti in quei luoghi col pensiero senza abbandonare la tua casa,
con altrettanta efficacia e talvolta anche maggiore di quella che avverrebbe
se vi ti recassi di persona.
Infatti, i pensieri che tu riesci a inoculare nella mente del sofferente,
sono da lui creduti propri e quindi maggiormente accetti.
Chiunque abbia imparato a pensare, può proiettare i propri pensieri,
arrecando aiuto a chi ha bisogno.
Dal principio della telecinesi, la comprovata azione del pensiero, per cui si
possono muovere anche gli oggetti, scaturisce naturale la verità che col
pensiero si può agire come per mezzo di uno strumento, agire sulla mente
degli altri, operare SUi sentimenti delle persone.
Se tu irradi pensieri di bene su un malato, su un sofferente su chi
attraversi un periodo travagliato di difficoltà e di angustie, sulle persone
che incontri; se proietti influenze benefiche su tutti e su tutto, potrai
anche non vederne subito l'effetto, ma il risultato vi sarà; tu non sai quale
frutto potrà maturare dal piccolo seme che hai seminato.
Basta poco per abbattere, come basta poco per sollevare:
un'idea, un pensiero, un suggerimento è un'ispirazione che può giungere come
una salutare manna nel deserto della sofferenza e dare nuova fiducia nella
vita, nel momento giusto.
L'amore si realizza anche con l'aiuto concreto che si dà agli altri. E un
impegno tra i più nobili lavorare in questo campo entro il quale vi sono
possibilità immense di opera e di bontà.
Col pensiero si può penetrare in tutti gli ambienti, non vi sarà mai alcuna
porta chiusa, né persona che respinga e non riceva. Il pensiero non ha forma
ingombrante, ma con la sua forza sottile e potente arriva ovunque e muove
tutto ciò che tocca, penetra e agisce nelle cose più e meglio di qualunque
altro strumento.
Influire beneficamente sugli altri a distanza, è possibile perché
l'Intelligenza Infinita riceve il nostro pensiero di bene e lo porta su
tutti, ma non tutti l'accolgono e rispondono ad esso. Se colui che è oggetto
del nostro particolare trattamento è più disponibile ad accoglierlo, il
pensiero opera su di lui.
Il grande segreto è l'abbandono con totale fiducia alla Saggezza infinita che
sa bene perché, come, e su chi, deve operare.
Ciò vale tanto per le guarigioni fisiche che per quelle più importanti di
carattere morale delle persone che noi trattiamo per il loro vero bene.
Ogni trattamento deve essere sempre condizionato al bene e secondo la volontà
divina.
Ama chi soffre: la tua radiazione benefica l'aiuterà a sopportare il suo
dolore.
Amarlo è già irradiare su di lui. La proiezione " bioelettrica " del pensiero
è più potente di quella che emana da ogni corpo vivente, poiché essa emana da
una fonte più alta.
L'irradiazione dell'energia pensiero ha un'azione terapeutica constatata fin
dai tempi più antichi.
I mali degli uomini
I mali che affliggono gli uomini sono di triplice natura:
mali fisici, mali psichici e mali morali.
I tre non sono del tutto indipendenti gli uni dagli altri, ma nell'unità uomo
sono tra loro legati da un filo sottile che li unisce. E innegabile, però,
che per la maggior parte essi derivano da una mente poco efficiente.
I mali fisici sono le tante disarmonie esistenti nel corpo fisico, squilibri
derivati da violazioni delle leggi della natura, in ogni piano, fisico,
psichico e spirituale, che disturbano l'afflusso normale dell'energia vitale.
In alcuni, meno evoluti, vi è l'abbruttimento derivato da vizi (alcool,
nicotina, sesso, droga, ecc.), da passioni, da assurdi attaccamenti,
manifestazioni tutte di carenza di forza volitiva:
si fanno sopraffare da influenze negative più forti di loro, senza la
capacità di dominarle. Incapaci ancora di usare gli strumenti meravigliosi
che fanno veramente l'uomo, la ragione e la volontà, sono in balia di altre
forze come oggetti.
I mali psichici o mentali sono i pensieri, i sentimenti negativi e
distruttivi, la paura, l'ira, la depressione, i pregiudizi, le cattive
abitudini, l'odio, i rancori, eccetera.
Da una mente ancora scarsamente evoluta, non aperta ancora ai piani più alti
dello Spirito, derivano mali morali che sono: la visione materialistica della
vita, l'orgoglio, lo scetticismo, l'ignoranza della natura spirituale
dell'uomo, il dogmatismo, l'egoismo, il senso di separazione da ciò che si
ritiene inferiore, l'ignoranza dello scopo e del significato della vita,
delle leggi che governano il tutto, eccetera.
Sono tutti mali da cui è necessario guarire.
La maggioranza degli uomini si preoccupa in prevalenza dei mali del corpo e
da questi vuol guarire senza rendersi conto delle cause da cui derivano e che
sono più in alto, nella mente, e viene cosí trascurata la guarigione più
importante:
quella dei mali psichici e morali.
Chi voglia guarire a distanza deve comprendere che è necessario cercare di
guarire questi tre tipi di mali con eguale impegno, non dimenticando, però,
che l'effetto è più sicuro se si comincia dall'alto, dalla disciplina della
mente di cui abbiamo scritto.
La preparazione per l'irradiazione
Chi deve agire col pensiero a distanza ha bisogno di un'adeguata
preparazione. E' necessario il controllo dei pensieri e dei sentimenti.
Nessuna ombra dovrà offuscare la luce interiore che dovrà agire per un'azione
di natura cosí elevata.
Lo stato d'animo di chi si accinge a proiettare pensieri di luce, ha una
grande importanza. E un fatto naturale e spontaneo elevarsi e portarsi a una
condizione di spirito superiore, per agire in quel momento da un piano in cui
la vibrazione è più sottile e spirituale.
Il primo a beneficiare di questo è lo stesso emittente.
Quando questo stato sia sufficientemente raggiunto, si potrà affrontare il
fenomeno della trasmissione del pensiero a distanza.
Se è necessario che il trasmittente si trovi in certe condizioni particolari
perché la trasmissione raggiunga la perfezione ideale, anche il percipiente
dovrà trovarsi nelle condizioni più favorevoli alla ricezione.
Queste condizioni sono anzitutto: la sintonia col trasmittente, poi lo stato
migliore di rilassamento in modo che non vi siano ostacoli di altri pensieri
che impediscano di ricevere quelli che giungono.
Ciò è necessario per evitare inutili sprechi di energie.
Prima di mettere in azione e usare coscientemente uno strumento tanto potente
come il pensiero, fate un piccolo esame su voi stesso che siete l'operatore.
Ogni strumento, quanto più è potente tanto più richiede prudenza, accortezza
e capacità di usarlo.
Un pensiero costruttivo è più potente di diecimila pensieri negativi, poiché
il pensiero costruttivo è in armonia con la Grande Legge che è la Volontà di
Dio. Per questo possiede una forza immensamente superiore a ogni altra forza
negativa.
Se l'uomo sintonizza il suo sentire alla Volontà di Dio, può cambiare le
proprie abitudini e i propri atteggiamenti, le altre disposizioni cattive in
abitudini buone e gli atteggiamenti pessimisti dell'animo in disposizioni
ottimiste.
Fate in modo che i pensieri positivi divengano un'abitudine. Nella nostra
parte inconscia sono depositati pensieri positivi e negativi. Questi
spariranno naturalmente quando l'abitudine è divenuta una seconda natura.
La parte cosciente della nostra mente ha il compito di selezionare, bloccare
o lasciar passare il genere di pensieri che giungono a noi o sono già in noi.
La preparazione ha la sua grande importanza per ogni azione di qualche
rilievo, ma è essenziale per quello di cui trattiamo.
Noi suggeriamo qualche tecnica necessaria. Vi è chi si è sottoposto ad
allenamenti per anni usando le più diverse tecniche, ottenendo finalmente dei
risultati apprezzabili.
E vero che nessuna tecnica potrà trasformare un uomo mediocre in un uomo
geniale che non sia già dotato naturalmente per la sua evoluzione, ma
certamente le tecniche potranno in qualche modo servire per avviare verso la
realizzazione chi ne sia sprovvisto.
E necessario allenarsi bene e a lungo per riuscire a trasmettere idee e
pensieri a persone lontane. Ogni atleta affronta il pubblico soltanto dopo un
severo e costante allenamento.
Potenziare il pensiero per renderlo più efficace
Un pensiero blando, vago, debole è pressoché nullo nei suoi effetti. E
necessario potenziarlo perché non somigli a una nuvola leggera, che svanisce
rapidamente. Per questo il pensiero di molti passa senza lasciar traccia.
Vi sono elementi, tecniche e pratiche che rendono il pensiero uno strumento
prezioso, dagli effetti sicuri. Senza di essi è come nato morto, privo di
forza che lo rende vivo.
Come accrescere la potenza del pensiero
Per ottenere il massimo effetto dall'azione del pensiero a distanza, è
necessario realizzare le condizioni ideali per proiettare telepaticamente e
anche per ricevere.
Le elenchiamo per poi svilupparle nelle pagine che seguono.
Da parte di chi trasmette sono queste le energie necessarie per dare vita al
pensiero;
1. un forte sentimento che lo vitalizzi;
2. l'attenzione e la concentrazione;
3. la visualizzazione della persona o della cosa 4. la potenza della
proiezione operata da una forte volontà.
Il lanciatore del disco riassume in sé queste qualità per quanto riguarda la
pratica sportiva.
La sintonia tra il trasmittente e il ricevente è una delle condizioni
indispensabili, come anche il rilassamento da parte del ricevente.
Diremo pure di altre condizioni necessarie allo stesso fine.
Il sentimento vitalizza il pensiero
Negli esperimenti di telepatia e di trasmissione del pensiero si è notato che
la ricezione è migliore se allo stimolo trasmesso è unita un'intensa carica
emotiva, quella che è ordinaria nei più sensibili.
Avviene, purtroppo, che l'invio dei pensieri positivi non ha la stessa
efficacia di quelli negativi. La ragione è che questi hanno il loro potente
propulsore nell'odio, nel rancore, nelI'invidia e in altri bassi sentimenti
che hanno carica e intensità notevoli, mentre, in genere, il lancio dei
pensieri positivi avviene in maniera blanda. Ne consegue che l'effetto non si
può dire di potenza eguale.
E poi, dato il grado evolutivo della media umana, il lancio dei pensieri
negativi è più facile e diffuso e trova il bersaglio di sentimenti affini e,
quindi, il terreno propizio dove attecchiscono con facilità.
Soltanto uomini elevati sanno mettere, nel lancio di pensieri costruttivi
d'Amore e di bene, una carica e una intensità forte, più forte di quella che
altri mette nel lanciare pensieri malevoli.
La mancata efficacia dell'invio di buoni pensieri nelle condizioni non
ideali, si deve attribuire, anzitutto, al fatto che esso avviene in maniera
superficiale, non sentita, in modo sciatto, senza sentimento di
partecipazione, come purtroppo in molti riti e cerimonie. Ma la ragione
essenziale è la barriera karmica che la persona, oggetto dell'invio,
frappone; barriera insormontabile, costituita dalle azioni passate, che non
permette l'ingresso di elementi che modifichino lo stato attuale finché il
karma (destino) non sia esaurito.
Attenzione e concentrazione
L'attenzione di molti è quella di una farfalla che vola da un luogo ad un
altro senza fermarsi che un istante.
Essi vagano col pensiero senza posa. Ne sono l'esempio quelli che dinanzi al
televisore sono insofferenti di ogni programma. Dopo qualche minuto saltano
da una stazione all'altra. In poco tempo hanno fatto il giro d'Italia e del
mondo, senza fermarsi a nessun programma. Non hanno imparato a guardare, ma
solo a vedere di sfuggita, scambiando il loro malessere interiore con i
programmi che non offrono loro nulla d'interessante.
La dispersione dei pensieri è sommamente nociva perché, in tal maniera, la
vita dell'uomo è inconcludente e non si produce nulla di positivo.
L'esercizio di concentrare l'attenzione su quello che si sta facendo deve
essere una pratica costante per tutte le azioni che si compiono durante il
giorno.
Il dominio del pensiero si raggiunge con esercizi ripetuti e costanti di
concentrazione, anche sulle piccole cose. Einstein aveva fatta sua norma di
vita quella di concentrarsi quando faceva qualche cosa; perfino quando si
allacciava le stringhe delle scarpe concentrava la sua attenzione sul nodo.
L'attenzione è necessaria tanto nel lavoro manuale che in quello
intellettuale, eliminando ogni pensiero estraneo a ciò che si fa,
indirizzando il pensiero verso un solo obiettivo. Si entra allora col
pensiero sulla cosa o sull'argomento che si vuol considerare in tutti i suoi
aspetti.
Attenzione, concentrazione, meditazione impegnano tutto il nostro essere,
semplicemente senza distrazioni.
Ogni distrazione abbassa la tensione cerebrale, col risultato di rendere
scialba e inconsistente l'azione che si fa.
Con la pienezza della concentrazione in ogni cosa, si otterrà il massimo
della perfezione di essa.
I benefici e i vantaggi della concentrazione sono notevoli:
ogni lavoro è facilitato. Infatti, è ben diverso il rendimento quando i
pensieri convergono tutti con la loro potenza verso l'oggetto, senza subire
distrazioni di sorta. Anche la memoria sarà migliorata, perché si ritiene con
più facilità ciò che si è osservato, concentrandovi la propria attenzione.
Per l'azione del pensiero a distanza è particolarmente necessaria la
concentrazione, perché soltanto in tale maniera si raggiunge la massima
potenza nella proiezione del pensiero, condizione indispensabile per il
migliore risultato.
La meditazione serve a questo fine come strumento per perfezionare la
concentrazione e per acquisire la padronanza sulla propria mente.
A questo punto dovrebbe esser chiaro come l'uso della tecnica della
visualizzazione creativa, di cui diremo poi, serva potentemente a modificare
il livello di efficienza del pensiero, aumentando la forza con la quale esso
viene proiettato. Ciò richiede sorveglianza e autocontrollo, perché può
scattare anche a livello inconscio. Per questO si dovrà imparare a pensare
non solo costruttivamente, ma anche con chiarezza e con cautela, per non
usare la tecnica della visualizzazione creativa al fine di influenzare la
realtà anche inconsapevolmente in maniera negativa.
La potenza della proiezione
La stazione trasmittente da cui dipende tutta la potenzadella proiezione,
COStitUiSCe una forza-nucleo sostanziale, intorno alla quale si sviluppa la
sua potenza.
Se il pensiero è forte, e colui che è pensato è molto sensibile, il pensiero
giunge ed è avvertito alla stessa maniera che tu senti o vedi chi ti parla e
che ti sta di fronte.
La capacità di proiettare il pensiero e di ricevere, è alla portata di tutti;
ma la maggiOre capacità è raggiunta da chi usa il proposito fermo e la
volontà, da chi sa pensare fortemente e incisivamente, avendo chiarezza e
intensità di pensierO I penSieri che non giungono sono come i segnali emessi
da una stazione radio fiacca, di scarsa potenza. Appartengono a questa
categoria le fantasticherie labili delle persone abuliche, prive di
potenziale volitivo che si lanci nell'etere.
Ciò dipende dal fatto che il pensiero non è cosí immateriale come noi
l'immaginiamo. Ogni volta che noi lo proiettiamo crea delle correnti e delle
immagini tanto più attive e precise, quanto più è stato emesso con maggiore
forza e precisione. La trasmissione aCquista forza e potenza da chi le emana.
Tutto sta, soprattutto, nella forza di concentrazione Quanto più si riesce a
eliminare l'io della personalità, e soprattutto il timore e il dubbio di non
riuscire, tanto più le forze che sono intorno a ciascuno e operano nel bene,
aiutano nell'esito favorevole.
Il pensiero non si altera nella forma negativa ma in quella passiva, in
quella nella quale nulla si fa, nulla si compie per timore di far troppo o di
far male. E questa abulia rende gli uomini indifferenti, tiepidi e
soprattutto senza forza.
La potenza della trasmissione è giudicata dagli effetti.
L'efficacia dipende dalle forze con la quale sono lanciati e dalla
visualizzazione del bersaglio che si vuol raggiungere. Gli effetti di queste
radiazioni di pensieri e di vibrazioni di sentimenti dipendono, dunque, dalla
capacità di chi li emana e dalla forza con la quale sono emessi. Se la carica
è potente l'effetto sarà naturalmente maggiore. Anche in questo l'esercizio è
tutto. L'allenamento e la costanza sono elementi importanti. Quanto più la
trasmissione viene esercitata, tanto più raggiunge potenze altissime e
altezze vertiginose. Quanto più il pensiero viene soffocato dal raziocinio,
tanto più viene chiuso in limiti ristrettissimi entro i quali nulla può
operare.
Allenamento alla visualizzazione
Gli esercizi di visualizzazione hanno grande importanza per la telepatia.
Vedere mentalmente la persona pensata nei minimi particolari, è facile
soltanto dopo esercizi accurati e pazienti.
Per esercitarsi si guardi attentamente un oggetto, osservandone bene ogni
particolare. Poi, chiudendo gli occhi, si cerchi di ricostruire mentalmente
l'oggetto stesso con la maggiore fedeltà possibile. Si riguardi, poi, la cosa
confrontandola per notare ciò che si era dimenticato. Sono necessarie varie
prove per arrivare a vedere mentalmente l'oggetto come lo si vedrebbe
direttamente con gli occhi.
L'allenamento alla visualizzazione è molto utile per riuscire efficacemente
come agente telepatico.
Visualizzare creativamente
Chi si accinge a proiettare il pensiero a distanza, sia per suggerire
pensieri o per la guarigione di un malato, dovrà prima visualizzarlo, cioè "
vederlo con gli occhi della sua mente ".
La visualizzazione è parte essenziale in questo procedimento.
Si può usare l'immaginazione creativa per creare nella mente dell'altro
qualcosa che si debba verificare nella realtà.
Visualizzare creativamente è una tecnica di allenamento dell'immaginazione e
della memoria che mette in grado di riprodurre nella mente, fin nei più
minuti dettagli, persone, oggetti, situazioni e anche le sensazioni visive,
sonore, auditive tattili che si sono sperimentate.
Se riacquistassimo l'immaginazione di quando eravamo bambini, che soltanto
gli artisti e i romanzieri in particolare hanno conservata, potremmo
manipolare in bene questo meraviglioso strumento per operare nella " realtà "
umana tanto spesso cosí negativa.
Sviluppare la visualizzazione
Si afferma che l'esercizio crea l'organo. Ma certamente senza esercizio non
si riuscirà mai a fare le cose nel modo migliore. Con l'esercizio ciò che è
difficile diviene facile, perché si accresce sempre più la capacità di
realizzare ciò che s'intraprende.
Per questo è bene esercitarsi a rivedere gli oggetti con gli occhi della
mente dopo averli visti con gli occhi fisici. Col tempo, questo esercizio
favorirà la più grande capacità di rappresentazione e aiuterà lo sviluppo del
terzo occhio.
E da ricordare che non è l'occhio fisico che vede, ma è l'anima che si serve
di esso come strumento per vedere.
Chi si esercita a vedere direttamente con l'anima, svilupperà la capacità
visiva di quell'organo, il terzo occhio, atrofizzato negli uomini.
Con quello noi vediamo, nel sogno, persone, luoghi, paesaggi, anche quando
gli occhi sono chiusi, con quello vedono gli artisti che traducono nella
realtà sensibile ciò che prima vedono dentro di sé.
E con questo mezzo che si potrà portare sensibilmente dinanzi a chi opera a
distanza anche ciò che è lontano, comunicando direttamente come fosse vicino,
irradiando più efficacemente la persona o suggerendo pensieri a chi si vuol
aiutare.
Il rilassamento da parte del ricevente
I messaggi telepatici sono captati più facilmente allo stato di rilassamento
e di sonno che allo stato di tensione e di veglia.
Le tecniche di training autogeno e di rilassamento si basano sulla
ripetizione di affermazioni positive, di pensieri energetici, poiché in
quelle condizioni raggiungono facilmente gli stati dell'inconscio da dove
agiscono nel modo voluto.
La sintonia è la condizione indispensabile per la ricettività Quando tra
persone vi è eccessiva diversità evolutiva, o anche soltanto indifferenza, si
stabilisce fra loro come un diaframma che impedisce ogni intesa sul piano
dell'esistenza umana e ancora più sui piani più sottili.
Il pensiero reciproco non è in alcun modo avvertito, né l'uno si accorge
quando l'altro pensa a lui.
La condizione indispensabile per la ricezione è la sintonia tra chi trasmette
e chi deve ricevere. Mentre tu stai leggendo queste pagine, stai trasmettendo
pensieri, anche se non ne sei consapevole. Tu stai lanciando segnali, parole
che partono da te come da un apparecchio. Può darsi che qualcuno stia
raccogliendo ciò che tu stai trasmettendo. Forse questo qualcuno, anche
inconsciamente, sente arrivare alla sua mente dei pensieri che crede siano
sorti da lui, mentre lui non fa che captare quello che tu stai emettendo.
Naturalmente ciò avviene quando la stazione ricevente è in sintonia,
altrimenti anche la persona che sia a due passi da te, se non è sintonizzata
con te, non riceverà né capterà, né capirà neppure se gridi le più chiare
spiegazioni.
Non tutte le proiezioni mentali sono captate in eguale maniera da ogni
stazione ricevente. La captazione è soggetta a determinate leggi naturali.
Cosí ricevono agevolmente coloro che sono sintonizzati sulla stazione
trasmittente. In altre parole, non si riceve se tra la stazione trasmittente
e quella ricevente non c'è sintonia, che, nel significato psichico, si può
tradurre con simpatia, affinità, interesse psichico.
La sintonia ha la più grande importanza nei fenomeni telepatici. Per questo
si verificano più facilmente tra amici e tra persone che hanno legami
affettivi tra di loro.
La telepatia funziona perfettamente tra persone che si amano.
Quando si è sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onda si stabilisce come un
canale diretto e aperto, per cui è eliminato ogni ostacolo da chi trasmette a
chi riceve.
Per questo tra madre e figlio, tra coniugi, tra innamorati, tra amici, tra
quanti si vogliono bene, i fenomeni di trasmissione di pensieri, di
telepatia, sono frequentissimi.
Scrive Eugène M. Witry: " Quale non deve essere, ad esempio, la forza del
pensiero di una madre lontana dal proprio figlio e che si sente morire senza
potergli dare il suo ultimo consiglio col suo ultimo bacio?
" E questo ciò che spiega le visioni dei morenti e anche la particolarità che
le azioni telepatiche si producono generalmente tra persone che hanno già tra
loro legami di sangue, quelli dell'amore coniugale o quelli di una lunga e
profonda amicizia: in una parola, queste azioni si producono meglio allorché
vi è armonia tra la stazione emittente e quella ricevente, come si dice nel
linguaggio della telepatia e della telefonia senza filo, fenomeno che, in un
ordine poco più materiale, è l'immagine perfetta di questo ".
Quando diciamo " gli altri " non si vuol intendere " estranei ", poiché nulla
vi è di estraneo nella natura, ma vogliamo intendere tutti e tutto, gli
uomini, gli animali e pure le cose considerate apparentemente inanimate.
Certamente, ciò che dobbiamo curare per primo sono i nostri simili, gli
esseri, persone e cose a noi più vicini se, soprattutto, conviviamo con essi.
Per la comprensione reciproca, I'ideale è l'armonia di pensieri e di idee con
le persone con le quali siamo in relazione. Per questo è necessario l'Amore,
che fa armonizzare anche le menti più diverse tra loro. Se questo manca non
potrà stabilirsi vera comprensione e, alla prima divergenza, scoccherà la
scintilla del contrasto.
Quando si è in molti a trasmettere
Se si è in molti a trasmettere uno stesso pensiero l'efficacia è certamente
superiore. Ma la condizione indispensabile è quella di essere in armonia tra
loro, in modo da formare una corrente unica che allora si eleva naturalmente
alla massima potenza.
Cosí avviene quando molte persone pensano insieme la stessa cosa che deve
essere comunicata telepaticamente, il fenomeno è facilitato e acquista una
forza straordinaria.
Massimo è il risultato quando le persone trasmittenti divenissero un'unica
cosa per maggiore identificazione.
Ma il numero non potrà mai eguagliare la qualità se questa è scarsa. Allora
sono preferibili pochi o anche uno solo che possegga qualità eccellenti.
Se non fosse cosí i pensieri degli uomini delle masse scardinerebbero il
mondo.
L'importanza dell'intima convinzione
Per la riuscita in ogni impresa umana, la condizione necessaria è l'intima
convinzione che tutto andrà bene. E questa che fa raggiungere la mèta, perché
scatena dall'interno le forze necessarie alla realizzazione. E ciò
indipendentemente dalla qualità del fine che si vuol raggiungere.
Questo vale, dunque, per tutti, sia per il malfattore come per il santo.
Quando la mente si alimenta di una categoria di pensieri e di sentimenti che
sono penetrati nel profondo e si ripetono, scavano un tale solco come un
canale nel quale passano e divengono per l'uomo delle verità, anche se tali
non sono. Tali pensieri e sentimenti seguono l'uomo oltre la vita terrena
fino oltre il piano astrale, dopo la morte, quando ognuno rivede e matura le
esperienze della sua esistenza.
Questa è la ragione per la quale si dovrà usare la massima cautela e grande
discernimento per non far entrare in noi convinzioni errate che possono
portare a esperienze dolorose.
Le suggestioni possono aiutare
Perché l'azione del pensiero a distanza abbia il suo effetto è pure
necessario mettere in moto elementi che la facilitino.
Ma ogni cosa deve adeguarsi al temperamento particolare di ciascuno.
Impregnare il subcosciente di una sola idea che penetri nel profondo e faccia
da leva potente per muovere ciò che dovrà realizzarsi: questa è la
suggestione cosciente, volontaria, che è la base per chi conosce l'immenso
potere del pensiero.
Ciò vale tanto per se stessi come se si opera su altri verso cui sono
indirizzati dei pensieri.
A questo può aiutare un'affermazione breve e concisa, da ripetere
costantemente.
Ma per divenire padroni di questa tecnica, apparentemente facile, è
necessario un tempo di pratica assidua e costante. Non sono molti i dotati di
una perseveranza sufficiente da riuscire, ma vi sono molti dilettanti
superficiali che ritengono di ottenere subito quello che altri ha conquistato
con sacrificio e costanza.
Il sacrificio, in questo caso, è il tempo dedicato in vista dello scopo
nobilissimo del bene da realizzare a favore di chi ha bisogno. La costanza
consiste nel non tralasciare neppure un solo giorno dal fare gli esercizi
opportuni.
Vi sono suggestioni positive che giovano ed altre negative che possono
arrecare seri danni.
Ogni suggestione è opera della mente. Se la mente può influire negativamente
sulla salute e su ogni stato d'animo, essa deve anche poter procurare la
salute o la serenità. E l'energia mentale che ha sviluppato le varie parti
del corpo ed è ancora la mente che dirige la fabbrica delle cellule fisiche e
che può infondere loro nuova vitalità.
Sono suggestioni nocive: la paura, la malattia, la timidezza e tutti gli
stati d'animo depressivi dai quali ci si deve liberare il più presto
possibile, perché non diventino cronici.
Per controbattere e sradicare queste suggestioni nocive è necessario agire in
maniera decisa con affermazioni ripetute che ne annullino gli effetti
deleteri. Ciò si può fare nel modo seguente:
a) Mettersi in una posizione rilassata e ricettiva, facendo silenzio
interiore e cacciando ogni pensiero inopportuno.
Questo completo rilassamento è facilitato dall'essere fisicamente distesi su
un letto o in poltrona. Ogni parte del corpo, tutti i muscoli, cominciando
dai piedi, alle gambe, al tronco, alle braccia, alle mani, al viso. Neppure
il minimo movimento deve disturbare questo totale rilassamento.
b) Allora è il momento di pronunciare la breve frase concisa e costruttiva da
far penetrare nel più profondo di se stessi.
La frase ripetuta quasi mormorando, ma in modo che sia udita da voi stesso
per qualche minuto, sia netta, chiara. C'è chi la ripete come contando con le
dita, due volte per ogni dito, in totale quaranta volte, lentamente, pensando
bene le parole, senza distrazione.
Scegliete voi stesso la frase più congeniale e la più adatta all'occorrenza.
Può riguardare voi stesso per darvi una carica di proiezione che state per
fare, come può riguardare la persona cui rivolgete la vostra proiezione,
riguardare l'esito favorevole di quello che state per intraprendere, come
qualunque altra cosa da realizzare.
In tale maniera voi fate entrare in voi un'energia potente e suggestiva che
avrà il suo effetto: caccerà pure quanto di negativo era in voi. Potete anche
avere dinanzi a voi la frase o scriverla nel momento che vi occorre e
imprimerla bene in voi.
Le preghiere, gli esorcismi, i vari rituali, le aspersioni con acqua
benedetta ecc., creano talvolta delle suggestioni benefiche fino a liberare
il malato dai pensieri negativi che agiscono all'interno.
Voi li potete usare anche con le persone lontane che volete aiutare, a patto
che abbiate raggiunta tale capacità di proiezione con l'esercizio e con
l'aiuto di Entità benefiche che sono sempre pronte a soccorrere chi le invoca
nel bisogno.
La pratica dell'aiuto col pensiero.
Più profonda è l'autorealizzazione di un uomo, tanto più egli riesce ad
influire su tutto l'universo mediante le sue sottili vibrazioni spirituali e
sempre meno subisce l'influenza del flusso fenomenico.
SRI YU*CrESWAR, Autobiografia di uno yogi.
Chi, dopo lungo cammino, è riuscito a conquistare la padronanza della mente,
ha acquisita una superiore capacità di aiutare gli altri.
E questo il massimo guadagno che un uomo possa fare. A ciò deve tendere lo
sforzo di ognuno: è certamente il miglior lavoro cui ciascuno si possa
dedicare.
Tutti posseggono in vario grado la capacità di agire col pensiero. Chi più e
chi meno, chi in un modo e chi in un altro;
l'attività in questo settore è continua Noi facciamo uso ogni momento, anche
inconsciamente della nostra facoltà d'impressionare in bene o in male coloro
che nella vita sono in relazione con noi.
Quelli che soffrono, gli ammalati, i deboli in genere e anche gli abulici,
gli apatici, gli schiavi del vizio ecc. hanno anch'essi una parte di energia
psichica inutilizzata, forte, sana, ma in loro non funziona il trasformatore.
Per questo la salute, la forza, il benessere, pur essendo dentro di loro, è
mal indirizzato o resta inservibile.
Compito di chi aiuta può essere quello di dare una mano a far funzionare il
trasformatore e favorire l'azione.
Va' col pensiero dove c'è bisogno d'aiuto Tu puoi raggiungere col pensiero
qualunque località e qualunque creatura con la volontà di dare la forza di
affrontare il dolore.
Tu puoi focalizzarla, illuminarla e puoi soprattutto liberarla dal tormento,
dall'odio, dalla pesante aura che avvolge chi soffre, sollevarla, facendo
comprendere le leggi della vita, le ragioni e i fini del dolore.
Noi siamo là dove è il nostro pensiero e tu sei là vicino a chi soffre per
parlargli con tutto l'amore che l'Io spirituale ti suggerisce.
Sii certo che le tue parole produrranno il loro effetto, fosse anche a
distanza di tempo, ma è sicuro che la sua anima ti sentirà e ne avrà
giovamento.
Sul piano spirituale non bastano le tecniche e le formule a risolvere dei
problemi, se nello stesso tempo non si sprigiona una carica interiore capace
di risolvere il problema stesso. E necessario un forte impegno personale e
cosciente, fatto di volontà e di applicazione e di costanza. E la messa in
atto di tutte le proprie facoltà, anche se queste possono appoggiarsi a
tecniche e a formule, ma che senza di quello rimarrebbero aride cose.
Vedremo in queste pagine come si possa recare praticamente quest'aiuto, a
chi, in quall circostanze, entro quali limiti e in quale modo. Si tratta
d'imparare a usare consapevolmente la forza pensiero.
Quando il bisognoso d'aiuto sarà dinanzi a te, nella visualizzazione, come
fosse presente, irradia su di lui pensieri d'amore, di luce e di bene. Sulla
sua persona, sul problema che l'assilla e anche sul luogo, penetrerà la
potenza del tuo pensiero d'amore e vibrerà potenziato dalle Guide che aiutano.
Abbi fede in questa azione benefica che è concreta, reale come e più di
quella che fai di persona quando soccorri un bisognoso.
Altri, per la competenza di ciascuno, praticherà l'aiuto in altri campi, ma
tutti ci si dovrebbe impegnare al fine di rendere il dolore meno pesante a
coloro che soffrono e, soprattutto, far comprendere il significato e la
funzione del dolore.
Allora esso diverrà più leggero.
Applicare il pensiero al bene è certamente la più elevata attività, pari e
maggiore a quella di ogni altro oggetto. Infatti, col pensiero noi possiamo
suggerire al sofferente e fargli comprendere i motivi, le ragioni e i fini
della sua sofferenza, dandogli, con questa comprensione, l'aiuto maggiore che
si possa dare perché produce accettazione e calma.
E questa la luce che si può proiettare su chi deve essere aiutato. Si può
fare per vicini e lontani, in qualunque momento. E tu puoi farlo perché lo
scopo della tua vita è quello di seminare il bene.
Cerca di lavorare con Amore in questo campo, entro il quale vi sono
possibilità immense di opere di bontà.
Se aiuti gli altri, tu sarai aiutato, poiché metti in moto la legge per la
quale torna a te quello che parte da te.
Facendo del bene agli altri, tu fai del bene a te stesso.
Quando tu irradi pensieri e sentimenti di luce e d'Amore, ti metti nella
condizione ideale della vita, in uno stato d'animo di vibrazione che attira
su di te le migliori energie dei piani più elevati.
Aliméntati di queste energie, illùminati di questa luce, come il sole
illumina se stesso della stessa luce che dà: la tua vita ne sarà trasformata.
In che consiste l'aiuto
Non vi è migliore utilizzazione pratica della telepatia di quella che si può
fare aiutando chi abbia bisogno.
E tanto il dolore nel mondo che quello che si fa per alleviarlo è sempre poco.
E non si tratta soltanto di dolori, ma vi è pure l'ignoranza, i vizi,
l'ignavia ecc. ecc. sui quali si può agire proficuamente nella mente degli
uomini.
L'aiuto può consistere nel placare odi, discordie, estinguere invidie,
seminando amore, ovunque, sempre, senza limiti.
L'aiuto può consistere in uno dei mille bisogni dell'esistenza, da quelli
materiali del pane quotidiano, del lavoro, per l'attività, la salute e la
malattia ai problemi della famiglia, dei figli, della convivenza, fino ai
problemi psichici e spirituali che travagliano l'umanità.
I conflitti interiori di ogni uomo sono tali che molti passano l'esistenza in
perenne contrasto con se stessi che è un vero campo di battaglia, quando non
lottano con altri.
L'uomo ha bisogno di pace, di serenità, di calma, ad essa aspira dopo e più
del benessere fisico di cui talvolta vede svanire ogni consistenza.
L'appagamento dell'uomo non ha limite, dopo aver raggiunto quello per cui
aveva tanto lottato altri bisogni e maggiori aspirazioni incalzano; sono
quelli dei dopo ... perché si nasce, perché si vive, perché si soffre, perché
si muore.
Il bisogno di eternità che a un dato momento si sveglia quando l'uomo sta per
uscire dallo stato di minorità spirituale, non è meno tormentoso di altri: è
la sete di Dio che si desta il bisogno di aiuto spirituale per dubbi,
incertezze, insoddisfazioni per tante " verità " che fino ad allora avevano
appagato perché accettate passivamente senza partecipazione personale.
L'aiuto che si può dare per questi ed altri bisogni, col pensiero, anche a
distanza, è immenso. Può servire a superare le tante difficoltà della vita, a
rafforzare le energie psichiche depresse e quelle fisiche per la guarigione.
Vi è tanta sofferenza nel mondo, tante anime ferite, tante energie deboli,
tante volontà scoraggiate che è dovere di ciascuno portare la propria parte
di aiuto a quelli che soffrono, che le lotte hanno atterrato e minacciano di
abbattere.
Ognuno ha in sé una ricchezza che non sa mettere a frutto.
Rivolto solo alle cose materiali, si affanna tra mille problemi che potrebbe
facilmente risolvere se curasse la propria elevazione spirituale per
dedicarsi, poi, al bene degli altri ancora immersi nella vita semianimale e
terrestre, senza guardare in alto.
Chi si è proposto quale ideale della propria vita il bene, trova in
quest'attività il suo completamento per portare aiuto a tutti, stimolando gli
altri ad aiutare se stessi per liberarsi da vizi e abitudini nocive, amicizie
pericolose, fumo, alcool, droghe, giochi d'azzardo eccetera.
Nel libro " Le forme pensiero ", A. Besant e C.W. Leadbeater scrivono:
" Le forme pensiero dirette verso un dato individuo producono effetti ben
determinati, i quali o si ripercuotono parzialmente sull'aura del ricevente,
aumentando cosí il risultato finale, oppure vengono respinte.
" La forma di un pensiero di amore o di protezione, diretto con forza verso
un essere amato, muove verso l'oggetto e rimane nella sua aura quasi come
scudo, come agente protettore. Tale forma-pensiero cercherà tutte le
occasioni per rendersi utile, per proteggere e difendere e ciò non per atto
di volontà propria, ma in obbedienza cieca all'impulso che l'ha creata; avrà
inoltre il risultato di rafforzare le correnti benefiche che circolano in
quell'aura e di indebolire quelle malefiche che potrebbero eventualmente
trovarvisi. Cosí possiamo creare e mantenere dei veri angeli custodi presso
coloro che amiamo e più di una madre, con le sue preghiere per il figlio
lontano, ha formato delle vere barriere di protezione intorno a lui, pur non
sapendo in qual modo le sue preghiere fossero esaudite ".
Come si realizza l'aiuto col pensiero
La proiezione telepatica è un fatto certamente emozionale.
Si deve agire gradatamente: si può cominciare con una breve preghiera alla
Potenza Infinita per la quale i nostri problemi sono cose da bambini, ma ai
quali, per la nostra pochezza, attribuiamo enorme valore.
Per far nascere al momento giusto questo stato fortemente emozionale e per
conservarlo tutto il tempo necessario, e per poi annullarlo fino alla seduta
seguente, è necessario rilassarsi un po', prima di cominciare.
Quando senti di essere caricato interiormente, raccogliti nel silenzio della
tua stanza. Stacca i sensi dall'ambiente esterno, ignorando del tutto il
mondo che ti circonda. Non devi vedere, né udire, né sentire altro che la
persona che vuoi aiutare.
Concentrati fortemente su di lei, visualizzando la sua figura in ogni
dettaglio, come se fosse dinanzi a te. Raffiguratela come la ricordi. Se non
la conosci, puoi servirti di una foto. Se non hai neppure questa, puoi usare
un suo oggetto personale per stabilire un collegamento fluidico con lei.
Fatta questa concentrazione, e che si può risolvere con l'invocazione: "
Signore dei mondi infiniti, aiutami se è per il vero bene! ", si può
continuare come fa il discobolo, prima del lancio del disco, concentrando
tutte le proprie energie su quello che si deve proiettare alla persona che si
sta aiutando.
L'energia propulsiva di una emissione telepatica è proporzionata
all'intensità di cui si desidera l'effetto.
Metti tutto te stesso in questo, immedesimandoti con la persona che sta per
ricevere tutto il tuo aiuto.
Chiudi gli occhi perché si sviluppi la tua visione interiore, quella della
mente, con la quale puoi vedere assai meglio che non con gli occhi fisici
aperti, perché l'uomo è anzitutto anima che ha un corpo.
Visualizza pure te stèsso, in piedi, dinanzi a chi vuoi aiutare.
Nel momento in cui l'immagine precisa della persona appare sullo schermo
della tua immaginazione, tutto ciò che tu penserai, durante
quest'apparizione, la influenzerà notevolmente.
E il momento quello di parlare. Dille tutto ciò che vuoi comunicarle. Devi
farlo con forte sentimento d'Amore, allora l'ascolto sarà più chiaro e
preciso.
Pronuncia il suo nome chiamandola.
Per un effetto maggiore sarà pure utile pronunciare le parole che le dirai,
non limitarsi a farlo soltanto con la mente.
Ogni pensiero ha la sua vibrazione. Nel parlare siamo costretti a pensare più
intensamente, quasi dando corpo al pensiero che con la parola si rafforza in
una vibrazione più intensa.
Allora, parla come ti fosse dinanzi. Puoi suggerire pensieri, sentimenti,
idee spirituali, aiutare, confortare, stimolare al bene. Lei sentirà.
Questo flusso, diretto come una fiamma che produce trasformazione nella
persona verso cui è inviata, farà sentire la sua forza rigeneratrice e farà
dissolvere ciò che è negativo e impedisce il sano sviluppo spirituale.
Cosí, potrai parlare con individui che si trovino in qualunque luogo, come se
fossero vicini a te. Ciò awiene perché noi siamo uniti a tutti e a tutte le
cose nella nostra essenza; noi siamo membra di un solo corpo; nell'unità
della Natura la separazione è solo apparente; lo Spirito è uno e la Presenza
Divina è ovunque, non limitata a un solo punto. Il Principio Divino, che è in
ogni uomo, è unico; ti ascolta.
Pronuncia di nuovo il nome di chi stai aiutando. Parlagli di quello che senti
di dovergli dire; che sia un discorso del cuore, di stimolo, di chiarimento,
secondo le circostanze e quello che serve nel momento.
Di' pure quello che di persona non avresti il coraggio di dire, con la stessa
lealtà. Parla da anima a anima.
Pronuncia le parole come se lui stesse ascoltando vicino a te.
Tutti gli argomenti, tutte le ragioni, esponile con chiarezza.
Dà coraggio, se questo è ciò che occorre; spiega argomenti di fiducia, di
conforto, di avvertimento, se questo è ciò che serve.
Importante è la concentrazione del pensiero, visualizzando la persona o
l'ambiente, perché il pensiero è una forza sottile e potente dall'effetto
sicuro.
I pensieri possono essere diretti a qualsiasi persona cui desideri che
giungano, rafforzati dall'intensità del potere mentale e dalla potenza della
volontà, proiettati con energia, per uno scopo di bene e di aiuto. Possono
anche prendere forma di elemento mentale protettivo che si terrà presso il
soggetto, vegliando, cercando di allontanare il male e di attirare il bene
verso la persona. Vi deve essere, però, nel corpo astrale di chi riceve,
qualcosa di affine e che sia in armonia, che possa rispondere in accordo con
le vibrazioni di chi emana la proiezione, in modo che possano far presa. Se
non trovano nulla di ciò, i pensieri rimbalzano e, percorrendo in senso
inverso la via seguita prima sulla traccia magnetica lasciata dietro di sé,
tornano all'autore con una potenza proporzionale a quella con cui furono
proiettati. Essi tornano come benedizione a chi li ha emessi.
Quando vuoi aiutare qualcuno in particolare, che tu sai abbia bisogno, puoi
irradiare su di lui le idee e i sentimenti che in quel momento gli
necessitano. Deve essere un messaggio mentale fatto di suggerimenti e di
ispirazioni, formulato in modo preciso.
Avverrà che giungerà immediatamente a lui il richiamo, l'energia e l'aiuto.
Ciò awerrà nella forma di tele-vibrazione.
Forse lui penserà subito a te, se è sveglio, mentre il contatto potrà essere
inconscio, se dorme. Lui riterrà che i pensieri e i sentimenti che awerte in
quel momento siano suoi. E sarà meglio, perché li apprezzerà maggiormente.
Se vuoi realizzare la maggiore efficacia nella proiezione, è necessaria una
forte carica interiore che lanci il pensiero con grande forza. A questo fine,
chi è mosso da un forte sentimento si trova nella condizione ideale. Un
pensiero blando non basta e non avrebbe alcuna efficacia, mancando del
necessario potenziale di proiezione. Dovrai, quindi, sentire vero Amore per
chi vuoi consigliare, aiutare.
Che la tua irradiazione sia un raggio energetico che porti a tutti salute,
armonia, serenità.
Se vuoi inviare forza vitale o pensieri o influire con la tua volontà
beneficamente su una creatura, è necessario curare anche la posizione del tuo
corpo. Cosí potrai stare in piedi o seduto, ma con i piedi possibilmente
sempre poggiati in terra e mai con le braccia conserte o i pugni chiusi. Se
non puoi imporre le mani, perché la persona è lontana, potrai farlo
visualizzandola come ti fosse vicina, le mani aperte come a irradiare energia
sulla persona. Respira profondamente pensando che attraverso la punta delle
dita le tue energie benefiche s'irradino sul corpo fisico della persona che
ne ha bisogno, specialmente sulle parti malate. Il corpo eterico della
persona, anche lontana, ricevendo le energie che tu le invii, si sposta e si
unisce al corpo eterico di chi le dà le proprie energie.
Allora sarà tua cura di liberarti dal corpo eterico del paziente che si è
come unito al tuo.
Per questo, con forte atto di volontà, ti concentrerai sull'equilibrio del
tuo corpo fisico, eseguendo respirazioni profonde.
Una cintura protettiva
Quando vuoi aiutare qualcuno, invoca mentalmente l'azione della Luce perché
agisca su di lui.
Invoca un irradiamento benefico, visualizza una luce protettiva intorno alla
sua persona, vedila circondata da una radiazione autoluminosa, emanata dal
suo Io spirituale. Proietta anche una " cintura " protettiva di luce intorno
a lui.
Sarà per lui un flusso potente d'Amore, dissolvente di ogni energia negativa,
forza purificatrice e costruttiva cui nessuna incrostazione potrà resistere.
Tu puoi agire col pensiero allo stesso modo che altri agisce con le mani o
con gli strumenti del proprio lavoro. Che il pensiero sia il tuo strumento di
bene.
La proiezione di sentimenti o di pensieri può essere rafforzata dalle parole
come " Io irradio su li te il bene e l'Amore, perché tu possa vivere ed agire
nella Luce secondo il volere di Dio ".
Quando avrai fatta la visualizzazione della cintura di luce protettiva
intorno a chi vuoi aiutare, i tuoi rapporti con lui saranno completamente
cambiati. Tu l'hai messo al riparo da ogni contaminazione umana e potrai
parlare con lui stabilendo un canale d'Amore, e sarà un colloquio tra due
anime.
Chiedi nel nome di Gesú, il Cristo
La posizione ideale per irradiare luce e calore è quella naturale di chi si
pone in alto, come il sole.
Quando tu irradi pensieri di bene nel nome di Gesú, tu entri veramente nel
sole e allora la luce che s'irradia da te, illumina tutto con effetti
prodigiosi che in nessun altro modo potresti ottenere.
Tu dirai: " Nel nome di Gesú io ti benedico... Io irradio su di te pensieri
di bene perché sii aiutato in tutte le tue difficoltà ".
Gesú, nel Vangelo, ha promesso che nel suo nome potremo compiere prodigi.
" In verità, in verità vi dico: chi crede in me, compirà anche lui opere che
io faccio, anzi ne farà delle maggiori, perché io vado al Padre. E qualunque
cosa domanderete in nome mio lo farò, affinché il Padre sia glorificato nel
Figlio ".
E ancora: " Senza di me non potete far nulla " (Giov. XV, 5).
" Qualunque cosa voi chiederete al Padre in nome mio, Egli ve la concederà "
(Giov. XV, 16).
" In verità, in verità vi dico: qualunque cosa domanderete al Padre Egli ve
la concederà in nome mio... Chiedete e otterrete, affinché la vostra gioia
sia piena " (Giov. XVI, 23, 24).
Una promessa del genere ci dà la più grande fede.
Chiedere nel nome di Gesú vuol dire che ciò che si chiede sia in armonia col
Piano divino, secondo la Volontà di Dio, al fine del nostro vero bene o di
quello di coloro che vogliamo aiutare.
Allora Gesú è con noi e il risultato della nostra richiesta sarà certamente
il meglio di quanto possiamo desiderare.
Ma si dovrà chiedere sempre per il vero bene, secondo la volontà divina, non
quello che fa piacere nel momento soltanto a noi. Allora non si dovrebbe
neppure chiedere, perché è contro il bene, e non è certo nel nome di Gesú che
tale richiesta può essere fatta e meno ancora accolta.
L'invio dell'aiuto a chi governa la Nazione
Altro metodo, suggerito dal Maestro O.M. Aivanhov, è quello di aiutare col
pensiero chi governa la nazione, perché le sue decisioni possono avere grandi
conseguenze per tutti.
L'invio dei pensieri può essere esteso anche a tutti quegli uomini politici
che hanno maggiori responsabilità di governo.
Egli scrive: " La maggior parte della gente lancia solo critiche e
maledizioni ai propri governanti. Ed anche per divertire il pubblico,
dovunque, sui giornali, nei ritrovi, nei teatri di varietà, gli uomini di
stato vengono presentati in forma ridicola e grottesca. Di conseguenza essi,
perseguitati da questi pensieri negativi e malevoli, sono spinti a prendere
decisioni sbagliate per il paese ed i loro sbagli ricadono sulla gente. Per
aiutare il vostro paese, dovete arrivare a colui che ne è il capo ed
inviargli della luce, affinché sia sempre bene ispirato. Non potete aiutare
tutto il paese, perché è troppo grande, ma basta aiutare un uomo, uno solo; è
più facile ed è lui che farà del bene a tutti, perché molte cose dipendono da
lui. Se egli riesce a far passare delle leggi sociali a favore della salute
pubblica, dell'edilizia, dell'istruzione... tutti ne avranno dei vantaggi,
anche se è stato uno solo ad essere bene ispirato ".
Inviare pensieri di bene e di aiuto a chi governa la nazione può destare
meraviglia agli uomini di parte, a quelli che fanno numero in una qualche
fazione.
Ma tu hai imparato ad amare tutti e tutto, hai esteso il tuo amore a ogni
essere, senza riserve e parzialità. Secondo il consiglio di Leonardo da Vinci
" Sii uomo universale ", tu hai abbandonato il " particolare " per elevarti
sul piano che tutto abbraccia e comprende, senza divisioni e confini, perché
" universale ".
L'irradiazione della sera
Stabilisci un'ora determinata; questa può essere, ad esempio, ogni sera alle
ore ventidue, nella quale ti raccogli per la chiusura della giornata.
Molti frastuoni fisici e psichici sono quietati a quell'ora che, per questo,
può ritenersi la più adatta. Mentre sei raccolto in te stesso, nel silenzio
dei tuoi pensieri, visualizza il globo terracqueo, la piccola palla che ruota
e viaggia negli spazi infiniti, dove sono attaccati, con te, miliardi di
fratelli che non si comprendono fra loro. Invoca che scenda sul globo
un'irradiazione di Amore e, come tanti fili di luce, l'awolgano in modo che
ogni cosa ne sia penetrata e vivificata.
Sii fermo per alcuni istanti in questa visualizzazione della piccola sfera
che ruota e viaggia negli spazi celesti.
Puoi fare questo una volta al giorno, la sera, prima di addormentarti, o al
mattino quando ti svegli. Se fossero molti a farlo, si leverebbe dalla Terra,
awolgendola, una rete di luce e una corrente benefica, trasformando ogni
forza contraria per il trionfo nel mondo del Bene e dell'Amore.
Quando hai stabilito il contatto psichico, eleva il tuo pensiero alla
Gerarchia che guida l'evoluzione dell'Umanità, proietta allora il tuo
pensiero su tutti i fratelli. Invoca che scenda sul globo un'irradiazione di
Amore.
Puoi usare le parole che ti sorgono dal cuore, ma importante è che tu senta
intimamente ciò che dici e carichi il tuo pensiero di grande Amore.
Può esserti utile questa proiezione:
In questo momento in ogni istante io unisco le mie energie a quelle dei
fratelli spirituali sparsi su tutta la Terra.
Uniti nel Cristo, e alle forze spirituali superiori che guidano l'evoluzione
del mondo, si espanda dovunque una potente vibrazione di pace, di amore,
d'armonia;
che penetri questa forza di vita e di luce nell'animo di tutti gli uomini,
che avvolga la Terra e trasformi ogni forza contraria per il trionfo nel
mondo del Bene e dell'Amore.
Buona cosa, ogni sera, è inviare pensieri d'Amore a tutti coloro ai quali,
nella giornata, tu avessi arrecato dispiacere o dolore. A coloro che
covassero verso di te sentimenti ostili.
Ricambiare sempre con amore ogni atteggiamento negativo:
è questa una purificazione quotidiana molto proficua.
Soltanto allora potremo addormentarci tranquilli.
Quando vuoi correggere un altro
Il progresso da te compiuto ti serva per portare aiuto a chi ritieni ne abbia
bisogno.
Poiché il potere cresce vieppiú che vai progredendo, devi essere consapevole
che devi adoperarlo per il bene.
Chi pensa di non-poter fare nulla, e si acqueta nell'ignavia, o, peggio, chi
l'adoperasse per il male, farebbe il giuoco delle forze negative che
circondano la Terra e gli uomini.
Se ti accade di dover correggere un tuo simile, vedi di farlo mentalmente,
affermando: " Presenza Divina, prendi il comando della mente e del cuore di
questo fratello, inducilo alla tua obbedienza, mantienilo nel tuo dominio e
donagli tutto ciò che gli abbisogna, materialmente e spiritualmente, perché
raggiunga la piena liberazione ".
Non criticando, non condannando, non giudicando, ma solo amando di puro
Amore, potrai avvolgere te e gli altri in una serena luce di splendore.
Ama con tutto l'Amore che si sprigiona dal potere divino in te, che sa
dissolvere ogni odio e ogni rancore.
La dolcezza è l'indice della maturità del frutto: non essere mai aspro, ma
sempre dolce, soprattutto quando mostri ad un altro i suoi difetti.
Vi sono malattie morali peggiori e più gravi di quelle fisiche.
Queste conducono alla morte allo stesso modo che la mancanza di fede, nei
valori più alti, porta spesso a una vita di vizio o alla disperazione.
Il vizio rende schiavi, legando con catene che impediscono la vera libertà
dei figli di Dio, uomini che potrebbero progredire anziché attardarsi nella
loro prigione.
Essi hanno bisogno di aiuto. E vero che la liberazione va realizzata da loro
stessi, ma un'idea, un suggerimento può essere di grande vantaggio e utilità.
A questo fine può servire la trasmissione di pensieri di luce.
Il segreto per convincere qualcuno su un dato argomento è mettergli in testa
un'idea. Quando non puoi farlo con le parole, l'azione del pensiero può
essere utilissima a questo scopo.
Se vuoi suggerirgli un comportamento corretto, devi per primo drammatizzare
le conseguenze nefaste del comportamento vizioso. Puoi fare questo
proiettando immagini di situazioni che sono le conseguenze del suo agire
sbagliato.
Questa proiezione va trasmessa con forza a chi vuoi aiutare.
Poiché sarebbe inutile farlo se la persona si trovasse in uno stato di
agitazione, bisogna cogliere il momento adatto, cioè mentre dorme o si trova
in uno stato di rilassamento.
I pensieri che riceve da te, crederà che siano i propri. Per questo sarà più
facile che producano l'effetto desiderato.
Come lo facciamo in noi stessi, sostituendo pensieri negativi con quelli
positivi, possiamo farlo negli altri, irradiando loro pensieri positivi che
andranno a sostituire quelli negativi che sono la causa dei loro mali.
Abbiamo già accennato alla capacità che hanno i pensieri di trasformare
l'uomo, colorando la vita del loro stesso colore, nero o limpido, buono o
cattivo, secondo quali di essi introduciamo nella mente e soprattutto quelli
che intratteniamo.
L'uomo, risvegliato ai valori reali della vita e che ha compreso lo scopo
della propria esistenza, rivolge la propria scelta nella direzione del bene.
Compresa la potenza del pensiero costruttivo abbandona le vecchie abitudini,
che lo facevano schiavo dei pensieri banali che governavano la mente e tutta
la vita.
Gli stati mentali possono essere prodotti anche in altri, e comunicati ad
altre persone.
Si può alzare o abbassare la propria vibrazione o quella di altri, cambiare i
propri stati mentali, manovrandoli da padrone, non subendoli da schiavo.
Come il medico ha in cura degli ammalati ai quali presta le sue cure
quotidiane, anche tu abbi sempre qualcuno o più persone alle quali ogni
giorno invii il tuo pensiero: preferibilmente la sera, al momento del riposo,
cerca di visualizzare quelli che hai sotto cura e proietta loro pensieri
adatti alla situazione particolare di ciascuno.
Questa trasmissione arriverà alla stazione ricevente in ogni modo.
Se tu ti alleni con amore e costanza in quest'esercizio, constaterai dei
risultati sorprendenti che toccherai con mano.
Vedrai che cosa può il pensiero quando è impiegato in opera d'Amore per il
bene del prossimo. Vedrai il bene che si può fare anche senza muoversi dalla
propria stanza.
Potrai dare suggerimenti, frenare altri da azioni inconsulte e malvagie;
aiutare, confortare, suggerire buone azioni, dare avvertimenti utili,
eccetera.
Se lo facessi da persona a persona, come nelle relazioni esterne quotidiane,
forse non ti ascolterebbe, ti contrasterebbe, forse ti respingerebbe. Invece,
parlando alla sua anima, la porta è aperta e l'effetto più sicuro.
Chi l'ha esperimentato lo proclama un metodo efficace.
La comunicazione con gli altri a distanza si può effettuare senza che neppure
l'interessato lo sappia. Vi è chi usa questo metodo della proiezione di
pensieri ogni giorno.
Si concentra la propria mente e si proietta il pensiero di aiuto o il
suggerimento sulla persona o sul luogo dove vi siano sofferenti o bisognosi
di aiuto.
I pensieri che vanno trasmessi sono proposti, non imposti.
Questo è molto importante. Abusare del potere del pensiero, per inculcarli a
forza, sarebbe violare le leggi di natura e la libertà della persona.
Ciascuno è libero di proporre le proprie idee, di esporle, ma mai di imporle.
I veri Maestri non impongono mai, ma espongono, propongono ai discepoli la
scelta, che rimane sempre liberissima.
Guarire con l'Amore
Per aiutare gli altri bisogna anzitutto amarli, desiderare ardentemente di
giovare loro. Non vi è altra formula magica più efficace di questa.
Se desideri di aiutarli a liberarsi da una cattiva abitudine, di smettere di
fumare, di bere, di essere vittima della droga, ecc. devi far penetrare nella
loro mente i danni che queste abitudini arrecano e i benefici che possono
avere dalla liberazione di quelle schiavitú.
Ciò va fatto proiettando nella loro mente le immagini di coloro che sono
stati vittime di quelle abitudini, dei mali che ne sono derivati fino a
quello di rendere un'esistenza piena di malattie e di dolori.
Farai questo figurandoti le persone come ti fossero di fronte, parlando loro
allo stesso modo che faresti se tu fossi a conversare con esse, senza
reticenze e con tinte forti. Le immagini che proietti siano come reali, tali
da impressionare vivamente le persone che vuoi correggere, ma accuratamente
scelte, vive, le più atte a colpire la mente e tali da scuoterle veramente
per rimuoverle dalla via intrapresa. Ciò va fatto sempre con amore, ma con
molta energia.
Quando si ha il proposito di aiutare qualcuno a liberarsi da vizi e da
cattive abitudini, si deve riflettere che è necessario proporgli altre
soluzioni benefiche per lui, in modo che non rimanga privo di qualcosa che
prima lo sosteneva. Infatti, per molti, i vizi e le cattive abitudini sono
come un sostegno nella loro vita. Se vengono tolti improvvisamente
rimarrebbero come privi di appoggio.
L'agricoltore taglia i rami bassi per far spuntare quelli alti o per dare
alla pianta maggiore forza e appoggio.
E bene, anzi, agire contemporaneamente: mentre col pensiero si prospettano
drammaticamente e per immagini gli effetti negativi e i danni che arrecano i
vizi e le cattive abitudini, è pure necessario prospettare i grandi benefici
arrecati dall'acquisto di qualità positive e i vantaggi grandi che arrecanO
alla vita rinnovata.
Le immagini mentali proiettate siano sempre rinnovate e sempre più
drammatizzate, ogni volta che fai la proiezione.
Per appoggiare le proiezioni va sempre visualizzata l'immagine della persona.
Puoi aiutare la visualizzazione con una fotografia o con un oggetto che le
appartenga, poiché il suo . . ... .. .. .
fluido è un buon canale che aiuta la trasmissione.
Fa' questo mantenendo una ferma concentrazione sull'immagine mentale della
persona che tu stai aiutando con i tuoi pensieri e su quello che tu desideri
sia realizzato per il suo bene.
Ricorda sempre che l'attenzione vitalizza le cose e la concentrazione, unita
alla visualizzazione, opera prodigi nella realizzazione di quanto si vuol
ottenere.
Come si sviluppa la capacità di aiutare
Quando tu operi per il bene degli altri, tu sali sul piano più elevato
dell'impersonalità; la tua causa non è più quella egoistica, ma quella più
vasta della quale sei venuto a far parte. Tu non appartieni più a te stesso,
ma all'idea per la quale operi.
Sei cosí uscito dalla meschinità per far parte della forza infinita che muove
le cose per un fine più grande. Tu non sei più solo ma con le Grandi Forze
che lavorano per la stessa causa. Sei con esse, agendo con esse sei protetto
e aiutato. La tua dedizione completa a questa causa ti ha fatto entrare nel
cerchio di Luce che opera per il Bene.
Entro questo tu agisci. Tu devi essere nella Luce per dare Luce agli altri.
Per mantenerti costante entro questa sfera di Luce, dovrai attendere a
sviluppare sempre più la tua capacità di aiutare.
Lo potrai fare:
1. Coltivando sempre pensieri positivi di Amore e di Bene.
2. Con la pratica quotidiana della trasmissione del pensiero.
Noi siamo forti e potenti quando polarizziamo la nostra attenzione sull'Io
spirituale; siamo deboli quando la polarizziamo sull'io della personalità.
Alimenta ogni giorno la tua anima con pensieri di Bene. Si può dare soltanto
quello che si ha. E tu arricchisci la tua anima per metterti in condizione di
dare in abbondanza a chi ha bisogno.
La pratica della trasmissione è di grande importanza. Uno dei Sette Saggi
dell'antica Grecia ha insegnato: " L'esercizio è tutto ". Chi vuole
acquistare e sviluppare la capacità di trasmettere e di ricevere i pensieri
per via telepatica deve fare ogni giorno qualche cosa. E un allenamento
necessario che non mancherà di dare buoni risultati, sia pure col tempo.
Bastano pochi minuti al giorno. Diverrà un'abitudine se ogni sera si
stabilisce un'ora fissa, come è stato già detto. Ma tu puoi trasmettere
quando vuoi e soprattutto quando senti slancio di Fede e di Amore, nei
momenti di grazia che ogni anima vibrante sente. In quegli istanti felici
proietta la tua Fede e il tuo Amore, il tuo desiderio di bontà, la tua
energia, il tuo anelito di luce. E allora che il pensiero acquista potenza e
capacità per la maggiore carica spirituale e per la grande intensità volitiva.
La necessità dell'esercizio è un fattore essenziale di cui non si può fare a
meno, per riuscire a conquistare una capacità sempre maggiore.
Nessun pensiero va perduto
Esistono persone che non vogliono essere aiutate, che rifiutano consigli, che
rigettano ogni gesto o parola che altri voglia prodigare a loro beneficio.
E più difficile operare a favore di costoro. La pace fu portata agli uomini
di buona volontà, a coloro che la cercano.
E costoro rifiutano.
Nonostante ciò, anche i pensieri di bene mandati a costoro non sono del tutto
privi di efficacia: nulla è perduto del bene che si vuole. I pensieri loro
inviati, non essendo accolti, formano un accumulo, sono assorbiti
nell'inconscio come tutte le esperienze che non arrivano alla coscienza. Ma
avviene cosí che nel tempo giusto divengono operanti, affiorano e soltanto
allora sono efficaci, penetrando in loro.
Le irradiazioni che tu emani non sono mai perdute, anche se arrivano in
terreno ostile. Non esiste controindicazione nel loro impiego. Tutti gli
organismi sono permeabili dai pensieri d'Amore, anche quelli che sono
raggiunti a loro insaputa.
Quelli che non fossero nel momento nella disposizione di accettarli, ne
riceveranno egualmente il beneficio, poiché i pensieri restano. Per cosí
dire, intorno a loro, aspettando il momento propizio. La sosta di
aspettazione può durare anche molto tempo, ma infine produrrà l'effetto
benefico per loro.
Ogni pensiero di bene e di amore che gli uomini emanano per l'umanità intera,
per i fratelli bisognosi, va ad unirsi a tutta quella riserva emanata dagli
altri e, ad essa unita, è poi usata dalle Guide per aiutare gli uomini. Il
pensiero di bene, qualunque pensiero di bene non va, quindi, mai perduto.
La guarigione a distanza.
Ciascuno di voi metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto
Vi è un'utilizzazione pratica del pensiero rivolta alla guarigione delle
malattie del corpo fisico. E un impiego che può trovare larga applicazione
dato il gran numero di mali che affliggono l'umanità. Ma il fenomeno non è
comune, data la scarsità dei guaritori dotati delle qualità necessarie.
Ma, come per tutte le azioni del pensiero, ognuno è in possesso
potenzialmente per farlo. Si tratta, come per ogni altra qualità, di
coltivarla e svilupparla, praticandola.
Quando sapete che qualcuno di vostra conoscenza è malato, mandategli dei
pensieri d'amore. Arriveranno sicuramente a destinazione, per le vie
misteriose che non conoscete, e gli gioveranno. Mettete nella proiezione
telepatica la più forte carica di fede, ed egli sentirà che qualcuno lo sta
aiutando.
Questo esercizio vi aiuterà a sviluppare le potenzialità che sono dentro e
che, se lasciate a se stesse, si atrofizzano, mentre, se esercitate di
continuo, potranno assumere uno sviluppo impensato a beneficio degli altri e
di voi stesso.
Prevenire è meglio che curare
Ottantamila italiani muoiono ogni anno a causa del fumo.
Il cancro dei polmoni si sviluppa con la nicotina che si aspira ed entra nel
circuito del sangue. Ma gli interessati non sembrano preoccuparsene e meno
ancora se ne preoccupa lo Stato, che è il venditore di questo veleno di cui
ha il monopolio; anzi afferma, ipocritamente, che la salute del cittadino è
interesse dello Stato, un interesse che si rivela pure dal modo come gestisce
la Sanità.
Vizi di ogni genere mietono milioni di vittime. L'alcool, la droga, l'aids
ecc. ne uccidono ogni giorno. Sono milioni di uomini che muoiono di malattia,
pochi di vecchiaia. La maggioranza delle malattie deriva generalmente da
vizi, da imprudenze, da ignoranza.
La salute fisica dipende in gran parte da quella morale.
Le condizioni negative di colui che deve essere guarito non sono che la
conseguenza di pensieri distruttivi che hanno preso forma.
Il guaritore sa che l'aiuto vero deve essere la guarigione da questi pensieri
deformati che hanno dato origine al male. Ogni malattia, sia fisica che
morale, è una malattia del pensiero. Su questo egli deve agire per primo.
Prima d'intraprendere la guarigione a distanza del corpo fisico, il guaritore
dovrebbe operare sulla mente del malato per farvi entrare idee di fede, di
fiducia; idee che lo persuadano che il male poteva essere evitato da una vita
regolata, retta sana, controllata. Far penetrare nella mente il proposito di
cambiare il modo di vivere per evitare i mali derivati dal violare le leggi
della natura, prospettandogli i danni che si subiscono dal vivere disordinato
e senza regole.
Si potranno suggerire anche immagini di un vivere sano e sereno, di
situazioni favorevoli derivate dal pensare retto e ottimista.
Gran parte dei mali fisici derivano agli uomini dal non rispettare le leggi
fisiche, che sono pure emanate da Dio Violarle è subire la conseguenza della
malattia.
E ciò dipende dall'uomo.
Il nutrimento, l'igiene fisica, il lavoro, il riposo, le abitudini, gli
eserciZi adeguati che impediscano al corpo di deperire, il rifornire il corpo
mediante una sana respirazione, l'igiene mentale che consiste nel coltivare
nella mente pensieri costruttivi, tutto ciò che è necessario per prevenire i
tanti mali fisici che affliggono gli uomini.
Ma sopra ogni altra cosa vale il non nuocere ad alcuno per non dover subire,
poi, quello che si è fatto patire agli altri.
Le condizioni per guarire
Sono due le condizioni essenziali per ogni guarigione operata a distanza: 1.
l'energia del guaritore; 2. la ricettività del paziente.
Nel Vangelo è detto chiaramente con riferimento a fatti specifici " Una virtú
(risanante) era uscita da Lui ", cioè la forza del Guaritore, e poi, ancora:
" La tua fede ti ha salvato ", cioè la disposizione attiva e positiva del
malato.
Un seme, anche ottimo, gettato su un terreno sterile non produrrà nulla; allo
stesso modo un seme che non abbia potere vitale su un terreno fecondo non
produrrà nulla.
Per essere un buon guaritore non sono necessarie conoscenze speciali. E
necessario soltanto:
1. Essere in buona salute;
2. Essere disinteressato ed animato da un grande Amore verso coloro che
soffrono;
3. Stabilire e mantenere per quanto possibile la comunione con le forze
Spirituali superiori.
L'atteggiamento indispensabile da mantenere sempre è la calma e la fiducia in
se stessi. Avere la visione della forza, della salute; cercare di
visualizzare il malato in piena forma, irradiante luce, sprizzante energia.
Questo è di grande importanza.
Per dare, bisogna possedere. Chi non ha non può dare Poiché l'irradiazione è
pur sempre un consumo enorme di energie, richiede anche una buona salute
fisica, una sufficiente riserva di vitalità. La stazione emittente deve
essere efficiente.
Per chi volesse fare pratica giornaliera d'irradiazione di energie, si
richiede buona salute.
Ma anche chi non sia in ottima salute può naturalmente irradiare pensieri di
bene, ma non potrà irradiare energie fisiche di cui al momento è carente, e
quindi bisognoso lui stesso.
Quando si parla di malattie e di guarigione va sempre tenuto presente che non
ci si vuol riferire soltanto a quelle fisiche, ma anche a quelle psichiche e
a quelle morali.
In questo capitolo, però, vogliamo trattare in particolare delle malattie del
corpo fisico.
Ma è sempre necessario ricordare che è l'anima il fattore centrale della
salute del corpo. " E follia pretendere di guarire il corpo senza guarire
l'anima " afferma Platone.
" Ricordate -- scrive Sivananda -- che il corpo è il prodotto della mente, e
che esso è sempre sotto il controllo di questa. Se attingete pensieri forti,
vigorosi, anche il vostro corpo sarà vigoroso. I pensieri di amore, di pace,
di contentezza, di purezza, di perfezione, di divinità, rendono voi e quelli
che vi circondano, perfetti e divini. Cercate, perciò, di coltivare questi
pensieri ".
Una carica di fede e di Amore
Un esempio di guarigione a distanza, che si legge sempre con rinnovato
compiacimento, è quello narrato dal Vangelo.
Un centurione romano, considerato straniero e pagano dagli Ebrei, spinto
dall'Amore per un suo servitore e dalla Fede in Gesú, si awicina a Lui (Mt.
8, 5-12) dicendogli che aveva in casa un suo servo paralizzato che soffriva
tanto. Egli amava il suo servo, era addolorato per la sua malattia e ne
desiderava la guarigione. Questa carica di Amore lo aveva indotto a recarsi
da Gesú, benché egli fosse considerato un estraneo alla religione ebraica,
anzi un nemico invasore della sua terra.
Gesú, che vedeva l'animo dell'uomo, gli dice: " Io verrò e lo guarirò ". Ma
il centurione, con la certezza che gli dà la sua Fede, risponde prontamente:
" Signore, io non sono degno che tu venga sotto il mio tetto, ma ordina con
una sola parola e il mio servo sarà guarito ". Egli riconosce con umiltà la
grandezza di Colui dinanzi al quale si trova. Ed è portato a spiegare che lui
ha dei soldati dipendenti e se dice a uno va', quello va, e ad un altro
vieni, quello viene e ad un suo servitore fa' questo, quello lo fa.
A queste parole o, meglio, dinanzi a questa purezza di Fede, di Amore, di
umiltà, quando lo ebbe ascoltato, Gesú restò ammirato. Anche gli altri
presenti avevano ascoltato, ma per essi quell'uomo era un estraneo e un
intruso. Gesú volle rassicurare coloro che lo seguivano: " In verità vi
assicuro che neppure in Israele ho trovato una fede cosí grande ".
Questa carica di fede aveva fatto scattare il prodigio. " Va' e ti avvenga
come hai creduto ", disse Gesú. In quel momento stesso il servo fu guarito.
C'erano, nel centurione, le ideali condizioni per il compiersi dei prodigi:
la Fede e l'Amore.
La Fede è visione diretta dello Spirito, senza diaframmi che ostacolino; per
questo è certezza, mentre il dubbio è visione astrale nebulosa e confusa. Lo
scetticismo è buio totale.
Tergiversare, essere indecisi, è un tormento che non lascia in pace chi ne è
afflitto. Il dubbio è indecisione di sciatta debolezza di visione.
La Fede è forza, è una potenza superiore che muove tutte le forze inferiori.
Per questo essa sposta le montagne e compie azioni prodigiose che sono il
superamento di tutte le leggi fisiche e psichiche, perché sottostanti a leggi
superiori.
" Un'assoluta e indiscussa Fede in Dio -- scrive Yogananda--è il metodo più
valido per ottenere una guarigione istantanea. Compiere uno sforzo incessante
per suscitare questo tipo di Fede è il supremo e più remunerativo dovere
dell'uomo ".
Quando si dice che la Fede è un dono, si afferma una cosa sbagliata: si dice
praticamente che Dio è ingiusto, perché la dà ad alcuni e ad altri no. E la
degenerazione del concetto di Dio, anzi è concepirlo come i primitivi.
La Fede è una conquista, è voler credere, è sforzo anche razionale dell'uomo
che ha già conquistata la ragione equilibrata.
Dio è giustizia. Per Lui sono egualmente cari, senza le banali distinzioni
che è uso fare l'uomo, tanto chi crede come chi non crede. Ciascuno è al
proprio gradino di evoluzione, ma chi più è in alto vede meglio ed ha
maggiori capacità di chi è in basso nella scala evolutiva.
Semmai vi dovesse essere un trattamento particolare di favore, lo si
capirebbe soltanto verso i meno evoluti, che ne hanno più bisogno.
La visione miope di chi afferma che la Fede è un dono deriva, oltre che da
apatìa, dalla concezione pagana di deità che favorivano chi volevano, simile
a quel dio iracondo, vendicativo, fazioso che preferiva alcuni e detestava
altri. E l'eredità chiesastica della concezione ebraica e pagana.
Certamente questo dio è simile al peggiore degli uomini, nei quali non è
ancora nato il " Cristo in noi ". Chi non ha fede in quel dio è molto più
evoluto di quelli che lo adorano, anche in buona fede, per scarsa capacità di
discernimento o per conformismo.
La più alta espressione della Fede è l'abbandono alla Divina Prowidenza. Gesú
ne ha insegnata la formula più perfetta con la preghiera al Padre: Sia fatta
la tua volontà.
Quando la Fede è unita all'Amore, si ha la più alta manifestazione di
spiritualità nell'uomo L'Amore è il sentirsi uno con tutte le cose per cui
gli altri e le cose sono considerati come se stessi; è quindi dedizione per
il bene altrui, semplicemente, senza volere un cambio o sperare in una
ricompensa.
L'Amore è la sintesi di tutte le virtú, perché nell'Amore sono tutte in esso
contenute.
La più alta espressione dell'Amore è il sacrificio di sé per il bene degli
altri.
Fede e Amore sono i cardini della Religione universale, quella unica e vera,
di cui tutte le altre non sono che le versioni ¨ adattate agli uomini nei
vari tempi e nei diversi paesi. Sono due tesori inestimabili che fanno l'uomo
completo, giunto al punto più elevato della sua ascesa verso l'alto.
Non pensare alla malattia, ma alla guarigione
Un errore comune, sia del malato che di chi lo cura, è quello di tenere il
pensiero fisso alla malattia, senza riflettere che questo danneggia il
malato, anziché aiutarlo.
Chi si accinge ad irradiare pensieri di guarigione non deve avere la mente
rivolta alla malattia, per non aggravare il male stesso col pensiero, ma
vederlo già guarito.
" Nello sforzo per guarire, spesso ci si concentra di più sull'assillo che
procura la malattia che sulla possibilità di curarla, permettendo cosí alla
malattia stessa di diventare un'abitudine mentale, oltre che fisica. Ciò vale
specialmente nella maggior parte dei disturbi nervosi. Ogni pensiero di
depressione o di gioia, di irritabilità o di calma, incide solchi sottili
nelle cellule cerebrali e rafforza le tendenze latenti verso le condizioni di
salute buone o cattive.
" L'abitudine subconscia di pensare alla malattia o alla salute esercita una
forte influenza. Le affezioni ostinate, mentali o fisiche, hanno sempre
profonde radici nel subconscio. La malattia può essere curata estirpandone le
radici nascoste. Ecco perché tutte le affermazioni della mente cosciente
devono poter lasciare un'impronta abbastanza forte da influenzare il
subconscio, che a sua volta agisce automaticamente sulla mente cosciente.
Delle forti affermazioni coscienti agiscono cosí sulla mente e sul corpo
tramite il subcosciente. Le affermazioni ancora più forti raggiungono non
solo il subconscio, ma anche la mente superconscia, il magico deposito dei
poteri miracolosi ". Cosí scrive Yogananda.
L'energia vitale fonte della salute
Vi è nell'uomo una carica vitale, innata, simile a quella che viene data a
una sveglia perché suoni a una data ora. La differenza è che nell'uomo non
scatta alcun suono, ma segna i ritmi parziali e, poi, quello finale della sua
esistenza.
Come è ovvio, a questa carica va prestata la massima cura e l'uomo deve
contribuire a mantenerla e possibilmente accrescerla, anziché, come fa troppo
spesso, trascurarla, diminuirla e rallentarla. Ciò dipende da lui, è in suo
potere: è la libertà che gli è concessa.
Scrive, a questo proposito, lo Swami Paramhansa Yogananda:
" Generalmente si ritiene che la malattia abbia origine da cause materiali
esterne. Poche persone si rendono invece conto che essa insorge allorché
l'energia vitale diviene inattiva Quando le cellule o i tessuti, veicoli
dell'energia vitale, sono se riamente compromessi, questa si ritira da essi e
quindi cominciano i guai. Medicine, massaggi ed elettricità possono, sí,
aiutare le cellule, ma solo per stimolarle in maniera tale da indurre
l'energia vitale a ritornare e a riprendere il suo lavoro di manutenzione e
di riparazione ".
L'energia vitale deriva da sottili vibrazioni del cosmo che per risonanza
agisce in ogni uomo secondo le condizioni psicofisiche spirituali che sono in
ciascuno. E quindi la più potente energia che esiste per la vita e la salute
di tutto ciò che vive.
L'energia vitale è contenuta nella densa vibrazione della materia corporea e
dell'anima che, a loro volta, sono permeate dalla vibrazione più sottile
della coscienza.
Ma le vibrazioni della coscienza sono talmente al di sopra del mondo fisico
che non possono essere captate da strumenti materiali.
Solo la coscienza di ciascuno può comprendere la coscienza degli altri.
Tali vibrazioni vengono espresse con parole, con atti, con gesti, con
sguardi, col silenzio, con atteggiamenti.
L'origine di ogni male è sempre nel pensiero quando non è congiunto alla
propria coscienza che è la sola realtà che è in noi, emanazione dell'Io
spirituale.
La coscienza è tutto.
L'azione di chi vuol guarire qualcuno da una malattia, senza seguire i metodi
ordinariamente usati dalla medicina ufficiale, ma senza ledere in alcun modo
nessuno, possono essere questi:
1. risvegliare nel malato la sua energia vitale che lo guarirà;
2. trasmettere al malato le proprie energie.
La guarigione dipende dal risveglio dell'energia vitale e dallo stato in cui
si trova la persona, sia cosciente che nel subconscio, cioè dalla condizione
dei suoi pensieri. Lo scetticismo paralizza l'energia vitale, le impedisce di
agire ostacolando la sua azione. L'energia vitale si accresce con la fede e
la volontà, mentre diminuisce alimentando pensieri negativi. Un'immaginazione
viva contribuisce pure a potenziarla, visualizzando il malato già guarito.
Non si deve essere impazienti di raggiungere la guarigione.
Può avvenire sia una guarigione istantanea come pure avere la pazienza di
attendere.
Non si può sapere quando uno è risanato né si può porre un limite di tempo.
Sarà la fede a stabilire il momento in cui la cura darà i suoi risultati.
L'impazienza impedisce e ritarda.
E l'energia vitale che guarisce
La via diretta per operare una guarigione è quella di agire sull'energia
vitale del malato. E essa che opera la guarigione, quando sia messa in moto.
Chi vuol guarire anche a distanza deve agire su di essa più che sul singolo
organo. E essa che, accresciuta e rinnovata, provvederà a ristabilire
l'equilibrio non più esistente.
Sull'energia vitale si può agire in varie maniere. Ne indicheremo alcune, tra
le quali si potrà scegliere quella più confacente al caso particolare.
. Gli agenti capaci di stimolare l'energia vitale a mettersi in moto e ad
agire sono essenzialmente questi: la volontà, l'immaginazione, il
ragionamento, le spinte emotive provocate dalla suggestione, le affermazioni
ripetute e incisive.
Questi si comportano come potenti stimolatori che, secondo i vari
temperamenti individuali, possono indurre l'energia vitale ad agire sulla
malattia e guarirla.
Le medicine, i massaggi, le varie cure esterne che agiscano sulla
composizione del sangue, o esercitino uno stimolo fisiologico, possono anche
ridare alle cellule la perduta condizione di equilibrio. Ma si tratta sempre
di metodi esterni che possono anche aiutare l'energia vitale a rendere
efficace una cura, ma la loro azione è pur sempre limitata e condizionata da
vari fattori.
La superiorità della cura mentale su ogni altro metodo di cura sta nel fatto
che la volontà, l'immaginazione, la Fede, la ragione sono stati di coscienza
che operano direttamente ed effettivamente dall'interno sull'energia vitale.
Come risvegliare nel malato l'energia vitale
L'energia vitale resta inattiva e inoperosa quando la Fede e la volontà sono
dormienti. Per questo essa non agisce.
Si devono risvegliare perché possano produrre effetti salutari. L'azione di
chi wol guarire qualcuno deve tendere anzitutto a questo. La Fede, la
fiducia, la volontà, l'immaginazione sono i più potenti stimolatori
dell'energia vitale assopita.
Una blanda applicazione non servirebbe a nulla, allo stesso modo che il
semplice desiderio e l'attesa del risultato che indeboliscono la forza della
vera Fede e della volontà.
Tra gli stimolatori dell'energia vitale si devono scegliere quelli più adatti
e congeniali e ritenuti più efficaci e idonei al temperamento di ciascuno,
allo scopo di raggiungere l'effetto voluto.
Se per alcuni è più valido stimolatore la Fede, per altri può essere la
volontà, per altri ancora l'immaginazione, la fiducia, ecc... Ma senza
l'impiego della Fede e della volontà, l'energia vitale rimane assopita.
Quando questi sono risvegliati e messi in moto agiscono da potenti stimoli
dell'energia vitale e la costringono ad effettuare la guarigione. Ma per
metterli in moto sono necessari, anzi essenziali, I'impegno e l'attenzione.
Essi sono una forza motrice più potente che stimola l'energia vitale a
mettersi in moto e la spingono a compiere il suo lavoro.
La volontà è in grado di dirigere il flusso dell'energia vitale verso
qualsiasi parte del corpo in maniera vibrante e reale.
L'immaginazione, trasformata in suggestione, può far afffluire l'energia
vitale perfino in quelle parti del corpo, come le gambe e le braccia, dove da
tempo si era ritirata. I fatti che confermano la verità di quanto è asserito
sono innumerevoli.
Con questi metodi il malato percepisce in modo preciso il flusso interiore
della forza vibratoria cosmica.
L'energia vitale energeticamente stimolata e messa in moto dalla volontà e
dall'immaginazione può far sí che essa si riversi improvvisamente nei tessuti
nervosi malati e gli arti riprenderanno la loro naturale funzione.
L'energia vitale è una ricchezza che si esprime con una salute sana e
vigorosa e che l'uomo ignora quando la possiede, ma se ne avvede allorché la
perde. Si accresce con una vita regolata e sana e si diminuisce con la vita
sregolata e alimentandosi di pensieri negativi, mentre i pensieri positivi e
ottimistici ne aumentano la potenza.
L'energia vitale si può comunicare a distanza al malato ed è essa che lo
guarisce. Chi si accinge a guarire col pensiero può risvegliare l'energia
vitale ispirando le idee atte a mettergli in moto la volontà, a suggerirgli
pensieri positivi e suggestioni.
Il potere della mente agisce sull'energia vitale
Nel libro " La vostra mente e il modo di usarla " l'autore Curt S. Wachtel
afferma che l'anima è il fattore centrale della salute e suggerisce come
raggiungere l'armonia della mente, dell'anima e del corpo mediante un sano
pensare.
Come il potere della mente usato negativamente è causa della malattia
diminuendo l'energia vitale, cosí lo stèsso potere mentale usato in maniera
positiva l'alimenta e l'accresce.
Non si ripeterà mai abbastanza che il potere mentale è la Fede, la fiducia,
la volontà; è il potere divino in noi che ha le più grandi capacità.
Il potere della mente è veramente prodigioso. Quando il pensiero è fortemente
concentrato su qualche cosa, vitalizza la cosa stessa positivamente se è
positivo, mentre la degrada di vitalità se è negativo.
L'energia vitale quando riceve la sua forza dal potere mentale, allora
raggiunge la sua massima potenza ed ha la capacità di guarire. Per questo è
necessario che la mente sia sana e vigorosa, alimentata da pensieri
costruttivi ed energetici e la volontà forte, decisa e potente.
Tra le principali terapie per la guarigione vi è quella di agire sulla mente
per cambiare i pensieri errati che sono all'origine della malattia.
E ben noto quanto un pensare distorto possa essere causa di mali fisici.
L'azione del guaritore si può espletare a distanza attraverso la trasmissione
di pensieri sani, energetici, suggerendo idee costruttive che sostituiscano
quelle malsane di paura, deleterie, che tengono il malato sotto il loro
dominio.
Si può aiutare a comprendere che cosa vi sia di errato nel suo modo di
pensare e a cambiare le idee di cui è vittima nel fisico.
Il malato costruisce spesso nella sua mente immagini di mali che diventano
realtà, vede negli altri estranei pericolosi, ingrandisce in proporzioni
gigantesche i tanti piccoli guai della vita.
Chi vuol aiutare a guarire altri deve conoscere i problemi personali del
malato, deve saper entrare in contatto telepatico con il paziente ad un
livello di coscienza elevato per aiutarlo a risolvere i suoi problemi, lo
educherà a venirne fuori suggerendo idee e pensieri liberatori. Lo aiuterà a
cambiare le sue idee, le sue relazioni con gli altri e gl'indicherà come
potrà cavarsela con i suoi problemi.
Ciò richiede molto tempo.
Chi non si rende conto che le cause reali di tutti i mali si trovano nelle
condizioni mentali (ansie, paure, preoccupazioni, suggestioni, egoismi, ecc.)
pensa soltanto al male fisico, aggravandolo con la forza del pensiero, sia
pure inconsciamente.
Ma chi sa che essi hanno le loro radici nella mente, a causa di pensieri
errati, sa pure dove cominciare per una guarigione definitiva. Se non si
eliminano le cause, gli effetti si riprodurranno con le conseguenze di prima.
Per questo ogni guarigione definitiva può awenire con l'aiuto di chi ha
scelto come ideale della propria vita l'Amore e il Bene, la cui carenza è
proprio tra le origini di tutti i malanni da cui sono afflitti gli uomini.
Un rimedio sovrano per ogni male è convincere se stessi e gli altri che noi
siamo soltanto la parte eterna e spirituale; il resto, la mente e il corpo,
sono soltanto rivestimenti momentanei. Ci si deve persuadere che noi siamo
perfetti e immortali, quali immagini di Dio. Lo Spirito è indistruttibile, è
sottoposto a espe-rienze mutevoli, mentre la materia è sottoposta a
cambiamenti. La morte è mutamento radicale di materia e di forma, mentre
l'Essenza Spirituale non si distrugge. Ci si dovrà pure convincere della
superiorità delle cure spirituali sui metodi fisici.
L'azione per la guarigione a distanza si può esercitare ispirando idee sane e
pensieri di fiducia, vitali, di salute, di floridezza, di benessere e,
soprattutto, di Amore, di Fede e di bontà.
Chi vuol davvero aiutare altri a guarire deve convincere se stesso che
rimedio sovrano è la fiducia in se stesso e in Dio.
Se saprà ispirare al malato questa idea fondamentale, avrà compiuta gran
parte della sua azione. Dovrà, inoltre, fare opera attiva per convincere a
coltivare pensieri costruttivi per liberare la mente dalla zavorra dei
pensieri deprimenti, pessimisti, negativi e da ogni turbamento. Eliminare le
cattive abitudini, e affermare la padronanza del proprio agire sulle forze
inferiori, è guarire da tutte le dipendenze e schiavitú di cui gli uomini
sono vittime, spesso incoscienti.
La superiorità delle cure mentali sui metodi fisici di cura è oramai
riconosciuta dalla maggioranza dei medici più evoluti.
" Per l'umanità che vaga nell'errore, l'assistenza medica e quella mentale
sono ugualmente importanti. La superiorità della mente rispetto agli aiuti
materiali è innegabile, ma è altrettanto innegabile che gli alimenti, le erbe
e le medicine posseggono anch'essi un potere risanante, sebbene più limitato
" scrive il saggio Paramhansa Yogananda.
" La maggior parte delle persone che impiegano i metodi di cura mentale non
dovrebbe disprezzare i metodi che curano fisicamente, che provengono dalle
ricerche compiute sulle leggi divine nell'ambito della materia ".
" Finché in un uomo persiste la coscienza materiale del corpo, egli non deve
rinunciare a priori alle medicine. Ma non appena cresce in lui la
comprensione del fatto che la carne ha un'origine immateriale, scompare la
sua fiducia nel potere risanante delle medicine ed egli scopre che ogni
malattia ha origine nella mente ".
L'energia vitale è la preziosa forza che mantiene il corpo nello stato di
salute e di efficienza. Essa deriva, come tutte le cose, dalla fonte unica,
l'onnipotenza della Divinità, che si esprime nell'uomo mediante lo Spirito,
la Scintilla Divina che e in noi.
Ma lo Spirito dell'uomo ha per suo strumento la mente.
Quando egli si alimenta di idee e di pensieri negativi, questi agiscono
sull'energia vitale che, indebolita, a sua volta, poi, debilita il corpo che
allora offre minori resistenze contro le influenze esterne e, quindi, si ha
la malattia nelle sue molteplici manifestazioni.
Chi vuol guarire un malato e aiutarlo, anche a distanza, a liberarsi dai suoi
mali, deve quindi agire anzitutto sulla mente di lui prima di agire sul
corpo. Per far questo deve trasmettere pensieri e immagini di salute, di
benessere, di vitalità. Dovrà sgombrare la mente di lui da ogni scoria
accumulata da false suggestioni, da idee distorte, da una sbagliata
educazione, inculcate per secoli nell'animo di ognuno.
Da questo deve cominciare l'uomo di buona volontà che voglia liberare altri
da mali psichici, fisici e morali.
La guarigione inizia con lo sgombro dalla pesante zavorra che stagna e
ingombra il mentale. Soltanto cosí si può rendere più agile e celere il
cammino verso la salute morale e fisica.
L'enor ne potere della visualizzazione
Nel momento in cui noi pensiamo a qualcuno, noi agiamo su di lui in qualche
modo. Se la persona è malata, non ci dobbiamo fermare col pensiero alla
malattia, ma visualizzarla nel suo stato migliore di salute e di floridezza,
in cui era prima del male.
Indugiarsi sul male sarebbe nocivo.
Mai visualizzare la persona sofferente nello stato attuale di malattia, ma
gioire nel vederla risanata, in buone condizioni, giovane, sana, vigorosa,
nel pieno esercizio delle sue attività.
Vedere il corpo non come carne e ossa dure e inflessibili, ma come una
sostanza spirituale, di cui la forma può essere cambiata.
Non è necessario indugiarsi in questa condizione troppo tempo, basta qualche
decina di minuti in cui chi manda le energie sia fortemente concentrato, e
chi le riceve sia rilassato e profondamente convinto che stia ricevendo,
dapprima come un lavaggio da tutte le impurità che inquinano il suo corpo e
poi una corrente energetica e fortemente vitale che lo rinvigoriscano,
dandogli la freschezza degli anni giovanili.
Questa proiezione di energie va fatta sempre per immagini.
E sempre bene operare quando la persona si trova nella condizione di migliore
ricettività, la sera, quando ogni cosa si va preparando per la quiete della
notte. Anche, se non è possibile altrimenti, all'insaputa del soggetto. Ma se
vi è accordo, si può stabilire un'ora precisa in cui, tanto colui che invia
le energie guaritrici del pensiero come chi le riceve, si trovino nelle
condizioni ottimali.
Una potente visualizzazione
Abbiamo già detto nei capitoli precedenti della grande importanza che ha la
visualizzazione nella proiezione dei pensieri a distanza.
Ma--ripetiamo--il primo punto da affrontare è la visualizzazione chiara e
netta della persona da aiutare.
Abituatevi a vedere le persone, su cui dovete agire, sempre circondate di
luce: è la luce della Scintilla Divina che è in ogni uomo, liberata da ogni
scoria umana.
La grande importanza di questo sta nel fatto che nel momento della
visualizzazione scatta il contatto vero con la persona che si sta aiutando.
Tra le più potenti visualizzazioni vi è questa.
Concentrati con tutte le vostre energie, visualizzate la persona da guarire
seduta su una seggiola, in mezzo alla sua camera.
Dei raggi di Luce guaritori discendono dal soffitto fino al pavimento, altri
raggi salgono dal pavimento, altri ancora vengono dalle pareti tutte, in
maniera che non vi è un solo punto della camera che non sia inondato di raggi.
Sono raggi non di origine terrestre, totalmente invisibili all'occhio umano,
ma che posseggono la Vita dello Spirito.
Tutti questi raggi convergono sulla persona da guarire, terminando in un
punto focale in lei, con un potere di guarigione terrificante. Non vi è nulla
nel corpo e nella coscienza della persona capace di resistere alla enorme
potenza positiva di questa irradiazione.
Visualizzare e dirigere l'afflusso dell'energia vitale
Chi vuol guarire altri deve saper controllare la propria energia vitale e
proiettarla nel paziente come una corrente capace di armonizzare il flusso
che parte da lui, visualizzarlo come un canale che arriva al malato.
Mentre awiene questo, visualizza pure i tessuti del malato sui quali agiscono
le leggi psicofisiche sanatrici.
Visualizzare e dirigere l'affflusso dell'energia vitale nella parte malata
del corpo.
La trasmissione delle energie
Si può trasmettere ad altri le energie che aiutino a ristabilire la salute
fisica. La trasmissione avviene tramite il pensiero che muove le fibre più
intime dell'essere.
Il guaritore deve saper trasmettere anche l'energia risanatrice. Ciò dipende
dal suo grado di evoluzione morale. Ma dipende soprattutto dall'Amore che
egli avrà sviluppato in sé per l'umanità.
Ogni pensiero emesso dalla mente è sostanza che può prendere forma quando sia
caricata intensamente di forza. Noi con essa fabbrichiamo il nostro corpo in
ogni sua parte e le cose esterne.
Ogni cosa materiale è il prodotto delle invisibili forze spirituali che le
costruiscono, ed appena costruite attirano a sé sostanze simili a sé.
Chi si vede, nell'immaginazione, forte, sano, robusto, vigoroso, rende il
proprio corpo spirituale realmente forte, sano, robusto, vigoroso, ed è
allora che esso attira a sé, dall'energia cosmica, gli elementi che rendono
pure forte, sano, robusto, vigoroso il suo corpo fisico. Egli attinge dal
grande serbatoio dove si trovano tutte le energie che attendono di essere
attirate da energie simili.
Un ammalato che conoscesse questo rito, e lo praticasse, si vedrebbe ben
presto guarito dai suoi mali. Ma questo può farlo anche chi si accinge a
proiettare ad altri energie di guarigione.
C'è chi lo fa giornalmente al mattino, per sé o per altri, elevando le
braccia al cielo e invocando con profonda convinzione: Innalzo le mie antenne
e raccolgo le energie purissime che scendono dal cosmo infinito.
Poi, visualizzando quel fluido energetico che percorre il proprio corpo o
quello del malato che ha in cura, dal capo ai piedi, gli dà altro impulso,
apportando quell'energia vitale sanatrice che occorre.
Trasmettere le proprie vibrazioni
Ogni malattia è un disordine nelle vibrazioni. Si tratta di ristabilire
l'armonia là dove è il disordine. Per questo si potrà dapprima agire
direttamente col pensiero sulle cellule malate per preparare il terreno
all'energia vitale che dovrà operare la guarigione.
Si tratta di trasmettere al malato le proprie vibrazioni e, poi, le energie
vitali che lo aiutino.
Per questo è necessario che chi opera l'irradiazione si trovi nelle migliori
condizioni di vitalità e di profonda armonia.
Visualizzando il malato avvolto in un alone di luce, si possono dapprima
pronunciare, con una carica di amore intenso, queste parole: " Io irradio su
di te energie vitali che ristabiliscano la tua salute perfetta ".
Nello stesso tempo, mentre continua la visualizzazione, suggerire pensieri di
pace, di calma, di fiducia nella Divina Provvidenza.
Si può continuare il colloquio con parole di fede che l'aiutino a comprendere
la funzione del dolore: questo è molto più importante della guarigione stessa.
Suggeriscigli che la sua malattia è come un'ombra che scompare al risorgere
della luce interiore che è in lui. " Fa' luce dentro di te ".
Chiudi gli occhi e cerca di vedere la pèrsona mentalmente, con chiarezza. Si
cercherà poi di figurarsela dinanzi agli occhi già guarita, sana e vigorosa
più di prima. Guardala cosí, intensamente, contemplala per qualche minuto nel
possesso completo della vitalità esuberante dell'età giovanile, nell'armonia
di tutti gli organi del corpo fisico, nella serena tranquillità del suo
animo. Vederla cosí agire, parlare, nel perfetto equilibrio della persona
completamente ristabilita, è fargli giungere un'enorme energia.
Non mancare mai di concludere dicendo: " Se questo è il suo vero bene ed è la
Volontà divina ".
Proietta ancora su di lei una croce luminosa e vedila awolta in un alone di
luce vitalizzante, irradiata da uno splendore.
L'irradiazione pensiero farà bene all'anima e al corpo.
Ma prima di fare quanto si è detto, si devono sorvegliare le proprie
vibrazioni. Se tu sei inquieto o malato, ti trovi nella condizione che non
potrai fare nulla per gli altri. Tu devi star bene e sereno.
Daya Nata scrive:
" Quando affermi di voler guarire te stesso o gli altri, visualizza l'immensa
forza del potere curativo di Dio come una luce bianca che ti circonda
completamente o che avvolge la persona per la quale tu stai pregando. Senti
che ogni malattia ed imperfezione si sta dissolvendo; ogni pensiero elevato
che noi facciamo, ogni preghiera che pronunciamo, ogni buona azione Che
facciamo, è impregnata del potere di Dio. Noi possiamo manifestare questo
potere in maniera sempre più grande, man mano che la nostra fede diventa
anch'essa più grande e forte ed il nostro amore per Dio più profondo.
" Devi essere consapevole che si tratta di qualcosa di buono e giusto, la
legge cosmica, ed anche la volontà di Dio, possono essere infl uenzate dalla
preghiera e dall'affermazione, se il pensiero forte e la fede perfetta.
Quando una persona ha pregato intensamente e positivamente affermato la
guarigione con fede devozione, ma il risultato finale non è favorevole,
allora è il momento di cedere e ritirarsi nella pace interiore, coscienti
deLla più grande saggezza divina.
" Ma fino a che Egli non ha fornito il suo giudizio finale, Egli si aspetta
che l'uomo usi il potere che Egli stesso gli ha dato, la volOntà e tutta la
sua forza per resistere ed opporsi a tutte le imperfezioni di questo mondo
mutevole e relativo ".
Walter M. Germain ha scritto nel suo libro " Il magico potere della nostra
mente " " Esiste una "mente in ogni cellula e gruppo di cellule, organo e
parte del corpo; ma l'energia in tale mente è negativa rispetto a quella
centrale dell'individuo.
Per conseguenza, essa cede alla potenza di quest'ultima quando sia
appropriatamente applicata ".
La potenza della mente può agire, dunque, sulle singole cellule per riportare
la guarigione. E come?
Due scienziatj americani Benjamin O. Bibb e Joseph J.
Weed hanr1O messo a punto un metodo per la cura delle malattie, che insegna a
utilizzare le proprie facoltà. Consiste in questo: Concentrare l'azione
terapeutica sul potere che ha la mente di visualizzare immagini e di
trasmettere stimoli col fine di guarire. Gli autori, nel libro " La forza
vitale della mente ", descrivono ìn dettaglio il loro metodo in cui ha una
parte notevole la Potenza del pensiero, come pure l'irradiazione di energie
benefiche che l'agente guaritore emana sulla parte malata. E sostanzialmente
ciò che abbiamo scritto.
Lo Scienziato Von Humboldt ha scritto: " E incredibile la forza che l'anima
può infondere al corpo ".
Una guaritrice eccezionale
Non è raro, oggi, imbattersi in sedicenti " pranoterapeuti " i quali più che
alla vostra salute mirano al vostro portafoglio, mentre, talora, hanno
bisogno, perfino, di cure essi stessi.
Ma vi sono pure autentici terapeuti, dotati di vere facoltà guaritrici e
senza la sete di speculare sui mali del prossimo.
Una guaritrice eccezionale a distanza sembra essere la russa Barbara Ivanova,
la quale opera tanto da sola quanto con un gruppo di 20 allievi che lei ha
preparato. In una lettera inviata al Direttore della rivista italiana "
Metapsichica " (anno XXIX, gennaio-giugno 1974, fasc. I-II) essa scrive:
" Le guarigioni a distanza--che io pratico ogni giorno-avvengono cosí: mi
chiamano al telefono, ed io, senza che si parli della malattia, mi concentro
e chiedo--sempre al telefono--che cosa stia provando il paziente, in merito
ai dolori o ad altro. Dopo mezzo minuto o tutt'al più un minuto, il paziente
dice di sentirsi bene. Lo stesso procedimento è seguito dai miei allievi
(sono già più di venti). A seguito delle mie lezioni (con spiegazioni e
dimostrazioni pratiche) hanno conseguito la facoltà di guaritori. Ossia,
prima hanno acquistato la facoltà e poi hanno appreso a sfruttarla.
" La Edgar Cayces Glad Helpers Group, tramite la signora Schreiner, mi ha
proposto un esperimento di guarigione a grande distanza: si trattava di una
giovane donna, che da alcuni anni era in ospedale a causa di un incidente
stradale, e la cui prognosi era infausta, mancandole la funzione renale.
Dagli U.S.A. mi hanno telefonato due volte e ho concentrato su di lei le
radiazioni. Tutte le notti, poi, a un'ora stabilita, la stessa inferma si
predisponeva a ricevere dette radiazioni che io le inviavo collettivamente
con i miei allievi. Dopo sei settimane di applicazioni, lei e il
marito--fuori di loro dalla gioia--mi hanno scritto addirittura sconvolti,
comunicandomi che i medici sono sconcertati e non possono credere a una cosa
cosí meravigliosa. Ora attendo un'altra lettera con i particolari e con
registrazione su nastro magnetico. Ho pregato che mi inviino i referti medici
sulla diagnosi, sullo stato attuale e tutti i dati del caso. Se il fatto
fosse reale, per la parapsicologia la prova sarà importantissima. Sono
comunque a disposizione per inviare altri particolari.
" Inoltre ho cominciato a fare esperienze pazze " nel campo della regressione
della memoria, in trance superficiale. I soggetti vedono proprie incarnazioni
e quelle di altri, luoghi lontani nel tempo e nello spazio, e cosí via. E
questo, non solo con riferimento alla vista", ma pure alle altre sensazioni,
subordinatamente alla profondità della trance. Alcuni miei allievi hanno
conseguito risultati analoghi e sembra che alcuni di essi abbiano registrato
su nastro interessanti testimonianze e previsioni sul futuro della Terra.
Talvolta è molto difficile riportare i soggetti nelle nostre dimensioni. Fra
l'altro, dicono:
là è più gradevole e interessante". Qualche altra volta, invece, gridano, si
dibattono e chiedono aiuto per tornare a noi "perché hanno visto e sentito
cose difficili da sopportare".
Dopo ricordano tutto.
" Cosí si sono ottenute guarigioni istantanee. Ma la questione non è nuova.
Soltanto, prima facevamo le esperienze con ipnosi profonda e non restavano
ricordi. Diversi autori hanno trattato l'argomento in modo interessante, però
nessun altro ha fatto ciò che noi siamo arrivati a fare. Inoltre, le
guarigioni conseguite hanno carattere di stabilità ".
Irradiazioni che guariscono
Nel libro " Le influenze negative. Segreti e terapie per neutralizzarle " lo
scrivente ha accennato ai guaritori, cioè a coloro che sono dotati di
particolari doti bioradianti con le quali possono riportare l'equilibrio
fisico nei malati.
Ma l'azione che si può fare con l'imposizione delle mani, si può fare
ugualmente con l'energia che si irradia col pensiero.
Anzi, l'azione del pensiero è più sottile e potente e s'indirizza alla parte
psichica, che è spesso la causa del male fisico.
Operando sulla causa, il male è tagliato alla radice e la guarigione è
certamente più sicura.
Anche col semplice saluto si possono proiettare energie benefiche che
guariscono. Nel saluto, l'energia che proiettiamo accompagna il pensiero e
giunge sicuràmente a evocare l'Io spirituale in noi stessi e negli altri. E
questo anche un modo di aiutare chi si trovi in certe situazioni anche di
tensione tra persone. Può giovare anche un saluto silenzioso, senza
pronunciare parole, perché le energie spirituali si trasmettono per le vie
invisibili.
Il livello spirituale è al di sopra di quello della personalità e su quello
si può operare con maggiore potenza ed efficacia, mentre, troppo spesso, a
livello della personalità si manifestano dissensi e contrasti.
Il tuo irradiamento psichico è salutare. I tuoi pensieri, quando sono
armonici, costituiscono un'irradiazione benefica per gli altri. Allora tu sei
come un piccolo sole.
Se ti trovi in perfetta salute fisica e morale, questa irradiazione è massima
perché illumina su tutti i piani: fisico, psichico e spirituale.
Quando il corpo è in buona salute, i corpi degli uomini sono in armonia tra
loro e la vita appare sotto un aspetto diverso da quando sono malati.
Allora tutto è limpido e facile, mentre quando si è preoccupati per la
propria salute, si è chiusi in sé, senza la forza e il coraggio di andare
verso gli altri, di pensare alla sofferenza altrui, né si è capaci di
sollevarne i dolori.
L'ideale, avvicinando gli altri, è quello di irradiare su tutti, senza
assorbire il negativo. Avviene allora che questo viene ad essere dissolto,
annullato naturalmente, senza il bisogno, da parte di chi irradia il bene, di
doversi poi scaricare e purificare.
La funzione ausiliaria delle medicine Yogananda non nega, in certi casi, la
funzione delle medicine e dei metodi di guarigione, ma ne indica la funzione
che è soltanto quella di risvegliare e di incanalare l'energia vitale, dalla
quale dipende tutto. Essa è il potere divino in noi, cui ci dobbiamo
afffidare.
E cosí continua: " Il mio Maestro, Swami Sri Yukteswarji, non ha mai
accennato al fatto che le medicine possano essere inutili. Egli però allenava
la coscienza di molti suoi discepoli, aiutandola a espandersi in modo tale
che quando si ammalavano fossero in grado di usare solo il potere mentale per
curarsi. Spesso egli diceva: "La saggezza è il depurativo migliore".
Ci sono persone la cui coscienza materiale è ben radicata: esse sono abituate
a identificare l'Io" col corpo fisico.
Queste persone devono essere gradatamente guidate a non dipendere dalle
medicine e da altri aiuti esterni e si deve anche insegnar loro ad affidarsi
sempre più al divino potere in loro ".
C'è, dunque, un limite nell'uso delle medicine, specialmente in un'epoca come
l'attuale in cui i prodotti chimici non sono sempre del tutto affidabili. E
continua:
" Senza andare, in alcun modo, agli estremi, dobbiamo adottare qualsiasi
metodo di cura che ci sembri adeguato in base alla nostra convinzione
personale. Le medicine e i cibi esplicano un'azione specifica sul sangue e
sui tessuti. Fintantoché uno si nutre di cibo, perché dovrebbe negare che le
medicine e le terapie fisiche hanno effetto sul corpo? Finché predomina
nell'uomo la coscienza della materia, esse sono valide, sebbene abbiano dei
limiti, dato che vengono applicate dall'esterno.
" I metodi migliori sono quelli che aiutano l'energia vitale a riprendere
dall'interno la sua azione risanante.
" La medicina può agire chimicamente sul sangue e sui tessuti; anche l'uso di
terapie elettriche può dimostrarsi utile Ma né le medicine, né l'elettricità
possono curare la malattia, esse possono solo stimolare o indurre l'energia
vitale a riaffluire in quella parte malata del corpo che essa aveva
abbandonato. L'introduzione di un elemento estraneo, si tratti di medicine,
di elettricità o di qualsiasi altro agente intermedio, non è indicata se
siamo in grado di usare direttamente l'energia vitale ".
Al Cerchio Firenze 77. un Maestro Orientale cosí si espresse:
" A te, fratello caro, che sei veramente ammalato nel corpo, raccomandiamo
egualmente di reagire, di non fare pesare sui tuoi cari la tua malattia più
di quanto già possa pesare. Non limitarti più di quanto la tua stessa
malattia oggettivamente ti limita, non temerla dandoti per vinto da essa, ma
sfidala! Se cadi nella disperazione, ti chiudi alla possibilità di ricevere
qualsiasi aiuto. Non pensare di vivere un'esperienza negativa, trai da essa
quel motivo di cambiamento per il quale si è determinata e resa necessaria.
Il tuo vero bene non è la semplice guarigione, ma la tua giusta reazione, la
trasformazione che essa deve operare in te; perciò ricorda che il vero aiuto
non è tanto quello di guarirti quanto quello di aiutarti a comprendere.
" Non sentirti abbandonato e solo, ripeti mentalmente con me questo "mantran
in forza del quale puoi meglio impiegare le doti che la natura ti ha
assegnato per la sana attività dei tuoi corpi:
" Io sono una cellula di un immenso organismo nel quale mi sento
illusoriamente distinto e separato, ma dove in realtà sono parte integrante
del Tutto. In questo immenso organismo io vivo in simbiosi con ogni essere e
sono investito da una corrente vitale che ha come fine il perpetuarsi della
vita sempre pronta a manifestarsi. In una tale esplosione di vita, la
malattia è contro il fine della natura ed è quindi un fatto che la natura
stessa combatte. Io non devo perciò sentirmi rifiutato ed abbandonarmi alla
malattia, ma reagire con tutta la mia volontà.
In tutto ciò non sono solo: la natura stessa mi aiuta con la sua
inestinguibile corrente vitale che tende a conservare la vita.
Infatti lo stato di bisogno di ogni essere è percepito dall'interno comune
organismo che vi indirizza energie riequilibratrici insite nello stesso moto
vitale.
" "Sta dunque a me aprirmi a queste energie e godeme tutta la potenza. La
forza che io devo evocare non deve giungere da un punto remoto del Cosmo, ma
da dentro me stesso, quindi è a mia portata. Se in me essa è assopita, io
voglio che si liberi ed agisca costantemente. Impartisco questo ordine alla
mia mente che, se è capace di farmi ammalare, lo è altrettanto di farmi
guarire sfruttando la forza vitale della natura. Io domino la mia mente e
l'asservo a me stesso. Conosco i suoi tranelli, le paure che mi infonde per
prevalere sulla mia volontà ed agire a suo capriccio. Io sono il suo sovrano
e l'asservo al mio volere: essa mi ubbidisce e fedele lavora per me con tutte
le sue possibilità consce ed inconsce. Anche quando la mia attività cosciente
è volta ad altro, la mia mente inconscia continua ad alimentare la mia
guarigione, attimo dopo attimo.
" "La mia mente è uno strumento prezioso, io voglio che sia la mia forza e la
mia chiarezza; perciò le impedisco di creare ombre che mi torturano e angosce
che mi annientano. E tu, malattia, non mi incuti alcun timore. Che cosa puoi
fare più che far morire il mio corpo? Niente può farmi cessare di esistere.
Morire è rinascere. La morte non esiste".
Le affermazioni decise e continue sono ripetute perché la forza di volontà,
dell'emozione o del ragionamento siano in grado di dare maggiore stimolo
all'energia vitale inattiva e sia indotta a riaffluire nei canali normali. A
questo fine sono importanti gli sforzi ripetuti e sempre più intensi.
Questi metodi sono inutili se non si stabilisce un rapporto con la
Supercoscienza che, per mezzo della Fede, della ragione e della volontà,
indirizzi l'energia vitale nei canali giusti. Ma l'efficacia di essi è
massima quando chi li pratica li usi con cosciente collaborazione con la
Supercoscienza da cui l'energia vitale è emanata.
L'esito positivo è allora garantito e si comprende l'unità tra Spirito e
materia, risolvendosi ogni disarmonia.
Il Maestro Yogananda scrive pure:
" Mentre è in corso la cura fisica, l'attenzione deve essere polarizzata non
già sulla malattia, altrimenti la fede s'indebolisce, ma sugli infiniti
poteri della mente. Per superare mentalmente paura, irascibilità, cattive
abitudini e cosí via, ci si deve concentrare sulle qualità opposte, ossia: la
coscienza del coraggio sarà l'antidoto per la paura, la pace lo sarà per
l'irascibilità, la forza per la debolezza, la salute per la malattia ".
L'attenzione, che ha la massima importanza, va mantenuta sempre viva e non si
deve mai allentare. Se si svia nella distrazione, si deve riportare subito al
punto di partenza.
La mente va disciplinata e deve obbedire: è la condizione indispensabile per
svolgere il suo compito.
Le malattie croniche
Poiché il ricambio delle cellule nel nostro organismo è continuo, la
guarigione delle cellule malate dovrebbe awenire automaticamente, venendo
sostituite da quelle nuove e sane. Se questo avvenisse regolarmente e senza
interferenze estranee, non dovrebbero esistere malattie croniche. Se non
avviene, è perché le cellule nuove vengono immediatamente attaccate dai
pensieri negativi.
Il nostro corpo è un aggregato di miliardi e miliardi di cellule, si dice 60
miliardi, che non sono sempre le stesse, ma che sono in continuo e
rapidissimo cambiamento. Ogni secondo della nostra vita 50 milioni ne muoiono
e altrettanti 50 milioni ne nascono, sostituendo quelle che vengono eliminate.
Finché questo ricambio awiene regolarmente, l'equilibrio del nostro corpo è
mantenuto e noi possiamo dirci in buona salute.
Questo prodigio della natura ci fa sentire sani e vigorosi, ma se il ricambio
non avviene regolarmente le cellule iniziano a riprodursi in forma errata e
allora siamo vittime di disturbi e di malattie.
Ogni cellula ha un campo di energia intorno a sé e da questo campo
energetico, da cui è circondata, attinge la sua vita. Quando vi è libero
corso di energia tra la cellula e il campo energetico, tutto va bene. Ma se
la comunicazione tra la cellula fisica e il campo energetico è in qualche
modo disturbato, allora sorge la disarmonia.
Il libero corso delle energie può essere disturbato e interrotto quando la
mente si inserisce tra i due, cioè la cellula e il campo energetico. Per
questo i pensieri hanno un'importanza fondamentale, per quanto riguarda la
salute del corpo. Il pensiero positivo è creatore, mentre quello negativo è
distruttivo: esso ha un effetto specifico sull'ipotalamo e su tutto il
sistema ghiandolare endocrino.
, La medicina psicosomatica è basata su questa verità scientifica. Lo stato
di salute e di malattia, la guarigione, sono associati strettamente alle
condizioni della psiche e ai pensieri che noi coltiviamo.
Il pensiero incide profondamente e in modo concreto sulla riproduzione e
sullo stato delle singole cellule e sulla loro qualità.
Quando la comunicazione tra le cellule e il campo energetico è disturbato da
pensieri negativi, le cellule si riproducono in forma errata, poiché vengono
programmate in forma sbagliata e, non svolgendo più regolarmente la loro
funzione, ne deriva allora la malattia.
Le cellule malate muoiono naturalmente e naturalmente sono sostituite da
altre, però malate anch'esse, perché alimentate dal pensiero negativo del
paziente stesso.
Allora bisogna impedire questo processo negativo che è all'origine di tutte
le malattie cosiddette croniche, che non sono croniche in sé, ma soltanto
perché è cronico il pensiero negativo del malato.
Per impedire questo processo degenerativo, il guaritore dovrà costruire col
pensiero delle cellule completamente nuove che vadano a sostituire quelle
malate. Ciò può essere fatto concentrando la mente sulla parte da guarire,
visualizzando la parte come già risanata e perfetta.
Elevando i pensieri alla potenza risanatrice del Cristo in noi, e nella
creatura malata, ci si deve convincere che Chi ha emanato la Vita infinita
può tutto e sa come riportare allo stato primo la parte che ha deviato dal
suo corso naturale.
Il pensiero costante alla malattia permette al male stesso di divenire
un'abitudine mentale e anche fisica. Si è come attaccati ad esso come ad una
compagnia, sia pure scomoda dell'esistenza.
Non ci si rende conto del danno che si arreca a se stessi.
Ci si convince quasi come non se ne potesse fare a meno. E allora il pensiero
negativo opera l'abitudine subconscia di pensare alla malattia e agisce sulle
cellule nuove che si ammalano. La tremenda forza del pensiero agisce su di
esse facendole ammalare.
Ci vuole del tempo perché, in un paziente sofferente di un male cronico, si
possano ravvivare la forza di volontà, la Fede o l'immaginazione indebolite.
Le sue cellule cerebrali, infatti, sono minutamente solcate da pensieri di
malattia. Come può essere necessario un lungo periodo di tempo perché possa
formarsi la cattiva abitudine di essere coscienti della malattia, cosí
occorrerà un po' di tempo perché possa formarsi la buona abitudine di essere
coscienti della salute.
Se affermate: " Sto bene ", ma in cuor vostro pensate che non è vero,
otterrete lo stesso effetto che se prendeste la medicina adatta e al tempo
stesso ingeriste una sostanza che ne neutralizza gli effetti. Nell'usare il
pensiero come medicina, badate a non neutralizzare, con pensieri errati,
l'effetto dei pensieri giusti. Un pensiero, per essere attivo ed efficace,
dev'essere alimentato da tale forza di volontà da saper resistere alla
reazione dei pensieri contrari.
Le affermazioni volte a guarire
E stato accertato che la fede nel successo e il desiderio ardente sono
fattori importanti per la riuscita di quello che si vuol ottenere.
Si deve desiderare intensamente e credere, senza tentennamenti, la cosa prima
ancora del suo ottenimento. Questo fattore psicologico per la riuscita della
guarigione deve essere naturalmente subordinato: 1. alla Volontà divina; 2.
se è per il vero bene.
Senza di ciò è meglio che la guarigione non awenga.
Chi opera per guarire a distanza deve avere, anzitutto, la certezza del buon
esito di quello che fa. Ma per rafforzare la fede nel successo, è necessario
affermarlo decisamente con parole ripetute più e più volte.
Nel Vangelo è detto che Gesù ringraziava in anticipo il Padre prima ancora di
compiere una guarigione, come se già l'avesse operata.
La vitalità o intensità del pensiero, cioè la sua potenza, è pure relativa
alla concentrazione ed anche alla ripetizione di cui è oggetto nella mente.
Un pensiero su cui si concentra l'attenzione intensamente ed a lungo, o che
viene ripetuto con molta frequenza, acquista una vitalità e una forza
particolari. E ciò indipendentemente dalla sua logicità, dal grado di verità
che contiene, dalla sua elevatezza, ecc... Per questo le idee fisse e le
monomanie riescono a sovvertire tutto il campo cosciente con la loro forza,
essendo fortemente vitalizzate.
Nell'accingerti a inviare un pensiero di guarigione ripeti, prima a te
stesso, tante e tante volte: " Sono certo che se è la Volontà di Dio guarirà
", ovvero: " Se la guarigione è il suo vero bene, tutto andrà per il meglio ".
Ripeti incessantemente, poi: " Io irradio l'Amore sul fratello che tra beve
godrà ottima salute " e ancora: " Io sono alleato alle Forze più potenti che
muovono la vita e tutto sarà risolto favorevolmente ".
Quando proietti pensieri di guarigione a distanza, metti tutta la tua anima.
Pensa pure a queste parole di Yogananda:
" La parola dell'uomo è lo Spirito presente nell'uomo. Le parole pronunciate
sono dei suoni originati dalle vibrazioni emesse dall'anima. Ogni parola che
voi ripetete dovrebbe essere satura di vibrazioni animiche. Le parole umane
sono prive di vita se non sono permeate di forza spirituale.
" Le parole cariche di sincerità, di convinzione e di Fede Sono come delle
bombe vibratorie altamente esplosive che, fatte esplodere, frantumano le
rocce delle difficoltà e producono il mutamento desiderato... Le parole o le
affermazioni sincere, ripetute con comprensione e con partecipazione del
sentimento e della volontà, indurranno sicuramente l'Onnipotente Energia
Vibratoria Cosmica a porgervi aiuto nelle vostre difficoltà. Dovete
rivolgervi a quel Potere con fiducia illimitata, escludendo ogni dubbio,
altrimenti la freccia della vostra attenzione sarà deviata dal suo obiettivo
".
Per la legge di risonanza le vibrazioni che noi emaniamo, con le nostre
intense e ripetute affermazioni, dovrebbero far vibrare allo stesso modo
l'anima dell'altro e muovere le forze guaritrici.
Altre affermazioni, di cui ti puoi valere, sono:
" Nel nome di Gesù tu vincerai ogni male ".
" Tu sei alleato con le potenze più grandi della vita che ossono compiere
prodigi ".
" L'armonia regna nelle tue membra ".
" Ogni parte del tuo corpo è sana ".
" Tu sei guarito ".
" Dinanzi alla potenza della tua volontà nessun male può resistere ".
" Tu hai rinnovato le tue cellule e hai rigettato quelle malate ".
" Tu sei risanato perché ogni cellula del tuo corpo è nuova ".
Naturalmente queste affermazioni possono essere fatte proprie anche dal
malato, che le pronuncerà in prima persona.
Le affermazioni vanno adattate al temperamento del paziente Yogananda scrive
ancora:
" Quando vi accingete a guarire qualcuno, scegliete un'affermazione adatta al
temperamento del paziente, a seconda che in lui predomini la fantasia,
l'emotività o il ragionamento. In tutte le affermazioni l'intensità
dell'attenzione è sempre l'elemento principale; altrettanto importanti sono
però la perseveranza e la ripetizione prolungata. Dovete intensamente e
ripetutamente alimentare le vostre affermazioni con devozione, volontà e
Fede, senza curarvi affatto dei risultati. Essi seguiranno naturalmente, come
frutto dei vostri sforzi ".
Le affermazioni producono suggestione che è la messa in moto nell'interno
dell'individuo delle meravigliose forze che vi sono latenti e che possono
produrre effetti straordinari, compresa la guarigione da mali ritenuti
incurabili Ma le affermazioni devono adattarsi all'individuo, poiché gli
uomini non sono tutti eguali. Le affermazioni possono essere proiettate e
trasmesse, tenendo conto del temperamento di ciascuno.
Per colui che trasmette, le affermazioni che fanno leva sulla volontà devono
essere accompagnate da una risoluzione ferma e decisa; quelle che fanno leva
sul sentimento vanno espresse con devozione; quelle che fanno leva sulla
ragione devono poggiare sulla logica più esatta.
Le affermazioni vigorose e decise, potenziate da una Fede nuova, agiscono
sull'energia vitale, scuotendola in maniera potente attraverso il
subcosciente nel quale s'imprimono.
Ma se la persona, che dovrà ricevere la suggestione, è di temperamento
intellettuale, è più influenzata da affermazioni che mettono in luce le
influenze che lo stato di coscienza esercita sull'organismo; deve poter
capire i motivi e le cause dell attività mentale.
' Per il tipo volitivo, ambizioso, combattivo è sulla volontà e I'impegno
attivo personale su cui bisogna far leva. Ma per l'uomo in cui predomina la
volontà può fare ben poco l'autosuggestione. Soltanto le affermazioni che
stimolino la volontà ad agire possono fare qualche cosa.
La suggestione prodotta dalle affermazioni è invece più valida per le persone
prevalentemente emotive e per quelle più ricche d'immaginazione. Per altre
possono valere altri metodi secondo altri temperamenti che non sono mai
netti, ma quasi sempre misti e con sfumature diverse.
Può avvenire anche che, dopo molti sforzi, il risultato sia apparentemente
nullo. Ciò accade quando il male è dovuto a karma.
Ma tu non puoi saperlo prima, quindi opera egualmente come se la guarigione
dipenda da te. Rimettiti alla Volontà divina e metti tutto il tuo impegno.
Farai sempre del bene con la tua azione; aiuterai il malato a comprendere il
suo male, ad accettarlo come necessaria esperienza purificatrice che lui deve
fare per la sua necessaria evoluzione.
Ma tu non sai se quel male è karma, e non sai neppure se quel karma, forse,
si può concludere proprio con la tua azione d'Amore. Per questo opera sempre
con Fede e fiducia, perché, in ogni caso, tu compi un'azione benefica per te
e per lui.
E l'Amore e la Fede operano prodigi.
La comunione tra anima e anima nell'unità della natura.
Quando ci si sente uniti all'Umanità nell'amore, tutte le menti divengono
stazioni trasmittenti su cui si può agire a volontà L'armonia è elemento base
dell'universo.
Il canale tra le cose, affinché possa stabilirsi una relazione tra di loro, è
la vibrazione. Se questa è affine, esse sono vicine anche se materialmente
lontane tra di loro.
La distanza non è fatta dallo spazio, inesistente, ma dalla non affinità
delle cose, dalla diversità di vibrazione che produce contrasto, dissonanza,
stonatura.
Quando vi è affinità, l'armonia è raggiunta e il canale di comunicazione è
aperto per il passaggio di ogni energia vitale.
Quanto più alta è la sorgente, tanto più è necessaria l'armonia da parte di
colui che vi attinge, perché è un avvicinarsi all'unificazione.
Inoltre, dal punto di origine fino alla registrazione finale, si deve
mantenere il collegamento in risonanza tra la sorgente e la modulazione di
arrivo, coincidendo senza distorsioni fra loro e senza interferenze.
L'uomo possiede la libertà di armonizzarsi con se stesso, con gli altri, con
la Vita universale. cominciamo -- col mettere ordine nella propria mente e
nel proprio cuore. A questo fine dovrebbe lavorare con tutto`l'impegno per
realizzare la più vera comunione col Tutto. Per giungere a ciò dovrebbe
mettere in atto, il più spesso possibile, il consiglio di un antico saggio:
Diménticati per gli altri.
Quelli che s'intentono senza parlare
Un tempo, nell'età dell'oro--si legge in antichi testi--, l'uomo emanava dal
corpo una radiazione autoluminosa, visibile dagli altri che ne intuivano cosí
i pensieri e i sentimenti, secondo la colorazione della radiazione stessa.
L'inganno era impossibile.
Allo stesso modo comunicano tra loro i Maestri, per mezzo di radiazioni di
luce. Cosí avverrà per l'umanità futura più evoluta.
Anche oggi, dal nostro corpo partono vibrazioni diverse secondo lo stato di
salute psico-fisica che i soli veggenti avvertono.
Vi sono esseri che s'intendono senza parlare, ma solo vibrando nella mente
ciò che devono dire. Diciamo " esseri ", perché si tratta non solo di uomini
che abbiano raggiunto un livello superiore di evoluzione, ma di entità dei
piani più alti che vivono in dimensioni all'uomo sconosciute.
L'uomo comune ha bisogno di usare la parola, perché ancora incapace di
pensare fortemente e di proiettare il proprio pensiero nella mente altrui con
la necessaria forza che riesca a imprimerlo, lanciarlo e, quindi, farsi
intendere.
La parola dà corpo al pensiero, lo rafforza nella mente di chi parla e in
quella di chi ne sente pure il suono. Per questo coloro che sono ancora
incapaci di vibrare con la necessaria efficacia sono deboli di mente, e
soltanto con la parola possono intendersi, benché neppure sempre.
Ogni uomo di forte volontà è capace di proiettare il proprio pensiero verso
altri, in modo cosciente per suggerire idee, aiutare chi soffre.
Il pensiero d'Amore è come una scia che parte da te e avvolge la persona cui
tu pensi, la protegge e l'aiuta. La sua anima l'avverte sempre, anche se la
personalità non ne ha avuto sentore.
Ma l'effetto è sicuro, perché il pensiero è una forza reale e concreta che
l'uomo comune ignora.
Gli uomini comunicano tra loro ordinariamente, attraverso i mezzi della
personalità illusoria, che non è il vero nostro essere, ma è soltanto la
maschera effimera e ingannevole che tanto differisce tra gli uni e gli altri.
Per questo si sentono separati, e di qui gli innumerevoli contrasti che
amareggiano l'esistenza.
Chi rimane sul piano della maschera, sente e vede soltantola parte grossolana
e non va oltre. Sviluppando i sensi più raffinati, quelli psichici, si è già
su di un piano più elevato.
Ma tu puoi comunicare con gli altri per altra via, la più sicura.
Gli uomini sono attratti reciprocamente per simpatia e allontanati per
antipatia. La Natura si serve anche dell'attrazione fisica. Molti destini si
realizzano per questa via. Questa è la norma e la regola sul piano umano e
non c'è nulla da recriminare se le cose avvengono in questo modo, essendo
quello della Natura, maestra di vita, il metodo saggio per quelli cui è
adatto.
Ma nel progressivo andare della vita, quando l'uomo sta per esaurire le
esperienze più grossolane, sente il bisogno di andare oltre, alla ricerca di
qualcosa di più e di meglio, di più alto, di più adatto all'esigenza nuova
che lo spinge ad ascendere.
Se tu avverti questo bisogno, hai ben altra via per comunicare con gli altri
uomini, al di là del piano della personalità Se l'uomo fosse soltanto persona
( = maschera) questo non sarebbe possibile, come naturalmente non è possibile
a coloro che credono soltanto alla personalità e alla esistenza materiale.
Ma, come sai, la persona è soltanto la superficie, la corteccia sotto cui si
celano ben altre realtà.
Dietro questo velo tu trovi l'uomo vero, l'anima, con tutti i suoi
sentimenti, e, più sotto ancora, c'è l'uomo reale, l'Io Scintilla Divina, il
nostro vero essere, radice, origine o punto di partenza di tutto il resto. In
questa parte tu sei uguale a tutti gli uomini, tanto come sei differente
nella personalità.
Per questa via tu puoi comunicare con ogni fratello che è come te e tu sei
lui: nella realtà noi siamo una cosa sola come le gocce dello stesso mare.
Un contatto di anime
Negli stati di grande tensione, la telepatia è uno dei fenomeni più
frequenti. Non c'è chi non abbia letto o sentito raccontare fatti
sorprendenti di persone che hanno visto o sentito, a centinaia di chilometri
di distanza, un morente o in pericolo di morte da parte di quelli che
l'amavano. Ernesto Bozzano ne racconta molti nei suoi libri.
Nella vita della scrittrice svedese Selma Lagerlof è narrato che essa aveva
lavorato incessantemente per terminare il romanzo La casa li Lilliecrona nel
quale figurava una scena in cui il protagonista, che era un violinista, si
era messo sotto le finestre della donna amata a suonare una musica d'amore
per lei. Finito di scrivere questo episodio, la scrittrice andò da sua
madre, in letto ammalata, ad annunziarle che il romanzo era finito.
" Quella sera--disse alla figlia--un violinista è venuto a suonare sotto la
mia finestra, forse avrai inteso anche tu. Che musica deliziosa e di alta
ispirazione! ".
Selma restò di stucco. Non aveva udito nulla. Volle informarsi presso altri
inquilini della casa: nessun musicista era stato lì a suonare.
" Noi sentiamo spesso la malattia del nostro paziente per un'azione di
telepatia " ripeteva l'illustre clinico Prof Pietro Valdoni.
Questa chiaroveggenza telepatica è una dote di pochi medici, poiché la
maggior parte è ferma alle analisi, non sempre concordanti e risolutive.
I grandi clinici, che sono diventati famosi, devono a questa dote i
risultati, talora meravigliosi che ottengono. Gli altri sono, purtroppo, dei
ragionatori, intellettuali che sono divisi proprio dalla visione
intellettuale.
Ma vi è di peggio: ve ne sono di quelli paragonabili ai carrozzieri che
guardano soltanto la carrozzeria, non il motore.
Non c'è nessuno oggi, sia pure di modesta cultura, che ignori i fatti della
telepatia o, come è spesso chiamata, della trasmissione del pensiero. E un
fenomeno perfettamente accertato scientificamente, benché per molto tempo se
ne sia negata la possibilità.
Questa facoltà, consistente nella capacità di emettere radiazioni pensiero
che influenzano la vita nostra e quella che ci circonda anche a distanza, è
una facoltà posseduta da ogni uomo, sia pure in modo diverso e in grado vario.
I fenomeni telepatici ci mostrano che la vita psichica dell'uomo è
indipendente dalla sua attività cerebrale. Le barriere dello spazio non hanno
alcun potere di dividere ciò che è unito con la mente e col pensiero.
Nella telepatia è dimostrato che il pensiero è al di fuori delle leggi dello
spazio e del tempo. Infatti, nella telepatia la ricezione è immediata; non si
tratta di velocità nello spazio, ma di contatto di anime su un piano extra
spaziale ed extra temporale. Contatto non soltanto tra creature umane, ma
anche con esseri di piani superumani.
Lo stato emotivo, che è la caratteristica del fenomeno telepatico, si
comunica per risonanza da anima ad anima, quando trova chi sia nella
condizione ricettiva di vibrazione affine all'emittente.
Allora, è l'anima che comunica all'anima direttamente, senza intermediari ciò
che deve dire, tanto che l'uomo può credere che quei pensieri siano i propri
e, quindi, non solo li accetta ma li difende.
Non sono troppo frequenti questi incontri di anime, perché gli uomini sono
molto differenti tra di loro e rari i momenti in cui, tra quegli stessi che
sono affini, vi sia identico stato d'animo.
Nella telepatia come nella chiaroveggenza, nella precognizione, ecc. non
entrano affatto i sensi fisici. Sono fenomeni detti extrasensoriali, cioè al
di fuori dei sensi fisici.
Il rapporto affettivo ed emozionale tra due persone rende possibile il
fenomeno, poiché il pensiero tra coloro che sono in sintonia tra loro fa
vibrare eguale pensiero, ma non si tratta di vibrazioni fisiche, bensí
psichiche e spirituali di risonanza su un livello elevato.
Vogliamo affermare che la telepatia è essenzialmente un contatto di anime,
presenza reale di chi trasmette con chi riceve. Riguarda le anime, non i
corpi. I sensi non vi entrano affatto; appartiene a un piano superiore che
trascende le comuni leggi della materia.
Da questo punto di vista sono vanificate tutte le teorie parapsicologiche per
guardare da un piano più alto da cui si scorge un panorama più ampio.
Si sono ipotizzate forze sconosciute. onde. elettricità, ecc., ma non si è
pensato al fenomeno dal punto di vista più elevato, al contatto tra due anime
che si trovano al di là del tempo e dello spazio, in unione d'Amore,
nell'unità della natura.
Anche oggi si continua ad usare il paragone con le onde radio, si parla di
trasmissioni e noi stessi lo abbiamo fatto. Si paragona a quello che l'uomo
conosce e ciò per farsi intendere, per dare un'idea concreta, comprensibile a
tutti. Ma in verità nella telepatia si tratta di contatto di anime, anche se
la scienza non può giungere a questo.
Immaginiamo due menti che si trovino in continuo e totale rapporto
telepatico, cosí che ogni esperienza dell'una parte influenzi direttamente le
esperienze dell'altra--scrive H.
H. Price.--Vi è ancora ragione di parlare di due menti distinte e separate,
piuttosto che di una sola? " In ogni tuo simile, uomo o donna, vedi un'anima.
Ciò che appare agli occhi non ha valore: l'incontro visivo è solo
un'illusione ed è determinante soltanto per i meno illuminati. Non ti fare
ingannare da questa: è la parte effimera.
Cerca di sentire l'anima dell'altro.
Quanto più si pensa a qualche cosa e a qualcuno, tanto più si stabilisce
subito una comunicazione con lui. Tu forse non sai che la cosa o la persona
risente il richiamo che fai ed è come se tu accendessi una luce lontana.
Ricorda una cosa fondamentale e cioè: la parte vera, quella spirituale, di
ciascuno avverte sempre le tue irradiazioni pensiero, anche se non ne
traspare nessun segno dall'esterno, perché essa non ne dà comunicazione alla
personalità. O meglio, questa non la percepisce a causa dei diaframmi che la
separano dall'Io spirituale. Soltanto nelle persone più sensibili il
diaframma è più sottile.
La parte vera cosciente di ciascuno è proprio quella che gli uomini chiamano
Inconscio e subcosciente o con altre distorte denominazioni. All'opposto,
quello che essi chiamano io cosciente è quello della personalità, proprio
quella che non sa, che recepisce soltanto le cose formali e materiali, mentre
è foderato per le radiazioni più sottili che ignora.
Quando avvicini una persona rivolgiti subito al suo Io spirituale, a quella
Presenza divina irradiante, affinché ricolmi di luce purissima la persona che
ti è dinanzi. Puoi farlo anche per una persona lontana a cui pensi. La tua
attenzione sia ferma su questa Divina Scintilla e prega che essa usi quella
Luce per la realizzazione del bene.
Visualizza anche il corpo della persona, circondato dall'aura di luce che
emana dal suo Io spirituale, più o meno irradiante a seconda delle bende di
cui è rivestito. Quest'aura è la sua protezione dagli attacchi esterni.
Cerca pure di metterti in contatto con la Guida spirituale della persona:
concentrati un istante, parlale e fa' questo con tutto il tuo Amore.
Chi impara a comunicare direttamente con l'Io spirituale dell'altro, sentirà
e si farà sentire. E lui il motore ed è fatto della stessa essenza in tutti,
perché Scintilla dello stesso Sole, sia pure rivestita in maniera diversa in
ciascuno.
Non avere fretta nel giudicare gli altri: pensa che gli elementi sui quali
sei portato a giudicare sono solamente esteriori e rifletti che quelli veri
li ignori, ti sfuggono, perché appartengono a un piano più alto di vita.
Lascia alle cose il loro andare che è mosso da una forza divina che agisce da
miliardi di epoche, prima che la tua piccola forza fosse capace di quel poco
che sa fare, e continuerà ancora periodi di tempo.
Tu ignori a che cosa tenda l'eterno andare delle cose; a te sfugge il
finalismo universale e non sai il perché di quel ritmo che tu stimi lento e
ardisci con infantile audacia di modificare.
Non pensare male degli altri. Se ritieni un'altra persona malvagia o stupida,
tu le suggerisci male ed errore: se soggetta alla suggestione della forza del
pensiero altrui, essa ne risentirà I'influenza più o meno forte. In questo
modo puoi diventare complice del male stesso che le attribuisci.
Se tu, invece, invii pensieri d'Amore e di stima a qualcuno gli vengono
suggeriti pensieri di bene e allora avrà una benefica influenza nella sua
vita e nella sua condotta. Se il cuore e la mente sono pieni d'Amore, tu
ispiri naturalmente Amore a tutte le persone con le quali vieni in contatto.
Inoltre, la stessa influenza che hai ispirata agli altri tornerà da te da
coloro ai quali l'hai ispirata.
Se vogliamo Amore dobbiamo dare Amore. Saremo amati nello stesso grado in cui
amiamo. Se siamo causa di bene, tornerà a noi soltanto bene.
I pensieri sono forze: a ciascuno tornano quelle che lui stesso emana. Questa
è legge universale, come tutte le altre leggi che la scienza studia sul piano
fisico. E, quindi, scientificamente vero che se noi amiamo, torna a noi bene
e Amore.
Che ogni tuO atomo sia Luce, per dare Luce agli altri.
Nessuna ombra. Il tuo cuore sia tutto verso tutti, senza riserve i tuoi
sentimenti d'Amore, senza eccezioni. Questa è la vera comunione, quella che i
riti adombrano soltanto nel simbolo.
Tu sei un Punto di Luce per ogni fratello.
Una trasmittente amica
L'uomo non è davvero la stazione di arrivo della Grande vita.
Prima di lui Esseri ben più evoluti hanno già percorso le vie della Terra che
ora lui sta percorrendo, incontrando le stesse difficoltà ch'egli trova oggi
per attuare la propria evoluzione.
Essi osservano il nostro cammino, le nostre vicende umane come fratelli
maggiori che hanno cura dei più piccini, mossi da quella legge d'Amore
divenuta per essi la vita stessa.
Anche noi arriveremo là dove essi sono, aiutati e guidati pure dai loro
suggerimenti, dalle ispirazioni che non mancheranno a chi sa coltivare il
contatto con loro. La preghiera è il mezzo di questo contatto; ma non la
preghiera intesa soltanto come richiesta di qualche cosa per utile personale
e spesso materiale, ma la preghiera intesa nel senso di conversazione e di
unione con chi vede i problemi dell'esistenza con altro occhio e può
consigliarci per il meglio, secondo il fine spirituale da raggiungere, per il
vero bene. E il viandante che chiede informazioni a chi conosce la strada per
averla già percorsa.
Da dove vengono le buone idee
Generalmente noi ignoriamo l'origine da cui le nostre idee e i nostri
pensieri provengono. Eppure, poche cose ci procurano tanta soddisfazione
quanto una buona idea.
Talvolta ha inciso profondamente nella nostra vita, ne abbiamo sentita
l'efficacia e i benefici in certi momenti nei quali eravamo alle prese con
problemi assillanti che abbiamo risolti come per incanto. Abbiamo continuato
a lavorare come se l'idea fosse stata soltanto nostra o abbiamo creduto
perfino al solito inconscio, questo idolo dei tempi moderni, non sapendo che
cosa è, né indagato come abbia fatto a comunicarcela.
Non abbiamo, forse, mai pensato alla provenienza delle buone idee, quelle che
hanno mandato avanti la vita e hanno fatto progredire gli uomini. Infatti,
sono state le buone idee che uomini da noi chiamati geniali, nelle scienze e
nelle arti, hanno profuso per il progresso dell'umanità. Se ne trovano esempi
in ogni campo, anche nei più modesti come in quelli delle applicazioni
tecniche, nell'artigianato e in quelli più elevati del misticismo, della
filosofia, della matematica, della musica e nelle invenzioni di ogni genere.
Dai piani più elevati della Grande Vita, l'uomo riceve influssi benefici di
pensieri, d'ispirazioni come coloro folgorati improvvisamente da idee anche
estranee al loro modo ordinario di pensare.
L'irradiazione dai piani più elevati è perenne, ma è avvertita soltanto nei
momenti di sintonia con la stazione emittente da parte di chi ha raggiunta
una certa sensibilità.
Invano la stazione trasmette se non vi è chi sia in grado di ricevere.
Per questo non sono molti quelli che sono mossi da ispirazioni elevate. E una
telepatia verticale che dobbiamo essere pronti a ricevere.
Le grandi direttive dell'azione vengono sempre da centri che guidano
l'evoluzione dell'umanità a coloro che dal grande Piano divino sono eletti a
questo fine, perché pronti e idonei a operare.
Ma vi è pure un'altra fonte da cui derivano le buone idee:
quella che dall'Io spirituale va all'io della personalità. E una telepatia
verticale, ma interiore, per la guida quotidiana della nostra esistenza,
tanto bisognosa di aiuto e d'ispirazioni. Chi sa attingere a questa fonte,
con l'unione continua con l'Io spirituale, ha ben realizzato la sua esistenza
e può camminare sicuro per le vie del mondo, con la certezza di essere ben
guidato.
L'altra fonte, da cui si possono ricevere suggerimenti ed ispirazioni, è
quella a mezzo della telepatia orizzontale, cioè i pensieri che noi captiamo
dagli altri uomini e pure dal mondo mentale che ci circonda.
E avvenuto, talvolta, che siano stati in parecchi ad avere le stesse idee e
perfino a realizzare le stesse invenzioni, pur trovandosi in luoghi diversi o
anche in tempi diversi, senza che l'uno sapesse nulla dell'altro.
La cronaca e anche la storia ce ne offrono una documentazione curiosa e
interessante.
Le idee sono per cosí dire nell'aria e chi è nella condizione ideale di farlo
le capta e le realizza, anche se alcuni si limitano soltanto alla captazione
senza realizzarle.
Accennando alle fonti da cui provengono le buone idee, non si vuole
certamente escludere che l'io della nostra personalità, l'intelligenza di
ciascuno, possa illuminare la nostra mente con idee nuove e costruttive.
Anzi, è proprio questo cui ognuno deve tendere col massimo impegno e costante
esercizio, in maniera da operare il migliore affinamento. La personalità è
strumento dell'Io spirituale e più lo strumento è perfetto e meglio l'Io
spirituale è in grado di realizzare il suo compito.
La comunione con le entita dei piani superiori
Quando l'esistenza dell'uomo è ispirata da principi elevati, prende forza da
quei piani superiori da cui riceve l'ispirazione.
Sarà allora improntata a un modo di vivere sereno. Le stesse inevitabili
meschinerie dell'esistenza quotidiana saranno vissute in maniera saggia e
distaccata, senza esserne travolti.
Da quei piani viene emanata continuamente la potente radiazione
indispensabile alla vita stessa della Terra e dei suoi abitatori. Se
cessasse, sarebbe la fine: l'equilibrio del mondo è nelle loro mani.
Le irradiazioni dei più alti Piani della Vita hanno legamento con la
Scintilla Divina che è in ogni uomo. Le loro VibraZiOni Si sentono
maggiormente quanto più noi abbiamo pensieri elevati rivolti verso l'alto,
poiché con questi pensieri noi richiamiamo ancora di più le vibrazioni
dall'alto. E cosí che ogni nostro pensiero emanato torna a noi rafforzato.
Le Entità dei piani superiori ascoltano i nostri pensieri.
Tu puoi parlare loro come ti fossero vicine.
Non sono energie atmosferiche, ma forze intelligenti che i Grandi Esseri
ritrasmettono alla Terra.
Nei riguardi delle trasmissioni pensiero delle Entità Superiori, noi siamo
come i ripetitori televisivi collocati nella posizione adatta: noi dobbiamo
ritrasmettere agli altri le onde di Luce che riceviamo. Adempiremo in tal
modo alla legge di Amore, secondo la quale si deve dare ciò che si riceve.
Salendo sempre più in alto nella vita spirituale, ci troveremo nelle
condizioni migliori per ritrasmettere a tutti, in ogni punto, ad una più
ampia cerchia, ciò che ci viene trasmesso dai Maestri.
Visualizza con intensità l'effettuarsi concreto della comunione d'Amore tra
gli Spiriti cosmici e l'umanità, affermando con fede pura:
In questo istante le illimitate legioni di Luce discendono, circondano,
attraversano la Terra e tutta l'umana tenebra scompare.
Importante è mettersi in ascolto
Per comunicare con altri è necessario non solo trasmettere, ma anche
ascoltare: è uno scambio reciproco.
Ma per ascoltare è necessario far tacere la mente. Il silenzio della mente è
la condizione per ricevere ciò che ci viene comunicato.
Ascolta e parla con l'anima. Se non metti da parte il lavoro cerebrale, nel
momento decisivo non riuscirai ad effettuare il contatto col Divino che è
sentire da spirito a Spirito.
L'aereo può decollare allorché entra in azione il meccanismo del volo, dopo
che i motori di terra hanno cessato di rullare.
L'ipertrofia della mente impedisce la ricettività più sottile che è quella
spirituale. La mente è strumento per lo studio analitico delle cose materiali
e sensibili, mentre è d'impedimento per quelle dello spirito che sono a un
livello più elevato e su un piano più sottile.
Lo stato del nostro animo è paragonabile a quello di una stazione ricevente:
se è sulla stessa lunghezza d'onda della trasmittente, la ricezione avviene
con naturale facilità. Si deve curare al massimo lo stato del nostro animo;
elevandolo alla più alta qualità possibile, è mettersi nella condizione
favorevole per ricevere meglio ciò che è bene.
La stazione con la quale si entra in sintonia è della più alta importanza: da
essa dipende la qualità di ciò che si ascolta.
Sintonizzarsi con la stazione di Luce e di Amore è attingere alla vera fonte,
ma se manca questa sintonia tutto è inutile e non potrà realizzarsi alcun
contatto.
Quando avrai fatto questo, mettiti in ascolto per udire ciò che fa bene alla
tua anima.
Per questo l'ambiente nel quale si trova il ricevente è di grande importanza.
Se è armonico, lontano da rumori, si sente sicuro da ogni urto eterogeneo
acustico o psichico che penetri l'ambiente a produrre distorsioni per
interferenze.
Per questa ragione chi lavora sul piano del pensiero, artisti, scrittori,
preferiscono i luoghi isolati o il silenzio della notte.
I disturbi giungono per le vie eteree come quelli che fanno gracchiare la
radio nei momenti che scarica il temporale.
Un ambiente moralmente evoluto favorisce la ricezione, mentre, al contrario,
quello saturo di pensieri negativi disturba e interferisce. Le musiche
sintonizzanti di Wagner, Chopin Liszt, Mussorgsky, Palestrina, Debussy
aiutano, all'opposto degli schiamazzi degli odierni primitivi, e ancora
intimamente selvaggi, che sono soltanto frastuoni e non musica. Questi hanno
il potere negativo di rompere il collegamento con i centri trasmittenti.
Tutti sanno come siano evanescenti i pensieri, pronti a sfuggire se non si
afferrano e non si fissano subito. Ma per fermarli occorrerebbe la fissazione
immediata. Ma chi può dominare la contemporaneità? Non è facile.
Tener loro dietro è una tensione nervosa che è logorio. Se vengono
interrotti, c'è allora fatica per la tensione. Per questo motivo chi scrive o
dipinge sotto l'impulso ispirativo lo fa in modo rapidissimo, vorrebbe la
fissazione immediata (vedi Michelangelo, Le Sage e mille altri), lasciando la
forma e i dettagli agli automatismi. Allora può essere utile l'affinamento
operato dalla cultura, dovendo certe conoscenze della forma essere istintive
per raggiungere questo fine. Ma non la cultura come è intesa comunemente e
meno ancora l'erudizione. Per l'ispirazione e la medianità di alto livello,
che portano la vera conoscenza, la cultura non serve e non c'entra. Anzi, se
non digerita, è bagaglio inutile e zavorra che appesantisce e impedisce la
vera conoscenza. Quel che conta è l'apertura dell'anima, che è data dalla
semplicità dello spirito.
L'incolta Giovanna d'Arco ne sapeva più dei giudici che la condannarono. Per
questo poteva dire: " .... io so leggere in un libro dove voi non sapete
leggere... ".
L'ispirato è un sensitivo spesso molto evolutivo. La più vera sapienza è
frutto di evoluzione, non di cultura.
Noi siamo parti dell'unica vita
Gandhi ha scritto: " Voi ed io siamo una cosa sola. Io non posso farvi del
male senza ferire me stesso *>.
" Tutto è uno ", secondo l'antico assioma ermetico. Nell'unità della natura,
il tutto è un corpo solo.
Il pensiero non deve percorrere o superare distanze, né deve impiegare alcun
tempo per raggiungere persone o luoghi, perché la sua essenza è al di là del
tempo e dello spazio che ha trasceso.
Quando il pensiero è attivato, è nell'attimo stesso là dove agisce.
Il tempo e lo spazio esistono per l'uomo il quale non ha realizzato il
concetto dell'unità della natura, cioè che tutto quanto esiste, benché
apparentemente separato l'uno dall'altro, in realtà è una cosa sola. Tutto è
un corpo, anche se fatto di molte membra. Tutto è uno e tutto vive. L'unità
della natura è verità fondamentale, insegnata dall'antica iniziazione.
Per chi ha realizzato questa verità, sono chiariti tanti fenomeni, per gli
altri inesplicabili.
Lo spirito non conosce creature vicine, né creature lontane, né passate o che
saranno, né altrui, né estranee, ma comprende i valori eterni, nell'Unità
della fratellanza dell'umanità di sempre.
La comunione fra anima e anima è la vera espressione dell'Amore. Tu puoi
realizzarla nonostante gli ostacoli materiali dello spazio e del tempo che
sono impotenti ad impedirla, perchè fatta di spirito che non ha limiti nè
confini.
L'anima universale, nella quale siamo immersi, ci fa partecipi del sentire di
ogni altro e in questa unione ciascuno può conservare la propria diversità,
purché in armonia con ogni essere poiché ognuno è parte dell'unica Vita. Il
nostro prossimo siamo noi stessi. Noi siamo una sola cosa con gli altri e con
tutte le cose. Le divisioni sono soltanto apparenti per la diversità delle
forme.
Come le acque di un oceano, noi ci muoviamo col pensiero e con l'agire nello
stesso ambito di ogni altro; ciascuno essendo parte della stessa unità, noi
viviamo la vita di tutti, anche se in apparenza vi è tra noi separazione.
L'incontro di anime, anziché di personalità, è la cosa più bella che possa
avvenire. E la nota di sintonia che vibra unisona, potenziata e gioiosa. Si
raggiunge allora il più alto livello di armonia, all'opposto degli incontri
di personalità nei quali si manifestano tutte le differenze e gl'inevitabili
contrasti.
L'antica sapienza conosceva che tutto ciò che esiste costituisce una sola
unità, pur nelle sue apparenti e molteplici diversità. Nella realtà tutto è
uno, un corpo solo, legato nelle diverse componenti da una forza misteriosa,
cosicché ogni variazione di una parte va a cambiare pure lo stato delle altre.
In questo processo di modifica, il pensiero, anche se invisibile ha influenza
primaria, anzi ne è l'agente primo. La sua potenza e la sua forza, riflessa
poi nelle azioni, è ben nota a coloro che hanno posto il loro studio alle
cause della vita. Tutto deriva da esse. L'impiego malvagio della forza
pensiero può produrre danni incalcolabili.
Cosí, non vi è sciagura di grave portata, singola o collettiva, che non sia
stata preceduta da una disarmonia. Non c'è malattia che non sia causata da
qualche eccesso o carenza, originate sempre da un pensiero errato. La
malattia o la sciagura tendono a ristabilire quell'equilibrio, rotto dal
pensiero distorto. La forza di pressione dei pensieri è capace di produrre
guerre, rivoluzioni, terremoti e cataclismi sul piano fisico L'uomo non è
separato dalle cose: il pensiero agisce sulle cose come corpo contro corpo.
Tutta l'azione dei malefici è basata sul tremendo potere del pensiero.
I fenomeni telepatici, ormai scientificamente accertati, dimostrano come le
menti umane sono in relazione fra loro sul piano mentale allo stesso modo che
sul piano fisico.
Se gli uomini conoscessero questo, sarebbero certamente più accorti nell'uso
della loro mente. I danni che si possono arrecare col cattivo uso della mente
sono incalcolabili.
Ma non ci si deve occupare soltanto del riflesso negativo dell'uso del potere
mentale, non si deve dimenticare il grande bene che possiamo fare con l'uso
positivo della nostra mente, aiutando gli altri con i nostri pensieri che
giungono a chi ne ha bisogno come un vero ristoro nei momenti grigi
dell'esistenza, a persone che siano sul punto di compiere atti inconsueti.
L'unità nell'Amore
L'Amore è lo stato di più alta sintonia. Quando c'è l'Amore, cessa il
molteplice e si realizza l'ideale della vita che è l'unità, per cui la gioia
e l'Amore toccano ogni parte della stessa anima, pur nelle più diverse
manifestazioni.
L'Amore è espressione della religione più evolutiva, perché non è soltanto
manifestazione cosmica: esso compie il prodigio di collegare tutto ciò che
appare diviso e stabilisce il contatto con ogni essere di ogni livello, per
ogni dove, senza alcun limite.
Dio è Amore, perché pervade e unisce il tutto. Verso l'Amore tende tutta la
vita, perché dove non c'è Amore vi è paralisi, membra dove non circola la
linfa vitale, quindi destinate a perire.
Il fluire scambievole di pensieri di bene è la vera comunione dei santi, che
unisce tutti nell'Amore.
Salire coscientemente su questo piano di Luce, dove l'Io spirituale agisce, è
il massimo raggiungimento nell'esistenza umana.
E questa l'aura nella quale si vive in una perfetta armonia.
Gli uomini sono fra loro in contatto ininterrotto con il loro Io spirituale,
poiché essi sono una cosa sola. Ma la personalità l'ignora, perché l'Io
spirituale è separato da essa da un diaframma e non è in grado di comunicare.
Soltanto in casi eccezionali l'Io spirituale comunica dell'io della
personalità quello che sa, che vede, che sente. Si hanno allora i cosiddetti
fenomeni paranormali, di veggenza, di chiaroudienza, di premonizione e simili.
Gli uomini si affannano a studiare questi casi, ma non li comprenderanno
appieno finché li guardano dal punto di vista materialisticO. Se prendessero
in considerazione il fatto dell'unità della natura e della vita, soltanto
apparentemente divise in tanti frammenti, e che in certi casi cade la
divisione apparente, allora potrebbero capire quello che avviene.
Ciò che opera il prodigio di far cadere ogni divisione è l'Amore. L'Io
spirituale di ogni uomo è unito nell'Amore con l'Io spirituale di tutti gli
altri uomini.
Salendo coscientemente nel piano dell'Amore, l'uomo realizza quell unità di
cui normalmente non si rende conto. Su quel piano è in contatto non solo con
gli altri, ma con tutto ciò che vive.
Francesco, che parlava ai pesci e agli uccelli e colloquiava con frate lupo,
aveva raggiunto quel piano altissimo in cui tutto è uno. Cosí con frate sole,
sorella luna, sorella acqua, ecc.
sentiva l'unità della Natura e della Vita.
Egli sentiva i pensieri degli altri, i sentimenti e ogni altra vibrazione. Un
giorno--è narrato ne I fioretti--in compagnia di frate Masseo erano stati a
predicare a Siena, ospitati dal vescovo per la notte. " La mattina seguente
frate Francesco si levò col suo compagno e partì senza niente dire al
vescovo. Di che frate Masseo andava forte mormorando per la via fra se
medesimo, dicendo: "Che è quello che ha fatto questo buon uomo?... al vescovo
che tanto l'ha onorato non ha detto solo una buona parola, né pure ha
ringraziatolo?". E gli pareva che si fosse comportato male, ma poi ritornato
in sé si pentí della sua mormorazione pensando al bene che Francesco aveva
fatto in Siena ".
Frate Francesco aveva sentito tutto, dentro di sé, quello che frate Masseo
era andato rimuginando durante il cammino.
Frate Masseo non sapeva ancora niente della telepatia, naturalmente, e
riteneva che Frate Francesco non sentisse quello che lui pensava. Ma dovette
rimanere sbalordito quando Frate Francesco gli disse avvicinandosi a lui: " A
quelle cose che ora pensi sono utili e buone perché ispirate da Dio, ma la
prima mormorazione che facevi era superba e vana e messa dal demonio
nell'anima tua ".
Frate Masseo, accorgendosi che Francesco conosceva i segreti pensieri
dell'anima sua, ebbe maggior riverenza per lui e probabilmente si astenne in
seguito dal pensar male, per non farsi cogliere in flagrante.
L'armonia col tutto
Non vi è realizzazione più bella di questa comunione universale alla quale
tutti dovremo pervenire attraverso il travaglio dell'evoluzione: è il sommo
della scala, dopo aver saliti uno ad uno i tanti gradini dell'esperienza
umana.
L'uomo giungerà a comunicare con gli altri mediante le vibrazioni dei suoi
corpi più sottili senza l'uso della parola, come fanno i Maestri e gli Esseri
più elevati.
Ogni pensiero si manifesta mediante il colore che gli dà il sentimento e ciò
avviene naturalmente come per la respirazione.
In tal modo il pensiero non può neppure essere travisato, come avviene quando
è espresso con le parole. Il pensiero, allora, prende forma, cosí si potrà
ravvisare anche concretamente.
Ciò avviene anche ora, ma l'uomo non lo può vedere né toccare.
Da ciò si comprende la necessità dell'auto-controllo, che limiterà la
disastrosa confusione creata dai discordanti sentimenti umani.
Noi siamo in diretta comunicazione con la parte divina ditutti gli uomini,
anche se questo è generalmente ignorato.
Per questo siamo in grado di conoscere ciò che si passa nelle altre menti e
pure nel loro interno.
Ciò che è in armonia tende a unificarsi con ciò che è nella stessa armonia.
Ne segue che, nella misura in cui il nostro pensiero si libera dagli
attaccamenti alle cose della Terra, entra in armonia più stretta con quella
dell'Infinito, e si stabilisce un legame più intimo.
Ma soltanto chi ama potrà toccare questo traguardo.
Chi odia non potrà stabilire giuste relazioni con la Legge e col Tutto,
perché l'armonia scaturisce soltanto dalla sorgente dell'Amore.
Un centro d'irradiazione del bene.
I messaggi dell'amore dovrebbero essere portati dal solo pensiero che si dice
traversi gli spazi diecimila volte più celere di quello dei raggi del sole
che fugano le ombre della Terra.
Senza dubbio è per questo che gli antichi apprestarono le ali all'Amore e
aggiogarono al suo carro le nobili colombe.
SHAKESPEARE, Giulietta e Romeo, II, 5
Come il sole s'illumina della luce e del calore che irradia da se stesso e
non di elementi estranei, cosí tu sei, vivi e ti illumini dei pensieri che
coltivi e delle azioni che compi.
Tu sei quello che emana da te. Se emani il Bene, tu sei un Centro
d'irradiazione di Bene. Sarai illuminato dal Bene stesso che tu emani.
Poiché sei un Centro d'irradiazione, tu sei un punto di Luce che nessuna
forza contraria potrà toccare. Sarai al di fuori e al di sopra del raggio di
azione dell'umana negatività.
Tu sei una stazione trasmittente invisibile, di cui sei gestore e
proprietario unico. Essa è di una potenza che supera le altre trasmittenti
comuni, perché può arrivare ovunque, senza limiti.
La fascia di trasmissione comprende tutte le gamme esistenti, le supera, va
oltre e non ha interferenze. Non è soggetta alle leggi umane, poiché il Bene
è legge a se stesso.
Non guardare al risultato immediato e constatabile: importante è emettere.
Può darsi che non te ne accorga neppure subito, ma è certo che sarai
ascoltato e avrai compiuta la più importante opera dell'esistenza umana: il
Bene.
Sii stazione trasmittente che irradia onde benefiche, punto di appoggio di
Entità di Luce. Dal fondo del cuore proietta pensieri e sentimenti e porta
una carica d'Amore su tutti gli esseri e sulle cose.
Quando ti poni nello stato d'irradiazione, ti trovi nella condizione ideale.
Mantenersi nella disposizione permanente in quello stato, visualizzare se
stesso entro un globo da cui partono raggi di Luce d'Amore e potenziare dal
piano della coscienza quest'azione benefica.
Tu puoi irradiare ovunque, senza limitazioni di spazio e di tempo, perché sei
Scintilla Divina.
Irradiare, letteralmente, è proiettare raggi che danno luce e calore agli
uomini e a tutto ciò che vive Chi è cosciente della Presenza divina in sé,
emana vibrazioni della capacità potenziale simile a quella che muove gli
universi infiniti.
Irradiare richiama l'immagine del sole. Con i suoi raggi espande luce,
diffonde calore, energie e vita ovunque. Ogni cosa toccata dalla luce solare
è vitalizzata, poiché annulla i germi patogeni.
Irradiare luce di bene e di Amore è immedesimarsi con il Logos solare e, al
pari di lui, diffondere vita a tutte le cose.
Il primo a beneficiare dell'irradiazione è chi la emana.
Vedi l'umanita come un solo uomo al quale inviare aiuto
Il Maestro O. M. Aivanhov suggerisce un metodo per aiutare tutta l'umanità.
Ecco quello che scrive:
" Si crede sia impossibile agire sull'umanità per migliorarla per aiutarla;
si pensa "Sono cosí numerosi, è impossibile!".
" Certo, e impossibile, è gigantesco. Ma se si conoscono certi metodi, ciò
diventa possibile.
" Cercate, per esempio, d'immaginare che l'umanità sia condensata in un solo
essere; proprio, immaginate il mondo intero come un essere solo che è lí,
vicino a voi, e voi gli tenete la mano, trasmettendogli molta luce, molto
Amore ".
Victor Hugo aveva scritto ne " I Miserabili ": " Ridurre l'universo a una
sola creatura fino a Dio: ecco che cosa è l'Amore ".
Quando trasmetti il tuo pensiero d'aiuto, affinché il lancio sia veramente
efficace, devi indirizzarlo non soltanto a un solo essere, ma comprendere
tutti, nominare spiritualmente tutti gli esseri in una sola vibrazione di
pace, di amore, di armonia.
Per rafforzare questa vibrazione mentale, puoi usare anche la parola, la voce.
A questo fine visualizza la Terra come l'hanno vista gli astronauti dallo
spazio celeste, mentre andavano verso la luna:
un globo che diveniva sempre più piccolo, man mano che essi se ne
allontanavano.
Allora, con intensa concentrazione, proiettando la tua carica interiore: " Io
irradio pensieri d'Amore e di bene su tutti i fratelli della Terra, perché
vivano secondo le leggi divine ".
Puoi farlo al mattino, quando ti alzi, e in qualunque ora del giornO.
Se vuoi che la tua azione sia maggiormente efficace, convergi il tuo pensiero
su un solo punto, come consiglia il Maestro Aivanhov, senza disperdere la tua
attenzione.
Irradiare è sviluppare la più grande forza di difesa e di protezione Fin dal
mattino, quando inizi la tua giornata, rivolgi un pensiero a tutti i fratelli
umani che, come te, si trovano a fare la stessa esperienza terrena. Invia a
tutti un pensiero di pace e invoca per tutti pace e bene.
Le lotte che funestano l'umanità sono il frutto della disarmonia personale di
ogni uomo, disastrosa creazione che travolge tutto. Non sono mai causate da
motivi plausibili, ma provocate da egoismi e da pretesti di prepotenza.
Detesta divisioni, contese e conflitti. Proponiti di evitare competizioni e
litigi, ma, al contrario, cerca di sentirti uno con tutte le cose, non
separato dagli altri che nell'apparenza. Se ami tutti e tutto, ti troverai
nella condizione ideale per non essere attirato da nessuna influenza malefica.
Chi desidera progredire sul sentiero intrapreso, non dovrebbe mai prendere
sonno prima di aver proiettato il proprio Amore su ogni individuo che senta
di aver danneggiato e, in particolare, su quelli con i quali ha stabilito un
contatto durante il giorno. E la migliore chiusura della giornata, iniziata,
già, con la proiezione d'Amore al mattino.
Questa irradiazione non può venire fermata; penetrerà direttamente nella
coscienza altrui col suo potere e le sue qualità e tornerà a giovare a chi
l'ha emanata.
Chi ama, emana onde benefiche che disperdono le ombre e purificano ogni
ambiente. L'Amore è antidoto delle vibrazioni negative e annulla le barriere
dell'odio.
Se sarai capace di sprigionare vibrazioni d'Amore universale per tutti i
fratelli umani, per le cose piccole e grandi del creato, avrai costruito
intorno a te la più grande difesa.
Nessun male potrà colpirti con proiezioni malefiche, perché la fiamma che
divampa da te sarà più potente di qualunque corazza; ogni dardo sarà bruciato
e dissolto prima di toccarti, senza possibilità di offenderti.
L'esercizio di irradiare sugli altri pensieri di luce, di benedire tutto e
tutti, diverrà abitudine. Oltre al beneficio di coloro che lo ricevono,
contribuirà a portarti e a mantenerti in uno stato d'attimo che sarà la
condizione ideale della tua esistenza. Vivrai in un alone di luce spirituale
di coloro che passano sulla Terra seminando il bene.
Tu, a questo soltanto devi guardare. In ogni uomo e in ogni cosa guarda solo
alla parte di luce, mai al negativo che è oscuro. Concentrati su quella parte
e vivrai sereno Sarai un centro d'irradiazione di bene per te e per tutti i
fratelli umani.
Quando pussi per le vie della tua citta....
benedici in silenzio tutto ciò che vedi, i luoghi, le case, le attività degli
uomini tutti, quelli che incontri, che avvicini, con CUI parli, che ti
guardano, che ti ignorano.
Proietta verso tutti il tuo saluto e il tuo augurio di bene Sta sicuro che
saranno raggiunti dalla scia luminosa dei tuoi pensieri.
Irradia pensieri di bene. Anche l'augurio è una speranza che vogliamo
irradiare in altri. Benedici i loro sentimenti, le loro ansie, i progetti.
Che tutti siano rivolti al bene. Sii te stesso, un centro d'irradiazione di
luce e d'Amore, entro una fascia protettiva.
Se non ne vedi l'effetto immediato non importa, ma è certo che l'effetto di
bene è sicuro: tutto viene a chi`sa aspettare.
I più sensibili potranno perfino awertire la tua emanazione.
Quando altri ti guarda torvo e ostile e pare voglia nuocere, invia un
pensiero e un augurio.
Se finora sono stati gli altri a influenzare te, se c'è chi ne ha
approfittato per danneggiarti e ne ha abusato, cercando di volgere questo a
suo profitto, ora sei tu che devi poter esercitare la tua influenza sugli
altri. Ma nel bene.
1- Ora che hai compreso che devi elevarti, non rimanendo sul piano
dell'avversario per sfuggire alle sue frecce;
2- che devi fortificare te stesso per non soccombere; 3. che nella fortezza
dell'Amore puoi rifugiarti, sicuro che nessuno potrà mai raggiungerti e
dentro alla quale sei invulnerabile; ora devi agire attivamente per irradiare
la luce su tutti e su tutto. Senza alcun fine di vantaggio personale.
Ora che hai compreso che nessuno ti potrà fare del male, se questo non è
scritto nel tuo karma, cioè fra i tuoi debiti da saldare, devi vivere sereno
senza alcun timore.
Tu devi farlo perché hai compreso che tu e gli altri siete una cosa sola,
anche se apparentemente diversi e divisi e perfino in posizioni opposte.
Avrai, cosí, realizzata la più grande difesa, non solo, ma sarai divenuto un
potente centro irradiatore per tutti gli altri.
La benedizione è il metodo impiegato in tutti i tempi per facilitare l'unione
e dissolvere alla radice pensieri e sentimenti di opposizione verso altri. E
il mezzo più valido e potente per questo fine, a patto di associare lo
spirito alle parole che si dicono. Pensieri, sentimenti e parole di
benedizione scaturiscono dallo spirito come acqua dalla sua sorgente.
Benedici tutti e sempre, ogni cosa visibile e invisibile, il buono e il
cattivo, il bello e il brutto. Ciò che è male e brutto non ne ha più bisogno.
Per questo benedicili, per dissipare l'ombra e le tenebre. Se là giunge il
sole, la luce dissiperà l'ombra e il calore dissolverà il gelo. Benedici il
bene e l'accrescerai, benedici il male e lo annullerai. Benedici il tuo
lavoro e tutto il lavoro degli uomini.
Gli effetti della benedizione sono prodigiosi sul piano materiale e
spirituale. Se espressa con le parole, per rafforzare il pensiero e il
sentimento, e se proiettata con forza, acquista il più grande potere.
Quando vedi qualcuno sorridere e mostrarsi felice, inviagli una benedizione.
Poi, parti da lui e a ventaglio, a raggiera, manda pari benedizioni ai vicini
e, poi, a quelli che sono lontani, comprendendo tutti gli esseri della Terra,
felici e sofferenti, perché siano illuminati e comprendano lo scopo
dell'esistenza terrena.
Ma se incontri un derelitto, un malato, un sofferente nel corpo o nel morale,
sia maggiore la carica d'Amore e di benedizione che tu emani. Invoca su di
lui le più potenti Entità di luce che aiutino il fratello nell'opera di
purificazione che ha intrapresa coraggiosamente, per salire verso piani più
elevati.
Puoi dire:
Io irradio il bene e l'Amore nel mondo su tutti i fratelli sulle cose su
tutti i problemi perché si risolvano in Amore.
Gesù, aiuta questa mia irradiazione, potenziala col tuo Amore, accresci in me
l'Amore, per tutto ciò che vive.
Entra nel sole e troverai la vita
Mentre viviamo la nostra esistenza terrena, non possiamo conoscere la Realtà
assoluta, dovendo fare le nostre esperienze nel dualismo e nel mondo delle
cose relative. Per aiutarci a comprendere qualche cosa di più alto, abbiamo
bisogno di rappresentarlo con simboli. E ci serviamo dei simboli per averne
qualche idea che le si avvicini.
Fin dai tempi più remoti, il sole, datore di vita, di luce e di calore, è
stato per gli antichi iniziati il simbolo della Divinità da cui l'uomo tutto
riceve.
Il sole irradia la Terra che vive per questa prodigiosa irradiazione. Senza
il sole non vi sarebbe la vita.
Oggi l'irradiante luce di Cristo trova nel sole il simbolo più appropriato.
Il Cristo ha detto: " Senza di me non potete far nulla ".
(Giov. 15,5).
Il Principio Cristico che è in ogni uomo, Scintilla della Divinità, è la sola
salvezza che conduce l'uomo alla sua mèta e soltanto in Lui troveremo la vera
vita, oltre l'illusione delle cose apparenti.
Piace la bella immagine del sole che dà vita, illumina e irradia con i suoi
raggi vitali.
Ma si può parlare d'irradiazione anche quando riguarda la mente dell'uomo?
Si è detto, e ripetuto, che il pensiero è l'unica forma di energia conosciuta
che non provenga dalla materia e non dipenda dalle leggi della fisica, ma ha
leggi proprie.
Si può, quindi, parlare soltanto di energia spirituale che può essere
irradiata, ma indipendente dal piano fisico che essa trascende, poiché
appartiene a una dimensione di una realtà diversa.
L'irradiazione del pensiero, pur richiamando l'idea fisica che è propria del
sole, non ha nulla in comune con le cose irradianti materiali. Queste, sul
piano fisico, sono solo l'immagine di una superiore realtà che la scienza non
sa spiegare.
Irradiazione sí, ma di carattere spirituale.
Mentre noi pensiamo, quando leggiamo le pagine di un libro, noi possiamo
anche credere che dalla nostra mente partano i pensieri come irradiati allo
stesso modo dei raggi del sole o delle onde della radio. Ma questo è soltanto
un'immagine.
Per farsi intendere, dobbiamo usare il linguaggio umano,nato per le cose del
mondo fisico, usando le parole del piano stesso. Ma si tratta di modi di dire
che vengono in soccorso all'insufficienza delle parole adatte. Si deve quindi
parlare figurativamente.
Ogni paragone del pensiero fatto con i fenomeni del piano materiale può
essere soltanto simbolico e indicativo, ma non rispondente a una realtà di
cui non fa parte.
Il sole è il simbolo del Cristo, nel nome del quale noi operiamo quando
irradiamo il Bene.
La ruota di fuoco vivente
Nel libro " Discepolato della Nuova Era ", vol. di Alice Bailey è scritto:
" Visualizzate dinanzi a una ruota di fuoco con sette raggi ".
Mediante un atto di meditazione creativa, visualizzate voi stesso al centro,
nel perno della ruota; pensate di essere tale perno.
"Da quella posizione centrale proiettate sette correnti di vivente amore che
si irradino nel mondo"...
" Quando lo fate, voi compite un atto di servizio, e nello stesso tempo,
siete pienamente protetto ".
" Questo esercizio può divenire immediatamente efficace.
Esso genera forza protettiva, ed allo stesso tempo fa di voi un centro di
vita e di amore ".
Tu puoi irradiare nell'universo
Vivekananda ha scritto:
" La natura può mandare una grande massa di elettricità senza fili. Perché
non potremo noi fare lo stesso? Noi possiamo inviare elettricità mentale ".
" Quello che chiamiamo mente è molto simile davvero all'elettricità ".
" E cosa chiara che questo nervo fluidico ha qualche dose d'elettricità,
perché è polarizzato e risponde a tutte le direzioni elettriche ".
" Noi possiamo inviare la nostra elettricità soltanto per mezzo di questi
nervi conduttori. Perché non possiamo mandare l'elettricità mentale senza
questo sussidio ".
" Lo Yogi dice che questo è possibile ed effettivamente praticabile; e quando
voi riuscirete a far ciò, potrete lavorare sopra tutto l'universo ".
Voi potrete operare senza alcun corpo, in qualunque luogo, senza l'aiuto di
alcun sistema nervoso.
" Quando l'anima funziona per mezzo di questi canali, noi diciamo che un uomo
è vivente, e quando questi canali mancano, sono morti e non agiscono, noi
diciamo che quell'uomo è morto ".
" Ma quando un uomo è arrivato al grado di poter agire sia con questi mezzi
conduttori come senza, allora nascita e morte non hanno più alcun significato
o importanza per lui ".
Il noto psichiatra Roberto Assagioli, il geniale autore della Psicosintesi,
nella rivista Verso la luce (febbraio 1969) ha scritto:
" Chi abbia imparato ad irradiare telepaticamente ha un campo immenso di
servizio aperto dinanzi a sé e un modo quasi illimitato di impiegare le
energie, dal semplice inviare buoni pensieri ad una data persona, al farlo
per un gruppo, poi per tutti coloro che soffrono ed infine verso tutto ciò
che vive. Questo, quando sia fatto bene, costituisce la più alta forma di
sublimazione e trasmutazione delle energie emotive, il modo più puro e
spirituale di uscire da sé ed unirsi agli altri, in una offerta reale ed
attuata di sé. Riuscire a trasformare le energie emotive in irradiazione di
Amore Spirituale è vera Magia. E azione esoterica, è reale uso di altri
Centri, è il trasferire coscientemente l'energia emotiva del plesso solare al
centro del cuore, il Centro dell'Amore spirituale, impersonale, unitario,
quali lo hanno sentito irradiare Cristo, Buddka, S. Francesco ed altri".
Il tuo pensiero di aiuto non si limiti a uno solo, ma si estenda e si espanda
a tutti gli esseri e a tutti i bisognosi di aiuto della Terra. Il tuo
pensiero d'Amore giunge e quindi aderisce a queste creature e su queste cose
come un movimento che difende, che protegge, che illumina.
Tutti i giorni, un atto di luce e d'Amore trasmesso al mondo è un messaggio,
è un appello, è una vibrazione che avvolge la Terra.
Se fosse grande il numero degli uomini a emanare questa vibrazione o fosse
più potente la vibrazione dei pochi, tutte le forze contrarie ne sarebbero
trasformate.
La telepatia, questa facoltà che permette la comunicazione mentale a
qualunque distanza tra persone sintonizzate tra di loro, è una forma di
ricezione immediata, un contatto non solo tra uomini, ma anche con creature
astrali.
Intorno a noi vi sono invisibili presenze di un mondo ben più numeroso del
nostro terreno. Esse trasmettono telepaticamente a noi ciò che è loro
consentito di scambio con gli esseri terreni, per un reciproco bene tra
coloro che vivono in un comune ideale di evoluzione.
Le irradiazioni fatte da un gruppo di persone in sintonia fra loro sono di
un'efficacia incalcolabile. Esse sono non soltanto la somma delle energie dei
partecipanti, ma energie potenziate.
Gesù è con loro, secondo la promessa: "Dove sono due o più persone riunite
nel mio nome, io sono in mezzo a loro ".
Allora, uniti con Lui, si sarà capaci di realizzare le cose da altri ritenute
impossibili.
Se gli uomini potessero vedersi con altra vista, quando emanano irradiazioni
di bene, sarebbero visibili come sorgenti di luce, vibrazioni radianti che
producono effetti reali e concreti.
Tu devi essere nella luce per dare luce agli altri
Chi ha compreso lo scopo e il significato della vita, può e deve diventare un
Centro d'irradiazione di bene e d'Amore che influenzi persone singole e altri
Centri, tessendo una rete di Luce spirituale che influenzi beneficamente
tutti.
Ciascuno può agire maggiormente in una sfera d'irradiazione particolare,
nell'area propria di responsabilità dove vive e agisce senza trascurare gli
altri fratelli della Terra.
Noi irradiamo quello che siamo come ogni strumento musicale emette il suono
che gli è proprio. Noi possiamo irradiare Amore, Armonia, Serenità
diffondendo pace dove è discordia se nel nostro interno vi sono eguali
sentimenti.
Ogni anima è sensibile alle radiazioni del pensiero umano quando vi è pari
vibrazione.
Tu puoi irradiare pensieri di bene a tutti quelli che, essendo in sintonia
con te, ne abbiano bisogno.
Che partano da te, sempre, sentimenti di amicizia, di bontà per raggiungere
fraternità e benevolenza.
Irradiando pensieri positivi e di luce, tu disponi il tuo animo ad azioni che
si traducono nella pratica di opere che arrecano vantaggi a coloro che ne
sono oggetto. Ma sarai tu stesso a trovarne per primo i migliori benefici.
Di' a te stesso: " Io sono un centro solare che diffonde ovunque l'abbondanza
del bene. Come il sole irradia la sua luce senza estinguersi mai, cosí io
irradio pensieri d'Amore su tutti e su tutto ".
Ogni essere umano è circondato da un campo elettromagnetico: sono
irradiazioni dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti. Cosí, da lui partono
impulsi che attraversano il corpo umano e s'irradiano intorno a lui. Questo
campo magnetico chiamato " aura ", può essere visto, misurato e registrato da
chi ne ha la capacità. La frequenza dell'aura e il riflesso esatto sono
manifestazioni delle qualità spirituali, tra le quali prima e fondamentale è
l'Amore.
La radiazione è l'emissione da parte di un corpo di raggi, moti ondulatori o
partiCelle, come onde elettromagnetiche.
Ogni corpo emette radiazioni, anche quelli che noi riteniamo inerti e morti.
L'uomo non è soltanto corpo è, soprattutto, anima e spirito. Le sue
radiazioni o vibrazioni sono specialmente proiezioni del pensiero e del
sentimento, arrivano ad altri corpi provocando reazioni diverse.
Ciò che l'uomo emana, consapevolmente o no, sono vere e proprie forze ed
energie con le quali può influire su altre persone e nell'ambiente, recando
benefici o effetti negativi che possono essere riscontrati.
Le radiazioni che l'uomo emette o riceve dall'ambiente circostante o da altre
persone, hanno importanza fondamentale per il suo ciclo vitale, poiché gli
effetti influiranno in maniera decisiva non soltanto sulle sue funzioni
biologiche, ma sulla psiche. La salute fisica e morale può dipendere dai
molteplici influssi ch'egli emette o riceve dalle persone e dalle cose.
Se tu pensi a qualcuno lontano è come se tu premessi un pulsante che fa
accendere una luce: quella persona avverte il tuo pensiero sia pure
inconsciamente, forse in quel momento essa sta pensando a te.
Il pensiero si irradia naturalmente dall'uomo che pensa, inconsciamente, ma
se fatto coscientemente l'effetto è maggiore Emettere delle forme-pensiero di
alto potere intellettuale e spirituale, è lanciare ciò che può essere
afferrato dagli uomini più capaci, da essi captato e ritrasmesso agli altri.
Infatti la caratteristica del pensiero è non solo quella di espandersi in
ogni direzione, fino al limite segnato dalla forza di emissione, ma anche di
riacquistare potenza da coloro che lo captano, e a loro volta lo
ritrasmettono.
Essi fanno da ponte, da ritrasmettitori e possono rafforzare e potenziare la
proiezione originale.
Anche tu sii un piccolo sole
Tu sei Scintilla Divina partita dal Sole centrale da cui proviene tutto ciò
che esiste, tu sei raggio del Sole infinito che dà vita a tutte le cose.
Anche noi diveniamo dei piccoli soli per il mondo che c circonda.
Ma il raggio di emanazione non è eguale in tutti. Ve n'è d quelli, in alcuni,
tanto brevi che arrivano soltanto a loro stessi perché ancora chiusi nel
guscio del proprio egoismo, in altri comprende quelli che chiamano i propri "
cari ", la famiglia, i parenti, gli amici. Il raggio si allunga man mano che
si esce dal guscio egoistico, fino a comprendere tutti, il mondo e le cose,
senza limiti.
Ogni uomo è un centro di Luce, di Potenza e d'Amore che emana vibrazioni.
Talora sono perfino vibrazioni negative quando la qualificazione che si dà
alle energie divine, che si riflettono e trasmettono, sono inquinate, non
sapendo mantenere l'armonia.
Tu devi proporti il compito di divenire un condensatore un serbatoio e un
distributore dell'energia d'Amore per tutti i fratelli umani.
Irradia sempre su tutti e su tutto, senza interruzione come il sole, dopo che
ti sei immedesimato con la sua essenza In ogni momento della tua giornata,
ovunque tu ti trovi, ivi sia un Centro di irradiazione di Bene.
La casa che abiti, il luogo dove lavori siano Centri d'irradiazione di Bene,
poiché tu stesso sei un Centro d'irradiazione di Bene. Parta da te, in ogni
momento, una corrente di pensieri benefici, uno splendore irradiante che
illumini e riscaldi chi è privo di luce e di calore spirituale Per il
pensiero non esiste distanza, quindi, vicini e lontani beneficeranno del
lancio dei tuoi pensieri.
I familiari e le persone con le quali convivi, saranno naturalmente di grande
aiuto a questa irradiazione verso il mondo esterno e saranno i primi a
beneficiarne.
Ma la tua mente e il tuo cuore siano il primo nucleo da cui questa divina
proiezione parte.
Tu dirai a te stesso: " Io sono un Centro d'irradiazione di Bene. Da me
partono onde di pensiero che sono raggi verso coloro che mi circondano,
vicini e lontani, in ogni direzione, e raggiungono chiunque abbia bisogno di
aiuto.
" Io proietto pensieri e sentimenti di Luce e d'Amore a coloro che
s'indugiano nei sentieri dell'ombra, perché siano illuminati, e suoi fratelli
che ardono nel Sacro Fuoco dell'Amore.
" Partono da me in ogni momento, in continuazione, vibrazioni come raggi
benefici verso tutti ".
Gli uomini lottano fra loro perché non si comprendono.
Anche la tua esistenza è una lotta, ma il nuovo concetto di lotta non ha
nulla in comune con quello dei violenti e degli egoisti. Tu lotti, ma come fa
il sole che disperde le tenebre della notte con la sola sua presenza,
illumina, riscalda e dà vita alle cose e fa maturare i frutti. Il suo
splendore fuga le ombre, il suo calore dissolve il gelo, naturalmente, senza
lottare.
Questo è il nuovo concetto spirituale che l'Amore porta agli uomini. Con
l'irradiazione del pensiero tu puoi portare armonia, la serenità e la salute
fisica agli altri e negli ambienti in cui vivi.
A chi provvede a dotarsi di una potente carica d'Amore, la tua proiezione può
realizzare più facilmente quest'opera benefica.
I pensieri devono passare attraverso il filtro del cuore
Pensare col cuore è la più alta realizzazione: i pensieri sono purificati e
potenziati nei loro effetti, passando attraverso il filtro dell'Amore. La
proiezione di pensieri spirituali è opera completamente benefica. Se pur
indirizzata a qualcuno in particolare, i pensieri si espandono anche ad altri
che sono ricettivi e che si trovino nella condizione di ricevere.
Proiettare pensieri di bene è dare, a chi ha bisogno, le migliori energie di
aiuto, la parte migliore di se stessi ai fratelli per il loro bene. I
pensieri che si trasmettono devono passare atttraverso il filtro del cuore.
Quando si dice cuore non ci si vuol riferire, naturalmente, all'organo fisico
che può essere anche di plastica, ma per cuore va inteso il centro spirituale
che è nel profondo di ogni uomo.
L'Amore è la base fondamentale e il fine della vita, l'Amore è è unione,
ritorno alla casa del Padre da cui siamo partiti.
Ogni pensiero che parte dalla mente deve passare per il filtro del cuore,
dove viene purificato e potenziato. E allora che acquista la sua vera
efficacia e la potenza più benefica.
Privo di quel filtro purificatore potenziatore, il pensiero può rivelarsi
dannoso e produrre perfino i peggiori effetti.
Riempi i vuoti della giornata
Molte ore al giorno si perdono nel nulla. Sono i momenti di attesa, quelli
che si passano in auto, nelle tante azioni automatiche senza impegno, nel
camminare, nell'insonnia e cosí via. In questi momenti, che talvolta sono
ore, la mente vaga spesso in pensieri oscuri, inutili o negativi. Sarebbe,
invece, di enorrne vantaggio se si sapessero riempire questi vuoti pilotando
la mente verso obiettivi sereni.
C'è chi li utilizza occupandola in pensieri costruttivi su argomenti che
formano oggetto del proprio impegno preferito.
Cosí, artisti, poeti, scrittori, scienziati si valgono utilmente di quei
momenti per pensare ai propri lavori. Vi sono romanzieri che hanno costruite
le trame dei loro romanzi approfittando di quei momenti che altrirnenti
sarebbero andati perduti.
Chi crede nella potenza del pensiero utilizza quel tempo per irradiare
ovunque su persone e su cose pensieri d'Amore, sentimenti di Bene. Sono
intervalli preziosi tra le proprie attività, che danno la pienezza alla
propria giornata e a tutta la propria vita nell'impiego più utile del proprio
tempo e col maggiore vantaggio spirituale per tutti.
Gli effetti dell'Amore radiante
Chi si pone nello stato d'animo di inviare pensieri positivi e sentimenti
benefici ad altri, apre la mente e il cuore a ricevere egli stesso, dai piani
più alti, tali fluidi che rinnovano tutto il proprio essere e attrae
naturalmente le più elevate forze spirituali che sono per lui una completa
rigenerazione.
Agli inizi di questa pratica, quando si è poco capaci, si riuscirà a
trasmettere in maniera limitata, ma implicando il mutamento in bene dello
stato d'animo; questo solo fatto avrà un effetto immensamente benefico per
colui che lo fa. Infatti, chi deve irradiare Pensieri e sentirnenti di bene
dovrà necessariamente mettersi nella disposizione ideale, quella ottimale che
l'uomo possa realizzare in ogni sua attività. Questa disposizione d'animo lo
rende oggetto, nel medesimo tempo, di attrazione da parte di quelle
forze--come abbiamo detto--che sono felici di operare insieme con chi si
trova nella disposizione di sintonia con loro.
Quando tu irradi il bene e l'Amore, sarai tu stesso per primo a provarne
l'effetto benefico. Ti sentirai elevato su un piano di vibrazione più alta. E
là che si trovano le condizioni ideali, lo stato felice che dovrebbe durare
il più a lungo possibile.
Se riuscissi a starvi sempre, avresti realizzata la tua liberazione dalle
condizioni della travagliata esistenza umana e avresti realizzata la tua
felicità.
Questi benefici si tradurranno in armonia e serenità, nello stato d'animo che
gioverà immensamente alla salute del corpo fisico la cui malattia è originata
più spesso da contrasti interiori, discordie, ansie, preoccupazioni e dalle
altre disarmonie i nteriori che si chiamano agitazioni, turbamenti,
inquietudine.
Oltre la pace, l'armonia e la serenità, prodotta dai pensieri di luce e
d'Amore, si avrà cosí anche quel benessere fisico che è la condizione di
tante attività proficue nell'esistenza degli uomini.
Pensar bene è star bene, i pensieri danno il colore non soltanto alla nostra
anima ma a tutta la nostra vita, abbiamo già ; scritto, affermando una verità
dimostrata dai fatti. Chi ha compreso questa verità, mette tutto il proprio
impegno nel pensar bene e nell'irradiare intorno a sé pensieri di luce.
Tutto questo gioverà pure all'ambiente in cui viviamo, alle persone che ci
circondano, a tutti e perfino alle cose e agli oggetti che saranno caricati
di radiazioni benefiche.
Essi, poi, a loro volta, ritrasmetteranno la carica ricevuta, recando
beneficio alle persone con le quali verranno in contatto, anche dopo molto
tempo.
Benedici e sarai benedetto
Benedire significa raccogliere le proprie energie e proiettarle come frecce
verso un essere che abbia in sé delle vibrazioni atte a riceverle.
Vi è chi non è idoneo ad accoglierle e allora esse sono rigettate.
La benedizione è una scia di luce che passa gli strati densi, investe,
penetra la persona o la cosa verso cui le proiezioni benefiche sono dirette.
Illuminare altri con questa luce è portare l'aiuto nel momento forse più
necessario; è, comunque, giovare in ogni caso perché chi è benedetto avverte
sempre, almeno nel profondo della sua coscienza, che c'è una mano che gli è
stata tesa.
Benedire è augurare il bene, cioè il progresso verso la perfezione e la
verità.
Vuol dire augurare che nella persona o nella cosa benedetta si manifesti la
parte più elevata, l'aspetto e l'essenza divina.
Benedire è la più alta manifestazione della vita, perché è augurare che sia
espressa l'armonia e la perfezione in mezzo alla disarmonia e al caos dei
mondi inferiori: perfezione verso cui aspira tutto il divenire umano, nella
sua espressione perfetta.
Per questo è necessario benedire sempre tutti e tutto.
Chi semina benedizioni, semina Amore. Tornerà a lui raddoppiato ciò che è
partito da lui, dopo che ad altri avrà arrecato del bene.
E benedizione tutto ciò che esprime augurio di progresso spirituale; per le
cose è benedizione l'impregnazione di energie sull'oggetto, perché a sua
volta possa caricarsi di forza positiva.
Benedire gli oggetti è magnetizzarli, dar loro una carica che
ritrasmetteranno agli altri. Benedici l'acqua, le bevande, i cibi, i vestiti,
gli oggetti del lavoro, le cose tutte che vedi, che tocchi.
Col pensiero che porta al cuore, tu puoi purificare anche le cose inerti,
oggetti, luoghi, ambienti, gli strumenti di lavoro e di ogni attività umana,
affinché possano servire al bene.
Amare è proiettare questo bene.
Chi ama avrà intorno energie affini e sarà circondato da energie benefiche,
irradianti di luce e calore che produrranno gran giovamento a tutti coloro
che avvicina.
Ogni nemico si può vincere con l'arma dell'Amore, meglio che con qualunque
altro mezzo.
La benedizione è un'energia positiva che può giungere a inserirsi nella mente
della persona che la riceve.
Benedire è proiettare, irradiare o trasferire energia la cui intensità e
potenza sono in relazione al nostro sviluppo spirituale che ci permette di
essere centri d'irradiazione.
Con la benedizione viene creata una forma-pensiero intensa e vibrante che
aiuta la persona verso cui noi la dirigiamo, in modo che assista chi vogliamo
aiutare.
La benedizione crea equilibrio, armonia e serenità.
Possiamo benedire le persone che ci circondano, le cose, i cibi di cui ci
nutriamo, gli strumenti del nostro lavoro, l'ambiente in CUi ViViamO.
L'energia spirituale irradiata con la benedizione opera sulle persone, sulle
cose e sulla materia, purificando da ogni negatività di cui fossero
impregnate.
Se l'Amore proiettato incrocia altro Amore, allora avviene il potenziamento
massimo di luce e di bene.
Quando tu, volendo benedire un altro, lo visualizzi nella Luce, sprigioni
un'attività duplice, poiché ottieni un primo risultato di protezione
automatica e, nello stesso tempo, intensifichi nella tua coscienza e in
quella dell'altro, le qualità positive desiderate.
Benedire e consacrare non è il privilegio esclusivo di qualcuno in
particolare, può farlo chiunque quando sia spinto da interiore desiderio di
bene. Anzi, se presa come norma per amici o nemici, parenti o estranei, per
le cose possedute, per gli ambienti e per le persone tutte, la benedizione è
la più efficace terapia in ogni circostanza, per produrre e conservare
armonia. L'armonia è la condizione ideale di vita e di progresso in ogni
campo, da quello materiale a quello spirituale.
Non c'è bisogno di particolari formule per benedire e irradiare pensieri di
bene e d'Amore. Meglio se l'espressione t sorge naturale con le parole
semplici che vengono spontanee.
Un esempio: Io ti benedico e ti auguro ogni bene. Io irradio su te Amore e
armonia. Sii benedetto nel nome di Gesù. Pace e bene. Il Signore ti benedica.
Tutte le religioni purificano e magnetizzano i loro oggetti di culto con le
benedizioni; le religioni ritualistiche i loro strumenti cerimoniali come
turiboli, messali, stendardi, ed altri analoghi accessori Gli Egiziani
proteggevano le loro tombe con degli incantesimi e sono note le vicende
tragiche di coloro che aprirono la tomba di Tutankhamon.
Le vibrazioni-pensiero positive hanno la capacità di annullare le vibrazioni
malefiche che permangono in qualcheluogo, purificandolo.
Si possono in tal modo liberare cose e ambienti dalle influenze dannose
create da fatti delittuosi o da persone negative, cosí pure oggetti serviti
come strumenti di crimine.
Ma anche gli oggetti ordinari come libri, auto, arredi, ambienti domestici,
vestiti, strumenti di lavoro, ecc. siano da te benedetti, affinché servano
sempre al bene.
Il pensiero agisce su tutto con una forza maggiore di ogni altro strumento.
Chi benedice ogni cosa, ogni ambiente e ogni luogo con i quali viene a
contatto, avrà intorno a sé un'aura serena e felice.
Ripeti sovente l'antica formula: " Pace a tutti gli esseri ".
Ricorda sempre
Irradiando verso gli altri si compie questo prodigio:
1. Metti in moto la forza e potenza che giace inerte dentro di te, che
rimarrebbe tale senza questo tuo atto volitivo.
2. Metti in moto l'Amore che è in te e sprigioni tutta la capacità di bene
per coloro ai quali rivolgi la tua irradiazione.
Sono potenti energie messe in azione che a loro volta attirano e muovono
altre energie affini, con grande beneficio nell'economia della vita.
Ricorda sempre: sei tu il primo a beneficiare di quest'irradiazione, perché
ti porta in uno stato di vibrazione altissimo che ti dà la pura gioia che si
può godere nella dimensione spirituale, sollevandoti dalle normali condizioni
nelle quali ordinariamente si svolge l'esistenza umana, condizioni che non
sono sempre tra quelle ideali.
Quando il prezioso meccanismo che è in te è messo in movimento trasmette
analoga energia anche ad altri, producendo un bene che si diffonde.
Non c'è cosa più bella nella vita di questa comunione di Amore. Amare ed
essere in armonia con tanti, come una cosa sola, è la realizzazione vera.
Non vi è cosa che eguagli questo stato ideale.
"Quando pensi a qualcuno, tu già sei in contatto con lui.
Può darsi che lui stia pensando a te in quel momento e per questo tu lo
pensi. Ricambia sempre in bene il suo pensiero, anche se da parte sua non
fosse buono.
Sii stazione trasmittente di onde di Luce e d'Amore verso tutti gli esseri.
Dalla tua mente e dal tuo cuore partano in continuazione onde di pensieri e
sentimenti di bene verso tutto ciò che esiste.
"Riuscirai a metterti in contatto con persone distanti anche migliaia di
chilometri: col pensiero potrai muoverti istantaneamente in tutti i luoghi.
Devi credere nei poteri della mente. La volontà, la Fede e la concentrazione
ti recheranno il frutto del risultato desiderato.
"Tu hai il mezzo per comunicare con qualcuno anche lontano per suggerirgli
idee, ispirarlo, confortarlo, aiutarlo a superare difficoltà: basta
concentrarti su di lui, visualizzandolo nella Luce e parlargli come fosse
dinanzi a te. Potrai anche inviargli energie.
"Potrai aiutare materialmente e moralmente chi ha bisogno.
Lo potrai fare col pensiero allo stesso modo che altri lo fa sul piano
materiale con opere di dedizione e di sacrificio Il pensiero ha potenza
creatrice tale da operare sulla materia in maniera da muoverla e manipolarla
ai fini che la mente vuol raggiungere per il bene.
"Non criticare mai nessuno. Quando ti viene da censurare qualcuno o qualcosa,
invece di criticare, irradia pensieri di bene su di lui: lo rivestirai di
luce e l'aiuterai ad evolvere.
"Quando vedi qualcuno comportarsi in maniera che tu ritieni di non approvare,
anziché condannarlo o criticarlo, di': " Egli sta facendo un'esperienza di
cui, forse, ha bisogno. Che gli sia utile per la sua evoluzione. Io gli mando
pensieri d'Amore che l'aiutino ". Gesù non condannò la peccatrice né il
pubblicano, ma soltanto l'ipocrita e il fariseo che voleva apparire puro e
non lo era.
"Invia pensieri di bene a chi ti ha offeso, irradia luce a tutti, a coloro
che tu avessi danneggiato, a chi vuoi aiutare, proteggere, correggere.
Se senti di avere qualcosa contro qualcuno, proietta su di lui il tuo raggio
d'Amore. Che sia raggiunto dal tuo pensiero benefico, lo avvolga e lo
circondi di luce spirituale. Potrai dire:
" Io irradio luce d'Amore e di Bene su... perchè sia avvolto nella Luce
divina e sia aiutato nel suo progresso spirituale ".
L'effetto primo sarà il fugare da lui le negatività che l'invadono.
Se ti eserciti in questo lavoro, potrai fare immenso bene, ma se lo farai
come attività quotidiana, ne avrai tu stesso grandi benefici nei risultati
del tuo lavoro ordinario.
Quando la mente è potenziata dall'esercizio ed è aiutata da Entità di Luce
che agiscono allo stesso fine, si possono raggiungere risultati impensati.
"Puoi guarire altri da mali fisici, psichici, morali, prendere in cura delle
persone, come il medico cura i suoi pazienti. Se sei costante otterrai dei
risultati sicuri, ma non devi credere che ciò possa avvenire immediatamente:
nessuna malattia guarisce di colpo. La gradualità è legge di natura; si fa
prima ad ammalarsi che a ristabilirsi.
Per guarire ci vuole tempo: volontà e Fede sono rimedi sicuri. Da parte tua
ci vuole grande Amore e costanza nelle proiezioni di pensieri che vanno fatte
ogni giorno.
"Le proiezioni di pensieri d'Amore rompono ogni barriera.
Cosí tu puoi raggiungere col pensiero ogni persona, ogni ambiente, in ogni
condizione. Può trattarsi anche di estranei, nemici, persone immerse nei
vizi, in situazioni difficili, malati nel corpo e nella psiche che tu vuoi
aiutare. Tu puoi agire su tutti mediante le vibrazioni del pensiero.
"Ricorda: il bene non va mai perduto, anche se non vedi subito l'effetto di
quello che hai seminato.
I tuoi pensieri e i tuoi sentimenti, sia pure concepiti nell'interno della
mente e del cuore, tune le tue aspirazioni, anche se accarezzate in segreto,
alimentano la tua energia, creano un'aura, irradiano all'esterno con
manifestazioni ad essi corrispondenti.
"Cura al massimo i tuoi pensieri e i tuoi sentimenti: che siano puri,
vibranti, in armonia, indirizzati all'Amore e al Bene. Che mai si trasformino
in risentimenti, in proiezioni di brame o di repulsioni, di rancore, di
vendette. Governali come faresti di strumenti delicati e sensibili. Sappi che
essi producono effetti notevoli, anche se non ti è dato di constatarlo subito.
"Il nostro pensiero d'Amore irradiato andrà ad accrescere l'enorme massa
d'Amore emanata da tutti gli uomini di buona volontà. Questa riserva gioverà
a tutti, e tutti vi potranno attingere quando ne avranno bisogno. E l'Amore
infinito, anche per le cose minime.
<*°*> LUCE INFINITA DELL'AMORE, DELLA COMPASSIONE, DELLA VERITA' <*°*>