venerdì 25 maggio 2012

IL LATO SPIRITUALE DEL SUONO - Massimo Claus


IL LATO SPIRITUALE DEL SUONO
Massimo Claus




Viaggio oltre il suono.

      La consapevolezza dell'ascolto. Dicembre 2010



La rubrica si propone di presentare il ruolo dei suoni nella spiritualità, sia espressa nella meditazione, che nella preghiera o nella recitazione di mantra o Sutra Buddhisti. Analizzando le caratteristiche melodico-ritmiche delle musiche concepite allo scopo di favorire questa misteriosa espressione umana.

“La musica e solo uno dei diversi impieghi del suono…”

Massimo Claus - Medicine Buddha [from DIAMONDS OF SUTRA]-english.mp4:

L'amicizia dei suoni

Ci sono suoni importanti nella vita d’ognuno di noi, suoni che non sappiamo imitare. Mistiche vibrazioni perse nell’aria, che vagano alla ricerca di un luogo su cui posarsi per lasciarsi ascoltare. Lontano, nella nostra coscienza, esiste una fragile chiave capace di aprire i cancelli dei nostri più segreti silenzi.
Dove si nasconde la nostra
percezione? Perché si allontana, da noi? Ci sono suoni buoni, altri invece che non sorridono. Quelli che impariamo a riconoscere a volte ci sfuggono per non lasciarsi ascoltare fino in fondo, per restare capaci di nutrirci, così come ci nutre un paesaggio, la neve che cade, l’acqua che scorre.
Suoni che restano dentro di noi come profumi che non dimenticheremo mai e non vogliamo dimenticare, come la voce di una madre, di un padre, di un figlio. Fra i suoni, quelli buoni, avremmo voglia di ascoltarli, ma spesso non conosciamo il linguaggio, perché ci sfuggono per il troppo desiderio di pace, di sereno, di sole che sentiamo dentro come un colpo di tosse. Imparare a riconoscere il loro segreto, distinguerli fra i rumori di fondo che scorrono come i titoli di coda di un film che non siamo riusciti a vedere. Questa è la meta, tutto può incominciare da li.
Viviamo le nostre vite su ciò che vediamo, quando in realtà quello che più conta c’è ma non si vede, come l’aria che respiriamo, la paura, l’amore. Allora perché non provare a fermarci, ascoltare, respirare, cercare di essere realmente liberi perché sinceramente partecipi.
Il mondo è ricolmo di suoni, di colori, d’aria non ancora respirata dalla paura, di sogni buoni ancora per essere sognati. Come fare allora per divincolarci, per sciogliere le catene dell’abitudine e planare aldilà di noi? Abbiamo già tutto ciò che ci occorre: L’udito. Impariamo ad ascoltare, fermiamoci a sentire, perché si sente con gli orecchi e col cuore. Usiamo il verbo “sentire” anche quando parliamo di sentimenti. Questo, dovrebbe svegliarci dal nostro torpore, divincolandoci dalla nostra confusa abitudine di concentrarci sempre su ciò che ci manca e mai su ciò che abbiamo, che è nostro. Portiamo la nostra attenzione per un momento a ciò che sentiamo, ora, in questo preciso momento. Aspettate, datevi il tempo di collegarvi… visto? Per un attimo siete stati davvero liberi, avete volato, siete stati presenti. Concedetevi ogni giorno un tempo per volare, graffiatelo alla vostra corsa: fermatevi.
Anche il suono del traffico cambierà, perché questa volta, per la prima volta lo ascolterete. Non vi prenderà alle spalle. Presto, vi accorgerete che tutto ciò che ci disturba, lo fa solo perché non ci fermiamo ad ascoltarlo. Tutto se volete può cambiare. Tutto può davvero fare parte del vostro volo. Ritornerete riposati, sorridenti. Perché la chiave si nasconde dietro alla nostra consapevolezza. Ora è arrivato il momento. Aprite i cancelli!

L'amicizia dei suoni

 La forza dei suoni.



Avete mai fatto caso alla forza del suono di alcune "parole"? Pensate alla sensazione che ci crea il suono del nostro nome. Ascoltate la parola "Mare" o "Serenità". Il suono è impregnato del loro significato. Ci sono suoni che non hanno un significato particolare, ma rappresentano lo stesso per noi momenti particolari. Quando ascoltiamo il suono del vento, della campagna ecco che quasi immediatamente, attraverso i vari suoni, viviamo i paesaggi a loro legati.
Ora immaginate la campagna senza quei suoni particolari, o un temporale senza il rumore dei tuoni. Tutto è irreale, finto, distante dalla realtà. Quindi, non solo i suoni hanno il potere di evocare sensazioni e paesaggi, ma anche i paesaggi sono importanti per noi, proprio grazie ai suoni. Anche un film orror senza audio, probabilmente assomiglia più ad un film comico.
L'udito da molti di noi è sottovalutato, proprio perché non si conosce la reale importanza che ricopre nella nostra vita. Ci sono musiche che nascono proprio con l'intento di cullare l'udito ed evocare paesaggi e sensazioni che hanno il potere di tranquillizzarci. Quando ciò avviene siamo difronte a musiche importanti, che non seguono solo leggi melodiche o armoniche, ma sopratutto acustiche. Da molti anni studio l'influenza del suono sulla nostra mente e ho scoperto che esistono successioni di suoni, che attraverso la porta nel nostro udito, arrivano dentro di noi con forza, regalandoci momenti incredibili che spesso "curano" il nostro disagio. Il suono è vibrazione e in quanto tale produce una sorta di massaggio su tutta la superficie che mette in risonanza. Se ascoltate con cura un film d'azione quasi certamente vi renderete conto che sotto ai vari suoni e rumori scoprirete una vibrazione bassa, costante, che ha la funzione di tenerci allertati, attenti. Gli apparati audio presenti sul mercato, proprio per la loro fedeltà di riproduzione, danno alle varie sequenze uno straordinario realismo, non sempre positivo. Ci preoccupiamo molto e diamo un grande peso alla dieta alimentare, ma io sostengo che dovremmo fare anche molta attenzione alla qualità e alla quantità dei suoni che ingeriamo. Il suono ci rimane dentro, continua a risuonare nel nostro corpo, colpendo come una pallina nel flipper i nostri organi interni. Fate quindi molta attenzione a ciò che ascoltate, e proteggete il vostro udito regalandogli dei momenti di vero relax, con suoni nati appositamente per questo. Non sottovalutate se potete la musica, perché ha seriamente il potere di entrarvi dentro senza toccarvi realmente e di farvi anche molto male. Fate attenzione al volume e al livello di rumore a cui sottoponete non solo il vostro udito, ma l'intero vostro corpo. Ricordatevi che coprire le vostre orecchie protegge solo il vostro udito, non il vostro petto. I suoni come incominciamo a vedere hanno un'importanza strategica nella nostra vita e si meritano davvero tutta la nostra attenzione. Diventate loro amico e imparate a riconoscere quelli dannosi da quelli "buoni". Vedrete che vantaggio che ne trarrete.

L'amicizia dei suoni

L'amicizia dei suoni. Febbraio 2011

La prima volta che ho ascoltato il suono di un mantra, ricordo che mi parve che avesse la forza di penetrarmi la testa e mettermi in risonanza tutte le ossa della scatola cranica. Quel suono stranamente mi dava l'impressione di nutrirmi e portando la mia attenzione esclusivamente al suono prodotto dalla voce, mi accorsi che tutta un'altra serie di suoni, nasceva da quelli. Tutto questo fu meraviglioso e quella meraviglia ancora mi sorprende a distanza di molti anni, quando mi accorgo che una serie di suoni continuati, da vita a molti altri, che per essere uditi e ascoltati, hanno bisogno di una speciale attenzione. Immaginate un grande albero con un grande tronco dal quale si sviluppa tutta una serie di grossi rami che si spingono verso il cielo. Questo è l’invocazione di un mantra.



Studio l’influenza dei suoni sul corpo umano da moltissimi anni e mi accorgo che mai come attraverso l’invocazione di un mantra, abbiamo davvero la concreta possibilità di renderci conto della potenza dei suoni. Pratico l’invocazione del mantra del Sutra del Loto il Daimoku da venticinque anni, costantemente. Questo mantra o Dharani, Namu Myoho Renge Kyo, insieme al conosciutissimo mantra Tibetano, Om Mani Padme Hum, sono i più conosciuti e invocati nel mondo. Quanti segreti sono racchiusi in questi mistici suoni. Il Daimoku rappresenta per me il mio tappeto volante. I suoni prodotti racchiudano una fede di migliaia di anni e la forza del mistico testo: Il Sutra del Loto. Per ricevere nutrimento da questi antichi suoni, non serve conoscerne il significato, allo stesso modo come un bambino non conosce il latte che lo nutre, ma questo ugualmente lo aiuta a crescere. I suoni spirituali hanno questa funzione: aiutarci a crescere e raggiungere nuove consapevolezze. Nuovi stati di coscienza. Una voce bassa, fa risuonare frequenze basse, allo stesso modo una voce alta mette in risonanza vibrazioni alte. Ogni nostra azione produce una vibrazione. Un’azione nobile, di conseguenza produrrà una vibrazione alta, una meno nobile allo stesso modo ne produrrà una meno alta. Vedete i suoni hanno davvero la forza di farci comprendere anche molte cose. La simpatia o l’antipatia, producono vibrazioni. Quante volte vi sarà capitato di trovarvi a contatto con persone che istintivamente trovate simpatiche o antipatiche. Tutto questo è dovuto alle vibrazioni e queste, producono suoni. Ogni uomo può ascoltare suoni che rientrano fra i 20 e i 20000 hertz. Tutte le vibrazioni che non sono in questo spettro sonoro, noi non le avvertiamo. Ma tutto questo non vuol dire che non ci siano. Pensate ai lampadari fatti oscillare dalla potenza vocale di Caruso; ai bicchieri mandati in frantumi dalle frequenza prodotte dalla voce della Fitzgerald. Com’è noto, lampadari e bicchieri, non hanno orecchie, eppure ugualmente sono colpiti energicamente dalle vibrazioni. Il frigorifero produce una vibrazione, quindi un suono; le luci al neon producono una vibrazione, quindi un suono. Ogni apparecchiatura elettrica produce una vibrazione, quindi un suono. Ciò che noi avvertiamo è solo, come detto, tutto ciò che rientra nel nostro spettro sonoro. Ma il resto? Lo assorbiamo e lo avvertiamo attraverso il nostro “corpo sottile”. L’ansia produce una vibrazione, di conseguenza un suono, che non riceviamo attraverso il nostro sistema uditivo, ma attraverso i nostri sensi. L’ansia di una persona accanto noi l’avvertiamo. Tutto questo a causa delle vibrazioni.

Dopo tanti anni di musica leggera e classica ho deciso anni fa di dedicare tutte le mie forze alla produzione di suoni “gentili”. Myo Edizioni è nata proprio per questo. Consiglio sempre a chi studia, a chi legge, o per rilassarsi, di ascoltare musica appropriata, perché come abbiamo visto ci sono suoni che possano davvero aiutarci a vivere. Come Myo Edizioni produciamo la Contemplation music. Questi due CD sono nati proprio con l’intento di rappresentare i nostri buoni amici. Se avessi la possibilità, spedirei ad ognuno di voi gratuitamente questi CD, ma purtroppo per ora almeno, non posso farlo. Vi consiglio l’ascolto di queste apparentemente normali musiche, ma che dentro di se hanno il cuore dell’amico. Provate a vivere in funzione delle vibrazioni e vedrete che tutto o molto si spiegherà. Desidero ringraziarvi per il vostro sostegno e complimenti che mi aiutano a fare sempre meglio. Buoni suoni a tutti.

L'amicizia dei suoni

La conchiglia dei suoni. Marzo 2011
Ho ascoltato i suoni di una conchiglia, da piccolo sulla spiaggia e mi parve di vedere anche i silenzi del mare. Diventato adulto, quei silenzi ho cercato di rivederli nella musica che scrivo, così, come buoni amici che ti sanno consigliare, come anime vicine e lontane, come coriandoli di tempo e di spazio, utili per ascoltare veramente e non solo con le orecchie il cuore della musica, il battito dei suoni. Come è lontano quel tempo, eppure ancora oggi a volte, mi sembra di ascoltare quei suoni lontani, lasciati in un cassetto, che poche volte apro, ma a cui sempre penso. Quando si diventa adulti si perde la magia, quella sana illusione che da piccoli ci aiutava a vedere, scoprire, sentire, anche ciò che non si poteva ascoltare, perché da piccoli si crede davvero e quindi tutto è possibile. Il canto degli uccelli che ascoltavo da piccolo non è più quello che ora sento dalla finestra del mio studio, da quella della camera da letto o dalle passeggiate in compagnia di migliaia di sogni che nonostante il tempo, ancora mi tengono compagnia. Ma perché i suoni cambiano crescendo? Cosa rimane di noi quando si cresce? Ho provato a ritornare bambino spesso, a camminare con la stessa spensieratezza di un tempo, con la stessa convinzione delle fiabe che sentivo da mia nonna, che abbandonata sui ferri da calza si lasciava andare a ricordi lontani e forse mai vissuti veramente, ma che al momento del racconto diventavano veri e reali. Almeno per me. Spesso mi capita di pensare che cosa mi piace della musica. Cosa sento nella musica quando l'ascolto o cosa cerco dentro a questa meravigliosa antica follia, che nessuno conosce veramente ma che pochi detestano. Si può anche detestare la musica, ma mai ho incontrato nessuno che detestava i suoni. Questi piccoli soldatini ricoprono spesso alcuni dei più importanti campi di battaglia, che la vita ci presenta e mai, ci giriamo in dietro a vedere quanti alla fine della giornata sono rimasti li caduti, come alberi tagliati dal freddo o dall'uomo, che per il freddo che ha dentro li taglia e non li rispetta. A volte mi capita di cercare di ascoltare ciò che non si sente solo con le orecchie se il cuore non ha davvero il desiderio di ascoltare, e proprio quelle sono le volte che mi accorgo di riuscire realmente a sentire i suoni che mi circondano, quei suoni che formano la mia spiritualità, la mia sostanza e desiderio di esserci, lì presente e non sbiadito o per caso. Soltanto così si può davvero ascoltare la magia dei suoni e quando ci si riesce, si comprende davvero la parte spirituale, il vero sorriso, lo scopo del loro esserci e del loro porsi fra noi e tutto ciò che ci circonda, perché solo ciò che ci circonda riesce a scoprirci davvero, piano a volte altre con più veemenza. Ciò che conta nei suoni non è il loro volume o la loro altezza, ma ciò che noi sentiamo in quei piccoli miracoli. Ho provato a spiegare cosa ascoltare, poi ho capito che dovevo concentrarmi sul come ascoltare e quanto di ciò che siamo deve varcare la soglia, per poter realmente sentire o andare aldilà di tutto, di noi, che ci crediamo tutto, ma che siamo solo ciò che vorremmo essere, solo quando smettiamo di volerlo solo per noi. Ma perché ascoltare e cosa, se spesso siamo lontani anche dal piatto in cui mangiamo o dalla persona che amiamo anche quando ci dorme accanto o ci parla? Ascoltiamo forse per noi, perché quel noi diventi un tutto, un'insieme di noi allargato, un'insieme di tante voci che producono suoni che spesso sono troppo importanti per essere ascoltati distrattamente così per hobby o per carità d'animo. I suoni sono lì e noi lo sappiamo e li scambiamo per tutto ciò che non sono. Spesso per musica, ma la musica lo sapete è soltanto uno dei vari impieghi del suono. Mi piace ascoltare quei suoni che non sono musica, quei suoni che hanno dentro alla pancia molto di me, come il suono del mio nome, del vento, del mare, del tempo che non è vero che prende o perlomeno prende meno di quello che dà davvero. Ascoltiamo troppo e tutto insieme e questo non ci permette di sentire realmente ciò che ci colpisce, ciò che ci affascina. Ma allora il segreto sta soltanto nell'ascoltare meno o più piano? Per me il segreto è sentire, fermarsi ad ascoltare anche il piccolo tintinnio dei tasti del computer mentre scrivo quanto ora state leggendo. Ma tutto questo cosa centra con la spiritualità dei suoni? Da grande ho capito che puoi mangiare senza posate, bere senza bicchiere, ma non riesci a sentire senza imparare ad ascoltare ciò che c'è dietro a tutto ciò che senti. La spiritualità è come una zattera che spesso imbarca acqua e ci spaventa quando vediamo che ciò accade, perché abbiamo paura di affondare con essa, mentre dimentichiamo che si affonda per paura di affondare, perché l'acqua, siamo noi.

L'amicizia dei suoniI suoni come cavalieri nascosti. Aprile 2011

Quanto tempo abbiamo dedicato all'ascolto dei suoni della natura, durante una passeggiata in campagna? Passeggiando immersi in un bel paesaggio, spesso la nostra attenzione si posa sui tratti della natura e sullo svilupparsi della nostra percezione delle linee che disegnano i vari ambienti che scorrono come immagini veloci davanti ai nostri occhi. Ci attrae l'insieme, ma raramente ci perdiamo nei particolari. Quando questo accade, allora siamo come trasportati, rapiti all'interno del paesaggio e riusciamo, quasi per incanto, a respirarne in maniera più profonda e completa i contorni: i particolari sono la chiave della comprensione di molti fenomeni ai quali assistiamo. I suoni, apparentemente di contorno alle immagini, in realtà hanno una funzione decisiva nella nostra percezione, perché i suoni danno l'umore alle immagini: un paesaggio autunnale accompagnato da suoni della natura tipici della primavera, come il canto degli uccelli, quasi mai evoca in noi sentimenti di malinconia, ma bensì di rilassatezza; al contrario una paesaggio primaverile senza il canto degli uccelli, susciterebbe senza alcun dubbio in noi un notevole stato di ansia. Tutti coloro che sono riusciti a scampare ad un terremoto parlano dello strano silenzio che accompagna la fine della scossa: tutto il paesaggio rispecchia l'avvenimento, perché i suoni sono come indicazioni costanti che noi, abituati a guardare, quasi mai riusciamo a notare, se non in casi particolari. Abbiate cura dei suoni della vostra casa, della vostra vita, perché proprio quei suoni che non ascoltate, come abbiamo già avuto modo di dire, risultano determinanti, come profumi confusi nel verde della campagna.
Mi piace dedicare un certo tempo ad ascoltare i suoni dello spazio che mi circonda, notandone le diverse distanze, intensità, direzioni e spesso questo gioco si trasforma in vera e propria meditazione: soltanto l'ascolto ha davvero il potere di distogliere la mente dai binari che solitamente percorre. La meditazione in fondo è riuscire ad allontanarsi dalla percezione costante e personale, per dirigersi verso un livello superiore, profondo che raramente siamo abituati a percorrere. Ascoltare i vari suoni che impregnano l'ambiente nel quale ci troviamo ha davvero la capacità di portarci lontano. Non occorre che questi siano canti di uccelli, lo scorrere dell'acqua, o il vento fra le foglie. I suoni della strada che scorre sotto casa, un cane che abbaia in lontananza o una radio che canta e si propaga attraverso la tromba delle scale. Tutto questo è meditazione, se ci si propone di ascoltare restando spettatori. Quando questo avviene ecco che anche quei suoni che non giudicheremmo mai "spirituali", si vestono di chiara spiritualità. La percezione cos'è, se non ascolto? L'ascolto cos'è, se non percezione?
Per l'uomo occidentale meditare assomiglia molto al concetto di pensiero, nella realtà la meditazione è "ascolto". Il pensiero ha in sé una componente attiva, l'ascolto è più passivo, intendendo per passivo qualcosa vicino al riposo. Ma c'è differenza fra ascoltare e sentire: ascoltare implica la volontà di farlo; sentire è naturale. In questo senso l'ascolto è certamente una forma attiva di meditazione, che diventa passiva dal momento in cui abbatte le barriere della consapevolezza, portandoci di fronte ad una nuova percezione. Nella realtà non credo che il concetto di passivo o attivo esista in natura o in noi, perché siamo sempre in movimento, se non fisico, psichico; quindi il termine passivo, così come comunemente è inteso, a mio avviso non esiste. Mi piace essere spettatore dei suoni, cullarli senza giudicarli, lasciando che entrino e vadano dove liberamente decidano di insinuarsi all'interno del mio corpo e della mia mente.
La magia avviene grazie alla volontà di farlo, grazie al desiderio di ascoltare e non solo sentire ciò che avviene intorno a noi: in quel momento davvero siamo liberi di essere realmente dove siamo, lontani dai vincoli che spesso determinano il nostro cammino o le nostre percezioni. Tutto questo grazie ai suoni, che in realtà sono sempre spirituali, perché dipende da noi allontanarli o avvicinarli alla nostra coscienza. Io sono grato a tutto ciò che ascolto. Voi? Quando i suoni diventano cavalieri armati di ciò che desidero abbiano, allora questi mi scortano lontano, lontano in un posto più vicino a me, a ciò che chiamo me stesso, a ciò che cerco davvero attraverso i silenzi che invento stando sveglio anche quando dovrei dormire. Ma quanto costano questi suoni?



L'amicizia dei suoniUltime da Gotham City: la musica è in agonia… Maggio 2011

Tribù di musicisti, cantanti, tecnici di ogni sorta, semplici appassionati o esperti, udite udite, ne ho sentito una veramente bella. L’altro giorno mentre cercavo di levarmi da attorcigliata al collo, una corda di chitarra che avevo perso un’ora prima, alla televisione è passata una notizia da prima pagina della gazzetta di Gotham City. Una signorina con l’espressione addolorata delle grandi occasioni, dichiarava, stretta nei suoi orecchini: Signori e signori la musica è in agonia. Ora, mi era capitato di sentire di crisi del petrolio, delle nascite, del mondo discografico e persino delle vocazioni, ma mai avevo sentito che la signora musica oramai vecchia, ammalata e stanca, in uno dei pochi e ultimi bagliori di lucidità, raccogliendo le forze rimaste, dichiarasse fra un rantolo e un colpo di tosse: “è arrivato il momento di lasciarci, oramai la mia vita è giunta al termine. Vi ho voluto bene. Addio.”
Mi è venuta voglia di riattorcigliarmi la corda al collo e tenderla tanto da farle produrre un “La” angelico. Se a questo punto sapessi scrivere vi farei tutto un rigiro di parole, per dirvi quello che mi riesce solo di dirvi come mangio, o suono: mai stupidaggine più grossa si è dispersa nell’ambiente. Ho pensato: “Questo è inquinamento bello e buono!” Ma come si fa a scambiare le legioni di denaro che a passo incalzante marciano dietro alla musica con la musica stessa?
La verità è che al numero di telefono di “Santa musica dispensatrice” risponde una voce che dice: “Spiacente, il numero da lei formato risulta essere non più attivo.”
La musica non ha tasche in cui riporre il denaro, perché il suo grande tesoro sono i suoni! Taluni hanno la facoltà persino di guarire! La musica, pensate, c’era ancora prima della preghiera e persino noi, che siamo riusciti a scoprire tracce certe di acqua sul pianeta Marte, non siamo stati in grado di comprendere da dove provenga, dove è nata. Questo non vi fa pensare che dietro ai suoni ci sia qualcos’altro, qualcosa che ci sfugge per non farsi vendere? La musica è soltanto uno degli impieghi del suono e ne rappresenta, anche se composta da Mozart, soltanto l’aspetto ludico. Lo sapevate che eminenti scienziati con sofisticatissimi apparecchi hanno scoperto che la terra produce la nota “Sol”? Ci sono combinazioni di suoni, e persino musiche, concepite secondo principi terapeutici.
Se sei fra quelli che pensano che se le mucche producono più latte con Mozart è per via del morbo della mucca pazza, sappi che intanto Caruso spostava i lampadari con il canto, i soldati rompono il passo sui ponti e non mi ricordo chi (penso sia la vecchiaia che fa capolino), rompeva i bicchieri con l’acuto. La musicoterapia anche se è una scienza giovane ha stabilito con certezza che i nostri corpi, o meglio che gli organi che compongono i nostri corpi, producono suoni specifici differenti l’uno dall’altro, ma che formano una sorta di armonia. Quando questa armonia subisce uno squilibrio, ossia uno degli organi del nostro corpo produce una nota “stonata”, ecco che lì abbiamo la malattia. Sembrerà incredibile ai più, ma vi assicuro che è così. Purtroppo l’Italia non è all’avanguardia in questo campo, ma altri paesi investono molto denaro, per appurare e scoprire la relazione fra i suoni e la salute umana. Pensate che è stato appurato che persino le piante beneficiano in modo inequivocabile dei suoni che vengono prodotti nell’ambiente dove crescono. Recentemente è passata al telegiornale la notizia che un produttore di vino ha scoperto che la sua vigna produce miglior vino se sottoposta alla musica di Mozart. Ecco che il frutto di questo grande genio ritorna nuovamente nelle nostre vite, non solo come compositore, ma anche come pseudo terapeuta. La musica che ascoltiamo certamente influisce sul nostro stato psicofisico e proprio per questo dovremmo fare molta attenzione alla musica che presentiamo al nostro corpo. La musica che solitamente viene definite “ambient” non sempre ha le caratteristiche necessarie per essere considerate una musica “benefica”. La musica usata in ambito musicoterapico ha caratteristiche oltre che melodiche anche acustiche, ossia i brani presi in considerazione hanno al proprio interno dei suoni la cui funzione è quella di “colpire” determinate zone del nostro corpo, alterando la sfera psichica. Se noi ascoltiamo attentamente un thriller ci accorgeremo che nelle scene più tese è presente come sottofondo una frequenza bassa, ossia un suono che ha la funzione di interagire con il nostro corpo, lasciandoci un senso di aspettativa, di tensione. Questo suono nella realtà ha la funzione di metterci nello stato adatto a seguire con la giusta enfasi le scene proposte. La musica e i suoi effetti sulla nostra psiche è spesso usata anche in altri ambiti, come per esempio la pubblicità, purtroppo spesso anche sotto forma subliminale. Va ricordato che i messaggi subliminali, sono proibiti, ma la conoscenza di come proporli all’utente spesso rappresenta una componente molto frequente nella nostra televisione o cinema. Il mio consiglio è quello di fare molta attenzione a ciò che ascoltiamo, avendo per la musica lo stesso riguardo che si avrebbe per il cibo, perché proprio allo stesso modo ha la capacità di nutrire nel modo giusto o di avvelenare la nostra vita. Mi sento di consigliare quindi di fare un uso consapevole della musica e di scegliere adeguatamente la musica che si ascolta in alcuni frangenti della nostra vita. Pensate le palestre dove si fa fitness: in queste palestre la musica ha lo scopo di portare la nostra attenzione al ritmo esterno e questo automaticamente si trasferisce al nostro interno, permettendoci di accusare meno la stanchezza, rendendo più facile l’esecuzione degli esercizi. Ci sono musiche appositamente composte per il benessere psicofisico dell’ascoltatore. Questi brani sono ricchi di suoni benefici che aiutano, a seconda dello scopo per il quale sono stai scritti, i diversi compiti svolti. Esiste musica adatta per la lettura, per il riposo, e per lo sport.
Myo Edizioni, l’etichetta discografica da me fondata basa molto della sua produzione su questo genere di musica. Le nostre pubblicazioni sulla meditazione o contemplazioni, sono state concepite proprio per questo scopo. Chi fra voi ha bambini, è bene che sappia che la musica sbagliata può influenzare anche negativamente la crescita del vostro bambino. Fate attenzione a ciò che ascolta vostro figlio o vostra figlia. Anche questo è un modo per dimostrare loro il vostro amore, partecipando attivamente e con consapevolezza, al loro processo di crescita. L’udito è importante. Abbiatene cura.


L'amicizia dei suoniUn minestrone di suoni non proprio alla Genovese! Giugno 2011

I nostri giorni sono gonfi di suoni. Il traffico, con tutti i suoni che comporta, la televisione con i suoi spot pubblicitari a volumi spesso molto più alti delle trasmissioni all’interno dei quali sono inseriti. Tutto questo mette seriamente in pericolo il nostro udito. Recenti studi hanno dimostrato come l’udito medio degli esseri umani sia diminuito notevolmente. Abitando in campagna, spesso quando per lavoro devo recarmi in città o in posti molto frequentati, avverto un rumore insinuante e continuato che trasforma spesso il mio udito in una sorta di imbuto all’interno del quale si voglia inserire più contenuto di quello che può contenere. I rumori che superano una certa soglia, o timbro si trasformano per il nostro udito in una vera e propria minaccia. Spesso, non è solo la fonte di rumore che assume livelli di guardia, ma piuttosto la sua persistente continuità. Spesso chi mi viene a trovare, trovandosi immerso nella natura, avverte uno strano ronzio. Questo non è altro che una sorta di eco di tutti i rumori che l’udito ha immagazzinato nel corso della settimana. Come una specie di rigurgito di tutto ciò che non ci sta più. Ci siamo abituati ad ascoltare la televisione, la radio, o la musica in genere ad un volume che non ha senso. Alla presbiacusia (perdita di udito dovuta all'invecchiamento) che è un fenomeno biologico naturale, per l'intervento di questi fattori, si aggiunge nel mondo moderno, la "socioacusia”. L'Organizzazione mondiale della sanità, ha fissato a 65 decibel (dB) il limite d'inquinamento acustico. Sempre la stessa organizzazione afferma che nell'Unione Europea nove cittadini su dieci sono sottoposti a rumori che superano i limiti. In Italia, invece, circa 50 milioni di persone subiscono il "frastuono urbano". Tra questi ci sono oramai sette milioni di italiani che hanno problemi di udito e purtroppo la tendenza per i prossimi anni è in netto aumento. Sempre secondo recenti studi la causa di questo “malessere” è il traffico urbano e l’ascolto da parte dei giovani di musica ad una volume eccessivo anche tramite le cuffie. Come al solito ci preoccupiamo più di ciò che si vede e meno di ciò che non appare, ma che nella realtà ricopre spesso un’importanza estremamente rilevante. Da musicista, mi accorgo che i musicisti che vivano in ambienti estremamente rumorosi, hanno difficoltà ad accordare i loro strumenti. Recentemente in un programma radiofonico che propone spesso musica dal vivo, mi sono accorto che gli strumenti spesso sono scordati. Questo comporta chiaramente un notevole abbassamento della qualità della musica. Il fenomeno colpisce di più specialmente quando l’artista è anche molto conosciuto. Chi ha esperienza di canto, certamente si sarà accorto della tendenza generica oramai molto diffusa delle note cosiddette “calanti”. Ossia la cantante o il cantante non raggiunge perfettamente l’intonazione della nota, dando vita appunto a questo fenomeno. Per chi è in grado di accorgersi di questo, ascoltare questo “genere” di musica diventa estremamente frustrante. Ma come difendersi allora da questo? Dobbiamo considerare l’udito, come una sorta di muscolo, che allo stesso modo proprio dei muscoli ha bisogno di riposo. Concediamo quindi al nostro apparato uditivo il riposo che necessita per non rimanere soffocato dal minestrone di rumori che spesso è sottoposto. Abbassiamo il volume della televisione, premiamo il tasto “mute” sulla pubblicità e ascoltiamo musica ad un livello più basso. Anche il tipo di musica ovviamente influisce sull’udito. Certo il Rock non lo si può definire adatto al riposo, ma se ascoltato ad un volume normale, assume nuove qualità. Esiste poi della musica particolare che funge come da massaggio per il nostro udito. Questo è il campo nel quale da oramai molti anni ho deciso di dedicarmi. La musica è composta da suoni. Questi hanno delle frequenze. Ci sono frequenze, o meglio successioni di frequenze che davvero hanno il potere di rilassarci, non solo fisicamente, ma anche il nostro udito. L’anno scorso ho pubblicato due CD dedicati alla contemplazione: “Contemplation music” che si possono trovare sul catalogo di Myo Edizioni nella sezione dedicata alla meditazione. Ora sono disponibili anche in mp3. Queste particolari pubblicazioni sono state concepite appositamente per mettere l’ascoltatore nella condizione ottimale per poter godere a pieno dell’esperienza contemplativa. Sono brani che hanno la funzione di agire come una sorta di massaggio sul nostro corpo partendo dall’udito. Abbiate molta cura del vostro udito. Non sentire bene causa malesseri anche a livello emotivo. Quando potete andate a fare una passeggiata in campagna, ascoltate i suoni della natura, perdetevi nella musica naturale. Certamente vi ritroverete.


L'amicizia dei suoniLungo il nostro viaggio Novembre 2011


Ma cos'è la meditazione? Quanti suoni può contenere e quante vibrazioni si orientano, guidate dal nostro ascolto? La meditazione è mettere ordine nei nostri cassetti, è conoscere cosa c'è, cosa abbiamo e cosa determina il nostro senso di vuoto, di assoluto, di interiore che spesso è confuso, nascosto dalla nostra stessa paura di scoprirlo. Ci vuole voglia, o una grande necessità, per partire per questo viaggio e tutto ciò che ci può essere utile è bene averlo con sé. Spesso la musica guida, ma nel caso della meditazione la sua funzione è quella di permetterci di essere noi a guidare. Per questo non possiamo sbagliare. Il beneficio della meditazione è strettamente proporzionato alla nostra capacità di guidare e non di essere guidati: per questo è molto importante.
La vita di tutti i giorni spesso ci travolge, ci spinge; il senso della meditazione è quello di uscire da questo turbine di vento che ci spinge e ci assale, non lasciandoci il tempo di pensare e riflettere, e riempiendo anche quei silenzi che sono utili al nostro benessere, alla nostra vita. Tendiamo sempre a riempire tutto, per poterci guardare pieni di ogni cosa e scoprirci ricchi di tutto. Spesso è proprio questa finta ricchezza che ci logora e brucia, piano come una candela, tutto ciò che nella realtà conta per noi e che ci è indispensabile per riscaldarci davvero. La musica, chissà quante volte ve ne sarete accorti, ha le potenzialità di darci, o indicarci, lo stato d'animo più appropriato per fermarci, per respirare. Spesso però molta musica non è adatta alla meditazione, anzi: anche se distensiva, nella realtà non ci permette di andare davvero oltre e attira molta energia su di sé. Abbiamo bisogno di noi e solo di noi stessi per addentrarci nell'infinito della nostra
percezione, delle nostre paure.
Quanta confusione c'è intorno alla meditazione e al suo modo di praticarla: ciò è dovuto al fatto che è difficile trovare veri maestri, persone che, oltre a conoscere, abbiano davvero in sé la capacità di guidarci. Tutti sappiamo fare tutto, ma pochi lo sanno fare veramente e questo spesso ci allontana dalla meta. Rimanere fermi è molto difficile e in questo, la musica, ci può aiutare veramente; ma deve avere le giuste caratteristiche per farlo: così come ci sono musiche che hanno la capacità di farci muovere, esistono suoni che sanno farci fermare. Ma quali sono? La musica davvero concepita per la meditazione spesso non si riesce ad ascoltare, se non proprio quando si è disposti a fermarsi, a prendere coscienza dell'attimo e tutto ciò che c'è in quel preciso momento. Perché è questa la meditazione: riconoscere ciò che c'è, nel preciso istante in cui la nostra attenzione si porta sul momento. La musica, in questo, può davvero aiutarci.
Spesso si scambia musica relax per musica meditativa. Questo è dovuto alla scarsa conoscenza della meditazione e della sua funzione. Soltanto chi ha provato a praticare la meditazione o la pratica abitualmente può davvero comprendere questa – apparentemente – sottile differenza, ma che nella realtà diventa estremamente grande quando si è lì, fermi, seduti e si ascolta ciò che abbiamo o ciò che desideriamo riconoscere. La musica relax spesso disturba la meditazione, perché non ha silenzi, perché non nasce dal silenzio: i brani non riportano sonorità “larghe”, ma suoni che, anche se evocativi, si vanno a scontrare con ciò che noi portiamo nel viaggio meditativo. Spesso la maggior parte delle musiche relax all'inizio della seduta meditativa sembrano accompagnarci, ma dopo poco ci si accorge che tendono a portarci, quando invece nella meditazione deve essere la nostra consapevolezza a condurci, non i suoni: i suoni, o le varie melodie, hanno la funzione di supportare la nostra consapevolezza, non si devono sostituire ad essa. In quest'ultimo caso tutto diventa inutile e, per certi versi, anche dannoso. Anche la scelta degli strumenti musicali ha una notevole importanza, perché il segreto si nasconde proprio nel loro timbro e nella loro elasticità: nulla deve accadere per caso in una melodia composta per la meditazione. Se noi provassimo ad ascoltare un brano composto per la meditazione spesso ciò che arriverebbe al nostro udito ci sembrerebbe privo di significato, di senso. La musica per la meditazione è come il nostro respiro durante la meditazione che, all'inizio ha la funzione di portarci alla linea di partenza, e poi scorre autonomamente e senza il nostro controllo. Il respiro della musica ha le stesse caratteristiche del nostro, e bisogna imparare a conoscerlo se si vuole respirare con la musica e lasciarsi fermare senza irritarci. Il fenomeno strano che accade di fatto è proprio questo: la musica non concepita appositamente per la meditazione, durante la seduta meditativa, ci irrita. Provate voi stessi e presto vi renderete conto di quanto dico.
Abbiate cura di ciò che lasciate entrare nelle vostre orecchie e ricordatevi che l'udito è una porta principale, non secondaria. Ognuno di noi ha bisogno di una sana dieta di suoni, perché spesso ingurgitiamo tutto e tutto ci sembra innocuo. Non è così. Anche quando ci sediamo in poltrona a leggere un libro ci accorgiamo che la funzione della musica di sottofondo è importantissima. Spesso all'inizio ci pare che il genere sia quello giusto e che i brani scelti siano appropriati, ma dopo un po', quasi per magia, ci accorgiamo che la lettura diventa più rigida e il piacere che provavamo poco prima nel viaggiare fra le pagine del libro ha subìto uno scontro con il nostro udito. Io ho meditato spesso con il silenzio, perché il silenzio è come una conchiglia: ci puoi sentire quello che vuoi tu. La musica deve essere adatta davvero, altrimenti, invece di allontanarci, ci allontana. Da molti anni mi occupo di questo e mi rendo conto che oramai sotto la categoria New Age infiliamo tutto e tutto ci sembra adatto.
La musica è troppo importante, perché sono importanti i suoni nella nostra vita e dobbiamo piano piano rendercene conto e controllare questa nostra assurda bulimia che caratterizza le nostre vite.
Vi posso regale un attimo di silenzio sonoro? Ecco, ascoltate.


Zazen - Music for Meditation: https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=c8tgMYNpfIE



Il Tesoro dei suoni. Gennaio 2012

Il Tesoro dei suoniSpesso mi riesce difficile immaginare, senza l'aiuto dei suoni che mi circondano. I nostri ricordi sono splendidi contenitori di suoni. Immaginate la vostra infanzia e cercate di ricordarvi i suoni del vostro quartiere, le voci degli amici, di vostra madre, padre e di tutti coloro che hanno arricchito la vostra infanzia con mille suoni colorati, buoni per essere ricordati ogni volta che lo desideriamo. I suoni di quando eravamo bambini sono stati indispensabili per la nostra crescita, sia interiore che fisica.

I suoni, come gli odori, ci aiutano a ricordare, a ritornare in un battito d'ali al tempo e ai posti che desideriamo, intrappolati nella nostra mente che non dimentica, ma che nasconde solo ciò che non le è indispensabile per vivere la quotidianità. Ho nascosto dentro di me migliaia di suoni ai quali ogni volta che scrivo un brano musicale faccio riferimento, perché dietro ai suoni ci sono le sensazioni, quindi anche i sentimenti: quando ascoltiamo in riva del mare il suono delle onde questo ci entra in profondità, scolpendo sia le immagini che i nostri ricordi. Ricordare un suono o un profumo è prendere contatto con la nostra interiorità, alla quale spesso, presi dal nostro andirivieni quotidiano, dedichiamo poco tempo e importanza. Noi siamo ciò che abbiamo dentro, ciò che ci portiamo mano nella mano in ogni frangente della nostra vita. Sono contento di ogni suono, perché anche quelli che spesso ci appaiano come rumori, se ci prendessimo la libertà di provarli ad ascoltare, ci accorgeremmo della loro vera natura. Immaginate una cascata senza il fragore dell'acqua, da immagine splendida ed evocativa si trasformerebbe in uno strano gioco di colori che ci spaventerebbe moltissimo. Riflettendo ci accorgiamo che il rumore provocato dall'acqua non è certo uno di quei suoni rilassanti che ascolteremmo come il suono delle onde del mare, ma se guardato per quello che è, non tralasciando la sua funzione e il suo vero volto, ci accorgiamo della bellezza anche di questo incredibile tonfo. Ciò che noi ascoltiamo in realtà è un insieme di molti suoni. Ritornando al suono delle onde possiamo, con un minimo di sforzo, individuare i molti suoni che lo compongono, come quello delle pietre che rotolano sulla spiaggia, la caduta dell'acqua su altra acqua e cosi via.

Un bellissimo modo di praticare la meditazione è quello di cercare di individuare in ogni suono che arriva al nostro orecchio le mille componenti che lo formano. Se pratichiamo questo apparentemente semplice esercizio ci renderemo conto di come l'udito è fondamentale per “viaggiare” fuori o dentro di noi. Come ogni oggetto che conosciamo, quindi anche i suoni non hanno un “sé” individuale, ma “intersono” ossia sono la causa di altri piccoli fattori. Appare davvero splendido individuarne i vari aspetti o parti che lo compongono. Il rispetto è una conseguenza della consapevolezza e spesso noi non rispettiamo perché non conosciamo. Dovremmo davvero riformare le nostre vite in funzione di una nuova consapevolezza che non solo ci aiuterebbe a vivere la nostra vita in ogni gesto, ma piuttosto trasformerebbe ogni cosa che facciamo in un piccolo miracolo. Ognuno di noi conosce ciò che si intende per libertà, ma spesso non si considera che vivere inconsapevolmente lasciandoci trasportare dall'abitudine o da qualsivoglia altro fattore è vivere schiavi di tutto ciò che ci spinge, come in coda in una enorme fila di persone. Quindi la vera libertà sta proprio nell'essere coscienti di ciò che ci attraversa gli occhi o l'udito, nel nostro caso. Una passeggiata senza prendere davvero coscienza di ciò che c'è intorno non si può certo considerare un liberarsi dalla quotidianità, perché ciò che ci portiamo dentro ci accompagnerebbe anche se fossimo sulla cima del monte più alto. Se quando mangiamo pensiamo ai problemi che abbiamo avuto sul lavoro: in realtà noi mangiamo quei problemi, non ciò che si trova nel nostro piatto. Lasciarsi andare ai vari suoni che compongono anche una semplice passeggiata in un qualsiasi centro storico ci ristorerebbe notevolmente, non serve vivere o andare tanto lontano da dove abitualmente ci troviamo a vivere. Il segreto è prendere coscienza di ciò che ci circonda.

I suoni sono un ottimo ponte per valicare sia le nostre paure che i nostri blocchi mentali. Molti tipi di meditazione si basano proprio su questo processo. Abbiamo già tutto ciò di cui necessitiamo per vivere e dare la giusta importanza ai suoni rende la nostra vita davvero più ricca di quella parte che nascondiamo per paura di scoprirci, di spogliarci di tutto ciò che ci ricopre e che le persone scambiano per noi, ma che in realtà è frutto delle nostre esperienze. La nostra vera natura ha bisogno di riposarsi cullata dai suoni che desideriamo lasciar penetrare dentro di noi. Apriamoci a ciò che ascoltiamo, sentiamo viviamo, non formiamo barriere invalicabili anche se spesso ogni volta che abbiamo lasciato aperta quella porta siamo stati colpiti, perché c'è sempre la possibilità di rifarci e questa nuova possibilità è la sola vera e responsabile via della nostra crescita. I suoni sono i genitori della musica, questo incredibile miracolo spesso maltrattato da esigenze di denaro o successo. L'avidità si manifesta anche nella musica che ci circonda. Abbiamo bisogno di respirare aria nuova, specie in questo periodo storico in cui la paura ci pizzica sempre in ogni momento. Aiutiamoci ad aiutarci e i suoni sono davvero gran parte del tesoro che abbiamo a disposizione. Cerchiamo di averne cura.

Pace e serenità a tutti voi.

Massimo Claus

Il Tesoro dei suoniMassimo Claus diplomato in chitarra classica e composizione. Autore di numerose colonne sonore per il teatro e per la pubblicità. Ha lavorato come turnista con nomi di chiara fama nella musica leggera come De André, Dalla e altri. Insegnante di chitarra classica composizione armonia e meditazione. Nel '90 incide con l'etichetta discografica indipendente 'The Garden' l'album 'Avatar' nella Massimo Claus diplomato in chitarra classica e composizione. Autore di numerose colonne sonore per il teatro e per la pubblicità. Ha lavorato come turnista con nomi di chiara fama nella musica leggera come De André, Dalla e altri. Insegnante di chitarra classica composizione armonia e meditazione. Nel '90 incide con l'etichetta discografica indipendente 'The Garden' l'album 'Avatar' nella quale unisce la chitarra a sonorità elettroniche, in un viaggio all'interno dell'animo umano attraverso brani importanti come 'Anima', 'L'uragano', 'Goccia', 'Avalon'. L'album ottiene un grande successo di critica, portandolo a pubblicare il libro 'Avatar - La chitarra di luce' nel quale affronta il lato psicologico del musicista, introducendo diverse tecniche innovative per suonare la chitarra. Allegato al libro registra anche il disco - dallo stesso titolo. La sua ricerca, iniziata con l'album 'Avatar' continua nella sfera del suono, portandolo a studiare i mantra, la musicoterapia e le molte altre forme di applicazione del suono in ambito terapico. Nel 2003 inizia la collaborazione con l'etichetta 'Ecosound' per la quale produce numerosissime pubblicazioni, dimostrando la sua versatilità musicale, passando dalla chitarra classica, alla musica chill-out a quella per la meditazione e il rilassamento fino alla realizzazione di opere di musica classica, toccando autori come Scarlatti, Bach, Mozart e Beethoven. Da ricordare sono i CD 'La chitarra incantata' vol. 1 e 2 nei quali si possono trovare brani storici della chitarra come la trascrizione per chitarra del Capriccio n. 5 di Paganini, Asturias o Ricuerdos della Alhambra, unitamente a brani composti dallo stesso Claus diventati ormai celebri come 'La finestra sul mare' o 'Serenata alla luna'. Per quanto riguarda il chillout un notevole successo ha ottenuto la serie 'Kardha Bar'. Convertito al Buddhismo, divenuto monaco fonda Myo Edizioni www.myoedizioni.it e abbandona la musica leggera per dedicarsi attivamente allo studio del suono nell’ambito spirituale, pubblicando vari Cd dedicati alla meditazione e all’invocazione di mantra e sutra buddhisti. Tiene attivamente seminari di meditazione, musicoterapia, musica traspersonale.
Sito web personale:
massimoclaus.altervista.orgquale unisce la chitarra a sonorità elettroniche, in un viaggio all'interno dell'animo umano attraverso brani importanti come 'Anima', 'L'uragano', 'Goccia', 'Avalon'. L'album ottiene un grande successo di critica, portandolo a pubblicare il libro 'Avatar - La chitarra di luce' nel quale affronta il lato psicologico del musicista, introducendo diverse tecniche innovative per suonare la chitarra. Allegato al libro registra anche il disco - dallo stesso titolo. La sua ricerca, iniziata con l'album 'Avatar' continua nella sfera del suono, portandolo a studiare i mantra, la musicoterapia e le molte altre forme di applicazione del suono in ambito terapico. Nel 2003 inizia la collaborazione con l'etichetta 'Ecosound' per la quale produce numerosissime pubblicazioni, dimostrando la sua versatilità musicale, passando dalla chitarra classica, alla musica chill-out a quella per la meditazione e il rilassamento fino alla realizzazione di opere di musica classica, toccando autori come Scarlatti, Bach, Mozart e Beethoven. Da ricordare sono i CD 'La chitarra incantata' vol. 1 e 2 nei quali si possono trovare brani storici della chitarra come la trascrizione per chitarra del Capriccio n. 5 di Paganini, Asturias o Ricuerdos della Alhambra, unitamente a brani composti dallo stesso Claus diventati ormai celebri come 'La finestra sul mare' o 'Serenata alla luna'. Per quanto riguarda il chillout un notevole successo ha ottenuto la serie 'Kardha Bar'. Convertito al Buddhismo, divenuto monaco fonda Myo Edizioni www.myoedizioni.it e abbandona la musica leggera per dedicarsi attivamente allo studio del suono nell’ambito spirituale, pubblicando vari Cd dedicati alla meditazione e all’invocazione di mantra e sutra buddhisti. Tiene attivamente seminari di meditazione, musicoterapia, musica traspersonale.
Sito web personale:
massimoclaus.altervista.org

<§*§> LUCE INFINITA DELL'AMORE, DELLA COMPASSIONE, DELLA VERITA'<§*§>

 



     


  

venerdì 30 marzo 2012

<*°*> I PRODIGI DEL PENSIERO POSITIVO <*°*> - Amadeus Voldben

Amadeus Voldben. I Prodigi del Pensiero Positivo.

Il suo potere e la sua azione a distanza.

Come aiutare gli altri con il pensiero.

Per cominciare...

Ecco un libro che può suscitare l'interesse o la curiosità di molti e per i

più diversi motivi.

L'argomento si presta, nella pratica, anche per applicazioni egoistiche e

distorte, assai lontane dalle intenzioni per le quali il libro fu scritto.

Ma questo fatto è comune ai tanti insegnamenti dati agli uomini. Secondo

gl'insegnamenti del " Cerchio Firenze 77 " " mettere a disposizione

dell'umanità un mezzo di cui gli uomini si possono servire per i loro fini,

fortunatamente non rende responsabili del danno che con quel mezzo si può

procurare. La responsabilità è tutta di chi lo usa male. Questo vale non

solo per le scoperte scientifiche, ecc. ".

Lo scopo di queste pagine è quello di aiutare i sofferenti, giovare a chi ha

bisogno, dare una mano a chi ha necessità di una qualche assistenza,

soccorrere i tanti colpiti dal dolore, suggerire fede e fiducia, sorreggere

chi è debole, sollevare chi è depresso, stimolare con suggerimenti

gl'incerti, i dubbiosi, i pavidi, cooperare al bene comune valendoci del

mezzo più potente di cui l'uomo dispone: il pensiero. Aiutarsi gli uni gli

altri è il primo e più importante precetto della vita. E l'Amore portato da

Gesù sulla Terra.

L'uomo ha, per questo fine, uno strumento prezioso di cui ignora la potenza.

Se tutti sapessero utilizzarlo per il bene, la felicità non sarebbe una

chimera irraggiungibile, ma una realtà, la realtà della società futura che

avrà realizzato l'Amore.

Il pensiero ha la capacità di agire direttamente sugli uomini, sugli

avvenimenti, sulle cose, senza strumenti intermediari.

E questo il più importante aspetto della sua potenza.

La dimensione dell'uomo non è limitata al corpo fisico. Se lo fosse, sarebbe

un essere ben meschino. Vi è in lui la Scintilla Divina di cui il pensiero è

un'alta manifestazione.

Il pensiero può agire più e meglio delle mani e di qualunque altro mezzo di

cui l'uomo si serve per le sue opere.

Questo accresce immensamente il suo raggio d'azione che non conosce barriere

e distanze.

Il bene che può produrre in tal modo è incalcolabile e senza che nessuno lo

sappia.

La visione spirituale della vita dà all'uomo la forza di realizzare l'Amore,

praticamente, e, col pensiero, anche da parte di chi non ha altri mezzi per

farlo.

L'Amore è la massima espressione dell'esistenza umana, quella che,

realizzata, porta al compimento delle esperienze terrene, per proseguire

oltre, per le vie dei mondi.

Da ricordare le parole di S. Giovanni della Croce, che ha scritto: "Nell'ultima ora,

sarai esaminato sull'Amore".

E l'esito dell'esame determinerà il proseguimento del cammino evolutivo per

altre dimensioni o la ripetizione sulla terra delle esperienze fallite.

La condizione primaria e indispensabile perché si possa aiutare validamente

gli altri col pensiero, è quella di raggiungere la padronanza della mente.

Disciplinata e potenziata, può compiere quelli che sono chiamati prodigi.

A. V.

PARTE PRIMA:

La telepatia e le proiezioni telepatiche.

La telepatia è una comunicazione tra Spiriti incarnati, forse, anche, tra

Spiriti incarnati da una parte e Spiriti privi del loro involucro carnale

dall'altra.

FEDERICO W.H.MYERS, La personalità e la sua sopravvivenza. Se nella scienza

l'uomo ha fatto progressi sbalorditivi tali da giungere all'estremo limite

della scissione dell'atomo; se con le varie tecnologie si è arrivati alla

perfezione della macchina, nel campo psichico e spirituale l'uomo è ancora un

primitivo.

Anzi, in certi casi, ha degenerato rispetto a quanto ha progredito in altri

campi.

Infatti, soltanto da poco si è cominciato a muovere i primi passi nella

ricerca parapsicologica, con le prime constatazioni e le prime ammissioni di

fatti che hanno del meraviglioso in un settore quasi ancora inesplorato.

Se le spiegazioni sono ancora frammentarie e talora del tutto

materialistiche, è dovuto alla contraddittorietà e alla impreparazione

spirituale di molti che si occupano di questo campo: essendo essi ancora

spiritualmente immaturi, considerano questo alla stregua di quello meccanico,

al livello del quale si trova ancora la loro psiche.

E, purtroppo, sono quelli i cui nomi sono molto conosciuti;

e gli uomini pecora ne sono suggestionati essendo quelli falsamente ritenuti

specialisti e portatori di verità.

Una conoscenza antica Il fenomeno della telepatia era noto fin dai tempi più

antichi e come si può ancora vedere Tutto ha origine dal pensiero.

La straordinaria potenza del pensiero ci permette d'impiegarlo in tutte le

occorrenze della vita, senza eccezione
.

Non si tratta di piegare le forchette o cose simili, ma di usarlo ai fini di

bene, per aiutare gli altri, per recarci dove non potremmo andare col corpo

fisico, per proiettare il pensiero là dove vi è un bisogno, eccetera.

Aiutare chi soffre è veramente il più alto compito dell'uomo che vede negli

altri se stesso.

Le opere grandiose che l'uomo ha realizzato nei secoli hanno avuto origine

dal pensiero.

Il potere di pensare, e di servirsi di questo potente mezzo, è il maggiore

che sia stato dato all'uomo. In questo noi siamo fatti a " immagine e

somiglianza di Dio ".

Tutto è stato formato dal pensiero, ogni manifestazione della vita è una

creazione mentale dell'Assoluto.

Noi siamo un pensiero di Dio, dotati della facoltà di pensare, quindi di dar

vita alle cose col nostro pensiero.

Il pensiero, veramente, è la nobiltà dell'uomo, ha scritto Anatole France.

Nella mente si elaborano tutte le situazioni dell'esistenza.

Vi è chi crede ancora che l'azione consista soltanto nell'opera di chi si

muova, corra, si agiti per realizzare qualche cosa, mentre considera oziosi e

inutili coloro che sono dediti al pensiero e alla meditazione.

L'auto, il treno, l'aereo sono gli strumenti di questi agitati che hanno

ridotta la Terra a un mondo di nomadi, più simili alla Torre di Babele e al

caos che a una civiltà che si ritiene avanzata.

Essi ritengono di essere i protagonisti mentre non sono che gli esecutori di

un progetto elaborato nel silenzio della mente di chi è l'autore di un

programma.

Anche se essi stessi avessero ideato quello che hanno, è sempre nella mente

che ha avuto origine tutto il loro agire.

La fonte di tutto è il pensiero che ha il compito di governare tutto l'essere

per mezzo dell'azione: esso studia l'ipotesi per mettere in pratica la

conoscenza, analizza la teoria per praticare l'azione.

Oltre il piano della materia

Per comprendere perché il pensiero abbia tanta potenza e necessario

riflettere quale sia la vera dimensione dell'uomo Si comprenderà meglio

quanto scritto e quello che diremo nelle pagine che seguono.

L'uomo ha un corpo e un'anima, ma questi sono soltanto rivestimenti

momentanei del suo vero essere che è lo Spirito L'uomo è Spirito che, per la

sua manifestazione nel mondo della materia, si riveste di corpi materiali per

operare.

La parola anima viene generalmente usata in luogo di Spirito, ma non sono la

stessa cosa, essendo l'anima strumento col quale lo Spirito agisce sulla

materia.

L'anima, a sua volta, si riveste di un corpo fisico quale suo strumento, pur

potendo agire, talora, direttamente, senza di esso.

Noi preferiamo chiamare l'anima col nome di complesso animico che comprende

la mente, la psiche, il corpo astrale che esprime desideri, sentimenti,

emozioni e poi ancora l'energia che anima la vita fisica.

Questi sono componenti comuni anche agli animali evoluti Ma gli animali

formano anima di gruppo, non ancora individualizzata. Essi sono guidati

dall'istinto e non pensano coscientemente, semmai in essi vi è un pensiero

passivo.

Nell'uomo vi è qualcosa in più, la coscienza, lo Spirito che altri chiama con

altri nomi, Io spirituale, la Monade, il Sé degli Orientali, ecc... Vi è pure

chi lo chiama anima individualizzata L'uomo è essenzialmente uno Spirito,

Scintilla Divina, rivestita da un complesso animico o anima, rivestita a sua

volta di un corpo fisico.

Questi sono gli strumenti dello Spirito per le sue esperienze Limitarsi al

primo piano, il corpo, come fa il materialismo che ritiene tutto l'uomo

soltanto un animale, è il più grande errore come è errore quello di chi si

ferma al secondo piano la mente e la psiche: errore tipico di quelli che non

comprendono che la luce intellettuale è soltanto luce riflessa lunare, priva

di vita e di calore.

Essi non hanno ancora aperto il canale con il piano più alto, quello

spirituale.

Il pensiero cosciente non appartiene al piano fisico, ma a quelli più

elevati. Infatti, il pensiero è al di sopra delle leggi che reggono il mondo

della materia.

Tutti i fenomeni detti extrasensoriali, come la telepatia, le visioni, le

apparizioni, i sogni veridici, le premonizioni ecc., appartengono a un piano

più elevato, oltre e al di là di quello del tempo e dello spazio e non hanno

nulla a che vedere con i sensi fisici.

L'attività dei piani più elevati non è soggetta agli strumenti di cui

ordinariamente si serve lo spirito, che non è schiavo dei mondi inferiori.

C'è chi pretende vanamente d'inquadrare negli attuali schemi scientifici,

fenomeni che non appartengono al piano della materia, mentre è doveroso

riconoscere i limiti della scienza come è oggi concepita da certuni

spiritualmente aridi, ancora dormienti sui piani meno elevati.

La scienza non è davvero l'ultimo traguardo della Verità, essendosi ristretta

e limitata al piano fisico. C'è ben altro cammino da percorrere per arrivare

alla conoscenza, vi sono ancora troppi idoli da abbattere prima di conoscere

l'uomo.

Il conosci te stesso dell'antica saggezza è oggi più che mai valido, mentre

molti scientisti hanno eretto l'uomo e la scienza a unico dio dal quale tutto

avrebbe origine.

Conoscendo se stessi si scopre che il pensiero è la più sottile vibrazione

dello Spirito che non ha confini, come la Divinità di cui è Scintilla

nell'uomo.

Poiché il pensiero è al di là del tempo e dello spazio, la telepatia

appartiene chiaramente a un'altra dimensione, dalla scienza sconosciuta, dove

la scienza non può arrivare e non sa dire nulla. Eppure mille ipotesi e

interpretazioni sono state fatte per ricondurla sul piano cui essa non

appartiene. Fatica inutile di coloro che, non volendosi elevare, vorrebbero

abbassare le cose più alte per portarle al loro livello. Rimanendo sul

terreno materialistico non si potrà mai trovare la soluzione della telepatia,

che è un fenomeno extrasensoriale.

Il pensiero è una forza

Gli uomini pensano, più sovente, automaticamente che non di proposito

deliberato. Essi lasciano disperdere e languire un'energia preziosa che se

fosse sanamente utilizzata e potenziata potrebbe rendere loro dei servizi

inestimabili.

Il pensiero è una forza, la forza più potente e delicata benché noi non ne

possiamo definire la natura Ma più che la natura del pensiero, che ignoriamo,

noi vogliamo esaminare l'uso che dobbiamo farne degli effetti benefici che Si

possono produrre.

Come si è già detto il pensiero si può proiettare lontano da noi come Si

proietta un oggetto. Ma il pensiero è molto più potente di qualunque oggetto,

può raggiungere distanze impensabili nello spazio e nel tempo. Infatti, il

pensiero è manifestazione divina nell'uomo, realizza la contemporaneità

perché annulla il tempo e la distanza.

Col pensiero si può agire sugli ambienti, sulle cose, sulle persone, sulla

mente e sull'inconscio di sé e degli altri.

La separazione del pensiero dal corpo è chiamata sdoppiamento poiché le

componenti dell'uomo--corpo, anima spirito--benché unite sempre come da un

filo, vengono allora ad essere, sia pure temporaneamente, come separate.

Il pensiero può operare anche senza il corpo, si può servire o meno del

corpo, ma senza dipendenza da esso, poiché il corpo dipende dal pensiero come

strumento.
E la mente che muove la materia, non il contrario.

Quanto ora affermiamo è provato da innumerevoli fatti: si trovano narrati

negli Annali degli Istituti di parapsicologia, negli Atti dei congressi e in

numerose altre pubblicazioni E se i fatti hanno il loro valore e sui fatti si

fondano le teorie, Ciò non può essere messo in dubbio da altre teorie che non

siano fondate sui fatti.

La priorità della psiche sul corpo è una verità oramai acquisita.

Il pensiero si può materializzare

Qualcuno si chiederà: " Può il pensiero materializzarsi? "Ma tutto quanto

esiste è un pensiero materializzato. Oggi si sa che la materia è energia, non

è quella che un superato materialismo riteneva.

L'energia materia è un prodotto del pensiero. Prima di essere quello che è,

era pensiero nella mente del pensatore.

Le opere degli uomini possono essere compiute in vari modi e con vari

strumenti. Ma all'origine di tutto è sempre il pensiero che ha creato il

tutto.

Tutto ha origine dalla Mente Suprema. L'uomo stesso è un pensiero di Dio.

Nel suo mondo piccolo,` l'uomo come Scintilla Divina può operare come Dio

nella grande vita. Ma nell'uomo impropriamente si parla di creazione, che è

qualità riferita solo a Dio.

Il pensiero dell'uomo può operare in modo analogo per le cose del proprio

mondo.

L'operaio lavora con le mani e con i mezzi di cui dispone, l'intellettuale

può fermare i suoi pensieri, " materializzarli ", servendosi della penna o

della macchina da scrivere, lo scultore lo fa con lo scalpello, il pittore

con il pennello, il musicista con i vari strumenti e cosí via.

Non vi è attività umana in cui il pensiero non abbia la sua preziosa

applicazione, anzi ne sia all'origine.

Il pensiero si può materializzare in tanti modi: 1. nella telepatia spontanea

perfino con la voce che chiede soccorso; 2. in tutte le creazioni della

mente, scientifiche, artistiche, eccetera.

Il pensiero si materializza nella parola che, però, non può esprimersi

perfettamente perché il linguaggio umano manca dei termini corrispondenti,

precisi, alle infinite sfumature che soltanto il pensiero, appartenente a un

piano superiore, può avere.

Ma l'azione del pensiero può realizzarsi anche direttamente senza altri

mezzi. Può agire sugli uomini, sugli avvenimenti, sulle cose senza

intermediari. Poiché è strumento dello Spirito, la sua potenza non ha eguali.

La trasmissione diretta è la più efficace.

Quando il pensiero si esprime in simboli, come avviene spesso nel sogno, può

essere interpretato in modo non rispondente a quello che voleva esprimere.

Il pensiero si materializza nelle azioni. Ogni opera dell'uomo è pensiero

fatto materia.

Notiamo le differenze tra le opere realizzate dal genio all'uomo comune, dal

santo al malfattore.

Ma tutto è pensiero, disceso nelle forme della materia dagli archetipi divini

che il pensiero aveva contemplati, ma tradotti attraverso vie e strumenti

tanto diversi.

Quando il pensiero prende forma

La scrittrice Alexandra David-Neel, vissuta vari anni tra i monaci tibetani,

racconta che con l'intensa concentrazione su una data immagine, essi erano

capaci di dare corpo e forma a fantasmi oggettivi, chiamati tulpa, creati

dall'immaginazione.

Se non fossero confermati dai fatti, questi fenomeni sarebbero veramente

incredibili. Lei stessa volle provare a crearne uno, e vi riuscí, ma ebbe,

poi, conseguenze spiacevoli, perché stentò molto a dissolverlo.

William Black quando eseguiva le sue opere diceva di copiare quello che

vedeva. E la forza plasticizzante del pensiero che ha il potere di prendere

forma, materializzandosi.

Quando si pensa intensamente a qualche immagine che abbiamo nella mente,

anche senza averne coscienza, può avvenire che l'immagine stessa possa

obiettivarsi divenendo perfino visibile. Cosí può avvenire per le creazioni

artistiche.

Prentice Mulford scrive: " Se il pensiero viene concentrato in sufficiente

quantità sopra una sola immagine, essa traduce istantaneamente l'immagine in

realtà ".

Forme pensiero materializzate sono pure avvenute e manifestate a scrittori

quali Balzac, Waltari, Walter Scott, Dickens Beecker-Stowe ed altri, i quali,

avendo creato dei personaggi nei romanzi con la loro fantasia, ebbero poi

disturbi dagli stessi che non volevano abbandonare i loro creatori e si

ribellavano per la parte loro assegnata.

Quando l'uomo pensa fortemente di trovarsi in un determinato luogo, fino a

vedervisi col pensiero, crea una forma-pensiero che lo rappresenta là dove ha

desiderato di trovarsi Questa forma-pensiero può attirare momentaneamente

intorno a sé la materia sufficiente per rendersi visibile a chi ha i sensi

psichici sufficientemente sviluppati.

Questa è l'origine di molte apparizioni di uomini capaci di sviluppare una

potente forza-pensiero.

Ciò può avvenire senza che l'interessato ne sia cosciente, ed è anche la

spiegazione di molte " visioni ".

Il pensiero come strumento di aiuto

Si possono aiutare gli altri col pensiero irradiando telepaticamente idee

sane, costruttive, sentimenti elevati, pensieri di luce, di amore e di bene

e, in particolare, ciò che più serve alla persona in quel momento per

portarla sul piano di una completa armonia.

E opera santa e salutare ispirare fiducia a chi è depresso, abbattuto, per

eventi contrari, smarrito per perdite subite.

L'aiuto col pensiero si può dare anche a quelli stessi che Ci hanno lasciato,

ai defunti che ci hanno preceduti nel cammino verso la meta comune. Molti di

loro, per l'attaccamento alla Terra, si trovano spesso nello stato di

smarrimento e di abbattimento.

Vi sono certamente spiriti addetti a questo compito di aiuto, ma anche noi

possiamo fare la nostra parte, suggerendo col pensiero idee che diano luce e

forza.

Incoraggiare, risvegliare fede e fiducia, dare speranza, far vivere nella

mente dei sofferenti quello stato di benessere cui aspirano, come fosse già

realizzato, è dare loro il vero balsamo di cui hanno bisogno.

Si può sempre aiutare chiunque, a distanza, telepaticamente, con

suggerimenti, pensieri, idee, ispirazioni, perché il pensiero è la più

potente energia di cui l'uomo disponga.

Se vuoi veramente portare aiuto a qualcuno, anzitutto non devi pensare male

di lui, anche se sia un vizioso, un delinquente o una persona senza buone

qualità apparenti.

Tu dirai: Ma come faccio a pensar bene di un malfattore, di uno che vedo

compiere azioni riprovevoli e che si comporta in modo evidentemente negativo?

Ebbene, pensa che quella è la sua naturale espressione di vita, conforme al

gradino evolutivo in cui si trova. L'esperienza lo farà progredire, gli

mostrerà le conseguenze di quello che oggi fa. Lui, domani, lo ripudierà,

quando sarà cresciuto moralmente, cioè quando avrà progredito lo comprenderà

di più.

Tu aiutalo, aiutalo a comprendere, col tuo pensiero. Gli farai un gran bene.

Gesù disse che era venuto per i peccatori, non per i giusti.

E con la potenza del pensiero che noi possiamo affermare la nostra vera

libertà.

Noi possiamo compiere azioni di bene senza possedere beni materiali, senza

muoverci dal luogo in cui ci troviamo.

La dimensione dell'uomo non è limitata al corpo, anzi, noi non usiamo il

nostro corpo. Se fossimo soltanto corpo potremmo adoperare soltanto le mani,

i piedi e altri mezzi materiali.

La nostra dimensione animica e spirituale ci consente di operare nell

infinito, dove non esiste tempo né distanza.

Poiché lo scopo della vita sulla Terra è quello di operare per il bene di

tutti con l'Amore, che è il coronamento della nostra esperienza su questo

pianeta, per proseguire poi il viaggio per i mondi infiniti, abbiamo a questo

fine uno strumento meraviglioso: il pensiero. Con questo mezzo a noi è dato

di fare nel nostro piccolo ambiente ciò che Dio fa nella Vita infinita di cui

noi siamo pure una minima parte.

Operare in armonia con l'Intelligenza Infinita per il bene comune, è lo scopo

di chi ha compreso il valore e il significato della propria esistenza.

L'efficacia di questo metodo va attribuita a due fattori:

1. l'interessato riceve, quando è aperto alla ricezione;

2. ritiene che i pensieri siano suoi e quindi li apprezza maggiormente.

Chi ne ha fatta l'esperienza può valutare il bene che si può produrre in

questo modo, senza che nessuno lo sappia.

Inoltre è alla portata di tutti, anche di chi è impossibilitato ad operare in

altro modo. Le ore migliori sono quelle in cui, la persona che deve ricevere,

si trova nello stato più ricettivo, cioè le ore di rilassamento e di riposo.

Pensare bene e agitare idee di bene è come essere stazioni radio-emittenti. E

certo che qualcuno ascolterà, anche se ignoto e lontano.

Come il pensiero si puo comunicare

Ciò che è pensato ha la particolarità di non rimanere nella mente, ma si

diffonde nello spazio e nel tempo, tanto come irradiazione naturale che come

proiezione volontaria da parte di chi pensa.

L'uomo, infatti, può proiettare coscientemente il proprio pensiero,

comunicarlo a chi desidera come si farebbe per un oggetto. Joubert afferma

che il pensiero è come una palla e si può lanciare come una qualunque cosa

materiale.

Il pensiero si può comunicare:

1. con la parola;

2. direttamente da mente a mente.

Non esaminiamo ora la stampa e lo scritto, che sono oggi i mezzi per la più

vasta diffusione del pensiero, non essendo essi l'oggetto di questo studio.

Stabilire un rapporto psichico con altra persona distante è possibile quando

fra i due vi è simpatia, amicizia, affetto, amore.

Chi ha realizzato l'Amore nel senso più elevato, spirituale, è salito su un

piano in cui è in comunicazione con tutti, il rapporto psichico non ha più

barriere tra uomini, animali e cose.

Frate Francesco ne è l'esempio più brillante.

Avverrà, allora, anche, che nessuno potrà fargli del male.

Il pensiero si comunica a volte spontaneamente da una persona all'altra.

Ciò avviene quando vi è sintonia tra i due.

Un messaggio telepatico comunicato nello spazio e diretto a qualcuno molto

sensibile, può essere percepito contemporaneamente anche da altri sensitivi.

Certamente, l'efficacia della trasmissione è più potente negli uomini più

evoluti, abituati a pensare fortemente e a dirigere la mente.

Le idee vivamente presenti in uno spirito possono venire trasmesse in diverse

maniere. Si può capire, vedere, sentire.

Può esistere la telepatia incosciente a condizione che uno dei soggetti, il

percipiente, sia in uno stato ricettivo: di sonno o di rilassamento e se il

trasmittente è stato fortemente impressionato, come furono gli abitanti di

Stoccolma nel pauroso incendio che devastò la città.

Il grande mistico svedese Swedenborg, trovandosi a Goteborg, vide e descrisse

la grande sciagura che avveniva in quel momento a cinquecento chilometri di

distanza. Non furono molti a credergli sulla parola. Soltanto quando giunse

la conferma della fatale notizia, si levò un coro di meraviglia e di

ammirazione.

Quando l'agente telepatico prova una forte emozione, una gioia o un dolore,

con la forza del sentimento crea un'immagine che è vista da chi è in sintonia

con lui. Vi è proiezione d'immagine che è ricevuta dal percipiente che è

abbastanza sensibile da ricevere il messaggio incosciente. Questo dovette

avvenire nel caso di Swedenborg (2).

Un fatto analogo può verificarsi per il fenomeno detto psicometria: gli

oggetti che circondano il soggetto ricevono le impressioni dal pensiero e dai

sentimenti di lui. Il sensitivo è capace di percepire telepaticamente le

immagini degli avvenimenti che si sono verificati e di cui l'oggetto stesso

fu in certo modo testimone. E ciò anche dopo molto tempo.

Le influenze del pensiero da mente a mente

Quando una persona pensa intensamente a un'altra, emette un'energia che

scorre attraverso un filo telepatico fino alla persona pensata: è come una

scia che arriva alla persona, scia luminosa, se in senso benefico; corrente

tossica, se in senso malefico. Si stabilisce cosí tra i due un vero

collegamento che li unisce. Il legame si accresce e il filo diviene più

grande man mano che il pensiero aumenta d'intensità e diviene continuo.

Se sono più persone a pensare e ad operare, le proporzioni divengono maggiori

e di un'efficacia notevole.

Su questo principio è fondata l'azione di aiuto che molti danno in silenzio

per la guarigione di malattie, morali e fisiche, di conforto a sofferenti e

di aiuto a sfiduciati: sono i Volontari del Bene, sparsi ovunque, ma uniti

tra loro dall'ideale comune di bene attraverso il buon uso delle energie

mentali (3)
Tra coloro che hanno affinità di sangue o di sentire, ii pensiero

non ha barriere, si comunica con estrema facilità. Cosí avviene tra parenti,

tra amici e soprattutto tra madre e figli, poiche la perfetta sintonia agisce

da canale telepatico.

Unica barriera al pensiero è la diversità.

Ma, attenzione! Questa barriera è infranta in senso positivo dall'Amore e,

purtroppo, in senso negativo dall'odio. Il legame dAmore, come pure quello

dell'odio, unisce come in una catena che non si può spezzare. Chi ama e chi

odia, si lega con chi ama o chi odia, reciprocamente; stabilisce una unione

che li fa vicini, anche se fisicamente lontani.

"Si veda a Cielo e Inferno, l'Aldilà descritto da un grande veggente " con

una bíografia di E. Swedenborg e di Paola Giovetti. Edizioni Mediterranee,

Roma.

(3) Chi lo desideri può richiedere l'opuscolo I Volontari del Bene ad A

Voldben, Via Merulana 82, Roma: sarà inviato gratuitamente.

Questa realtà deve far riflettere profondamente per i suoi effetti: mentre il

legame psichico e spirituale è superiore a ogni altro legame perché,

nell'unità della vita, è il più elevato e salutare; il legame dell'odio è il

più basso e distruttivo, con enorme danno reciproco per coloro che ne sono

avvinghiati.

Soltanto l'indifferenza libera.

In queste pagine dobbiamo accennare, purtroppo, anche a quel sentimento

abominevole che è l'odio da cui derivano tanti mali. L'odio crea forti legami

che si risolvono sempre a danno, come un nodo scorsoio che uccide.

Le emanazioni di pensieri di tanti uomini formano un immenso aggregato che

col tempo costituisce una vera forza di pressione, si accresce e si potenzia

fino a produrre effetti di incalcolabile potenza.

L'immenso aggregato di amore e di sentimenti positivi opera come potenza

benefica che muove la vita nel senso creativo e costruttivo e serve a

controbilanciare tutte le forze contrarie. Se si comprendesse appieno

l'immenso potere dell'Amore che salva se stesso e gli altri, l'uomo avrebbe

trovata l'àncora più potente nella navigazione tra le tempeste della vita.

Quando si ha avuto a che fare con persone dalla mente ignorante e maligna non

c'è da stupirsi che esse proiettino sentimenti di rancore e di odio. Le

proiezioni mentali da mente a mente possono avvenire anche in maniera

inconscia. E la carica interiore che agisce senza che la parte cosciente ne

abbia il minimo sentore.

Le influenze malefiche intense si realizzano mediante la telepatia,

esercitata nel senso negativo. Chi usa la telepatia per incanalare il proprio

odio, la propria vendetta nei riguardi di altri, usa sistemi che hanno una

carica enorme che arriva con intensità ed efficacia.

Le influenze della mente sono tra le più potenti tra quelle che governano la

vita.

Quando ci sentiamo uno strano malessere, la causa non deriva sempre dal

nostro organismo, ma può anche attribuirsi a pensieri poco benevoli in arrivo

o al fatto che altri stia operando coscientemente ai nostri danni.

Gerolamo Cardano asseriva di sentire un fastidioso ronzio all'orecchio

sinistro quando qualcuno parlava male di lui, e lo diceva subito a quelli che

gli erano vicini.

Certamente, non tutti gli stati depressivi, i disturbi di origine nervosa e

gli altri mali umani sono causati dai cattivi pensieri degli altri; troppo

spesso la causa sono i cattivi pensieri nostri.
E un fatto ormai accertato

che il pensiero dell'uomo ha il potere di agire in bene o in male quando è

rivolto a qualche cosa. Il pensiero ha capacità creatrici e distruttive;

può operare in ogni senso, soprattutto quando è manovrato coscientemente.

Le persone che ci sono intorno possono indurci in uno stato mentale di bene o

di nocumento, di vantaggio o di danno con la loro azione mentale, cosciente o

inconscia, possono anche influire sul nostro stato di salute o di malattia.

In altri tempi, questa era chiamata
" fascinazione ".

Telepatia spontanea e quella sperimentale

La parola telepatia fu coniata da F.H.W. Myers (18431901) ed è formata da due

parole greche che insieme esprimono il significato di sentire a distanza. Ciò

indipendentemente dai sensi fisici che hanno una portata assai limitata.

Questa è propriamente la telepatia spontanea.

Vi è pure chi usa il termine trasmissione del pensiero, ma questa ha un

significato particolare perché va riferito all'atto consapevole di chi

proietta il pensiero ad un altro.

Questa è propria della telepatia sperimentale.

Chi è capace di pensare intensamente ha a disposizione un telefono psichico

col quale comunicare con chi desidera. E certamente necessario che vi sia

anche la stazione ricevente in sintonia. Ma anche se questo non si

verificasse, il messaggio arriva ugualmente e si ferma all'inconscio. Ma

benché non affiori alla parte cosciente, c'è pur sempre la possibilità che

questo possa avvenire in certe particolari circostanze.

Particolare capacità di captare i pensieri hanno le persone sensibili che

sono molto ricettive.

Giuseppe Mazzini, come ogni altro ingegno, credeva alla capacità del pensiero

di essere sentito a distanza come cosa sensibile. Egli scriveva a Rosa

Meyer-Kitt che con il marito l'avevano ospitato in uno dei suoi soggiorni

clandestini in Svizzera:

" ...molto spesso io vi scrivo in spirito; molto spesso vi ringrazio della

simpatia di sorella che mi avete dimostrata durante il mio soggiorno sotto il

vostro tetto. Molto spesso vi mormoro all'orecchio: "non lavorate sempre, non

rovinate la vostra salute, necessaria a vostro figlio e a tutti quelli che vi

amano; dedicate ogni giorno almeno due ore allo studio di una lingua

intermediaria; abbiate fede in Dio per tutto quello che riguarda la vita

materiale.

Mi ascoltate qualche volta? ".

Un giorno, mentre ero tranquillamente in libreria, mi venne di pensare a un

amico, Primo Sacripanti, che da tempo non vedevo. Mi chiedevo il perché di

cosí lunga assenza mentre prima era assiduo frequentatore della libreria. La

ricerca dei possibili motivi trattenne per breve tempo questi pensieri nella

mia mente, poi, come avviene, furono sostituiti da altri di altro genere e

poi ancora da altri, in una successione non sempre logica. Dopo circa una

mezz'ora vedo entrare proprio lui Primo Sacripanti, che dice subito:

--Mi hai chiamato e sono venuto, eccomi.

Io rimasi sbalordito, ma lo fui ancora di più quando aggiunse:

--Ero sul tram che va verso Piazza Buenos Aires (a Roma) quando ho sentito

che mi chiamavi. Sono sceso e ho preso il tram che va nella direzione opposta

e mi ha portato qui.

Commentammo il fatto con i reciproci complimenti per il trasmittente e il

ricevente, in sintonia ammirevole essendo amici da lunga data.

Questo è uno degli innumerevoli episodi di telepatia spontanea che si

verificano di frequente tra persone che hanno tra loro una qualche affinità,

anche se l'ignoranza dottorale pretende che per proclamarne la scientificità

debbano ripetersi a comando.

La telepatia spontanea, anche se spesso inconscia, si basa sulla carica

emotiva percepita per simpatia, amicizia, affinità di vibrazione.

E molto frequente tra madre e figli, tra coloro che si vogliono bene, come è

attestato da innumerevoli fatti.

In particolari condizioni, come situazioni di pericolo, stati di angoscia, in

punto di morte, taluni proiettano una tale carica di pensiero da avvertire

del loro stato persone anche molto lontane.

Diversa è la telepatia sperimentale che viene effettuata nei laboratori o in

qualunque altro luogo quando si vuol trasmettere un pensiero a qualcuno che

sia lontano.

Concentrando il pensiero su un oggetto qualsiasi, un disegno, un simbolo da

parte di una o più persone, i percipienti lontani lo descrivono o lo

riproducono con maggiore o minore Numerose esperienze furono condotte dalla

Soc. Italiana di Metapsichica nel primo quadrimestre del 1949 con esito

positivo.

Negli Stati Uniti, il prof. J.B. Rhine della Duke Universityper vari anni si

è occupato di telepatia sperimentale con i suoi collaboratori conducendo

numerose esperienze. I fatti e le statistiche precise e minuziose hanno

dimostrato la realtà dei fatti e la telepatia come una verità accertata.

La telepatia sperimentale si basa sul principio della padronanza del pensiero

da parte di chi trasmette e della particolare sensibilità di chi percepisce.

Poiché il pensiero proiettato manca, generalmente, della carica emotiva, gli

effetti non sono pari a quelli della telepatia spontanea.

Agire col pensiero a distanza è ritenuto impossibile dall'uomo ancora

attaccato al concetto materialistico della vita, e che identifica se stesso

col proprio corpo.

Sono stati fatti innumerevoli esperimenti di telepatia provocata in

laboratorio, ma in quelli è mancato troppo spesso l'elemento essenziale: la

carica emotiva che " proietta " il pensiero con maggiore forza. Ciò

nonostante, la Società di ricerca psichica e tanti studiosi hanno accumulato

una documentazione ricchissima di fenomeni, giungendo all'accertamento

inoppugnabile dell'esistenza dei fenomeni stessi, anche se non si è ancora

arrivati a un'interpretazione della loro natura e delle modalità di

effettuazione.

I fenomeni di telepatia spontanea sono stati tanti che non si possono

contare. Si può affermare che non vi sia persona che non ne abbia avuti o

sentito raccontare da altri.

Si può comandare a distanza

Nel libro " Autobiografia di uno yogi ", tanto ricco d'insegnamenti, è

narrato che Paramahansa Yogananda un giorno volle fare un omaggio al suo

Maestro, Sri Yukteswar, di un paniere di ortaggi: sei cavolfiori, piantati e

coltivati da lui con tanto amore. Il Maestro lo pregò di conservarli per il

pranzo dell'indomani e Yogananda allora li nascose gelosamente, ma dimenticò

di chiudere la porta posteriore dell'eremitaggio.

Durante la passeggiata che egli fece con i suoi discepoli.

Maestro disse a Yogananda: --La divina meditazione non deve far trascurare le

cose materiali. Hai trasgredito al tuo dovere di custodire l'ashram e per

questo sarai punito.

Il discepolo credeva che il Maestro scherzasse, ma questi aggiunse:--Ben

presto i tuoi sei cavolfiori diverranno cinque.

Allora, per ordine del Maestro, tornarono tutti indietro fin nei pressi

dell'eremitaggio.

--Fermati un istante, guarda oltre il recinto, a sinistra.

Sulla strada vedrai tra poco giungere un uomo, sarà lui lo strumento della

tua punizione.

Poco dopo, infatti, comparve sulla strada un uomo. Costui, dopo aver

girovagato un po', si diresse dietro l'ashram ed entrò nella parte

posteriore, in quella porta che era stata lasciata aperta. Ne uscí poco dopo

tenendo in mano uno dei cavolfiori che erano stati nascosti.

Il Maestro esclamò: -- Il poveretto desiderava un cavolfiore ed io ho pensato

che poteva averne uno dei tuoi, cosí mal custoditi.

Il ladro, nella stanza dove aveva preso il cavolfiore, aveva lasciato ogni

altra cosa al suo posto: anelli d'oro, orologio, denaro, mentre aveva scovato

i cavolfiori accuratamente nascosti.

La sera fu chiesta spiegazione dell'incidente al Maestro, il quale, scuotendo

la testa, disse: -- Lo comprenderai un giorno. La scienza ben presto scoprirà

alcune di queste leggi segrete.

Il Maestro era una perfetta radio umana. " I pensieri sono vibrazioni

sottilissime che si muovono nell'etere ", scrive Yogananda.

" Proprio come una radio sensibile carpisce una musica desiderata fra

migliaia di programmi trasmessi da ogni direzione, cosí il mio guru aveva

potuto afferrare il pensiero di un uomo pazzoide che bramava un cavolfiore,

fra gli innumerevoli pensieri trasmittenti di voleri umani nel mondo. In

virtù della sua potente volontà, anche il Maestro era una stazione radio

trasmittente umana ed era riuscito a dirigere l'uomo a fargli volgere i passi

verso una data stanza per prendere un cavolfiore ".

Se il record della distanza delle comunicazioni telepatiche appartiene

all'astronauta E. Mitchell, dalla Luna alla Terra, per 390.000 km., è pure da

considerare il russo L. Vasiliev per 1.700 km. da Leningrado a Odessa.

Un caso pure notevole è quello di Alice Bailey. Un mattino del 1919 udí una

voce che la invitava a scrivere dei libri per il pubblico. Avendo dato il suo

consenso, ogni mattino, ad ora fissa, sia che si trovasse in Inghilterra o a

New York, si metteva in stato per captare l'onda telepatica che le giungeva

chiara ma flebile. Seppe poi che proveniva dal lontano Tibet dal Maestro

Duwal Khul. Nei primi tempi scrisse due libri: Iniziazione umana e solare e

Lettere sulla meditazione occulta La ricezione telepatica di questi due primi

libri avveniva per mezzo di una voce (chiaroudienza) che lei udiva anche con

l'udito fisico, ma in seguito, man mano che progrediva nell'allenamento, il

sistema di ricezione diveniva interiore e mentale senza la necessità della

voce sonora Ella scriveva fedelmente ciò che udiva; nei casi dubbi si

trasformava da ricevente in trasmittente e chiedeva delucidazioni Furono cosí

a decine i libri da lei scritti per via telepatica dei quali la maggior parte

sono tuttora in commercio e tradotti anche in lingua italiana.

L'accendersi e lo spegnersi del televisore, l'aprirsi e il chiudersi delle

porte, azionati da cellule fotoelettriche ci possono dare un'idea dell'azione

a distanza che si può compiere da una mente a un'altra.

L'uomo è la macchina più perfetta e non è certamente da meno di quelle da lui

inventate.

La distanza non influisce sui risultati della telepatia Il fisico Maxwell

(sec. XIX) nel suo libro De mediana magnetica trattò l'attività dei raggi

corporei diretti dall'anima per certe aZioni fisiche a distanza.

In occasione delle celebrazioni americane del centenario dell'erezione della

statua della libertà a New York (1986), la statua è stata illuminata da un

raggio laser emanato da notevole distanza. Se può tanto un raggio laser,

opera dell'uomo, quanto più potrà la mente che lo ha inventato! L'uomo ha la

capacità di mettersi in contatto con altre anime di vibrazioni affini e

quindi in sintonia tra loro.

La trasmissione da mente a mente può avvenire in modo analogo, ma tenendo

conto che le leggi del pensiero sono immensamente superiori a quelle che

governano il piano fisico.
Il pensiero ha leggi proprie, perché è la sola

forma di energia che non provenga dalla materia.

E un'energia dalle vibrazioni tanto sottili che, per esse, i sensi fisici

sono troppo rozzi e grossolani.

Il poeta Honoré de Balzac ha scritto:

" Se le idee sono una creazione propria dell'uomo, se esse sussistono vivendo

di una vita loro propria, esse devono avere delle forme inafferrabili per i

nostri sensi esteriori, ma percettibili ai nostri sensi interiori quando essi

sono in certe condizioni. Se è vero che le idee si muovono nel mondo dello

spirito, uno spirito può percepirle ".

Certo, ma non tutti gli uomini sono capaci di percepire vibrazioni tanto

sottili a causa della loro scarsa evoluzione. Gli uomini comuni non sono

abbastanza raffinati per percepirle; vi sono, però, quelli dotati di

particolare sensibilità, capaci di captare le vibrazioni del pensiero altrui.

Le sentono come un fluido, come una corrente di energia ben definita nella

sua qualità positiva.

Entrando in un ambiente dove siano raccolte più persone il sensitivo avverte

talvolta un frastuono psichico, di correnti contrastanti: sono i pensieri

malsani e disarmonici dei presenti, anche se apparentemente sono tutti

tranquilli e nulla appaia all'occhio di chi osserva.

Per mezzo del pensiero noi possiamo prendere contatto con i mondi più elevati

e operare a distanza. Sono stati fatti innumerevoli esperimenti di "

trasmissione " di pensiero tra distanze notevoli con esito positivo

istantaneo come si trattasse di esperimento tra stanza e stanza adiacenti.

Gli strumenti tecnici, di cui l'uomo si serve per realizzare comunicazioni a

distanza, sono soltanto surrogati del pensiero umano, mentre vi sono ancora

di quelli che ritengono che soltanto con le macchine possiamo realizzare

questo.

Telepatia orizzontale e telepatia verticale

La telepatia è il mezzo naturale col quale sono trasmessi messaggi tra gli

uomini fin dai tempi remoti. Il potere telepatico della mente è connaturato

con l'uomo. Le sofisticazioni posteriori hanno fatto perdere questo potere

man mano che egli si è allontanato dalla natura.

Ma chi riconquista la purezza e la genuinità originali, vieppiu avvicinandosi

alla sorgente di Vita, riacquista in pari tempo il potere perduto. Per questo

gli iniziati, i geni, i saggi, i santi, gli yogi, sono dotati di questo

potere naturale che supera i surrogati posteriori della radio, della

telegrafia, della telefonia, eccetera.

Quando tu emani pensieri di luce e di amore, tutte le persone che sono in

sintonia con te captano i pensieri che tu hai emanato ed esse, a loro volta,

trasmettono questi pensieri.

Questa corrente di luce e di Amore che si stabilisce, va ad eliminare

l'opposta corrente negativa che purtroppo mettono in movimento coloro che

emanano pensieri di odio, di invidia, di malizia, eccetera.

Ma la telepatia ben più importante è quella che noi chiamiamo verticale, che

si ha con la dimensione più alta della vita, che collega con gli Esseri dei

piani superiori mediante la preghiera, la meditazione, le ispirazioni e le

intuizioni.

Da quella sorgente si riceve la luce delle idee che gli uomini geniali e

illuminati ritrasmettono all'umanità.

E necessario curare al massimo questa telepatia, fonte di ogni bene che ci

aiuta e ci stimola nel cammino verso la mèta che essi hanno raggiunta.

In questo scambio reciproco si effettua quella comunione vitale tanto

benefica durante l'esperienza umana.

L'azione del pensiero sugli uomini e sulle cose

Nella stessa maniera in cui noi influenziamo gli altri e possiamo inviare

ispirazioni, gli altri influenzano noi e possono inviarci ispirazioni. E il

reciproco dare e ricevere di tutti gli esseri.tra di loro, lo scambio e la

comunione, nell'unità della Natura, per il cui mezzo si realizza la vita.

La stessa azione si attua tra noi e le cose, e nelle cose tra di loro.

L'influenza provocata dalla psiche umana sui corpi fu provata da numerosi

esperimenti del pro£ J.B. Rhine, all'Università di Duke in California, quando

fu constatato che un desiderio intenso poteva influire sui risultati del

lancio dei dadi.

La sensitiva russa Nina Kulagina otteneva con lo sguardo lo spostamento e la

levitazione di piccoli oggetti, la deviazione dell'ago della bussola.

Sono a tutti note le imprese di Uri Geller che con lo sguardo piega coltelli,

forchette, e altri oggetti di metallo.

L'azione del pensiero sugli uomini e sulle cose è provata da innumerevoli

esperimenti che ne documentano la realtà nelle relazioni conservate presso

gli archivi degli Istituti di ricerca psichica.

Scrive Yogananda: " Ogni uomo è contraddistinto dal marchio vibratorio del

proprio stato di coscienza ed esercita un caratteristico influsso sulle

persone e sulle cose. La stanza abitata da un individuo, ad esempio, è tutta

permeata dalle sue vibrazioni-pensiero. Queste potranno essere percepite

distintamente da chiunque possieda il grado di sensibilità necessario ".

L'azione diretta sulle cose materiali è oggi chiamata telecinesi o

psicocinesi. " Mens agitat molem" dicevano i nostri padri.

Questi fenomeni sono tuttora inspiegabili dalla scienza.

Certo, da chi ignora che il pensiero è lo strumento più potente che agisce su

tutto, anche sulla materia, pur non avendo nulla in comune con essa, se non

la capacità di vibrazione superlativamente più intensa.

Su ogni piano della vita, ciò che da noi va agli altri, gli altri lo

rimandano a noi. Questo può avvenire anche inconsciamente, perché è legge che

si attua anche senza che l'altro ne abbia coscienza.

Noi siamo in un mondo governato da leggi dalle quali non si può sfuggire.

Cosí,
quello che ci viene dagli altri corrisponde a quello che noi inviamo a

loro. Torna a noi quello che parte da noi.

Se noi abbiamo nei riguardi di altri dei pensieri meschini o dei sentimenti

contrari, tutto ciò tornerà a noi inesorabilmente. Ogni persona con cui

trattiamo ha di noi un'opinione che differisce assai poco da quella che noi

abbiamo di lei.

Una potenza insospettata

Il pensiero è la forza e la potenza dell'uomo evoluto, forza e potenza che

egli deve imparare a padroneggiare e a usare.

Soltanto chi la ignora non la sa valutare nella giusta misura.

Gli studiosi di psicologia sanno che il pensiero è una forza reale, è una

emanazione concreta creata da un ente (la mente= mens meus ens). A sua volta

mossa dallo spirito, la Scintilla Divina in ogni uomo.

I pensieri incoscienti e disordinati sono deboli nei loro effetti, mentre

quelli coscienti, emessi in modo netto e con intensità volitiva concentrata,

ben indirizzati e diretti da una forte volontà hanno la potenza di una cosa

lanciata verso un obiettivo e arrivano nel luogo dove sono diretti come

fossero oggetti.

Col pensiero l'uomo ha disponibile una potenza inimmaginabile. Egli può agire

a distanza. Quindi chi sa comandare il proprio pensiero ha un vantaggio

enorme su chi, essendone ancora incapace, deve limitare la sua azione

soltanto alla parte fisica, all'azione manuale, nel luogo e nel modo che gli

consente il suo corpo.

Dal pensiero dipende tutta la nostra vita e il nostro destino, i nostri stati

d'animo, la nostra salute, le parole che diciamo, le nostre azioni e tutte le

realizzazioni di cui siamo capaci nella nostra esistenza.

La parola latina homo (uomo) deriva dalla radice sanscrita man che vuol dire

pensare. La nostra qualifica prima è, dunque, quella di pensatore.

Il pensiero è la forza più potente di cui l'uomo disponga.

La nostra ignorante disattenzione nei confronti della potenzialità del

pensiero è la causa dei tanti mali che vediamo in noi e intorno a noi.

Chi ha compreso che il pensiero è una tra le più potenti forze della vita,

mette ogni impegno nell'accogliere, nel trattenere e nell'emettere soltanto

pensieri positivi, sani, costruttivi che danno un colore sereno alla propria

esistenza.

I pensieri negativi, malsani e distruttivi che troppo spesso noi consideriamo

innocui e senza conseguenze, sono carichi di forze dirompenti che influenzano

sottilmente noi stessi e le persone cui sono rivolte.

Fortunatamente gli uomini della massa, ancora moralmente sottosviluppati e

impreparati, ignorano e non sanno fare uso di questa enorme potenza che

ciascuno ha in sé. Se la conoscessero anzitempo, sarebbe la distruzione di

tante cose, come avviene per quegli sciagurati che si dedicano alla magia

nera, ignorando quali dolori e sofferenze stanno preparando a se stessi dopo

aver danneggiato altri, poiché è legge inesorabile che torna a noi quello che

parte da noi.

Una stazione rice-trasmittente.

Quando Napoleone era prigioniero all'isola d'Elba, mentre era in compagnia

del generale che stava con lui, fu visto impallidire improvvisamente mentre i

suoi occhi si riempivano di lacrime. L'imperatore piangeva. In quel momento

moriva a Milano la sua sposa Giuseppina.

Egli aveva captato telepaticamente il triste evento che in quel momento si

compiva.

L'uomo è la macchina più perfetta di tutte quelle ch'egli ha inventato: può

trasmettere i propri pensieri e ricevere quelli degli altri quasi

contemporaneamente. Ciò rivela la ricchezza delle facoltà di cui è dotato.

Abbiamo inventato il telefono e altri meravigliosi mezzi di comunicazione, ma

questi non sono che dei surrogati alle facoltà psichiche naturali che con

l'allontanamento dalla natura si sono enormemente alterate.

I popoli primitivi, che vivevano nelle foreste, più vicini alla natura, erano

più ricchi di facoltà innate che noi, anziché sviluppare, siamo andati

perdendo sempre più, man mano che siamo ricorsi ai surrogati delle macchine.

E pur vero che abbiamo dominato la materia esterna, ma abbiamo perduto il

dominio sul nostro mondo interiore, una perdita di portata assai maggiore del

piccolo beneficio che abbiamo ricavato dalle tante invenzioni che ora ci

hanno resi schiavi.

Chi non saprà riconquistare quello che ha perduto, rimarrà vittima di quelle

forze che avrebbe dovuto per primo dominare.

Dalla posizione più elevata

Le stazioni radio-trasmittenti e i ripetitori televisivi vengono collocati

nei luoghi più elevati in modo da accrescere al massimo la fascia ricettiva e

permettere la ricezione stessa anche nei luoghi di vallata, dove sarebbe

impedita od ostacolata da colline e da montagne.

Ma la elevatezza che si richiede dall'uomo per trasmettere e ricevere i

pensieri è quella morale. Maggiore è l'evoluzione spirituale dell'emittente e

più grande sarà il raggio d'azione dei suoi messaggi.

Nell'intimo di ogni uomo, anche il meno evoluto, vi è un punto di sintonia

con la stazione trasmittente più elevata spiritualmente perché in ognuno vi è

la Scintilla Divina, la Presenza, anche se non da tutti vissuta

coscientemente.

Se fossero tolti i diaframmi che sono i soli impedimenti, vi sarebbe

comunicazione perfetta tra tutti gli uomini. Tutti possediamo in potenza le

capacità telepatiche di trasmettere e di ricevere. I nostri poteri latenti

che si manifestano spontaneamente in certe circostanze lo dimostrano con

evidenza.

Per acquistarli definitivamente bisogna:

1. conoscere le leggi che li reggono;

2. fare esercizi per svilupparli attraverso la volontà;

3. imparare a pensare, rendendosi padroni dei propri pensieri.

Quando si trasmette inconsciamente

Noi siamo ricevitori dei pensieri che ci arrivano e generatori di pensieri

che emaniamo. Noi possiamo agire sulla mente altrui proiettando loro i nostri

pensieri. Quest'azione è la più grandiosa che l'uomo possa fare quando è

ispirata dal bene.

Ma noi non dobbiamo mai permettere che l'azione degli altri sulla nostra

mente ci porti a pensare e ad agire in maniera negativa.

I pensieri si trasmettono anche all'insaputa di chi trasmette.

Non soltanto dalla mente partono le proiezioni psichiche, la mente è il

canale attraverso il quale partono anche le irradiazioni dei sentimenti che

rafforzano in maniera potente le proiezioni mentali.

Ma le emanazioni sono meno efficaci quando non sono volute, istintive,

incoscienti, mentre più vigorose sono le proiezioni coscienti e deliberate.

Pensieri e sentimenti sorgono spesso come radiazioni involontarie, colorati

dagli istinti e dall'impulso. Per questo sono spesso negativi e ostili. E

necessario siano corretti con intervento cosciente.

La corrente di forza che parte dalla mente trasmittente arriva all'altra

mente provocando fenomeni originati sempre da forme pensiero emesse dalla

mente che trasmette, sia che le radiazioni telepatiche siano volontarie che

involontarie. Abbiamo già detto che per il pensiero non esistono problemi di

distanza.

Infatti, il pensiero opera in una dimensione al di fuori di quella

spazio-tempo. E questo deve far riflettere chi usa male questa divina

facoltà. A causa di questo mal uso vi è tanto disordine nel mondo.

I sentimenti che partono dal cuore siano sempre riscaldati dall'Amore, che

illumina e dà calore.

La mente, il cervello, il pensiero

Noi non vediamo soltanto con gli occhi fisici, né sentiamo solo con le

orecchie fisiche, ma abbiamo anche i sensi psichici con i quali, chi li ha

sviluppati e affinati, vede e ode più e meglio.

Tutti abbiamo potenzialmente questa facoltà, ma vi sono uomini eccezionali

che hanno capacità di visione e di sentire che ci fanno restare ammirati. I

loro nomi formerebbero un elenco interminabile. Le numerose relazioni e

testimonianze sono raccolte negli Atti degli Istituti di ricerca psichica. I

fatti sono largamente documentati da non lasciar dubbi di alcun genere. Chi

ha voluto verificare personalmente, accertare, controllare, è rimasto poi

sconcertato dinanzi a fatti che non possono spiegarsi con le teorie

materialistiche che diceva di professare.

Sai Baba è definito " l'uomo dei miracoli " tante sono le cose strabilianti

che compie. Gustavo Rol di Torino vi legge nella mente alla stessa maniera

che legge in un libro chiuso o il contenuto di una lettera sigillata.

Pasqualina Pezzolla può visitare malati a distanza e fare diagnosi

accuratissime con meraviglia dei medici.

Ogni uomo evoluto, nel momento giusto si persuaderà che noi non siamo il

nostro corpo, né la nostra mente, ma c'è in noi qualcosa oltre i sensi

fisici. Per i piani più elevati della nostra vita, noi possediamo la

controparte di questi: i sensi psichici con i quali possiamo vedere, udire,

sentire ciò che è impossibile con i sensi fisici.

Gran parte dell'attività interiore dell'uomo si svolge sul piano cosiddetto

astrale che è il piano dei sentimenti, delle emozioni e dei desideri.

Ancora più elevato è il piano mentale: attraverso il pensiero si può

comunicare con gli altri e sentire i pensieri altrui.

I suddetti due piani costituiscono il complesso animico poiché in essi si

svolge l'attività dell'anima, al di sopra del piano fiSiCO.

Per ogni piano l'uomo ha un corpo invisibile, dotato di sensi propri,

analogamente a quelli che ha sul piano fisico. La loro potenzialità varia da

uomo a uomo in ragione dello sviluppo di ciascuno. Psichismo inferiore e

psichismo superiore sono i livelli nei quali si svolgono le varie

manifestazioni dell'attività interiore dell'uomo.

I più progrediti, avendo prevalentemente sviluppati i sensi spirituali,

vivono di più su quel piano più elevato.

La facoltà ricettiva, sviluppata soltanto in pochi, è quella intuitiva: è il

filo diretto, proprio di chi è costante nella pratica della meditazione, e

può riferirsi ad ogni campo, artistico, scientifico, spirituale.

Una completa e dettagliata biografia di questo grande guru dei nostri giorni

è contenuta nel volume di R. Ganapati " Sai Baba, Fiamma d'Amore " Edizioni

Mediterranee, Roma 1990.

La mente è la forza che usa il cervello come suo strumento per pensare, è

l'energia che elabora i pensieri.

Noi non siamo il nostro pensiero, ma esso è il nostro prodotto. Non è

accettabile la psicologia basata soltanto sull'attività del cervello come

fosse una forza e una potenza autonoma. Nessuno strumento si muove da solo

per compiere un'opera, ma vi è chi lo maneggia e lo usa per un determinato

fine.

Questo artefice è la mente, che a sua volta è strumento dello Spirito.

Il cervello è una delle parti del nostro corpo meno nota alla scienza perché

è molto difficile fare esperimenti sul cervello umano.

Tutte le attività cerebrali finora studiate sono associate a scambi di

energia. C'è chi afferma che tutti i meccanismi in gioco sono riconducibili a

fenomeni elettromagnetici.

Il cervello non è soltanto una stazione ricevente che capta pensieri che si

trovano, si diffondono e s'incrociano nello spazio. Il cervello è anche una

stazione che trasmette e donde si spandono senza tregua dei pensieri. Azione

attiva e passiva, trasmittente e ricevente.

La struttura del cervello è la più perfetta, superando di molto quella

dell'animale più evoluto, ma, tuttavia, ha dei limiti come è limitato tutto

il mondo dell'uomo entro confini invalicabili.

L'encefalo, nelle sue parti costituenti, cervello e cervelletto, è come una

sorta di apparecchio rice-trasmittente dell'attività del corpo astrale e

mentale.

L'attività psichica, nel suo complesso conscia, subconscia e inconscia, è

totalmente frutto del corpo mentale.

Il cervello è uno strumento dello Spirito poiché in se stesso è soltanto un

muscolo.

I pensieri che sono nella nostra mente non sono tutti nostri: alcuni sono

realmente nostri, sorgenti del nostro io, della personalità o della nostra

parte superiore, ma ve ne sono altri che giungono a noi da altre provenienze,

da altri uomini che pensano o da altra dimensione.

La mente dell'uomo è una stazione rice-trasmittente più potente di quelle che

lui stesso ha inventate e costruite.

L'espressione " i pensieri che attraversano la nostra mente " è letteralmente

esatta. Infatti, gran parte di quelli che noi riteniamo i nostri pensieri ci

vengono dall'esterno: li raccogliamo dall'ambiente: sono vibrazioni che

passano e noi le captiamo, il nostro cervello le assimila, ritenendo quelle

adatte e congeniali, ripudiando le altre.

Quando un pensiero è entrato ad agitare il nostro cervello in maniera

stabile, vi si fissa, combinandosi con quelli ivi già esistenti.

Allora agiscono insieme, stabilendo correnti di altri pensieri.

Ogni uomo perciò è avvolto come da una nube di pensieri che lo rivestono e

formano intorno a lui quasi un guscio.

Ognuno vive in quell'aura che lo attornia. Così un uomo triste vivrà in

quella nube opaca che è comune al depresso e al pessimista, mentre l'uomo

sereno e spirituale sarà circondato da un'aura luminosa.

Inoltre, ogni nube o aura attira naturalmente correnti di pensiero simili,

respingendo quelle di natura opposta. Si cade, cosí, consciamente o

inconsciamente, in uno stato di negatività nel quale si vive e si permane; ci

si crogiola tra pensieri di timore, di tristezza, di materialità. Chi non

riesce a liberarsene ne rimane vittima con le peggiori conseguenze.

Il cervello è come una centrale del sistema nervoso dove fanno capo le

numerose linee che mettono in rapporto col mondo esterno. Esso è certamente

tra le più grandi meraviglie della natura; comprende circa un milione di

chilometri di fibre nervose; è l'apparecchio col quale lo Spirito s'inserisce

nel piano dello spazio e del tempo; è soltanto un supporto organico come la

tromba per chi la suona.

Vi sono persone la cui vita psichica si è conservata intatta dopo che una

parte dell'encefalo era stata asportata.

La vecchia concezione materialistica, la quale affermava che l'attività

psichica sarebbe il prodotto del cervello, è largamente superata. Lo hanno

dimostrato illustri specialisti della neurofisiologia quali Eccles, Priban ed

altri, e dello stesso tenore sono state le conclusioni di recenti congressi

internazionali di filosofia e di epistemologia.

I rapporti tra mente e cervello vanno pure considerati alla luce di numerosi

fenomeni di sdoppiamento che fanno concludere sulla indipendenza della mente

(o corpo mentale) dal corpo fisico.

I pensieri che noi emaniamo e riceviamo non passano tutti attraverso i sensi

e quindi per il cervello, ma partono da noi ed entrano in noi per quella via

che è il " sentire ", la via per cui lo Spirito ha contatto col mondo

esterno, un contatto più diretto, senza servirsi dei sensi e, talora, neppure

della mente e della psiche.

E l'anima, strumento dello spirito, che a sua volta agisce sul suo strumento

che è il cervello, trasmettendogli desideri, sensazioni, sentimenti che

diventano correnti di energia, ancora ignote alla scienza, attivando certe

strutture e sezioni del cervello. Questi impulsi sono tradotti in immagini e

idee dal cervello stesso.

L'uomo non è soltanto la mente. Noi non siamo soltanto il pensiero. Noi siamo

la Coscienza, la Scintilla Divina, I'Io spirituale.

Come la mente controlla tutto ciò che è al di sotto, e cioè il corpo fisico,

il piano astrale dei sentimenti, dei desideri, delle emozioni, degli

attaccamenti, degli istinti, ecc., cosí l'Io spirituale, che è al di sopra,

controlla la mente stessa.

Tutta la nostra vita dipende dall'Io spirituale che presiede a ogni nostra

vicenda, che ha il compito di fare le sue esperienze nella materia nel

viaggio per le vie dei mondi, affinando sempre più i suoi strumenti che sono

l'Io superiore e l'io inferiore della personalità di cui la mente è parte.

L'Io superiore, che è l'emanazione più alta dell'Io spirituale, ha il compito

di controllare e dominare ciò che è al di sotto. Con questo controllo noi

possiamo renderci conto di quello che avviene in quella officina laboriosa

della mente dove i pensieri sorgono, entrano, si avvicendano e si agitano.

Soltanto dopo il controllo possiamo agire proficuamente per una disciplina

efficace al fine di renderci padroni.

La Coscienza deve controllare la mente che a sua volta dovrà controllare

tutto il piano inferiore.

Tante ipotesi e cento interpretazioni

La scienza non sa ancora dirci nulla di questo meraviglioso fenomeno della

telepatia. Le ipotesi sono innumerevoli, ma oggi si è ancora allo stato

iniziale.

La ragione di questo insuccesso è nel fatto che si è voluto interpretare

tutto riportando i fenomeni sul piano fisico psichico, mentre è ben

dimostrato che il pensiero ha leggi proprie e non è soggetto al piano

soltanto fisico e psichico. La scienza ignora la vera dimensione dell'uomo,

vuol riportare tutto alla misura delle cose materiali. E con ciò non potrà

mai risolvere problemi che la trascendono.

Chi manovra la stazione rice-trasmittente è lo Spirito, che Si serve della

mente.

I fatti hanno largamente superata la concezione miope, materialistica,

portando a considerare la vera dimensione dell'uomo.

Se noi fossimo soltanto corpo fisico tutta la nostra esistenza sarebbe

esaurita sul piano della materia.

Noi siamo corpo, anima e spirito.

Il nostro vero essere è lo Spirito, I'Io spirituale che, per le sue

esperienze sul piano della materia, si è rivestito di un'anima e di un corpo,

quali strumenti per l'esperienza stessa.

Sulla telepatia sono state fatte tante ipotesi e interpretazioni

prevalentemente di carattere fisico, ma poco e nulla si è pensato che il

pensiero non ha nulla a che fare con le leggi del piano fisico.

Cartesio, nei suoi " Principi di filosofia ", fornisce una teoria fisica

della telepatia: a Le particelle della materia sottile... incontrando una

materia disposta a ricevere la loro azione, vi producono degli effetti

veramente rari e prodigiosi come... destare l'immaginazione dei dormienti e

anche di chi è sveglio, fornendo loro delle cognizioni di cose che avvengono

lontano, ad esempio facendogli provare le gioie e le pene di un loro amiCo...

".

Le tante ipotesi di carattere fisico non hanno avuta conferma sperimentale e

sono andate man mano svanendo e si è rimasti tuttora senza conclusioni valide.

Cosí l'ipotesi energetica, intesa sempre come energia fisica, non è stata

convalidata. E stata pure esclusa l'interpretazione quale fenomeno elettrico

prodotto dal cervello, poiché le vibrazioni sono molto limitate e la loro

gamma d'onda è al di sotto delle frequenze radio e anche al di sotto del

limite di utilità e, già a pochi millimetri dalla superficie del capo, sono

al di sotto del livello del rumore.

Gli studiosi allergici a ogni idea di carattere spirituale hanno chiamato la

telepatia in aiuto alla loro preconcetta negazione del mondo dello spirito,

pur non sapendo che cosa veramente sia la telepatia, da loro considerata

sempre come un fenomeno fisico. Per questo si sono avventurati su tutte le

ipotesi e le interpretazioni talora assurde, pur di escludere l'ipotesi

spirituale.

Fallite le esperienze nel senso da essi desiderate, si avvidero che per il

pensiero non esistono ostacoli di sorta, ma gli sperimentatori rimasero con

la preconcetta convinzione che la telepatia dipendesse da un'energia fisica,

ma non ancora conosciuta.

Gli scienziati russi confermarono l'esistenza dell'azione psichica a distanza

che essi, in quanto materialisti, non potevano figurarsi in altro modo che

come un processo energetico.

Il prof. L. Vassiliev, dopo aver demolito le modalità della trasmissione del

pensiero per mezzo delle onde elettromagnetiche e di altra energia

conosciuta, dovendo rimanere nella interpretazione materialistica, parlò di "

energia sconosciuta ".

Certo, sconosciuta a chi non vuol salire sul piano più elevato, quello

spirituale; ma non energia fisica di chi vuol rimanere sul piano materiale

col quale identifica se stesso.

Ma la telepatia è un fenomeno extrasensoriale, ma neppure di carattere

soltanto psichico. Vi è di più, essa interessa il piano spirituale come è

rivelato dai tanti fatti inspiegabili diversamente.

La parapsicologia annulla la concezione meccanicistica, distrugge le vecchie

e superate concezioni materialistiche della vita. Prova, anzitutto, che

esiste una percezione extrasensoriale, indipendente dalla percezione

sensoriale fisiologica.

La telepatia, ormai convalidata da innumerevoli fatti, è avviata a dimostrare

l'esistenza nell'uomo di un " quid " che governa il singolo allo stesso modo

che l'Intelligenza suprema governa il tutto.

Questa è la sua mèta.

Come avviene la trasmissione

Nell'epoca della radio e della televisione non dovrebbero più meravigliare i

fenomeni telepatici fra gli uomini. Se l'uomo ha saputo mettere a punto

macchine cosí perfette, non si può negare che la macchina ancora più perfetta

è l'uomo stesso, mentre quelle ch'egli costruisce sono certamente di un

gradino inferiore all'artefice che le fa, quasi una immagine di se stesso.

Si può pensare che i fenomeni telepatici avvengano per analogia come quelli

della radio e della televisione: onde elettromagnetiche, onde hertziane,

radio onde, in questo caso onde pensiero?

Ma giusto o no, questa spiegazione a noi interessa meno dei fatti; interessa

di più la maniera di realizzarli e come ci si può servire di questo

meraviglioso strumento per fare del bene agli altri, usandolo per le attività

di un piano superiore.

Come l'operaio si serve degli strumenti del suo lavoro, cosí il pensiero va

considerato strumento di lavoro per realizzazioni di ordine più elevato.

Scrive Ch. Richet:

" Perché il cervello B sia messo in movimento dalle vibrazioni del cervello

A, bisogna che il cervello B abbia una sensibilità speciale (sesto senso). E

bisogna riconoscere che talvolta questa vibrazione del cervello A spiega la

vibrazione corrispondente del cervello B ".

E continua: " Noi siamo circondati da vibrazioni. Oltre le vibrazioni che

colpiscono i nostri sensi, ve ne sono altre per mezzo delle quali il mondo

esteriore mette in movimento la nostra intelligenza. Ve ne sono altre che non

sono percepite dai nostri sensi, ma di cui gli apparecchi di fisica ci

rivelano l'esistenza: il magnetismo, I'ultra-violetto, I'infra-rosso, e

soprattutto quelle stupefacenti onde hertziane che sono intorno a noi senza

che possiamo percepirle se non abbiamo un apparecchio ricevente ".

Né è finita la lista delle vibrazioni atmosferiche: ogni giorno la scienza ne

scopre sempre delle altre. " Perché non ammettere che l'intelligenza delle

nature sensibili possa essere messa in moto da qualcuna di queste vibrazioni

misteriose, sconosciute ancora? ".

Parlare del pensiero come se viaggiasse a mezzo di onde allo stesso modo che

fa il suono, non è verosimile. La natura del pensiero ci è ignota, non ha

paragone con ciò che noi conosciamo. Il pensiero raggiunge immediatamente

distanze indefinite nello spazio e nel tempo. Le onde radio e quelle della

luce hanno bisogno del tempo e dello spazio per raggiungere un dato luogo. Il

pensiero non ha bisogno di questo né di altri mezzi, agisce da solo e

istantaneamente.

I pensieri si trasmettono da persona a persona come la corrente elettrica

dalla centrale che la produce alla lampadina.

Ma il pensiero è una forza vivente e dinamica la cui velocità non è

calcolabile: è dunque qualcosa che è al di là della misura umana.

La vita mentale è più intensa, più viva e più reale della vita fisica. Tutti

i mondi sono intercomunicanti: la sola e vera barriera fra le anime è la

differenza di evoluzione.

La telepatia, un fenomeno di risonanza?

E avvenuto e avviene che delle scoperte e delle invenzioni siano state fatte

contemporaneamente da più persone, lontane tra loro, e che nulla sapessero

l'una dell'altra. Avviene pure che più persone abbiano nello stesso momento

le medesime idee e durante una conversazione si accingono, con loro sorpresa,

a esprimerle.

In una sala dove si assiste a una conferenza, l'oratore " proietta ", per

cosí dire, pensieri e pensieri. Ma questi saranno compresi e assimilati

soltanto da chi si trova nelle condizioni psico-spirituali simili a quelle

dell'oratore, mentre per gli altri sono soltanto parole e rumore di voce.

La ragione è che questi non sono in sintonia con l'oratore, per questo non vi

è risonanza nel loro interno.

Ciò fa pensare a una stanza dove siano più pianoforti. Se voi abbassate un

tasto e lo fate risuonare, quella nota fa vibrare le corde della nota eguale

di tutti i pianoforti che sono là. Le corde vibrano anche se non giungono a

dare il suono come la corda del tasto abbassato con maggior vigore.

Gli ascoltatori di una conferenza, come i lettori di un libro, sono come

tanti tasti diversi toccati dall'oratore o dallo scrittore e danno note tanto

diverse tra loro o non le danno affatto.

Questa legge di risonanza psichica e spirituale, per cui nelle persone in

sintonia tra loro si ripetono le stesse emozioni per affinità di vibrazione,

è molto importante.

I pensieri e le idee sono come nell'aria, e vi è chi li accoglie avendo una

sensibilità comune. Sono stazioni riceventi della medesima lunghezza d'onda,

come avviene per gli apparecchi radio.

La simpatia e l'antipatia sono rette dalla stessa legge.

E la legge per cui ogni pensiero tende a riprodursi allorché viene a contatto

con un altro corpo mentale affine. Si riproducono cosí pensieri del medesimo

tipo di quelli che occupano la mente di colui che li ha per primo.

Può essere anche questa l'origine di alcune di quelle che noi chiamiamo col

nome di ispirazioni.

Non ha importanza la distanza tra agente e percipiente, perche il pensiero

non conosce distanze, obbedendo a leggi proprie al di fuori di quelle che

governano il mondo della materia.

Un'interpretazione logica della telepatia può essere anchequella della

risonanza psichica e spirituale. Infatti, perché possa verificarsi è

indispensabile la simpatia, l'amore, l'affinità alla stessa maniera

dell'esempio che abbiamo portato dei tasti del pianoforte.

Una realtà diversa

La scienza non è ancora giunta a spiegare i fenomeni della percezione

extrasensoriale come la telepatia. Ferma nella concezione che tutto debba

passare per i sensi fisici, si è chiusa in quel mondo ristretto. Naturalmente

dinanzi ai fenomeni telepatici, non può uscire dai propri confini, un'area

assai limitata alla propria misura.

Ma la dimensione dell'uomo è ben più vasta.

Oggi non vi è nessuno che possa negare che esista un mondo non percepibile

dai sensi fisici. La stessa scienza afferma l'esistenza di una gamma di

vibrazioni al di sotto della quale e oltre la quale la vista, l'udito,

l'odorato, nulla possono percepire. Entro questa gabbia si svolge la sua vita

materiale che non è tutto.

Ma l'uomo possiede facoltà che trascendono i confini ristretti entro cui è

limitato nella materia.

Quella realtà diversa va studiata, non ignorata. E là, oltre la meschina

gabbia dei sensi fisici entro la quale l'uomo è prigioniero, che

s'intravedono altri mondi, altri piani di vita; è quello l'al di là che si

dovrebbe indagare, ma al quale, per un inconscio ataviCo timore, soltanto

pochi hanno il coraggio di affacciarsi. Sono orizzonti nuovi e stupendi che

offrono visioni ammirevoli, che appartengono non soltanto alla psiche ma al

più elevato e meraviglioso piano dello Spirito.

Ritenere che tutto il nostro mondo sia quello della prigione sensoriale, e

restare alla visione miope del piccolo uomo sulla piccola Terra, senza

volgere il pensiero alla Grande Vita, è davvero deprimente ed è farsi vittima

di una concezione veramente meschina.

Vi è una realtà diversa oltre quella dei cinque sensi, non .condizionata

dallo spazio né dal tempo, per la quale le nostre percezioni non hanno alcuna

validità.

La telepatia appartiene a questa realtà, diversa, una realtà di fenomeni

accertati e comprovati, non soggetti alle leggi fisiche e per le quali i

sensi fisici non sono minimamente interessati.

L'energia sconosciuta di L. Vassiliev e compagni è l'energia spirituale che

pervade il mondo e ogni cosa, quella che smuove il pensiero che è la più

sottile vibrazione dello Spirito. Da questo, il pensiero trae tutta la sua

potenza. Ciascuno ha visto e interpretato secondo i propri schemi mentali.

Anche certi parapsicologi, rimasti prigionieri nella gabbia del materialismo,

si sono avventurati nelle ipotesi più inverosimili e talora perfino assurde,

pur di escludere l'ipotesi spirituale da essi volutamente ignorata. E dopo la

successiva eliminazione delle tante interpretazioni insoddisfacenti si è

rimasti ancora chiusi nel mondo della materia.

Accettando per buona l'ipotesi della irradiazione e ritenendo per vera quella

del contatto di anime, è certamente più vicina alla verità l'ipotesi del

prof. Calligaris, dell'università di Roma, il quale interpretò la telepatia

come fenomeno di risonanza.

Se non si realizza questa visione più ampia della vita, non si potranno

comprendere tante cose e ci si muove in un labirinto di ipotesi e

d'incertezze.

E lo Spirito il primo attore nella commedia della vita che ha bisogno di

rivestirsi di maschere per agire.

Noi siamo lo Spirito, la nostra vera essenza, quello che solo resterà di noi

dopo il viaggio per le vie dei mondi.

Il corpo animico e quello fisico sono soltanto rivestimenti temporali che

saranno abbandonati, come ogni veicolo, quando il pilota ha concluso il suo

viaggio.

I fenomeni dell'esistenza umana si potranno comprendere se si saprà risalire

all'origine, a chi muove tutte le cose. E nella vicenda umana è lo Spirito

che agisce. Senza attingere questa vetta non si potrà vedere quello che si

agita al di sotto.

Un proverbio cinese afferma: " Se non sali la montagna non potrai vedere la

pianura ".

E l'invito che rivolgiamo a chi voglia comprendere il fenomeno della

telepatia che la scienza non sa spiegare.

I fatti della telepatia sono fuori del campo scientifico cosí come oggi è

inteso, non avendo nulla a che fare con i sensi fiSiCi.

Per questo siamo spinti a considerazioni che appartengono a un ordine di idee

che sono proprie del piano trascendentale.

Lo studioso comprenderà meglio il fenomeno se saprà spingere le proprie

ricerche oltre quel piano che è proprio della materia.

E vero che la materia, come era un tempo intesa dal materialismo, non esiste,

essendo stata annullata da quella stessa scienza che lo aveva eretto a

proprio idolo, ma poiché tutto è vibrazione, e il pensiero è stato definito

la più sottile vibrazione dello Spirito, è necessario elevarsi per

comprendere qualcosa di piU di quello che ci dicono i sensi.

La potenza del pensiero proviene dal piano dello Spirito quello che muove

tutte le cose. Per questo non conosce ostacoli e non v'è cosa materiale che

possa stargli alla pari o contrastarlo.

Noi riteniamo che risonanza, irradiazione e contatto di anime possono

pressoché equivalersi e quindi le riteniamo le piU valide e accettabili.

Ma, nell'Unità della Natura, il più piccolo è pure collegato col piu grande,

quali parti dello stesso corpo e membra del medesimo essere: noi siamo in

comunicazione col Tutto. Questo collegamento, cosciente o incoscio, awiene in

quanto noi siamo parti dell'Unico Essere.

Un grande Maestro, Babaji, ha detto: " Quando ci si sente uniti all'umanità

nell'Amore, tutte le menti divengono stazioni trasmittenti su cui si può

agire a volontà ".

Questa può essere la spiegazione più accettabile di questo meraviglioso

fenomeno che scientificamente non è ancora spiegato, né, ritengo, possa

essere spiegato con i parametri della scienza umana, perché li trascende.

E logico pensare che sia più ragionevole elevarsi su un piano più alto per

cogliere questa nuova realtà, anziché voler interpretare ad ogni costo i

detti fenomeni con le leggi fisiche.

E fatica inutile volerli riportare su un piano cui non appartengono ed è un

vano dibattersi di chi, per partito preso, non vuole o non sa elevarsi per

vedere le cose più grandi di lui.

La telepatia non dipende da un'energia fisica. Il pensiero è l'unica energia

conosciuta che non proviene dalla materia. Non può trattarsi di onde come

nell'acqua e nell'aria e neppure di onde elettromagnetiche. Infatti, non vi è

ostacolo fisico che possa essere d'impedimento.

Siamo su un piano per il quale non abbiamo un linguaggio che ne possa

esprimere la realtà, ma soltanto quello che esprime i fenomeni materiali con

parole materiali come onde, trasmissioni, particelle e simili.

Dove non arriva la parola, arriva il pensiero.

Il potere di pensare e quello di servirsi del pensiero è il più grande dono

che vi è stato fatto. Per esso l'uomo " è fatto a immagine e somiglianza di

Dio".

GEORGES BARBARIN, La clé

Gli strumenti inventati dall'uomo per comunicare a distanza hanno veramente

del meraviglioso: telefono, radio, televisione, ecc... Lo sviluppo

dell'elettronica darà a lui strumenti ancora più efficienti.

Ma si tratta pur sempre di strumenti materiali, soggetti a tutte le mutevoli

vicende umane che possono impedirne l'uso.

Anche per lo spazio, il loro raggio d'azione non è illimitato.

Il pensiero, invece, arriva dove nessun altro strumento, di cui l'uomo possa

servirsi, giunge senza intermediari. Tutti i mezzi che la tecnologia ha messo

a disposizione dell'uomo, per comunicare con gli altri, sono limitati

rispetto alla capacità che ha il pensiero di raggiungere gli estremi limiti

del mondo materiale e giungere dove nessuno strumento materiale può avere

accesso: il mondo dello Spirito.

Vi sono circostanze nell'esistenza umana in cui è impossibile comunicare con

altri con ogni strumento, finanche con la parola o con lo scritto. Non

vogliamo alludere soltanto agli impedimenti di carattere materiale, alla

sordità fisica o al mutismo, ma a tutte quelle situazioni in cui la parola è

del tutto inutile o nelle quali arriva ad essere perfino controproducente.

E il caso di chi respinge volitivamente ciò che volete comunicargli.

E proprio allora che il pensiero è il solo strumento valido di comunicazione

che sia in grado di risolvere tutto.

Il pensiero " trasmesso " arriva, allora, direttamente all'anima, a quella

parte più elevata, senza passare per la mente e il cervello.

Quando è carico d'amore, arriva a toccare le corde più intime dell'essere,

che vibrano intensamente, comunicando il messaggio alla personalità che ne

subisce l'influenza Naturalmente ciò avviene quando il percipiente sia

sufficientemente ricettivo e non chiuso nella scarsa evoluzione delle persone

insensibili.

I limiti della parola

La comunicazione con altri, a mezzo della parola, ha tanti impedimenti che

non sempre è permesso di raggiungere chi si vorrebbe.

Vi è impedito il parlare con persone con le quali non avete relazione, con

sconosciuti, con quelli che parlano altra lingua, con avversari irriducibili

che vi sono nemici, con quelli non raggiungibili neppure con mezzi tecnici di

oggi tanto progrediti, perché lontani da ogni consorzio umano Ma vi è poi chi

rifiuta deliberatamente ogni contatto con voi, i molti che non vogliono

sentire le ragioni altrui, ostinati nelle loro idee che covano ossessivamente

occupando la loro mente, prigionieri nella gabbia dei loro dogmatismi,

allergici a idee nuove e diverse.

Per tanti le parole sono inutili se non dannose, e rimbalzano come palle

lanciate al muro, quando non sono fonte di attriti e di contrasti per

congenite incomprensioni.

Questo può avvenire anche tra persone care dove l'armonia dovrebbe regnare

sovrana. L'incomunicabilità tra genitori e figli, tra coniugi, tra membri

della stessa famiglia, è oggi divenuta un fatto comune e diffuso in maniera

impressionante.

C'e chi non sopporta nessuna osservazione, fatta anche con amore e per il

bene.

Dissensi, discussioni, contrasti interminabili possono sfociare anche in

situazioni irreparabili. Allora è meglio tacere.

Quando non vi è possibilità di comunicazione proficua e d'intesa a che pro

continuare con vane parole?

Si dà pure il caso che vi troviate in mezzo a una discussione nella quale

ognuna delle parti sostenga ostinatamente la propria ragione senza ascoltare

quelle degli altri e senza nulla concedere alla parte avversaria. Si arriva

talvolta a situazioni estreme.

Si dice: " Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire ".

E allora a che pro discutere? L'udito psichico è chiuso, anche se è aperto

quello fisico.

L'orgoglio della personalità porta a reagire con violenza e ostinazione a

ogni ascolto quando la parola la tocca in qualche modo; la vanità aumenta la

reazione; l'interesse chiude a ogni ascolto.

Ciò non avviene, né può avvenire, se si agisce col pensiero, parlando

all'anima del percipiente, non alla personalità.

Vi è, dunque, un rimedio: parlare all'anima. Le verità che la personalità non

conosce, e quindi rifiuta o non vuol conoscere, sono accettate dall'anima.

Ma questo non si dovrà fare nel momento dell'agitazione e del rifiuto da

parte della personalità, ma dopo, a calma raggiunta, come diremo in seguito.

Ma i limiti della parola non sono soltanto nelle circostanze o in chi non

vuole ascoltare, ma molto spesso anche nelle possibili reazioni emotive di

chi parla e di chi ascolta, reazioni tali da rendere sconsigliabile ogni

colloquio in certe circostanze e con certe persone.

Quando vorremmo comunicare con qualcuno, non è sempre bene servirsi della

parola, perché gli ostacoli sono di varia natura. Ma è sempre possibile

comunicare col pensiero.

Chi ama veramente, può agire col pensiero, parlando all'anima dell'altro,

sempre.

Oltre il tempo e lo spazio Nel corso della missione lunare con l'Apollo 14

l'astronauta Edgard D. Mitchell fece numerosi esperimenti di telepatia con

percipienti scelti in precedenza, tra cui il famoso sensitivo svedese Olof

Jonsson, che erano rimasti sulla Terra.

Una delle quattro comunicazioni telepatiche avvenne quando l'astronave si

trovava al di là della Luna, a una distanza di circa 390.000 chilometri.

Mitchell fungeva da trasmettitore mentre il ricevente si trovava a Chicago.

Gli esperimenti furono considerati positivi dopo l'analisi fattane dalla

Fondazione di Ricerca sulla Natura dell'uomo diretta dal prof. J.B. Rhine.

Le comunicazioni sono rimaste velate dal segreto militare e soltanto in parte

sono state conosciute, ma esse dimostrarono chiaramente che la distanza non

influisce in alcun modo sulle comunicazioni telepatiche.

Infatti, per il pensiero, lo spazio è inesistente come è inesistente il

tempo. Esso opera con una potenza insospettata. Noi possiamo portare con la

stessa immediatezza il nostro pensiero alle epoche più remote della storia

umana nella stessa maniera che raggiunge col pensiero le galassie distanti

miliardi di anni luce.

La luce ha una velocità di 300.000 chilometri al secondo il pensiero è più

veloce della luce, anzi non ha velocità, è istantaneità perché non appartiene

alle forze del mondo fisico, ma ad una dimensione al di là della scienza

umana.

Mentre il sole, distante circa 149 milioni di chilometri dalla Terra, impiega

circa otto minuti per far giungere a noi i suoi raggi, noi possiamo fare lo

stesso percorso col pensiero in un attimo.

Dinanzi al pensiero tutto è presente: il passato e il futuro nel medesimo

istante umano; è il senza tempo, perché è fuori del tempo e dello spazio: è

l'unica forza conosciuta della Natura che non deriva dalla materia.

Di qui la sua potenza immensurabile.

Il pensiero non ha limiti né confini: per esso non esistono barriere.

All'Istituto di Metapsichica internazionale furono fatti esperimenti

telepatici con favorevoli risultati tra Inghilterra e Francia, altri tra

l'Italia e il Brasile, e in Russia, tra Sebastopoli e Leningrado, ad una

distanza di 1.700 chilometri. Gli scienziati non dubitano oramai più

dell'esistenza di questa prodigiosa azione del pensiero a distanza, anche se

non sanno spiegarne la natura.

Oltre ogni limite

Col pensiero si può comunicare con chiunque, sempre e senza limiti di

distanze e di tempo, perché il pensiero non è soggetto alle leggi fisiche, ma

ha leggi proprie.

Appartiene a una dimensione superiore per la quale non esistono impedimenti

di sorta e ostacoli. Le barriere di qualunque genere vengono dal pensiero

superate.

La ragione essenziale è che il pensiero è la più sottile vibrazione dello

Spirito. E lo Spirito non ha confini perché è Scintilla Divina in noi, per la

quale non esistono limitazioni.

Non solo le distanze dello spazio sono inesistenti per il pensiero, ma

neppure quelle del tempo sono per esso un limite.

Se tu pensi alla storia dei popoli, i personaggi si presentano alla tua mente

cosí come li raffigura l'immaginazione. Cicerone, Seneca, Marc'Aurelio,

Augusto, ecc. sono dinanzi a te come vivi.

Dove non arrivi con altri mezzi, arrivi con la fantasia, I'immaginazione o

l'intuizione, tutte forme di pensiero, facoltà dell'uomo meravigliose che, se

ben usate, ti fanno abitante non solo della Terra, ma del Cosmo e ti portano

nelle dimensioni più elevate.

Noi siamo dove sono i nostri pensieri...

Quando l'imperatore Domiziano fece incarcerare Apollonio da Tiana come mago,

una spia venne a domandargli come faceva a sopportare il peso enorme delle

grosse catene che gli avevano messe ai piedi.

--Io non ne so niente--rispose Apollonio--perché il mio Spirito è altrove.

" Il mio Spirito ", cioè i pensieri che sono la più alta manifestazione dello

Spirito.

Quando noi pensiamo intensamente a qualcuno, a qualche luogo o a qualche

cosa, noi siamo là dove è quella persona, quel luogo o quella cosa.

Noi siamo veramente dove sono i nostri pensieri, è soltanto là che noi

operiamo con azione efficace. Non ha importanza dove è il nostro corpo se noi

non vi siamo anche col nostro pensiero. E questa anche una prova che il

nostro vero Io è al di sopra delle funzioni del corpo.

Gerolamo Savonarola in una sua predica (Sull'Esodo I, 316, lin. 22 e segg.)

scrive del suo Maestro S. Tommaso d'Aquino: " Ebbe un grandissimo amore per

le cose divine: andava in estasi tanto erano alte le sue contemplazioni. Egli

aveva un male a una gamba e quando si aveva a medicare diceva al

compagno:--Dimmelo una mezz'ora innanzi che venga il medico.

E cominciava a contemplare e andava in estasi, e loro poi lo medicavano e non

sentiva né foco né altro " Aveva trovato il metodo per non sentire il dolore

della medicazione, una specie di auto-anestesia. La chirurgia dell'epoca era

tale da incutere un vero terrore al malcapitato paziente che, senza anestesia

di sorta, trattato col ferro arroventato, veniva legato e tenuto a forza come

in un vero supplizio.

Ma Tommaso d'Aquino sapeva che noi non siamo il nostro corpo e, avvertito in

tempo, se ne andava col pensiero altrove, lontano, ben sapendo pure che noi

siamo dove è il nostro pensiero. Lo sdoppiamento, prima della medicazione, lo

rendeva immune dall'atroce dolore.

Quando siamo presi intensamente da un pensiero per qualche cosa che vivamente

c'interessi, noi sentiamo più che debolmente il mondo esterno che ci appare

estraneo; non sentiamo più né caldo né freddo, né fame né sete. Tutte ci

sembrano svanire, lontano, le cose che non c'interessano, dimentichiamo tutte

le necessità fisiche. Molti di quegli uomini che noi qualifichiamo per

distratti, in realtà non lo sono che riguardo all'oggetto sul quale vorremmo

che essi concentrassero la loro attenzione, ma in realtà essi sono

concentrati, invece, in un altro oggetto, in quello che a loro interessa Sono

assenti per gli altri, né vedono né sentono altro. Cosí awiene ad alcuni

artisti, scienziati, ecc. i quali vivono nel mondo dei loro pensieri da cui

sono assorbiti e sono lontani dal resto.

Mentre noi siamo assorti col pensiero, lontano dal luogo dove ci troviamo col

corpo fisico, se qualcosa o qualcuno ci richiami o ci scuota improvvisamente,

noi diamo in un sobbalzo, ritornando da dove eravamo. Il richiamo improvviso

ci ha costretto a riprendere di colpo il possesso del corpo che avevamo

momentaneamente abbandonato.

Newton, Kant dimenticavano di mangiare; essi erano dove erano i loro

pensieri, assorbiti in un mondo lontano da quello degli uomini. Durante

l'assedio di Siracusa, i Romani entrarono nella città di sorpresa. Archimede,

il famoso matematico, assorto in quel momento nella soluzione di un problema

di geometria, non si era accorto di nulla. Un soldato romano s'introdusse

nella sua casa ed entrò a spada sguainata nella sua stanza, intimandogli di

seguirlo. Archimede lo pregò di aspettare che finisse un'operazione ma,

immerso com'era in quella, si dimenticò del soldato il quale, impazientito,

attese a lungo mentre lo esortava ripetutamente a obbedirgli. Alla fine,

vedendo che non otteneva risposta, lo trafisse con la spada.

Vi sono uomini che per il loro temperamento sono considerati spensierati solo

perché, trovandosi in una situazione triste, sia per povertà sia per

condizioni di vita avverse, non si preoccupano affatto né si tormentano

vanamente in pensieri dolorosi. Costoro in realtà sono col pensiero lontani

dal loro stato materiale e non lo sentono perché sono là dove sono i loro

pensieri.

Se l'uomo fosse dotato soltanto di corpo fisico, non sarebbe molto diverso da

ogni altro animale. Gli Orientali, e coloro che sono dediti agli studi

esoterici, affermano che l'uomo sia dotato pure di un corpo mentale col quale

può operare, su un piano più elevato, altrettanto realmente che col corpo

fisico. Sono innumerevoli i fatti citati a conferma nei numerosi libri che

trattano dell'argomento.

Recatevi prima col pensiero dove andrete poi di persona

Scrive Annie Besant che è costume in alcuni settori della Cristianità di far

precedere l'invio di una missione, in qualche regione da evangelizzare, da

una precisa e prolungata opera di pensiero. Un piccolo numero di persone si

riunisce per alcune settimane prima che la missione parta. Preparano col

pensiero il terreno in cui dovranno operare, immaginando il luogo, come se

fossero presenti. Meditando intensamente, si crea un'atmosfera-pensiero molto

favorevole alla propagazione dell'insegnamento che verrà impartito in quella

regione e si preparano i cervelli ricettivi al desiderio di essere istruiti.

Questo lavoro del pensiero è accresciuto dalla intensità di ferventi

preghiere che completano questo esercizio.

Provate anche voi a usare un metodo analogo quando dovete recarvi in ambienti

per voi nuovi e ignoti. Se dovete recarvi in qualche luogo, tra persone che

dubitate possano accogliervi poco favorevolmente; parlare in pubblico, essere

inquisito, fare un viaggio, ecc., preparate il terreno recandovi prima là col

pensiero Visualizzate l'ambiente, i luoghi, le persone, irradiate pensieri

d'amore e di bene e, se necessario, parlate alle persone come fossero

presenti dinanzi a voi.

Se fate ciò con fede e fiducia, quando andrete di persona, potrete trovare le

persone e l'ambiente disponibili e favorevoli, e tutto potrà andare per il

meglio, come è già avvenuto a chi ha fatto questa sorprendente esperienza.

Rècati col pensiero dove prima andavi di persona, ma vi ti devi recare con

tutto il pensiero cosciente e operante. Attraverso un'applicazione graduale,

ma costante; devi rafforzare la tua capacità di operare col pensiero da

giungere a fare con esso quello che faresti con la parola. Come se avessi un

telefono tascabile che porti sempre con te. Sostituisci man mano quello che

faresti con la parola, con l'azione della mente.

I rapporti del pensiero col mondo invisibile

L'uomo, in quanto essere psichico e spirituale, è in rapporto col tutto,

senza eccezioni, nell'unità della Natura.

Le sue relazioni con gli altri uomini sono di duplice ordine:

quelle apparenti della personalità tra loro, e quelle inconsce tra spirito e

spirito, che gli stessi interessati ignorano.

Noi siamo pure in rapporto inconscio con gli spiriti elementari della Terra

che sono su un piano diverso da quello dell'uomo: è un mondo che trova

affinità con noi per l'affinità che portiamo con noi e che nel nostro cammino

ancestrale conserviamo.

Vi è un rapporto tra la Terra e l'uomo che soltanto le anime sensibili

conoscono.

Il rapporto del pensiero col mondo invisibile si manifesta anche attraverso

la comunione con i defunti, coloro che furono con noi e ci precedettero nelle

strade che anche noi dovremo percorrere.

Chi ritiene impossibile tale comunione con l'al di là, ha una visione

limitata della vita e ignora la potenza del pensiero che non ha confini.

In natura non esistono compartimenti stagni, ma tutte le cose sono in

relazione tra loro, in una comunione che è la ragione della vita stessa,

mentre il pensiero non ha barriere che non possa superare.

Pur essendovi leggi che prescrivono a ogni piano di vita di agire nel proprio

ambito per meglio progredire, concentrando la propria azione su quello che

nel momento si deve adempiere, senza interferire in altri piani, vi è

tuttavia la comunicazione aperta per fini superiori per chi ne ha la capacità.

Basti consultare l'abbondante letteratura che esiste in questo campo, in ogni

nazione e in ogni lingua. Sono libri nei quali si leggono messaggi di Spiriti

superiori che vogliono stimolare l'uomo al bene in questa epoca cruciale.

Citiamo, per tutti, i libri del Cerchio Firenze 77 pubblicati a Roma dalle

Edizioni Mediterranee.

Sono insegnamenti elevatissimi dati agli uomini di buona volontà, non

certamente per gli ignavi che chiudono volontariamente ogni via di

comunicazione con i mondi dai quali possiamo apprendere molte verità che

ignoriamo.

Parla all'anima dell'altro ed egli t'intenderà

Quando per varie ragioni non puoi avere contatto con un tuo simile, cioè con

la sua persona, o perché lontano col corpo o lontano psichicamente, tu puoi

sempre parlare all'anima di lui. Questo potrai farlo anche con chi rifiuti le

tue parole.

Parla all'anima dell'altro e la sua anima ti ascolterà e, se le condizioni lo

permettono, essa potrà comunicare, poi, all'io della sua personalità ciò che

desideri ch'essa sappia.

Se il diaframma tra il suo Io spirituale e quello della personalità fosse

troppo grezzo e spesso, ciò sarà più difficile. Ma se tu insisti e metti Fede

e Amore, il prodigio awerrà. Ogni radiazione d'Amore finisce sempre per

vincere ogni ostacolo.

Ma se l'anima dell'altro è in sintonia con te, sarà più facile.

Tu allora potrai parlare alla sua anima, dire tutto quello che vuoi

comunicare ed essa ti ascolterà.

Anime elette come quelle di frate Francesco e sorella Chiara lo facevano con

la naturalezza e la semplicità propria di chi ha realizzato la comunione

vera, quella dei santi.

Questi colloqui d'anima sono quanto di più bello possa esserci: sono

l'espressione della raggiunta unità di spirito nell'Amore.

Gl'incontri tra gli uomini awengono normalmente tra le personalità dei

singoli. La personalità è fatta dalla presenza del corpo, della psiche, della

mente, cosí diversi da uomo a uomo.

La personalità è fatta pure dalla posizione sociale, dal nome, dalle cariche

ecc... Sono le maschere dell'Io spirituale che si cela dietro queste

apparenze illusorie.

L'uomo è portato a fermarsi alla superficie; inoltre l'umanità soffre di un

eccessivo sviluppo cerebrale che cerca di sostituirsi alla parte spirituale.

Noi non sappiamo più comunicare da anima ad anima, ci accontentiamo delle

relazioni tra le persone, quelle cerebrali che sono la corteccia del nostro

vero Essere. In tal modo ci diminuiamo perché allora le relazioni sono

falsate, apparenti, spesso ipocrite, sempre.

Capita talora di parlare a persone che non vogliono intendere o non sono in

grado di intendere. Altri sono pronti a contestare ciò che dite, anche senza

convinzione, senza neppure aver capito bene quello che avete detto, ma per il

gusto di contraddire, per vanità, per orgoglio o per i tanti motivi che

muovono gli uomini ad agire al di fuori della ragione.

Essi non vi ascoltano, non vogliono né possono ascoltarvi perché sono chiusi

in se stessi. Può trattarsi di chiusura momentanea o anche di chiusura per

scarsa evoluzione. Tendono piuttosto ad affermare se stessi anziché ascoltare

le vostre ragioni, anche se sentono di avere torto.

La personalità tende sempre ad affermare se stessa al di sopra di tutti e di

tutto.

E allora che fare? La soluzione più saggia è quella di non agire con le

parole ma col pensiero. E meglio tacere per non complicare ancora di più le

cose.

La via d'uscita è una sola: parlare alla sua anima. Dove non arriva la

parola, arriverà il pensiero col suo potere sottile, che non conosce barriere.

Scegliete un'ora quando l'altro si sarà quietato e allora parlategli da anima

ad anima, quando egli non è presente col suo corpo. Ditegli quello che gli

direste se le sue orecchie vi ascoltassero, anche di più, senza reticenze,

anche le cose che già gli avete dette di persona e che lui ha rifiutate e

controbattute.

Avverrà, allora, un fenomeno strano: i pensieri che voi gli trasmettete, egli

riterrà che siano i suoi. Non sa che vengono dall'esterno, perché allora li

analizzerebbe e resisterebbe.

Potete farlo pronunciando le parole con la voce, chiamandolo per nome, come

vi fosse di fronte, perché cosí i pensieri acquistano maggiore forza, ma

naturalmente in modo che altri non senta.

Allora, le idee le accetta, non resiste, anzi, poiché crede che siano cosa

sua, le difende. La stessa cosa potete fare quando volete suggerire idee di

bene a qualcuno.

Ma c'è pure un altro modo per fare questo: quello che scherzosamente potremo

chiamare " via satellite ".

Consiste in questo: rivolgetevi alla vostra Guida spirituale, che è il vostro

Protettore invisibile ('), Fategli il discorso che fareste alla persona,

pregandolo che si faccia tramite, per mezzo di ispirazioni, in chi volete

aiutare.

Potete anche rivolgervi al Protettore invisibile della persona, facendogli la

stessa preghiera.

Nel mondo invisibile la vita è più attiva per l'azione di bene, è ordinata,

armonica, tendente all'aiuto di tutti, al contrario di quella del mondo degli

uomini dove è caotica, convulsa, egoistica.

Gli Esseri dei livelli più elevati lavorano attivamente al bene, poiché

soltanto l'Amore è ciò che li muove.

Questo dovrebbe essere lo scopo pure degli uomini sulla Terra, poiché è

l'ideale più elevato e il solo per il quale vale la pena di vivere.

Due figlioli ribelli

Una madre angosciata venne un giorno da me per chiedere consiglio nei

riguardi dei suoi figlioli il cui comportamento era improvvisamente cambiato.

Erano stati sempre educati e rispettosi, ma dacché erano andati a scuola, la

loro condotta era del tutto mutata: dicevano parolacce, non obbedivano più e

si comportavano in maniera da non riconoscerli.

L'esempio dei compagni che frequentavano aveva influito evidentemente su di

loro in maniera negativa.

I genitori erano costernati; avevano provato anche le maniere forti, memori

dell'antico detto che la prima educazione comincia dal fondo dei pantaloni.

Ma a nulla era servito, neppure le buone parole affettuose ch'essi dicevano

ai figlioli.

Tutto era inutile. Non sapevano più cosa fare, perché i piccoli continuavano

nel loro comportamento riprovevole. La donna chiedeva a me che altro poteva

fare.

Le consigliai di aver fiducia; i figlioli stavano facendo una loro

esperienza, ma sarebbero tornati a essere quelli di prima, dopo averla

compiuta. I genitori avrebbero potuto aiutarli a concluderla.

Le dissi di comportarsi, nel frattempo, in questo modo: la sera, quando i

figlioli dormivano, avrebbe dovuto mettersi vicino al loro lettino e parlare

loro come avrebbe fatto durante il giorno. Ma doveva parlare alla loro anima

con tutto l'affetto di mamma, con la certezza che sarebbe stata ascoltata.

Se non avesse potuto nella stessa stanza, avrebbe potuto farlo anche dalla

stanza vicina o da qualunque luogo, perché non esiste distanza per il

pensiero, ma la condizione primaria era la carica d'amore ch'essa avrebbe

dovuto mettere in ciò che diceva.

Doveva parlare pure alla loro immaginazione visualizzando le loro figure

quando si comportavano bene, vedendoli, poi, già adulti come persone compite

e brave.

Le suggerii che le parole che avrebbe potuto dire potevano essere pressappoco

queste: " Voi siete stati sempre buoni e lo sarete ancora, sempre, dopo

questa brutta esperienza. Noi vi vogliamo tanto tanto bene. I compagni

cattivi portano sempre sulle strade cattive dove poi si soffre tanto per

ritornare su quella buona. Date ascolto a noi che vi vogliamo tanto bene e

sarete sempre contenti, ecc. ecc. ".

Le dissi che doveva parlare come sentiva dentro. Avrebbe dovuto farlo tutte

le sere, senza stancarsi, per un quarto d'ora, ogni sera, nei primi giorni,

per aumentare in seguito. Ciò per la durata di un mese.

Nel frattempo doveva irradiare pensieri buoni verso i figlioli, vedendoli

come circondati di luce, pregando il loro Protettore invisibile che li

aiutasse.

La condizione essenziale per avere un sicuro successo era di essere costante

e fiduciosa.

Ritornò da me dopo qualche mese. Sorrideva di gioia perché la condotta dei

figlioli era cambiata in bene. Nulla di come agivano prima. Avevano cessato

di dire parolacce e di comportarsi male. Ora in famiglia era tornata

l'armonia tanto desiderata. Ma lei continuava tutte le sere a parlare ai

figlioli quando dormivano, come se l'ascoltassero.

" E infatti l'hanno ascoltata e l'ascoltano--le dissi io-ma è la loro anima

che l'ascolta ".

La preghiera è la più alta elevazione della mente e del cuore

Con la preghiera il pensiero raggiunge la vetta più elevata, la massima che

uomo possa realizzare, mettendosi in comunione diretta con l'Origine della

vita.

La preghiera più vera è quella semplice e naturale, che sgorga dalla mente e

dal cuore, spontanea, espressione genuina del nostro sentire interiore.

La ripetizione di formule prefabbricate non sono l'espressione di noi stessi:

possono anche giovare come avvio del nostro motore interiore che deve, poi,

muovere il pensiero e il sentimento personale, che sono gli elementi più

genuini della preghiera.

Pregare vuol dire elevare il pensiero e l'anima per comunicare con i piani di

vita che ci trascendono, con Esseri di una dimensione più alta e, nella

massima espansione di coscienza farsi uno con l'Assoluto, con Dio, dal quale

ogni cosa deriva e di cui noi siamo pure una infinitesima particella.

Pregare, nel senso più accessibile ai più, è rivolgersi al Padre, con amore,

per dirgli tutto ciò che un figlio può dire, mentre si trova ancora a

percorrere le strade difficili e scabrose che lo riportano a Lui.

La preghiera esalta le forze rifugiate nel nostro inconscio;

detta a bassa voce, risveglia e disciplina l'inconscio che è estremamente

sensibile. Il suono della voce produce delle vibrazioni che agiscono

fortemente su di esso.

Ogni suono risponde a una parte diversa del nostro essere;

il nostro essere visibile ed invisibile si sviluppa secondo le qualità di

queste vibrazioni.

Ma anche la preghiera silenziosa è vibrazione intima.

La preghiera può avere molta influenza quale energia di carattere spirituale

che è stata sempre associata alla guarigione.

La preghiera è un'azione spirituale e psichica che stabilisce il contatto con

le più alte entità dei piani sopra l'umano mediante l'elevazione di sé.

Produce un immenso effetto di bene, salutare e benefico a tutto l'essere.

Un linguaggio universale

Le lingue e i dialetti parlati nelle varie nazioni del mondo, secondo le

statistiche, sono circa tremila. Sono barriere che dividono gli uomini che

non sempre si possono intendere tra di loro.

Ma il pensiero è il linguaggio universale che li unisce. Le ispirazioni, le

intuizioni sono balenii di luce che vengono da piani di vita dove non

esistono divisioni di lingue e di nazioni.

Quando si comunica con la telepatia o con la trasmissione del pensiero non

c'è barriera di linguaggio che possa impedirlo. La caratteristica del

pensiero è quella della universalità;

la proiezione telepatica è compresa da tutti nella sua interezza.

La necessità di pensare bene.

Il pensiero è la sola forza che dà vita o distrugge, a seconda che è diretta

in bene o in male.

PRENnCE MULFORD

Tu passi per le strade e le piazze della tua città lasciando una scìa di

pensieri. Ogni ambiente nel quale tu vivi e lavori viene impregnato dai tuoi

pensieri.

Che siano di luce, di Amore e di Fede.

Ovunque tu passi o sosti, tu vieni a trovarti nella scía che altri hanno

lasciato e tra le forme pensiero che essi hanno prodotto, tanto diverse e più

spesso pesanti.

Fa' in modo ch'esse non vengano a turbare la tua anima né a rimuovere la

serena atmosfera che deve sempre regnare nella tua vita.

Ogni persona che tu incontri emette energie che sono influenti, mentre ne

assorbe dagli altri: esse vanno considerate nella loro qualità e nella loro

quantità. Sono due aspetti che vanno esaminati, energie benefiche o dannose

nei loro effetti.

Soltanto chi è circondato da un'aura di luce e di amore può essere immune da

ogni contagio.

Le radiazioni dell'uomo

Il corpo fisico dell'uomo emana naturalmente delle radiazioni che riflettono

lo stato di salute. Ma poiché l'uomo non è soltanto corpo, partono da lui

radiazioni più sottili del suo corpo animico (desideri, sentimenti) e quelle

dei suoi pensieri.

Le radiazioni possono essere coscienti, ma vi sono pure quelle di cui non

siamo coscienti e che comunichiamo agli altri.

Siamo, così, circondati dalle radiazioni che emaniamo e che formano come

un'aura che ci è intorno: una fantasmagoria di luci e di colori che può

essere visibile al chiaroveggente, gradita a vedersi se si tratta di persone

positive e progredite, ma opaca e sgradita se di persone poco evolute.

Le radiazioni del pensiero, se costruttive, agiscono sul corpo avendo per

effetto la salute e producendo uno stato d'animo di armonia e serenità: tre

grandi beni per l'uomo che vive tra forze contrastanti che lo tirano in ogni

direzione. Se le radiazioni sono negative, l'effetto è opposto e producono

malattie, discordie, turbamento su se stessi e sugli altri.

Per l'azione del pensiero a distanza è importante curare le proprie

condizioni, sia quelle fisiche che quelle psichiche e maggiormente quelle

spirituali.

Sono esse che operano sulle persone cui sono indirizzate.

E opera santa inviare pensieri di guarigione ai tanti sofferenti nella

solitudine delle singole abitazioni, negli ospedali, nelle cliniche, nei

ricoveri dove vivono tanti dimenticati. Sono persone spesso incomprese nei

loro mali, trascurate da chi dovrebbe attendere ad esse con amore e con

gratitudine. Sono consapevoli spesso di essere un peso con duplice sofferenza

fisica e morale.

Anche se non li conoscete, giungerà loro egualmente la vostra vibrazione di

simpatia, di speranza, di fede, alleviando le loro sofferenze.

Pericolosità del pensiero abbandonato a se stesso

Fermatevi un momento a pensare ai danni che può provocare il pensiero quando

non sia dominato: guai a se stessi e agli altri, proporzionati alla potenza

con cui furono emanati.

Si pensi al vuoto interiore di quelli che si abbandonano alle fantasticherie

senza costrutto. Essi fuggono dalla realtà in cui vivono, ma quando ricadono

necessariamente in essa, si ritrovano come estranei e in contrasto col tutto.

Peggio awiene agli sciagurati che se ne servono per danneggiare gli altri

deliberatamente. Se sapessero il male che fanno a se stessi, poiché tutto

ritorna al punto da cui partì, si guarderebbero bene dal farlo. Ma

l'ignoranza e l'egoismo sono gli artefici di questi e di tanti altri mali. Ma

con l'evoluzione andranno svanendo.

Quando l'uomo mette i poteri al servizio del proprio egoismo per nuocere ad

altri, si carica di un karma pesante che dovrà, poi, amaramente esaurire; è

un debito che dovrà pagare fino all'ultimo centesimo, un peso di cui dovrà

liberarsi con tanto dolore.

Considerata questa pericolosità dei pensieri negativi, nasce la

preoccupazione di controllarli come si fa per tutte le cose dannose.

Il tremendo potere del pensiero, la più potente espressione dell'uomo,

produce effetti che appaiono prodigiosi, in ogni senso. Per questo è

necessario il più rigoroso controllo della mente. Le radiazioni mentali

dell'uomo vanno sempre controllate, perché producono effetti anche

all'insaputa di chi le emana. E il caso dei pensieri che noi ospitiamo con

disinvoltura o meglio con incoscienza. E poi lamentiamo i danni che essi

arrecano.

L'odio, la vendetta, I'invidia sono dei veleni attivi che uccidono fatalmente

ciò che è buono in noi, peggio dell'arsenico che uccide il nostro corpo.

Chi conserva per anni pensieri di odio, di invidia, di vendetta verso altri,

anche se non se ne rende conto, impedisce, con questo stato mentale, di dare

quello che potrebbe dare e distrugge la serenità. Non solo questo, ma,

irradiando un'atmosfera ostile, egli indispone gli altri contro se stesso

perché risveglia l'antagonismo; è respinto perché quei sentimenti sono la

causa dei fermenti negativi che spande intorno a sé e uccidono i buoni

sentimenti verso gli altri.

Nessuno può conservare a lungo simili pensieri e sentimenti negativi senza

nuocere a se stesso.

L'impiego errato del pensiero

Ogni cosa ha due facce: l'una positiva e l'altra negativa.

Cosí il pensiero: se ha la grande potenza di agire nel bene su uomini e cose,

nel lato opposto vi è la pericolosità per chi fa un uso malvagio di uno

strumento tanto potente.

Potenza, segretezza e pericolosità devono indurre a guardare al pensiero con

estrema cautela per usarlo sempre in modo costruttivo e nel bene.

L'impiego malvagio della forza pensiero può produrre danni incalcolabili a se

stessi e agli altri: malattie, sciagure di ogni sorta, liti, contrasti ecc.,

mentre nel campo più vasto, la forza di pressione dei pensieri può produrre

guerre, rivoluzioni. Ma poiché il pensiero agisce pure sulle cose come corpo

contro corpo, terremoti e cataclismi hanno la loro origine nei pensieri degli

uomini.

. Ciò che rende l'esistenza umana pesante e travagliata è l'uso errato del

pensiero che porta a subire conseguenze dolorose. Quando si ha l'idea fissa

che qualcuno sia responsabile dei nostri mali, sorgono odi, invidie, gelosie,

desideri di vendetta che, a loro volta, sono cause di mali maggiori.

Da dove vengono i nostri mali

La vera grandezza dell'uomo è nel pensare positivamente.

Una disposizione negativa dell'animo è il risultato di pensieri negativi

penetrati nell'intimo del nostro essere.

Una disposizione gioiosa e felice è il risultato di pensieri pOsitiVi.

Sia l'una che l'altra possono divenire abitudini con la ripetizione di

pensieri dell'una o dell'altra natura.

Di qui la necessità di pensare in maniera costruttiva in ogni circostanza

della vita, anche in quelle meno felici.

Questo potrà avvenire soltanto se si guarda ogni cosa dal punto di vista

spirituale.

I pensieri che si agitano nell'interno di chi guarda i fatti dal punto di

vista negativo e materialistico, non possono essere che quelli del pessimista

poiché la vita offre manifestazioni spesso ributtanti e sgradevoli.

I nostri guai e malanni, i nostri squilibri interiori, derivano e sussistono

unicamente perché non sappiamo impiegare il pensiero costruttivo e

immaginativo.

Ci è stato insegnato a servirci soltanto del pensiero analitico e

distruttivo. Sradicare questa abitudine nociva sarebbe il più grande

beneficio per l'uomo di oggi.

Vedere in ogni cosa la parte migliore è attirare a noi quel bene e

quell'armonia che abbiamo saputo scoprire in essa, mentre il contrario,

vedere il male, è farsi vittima di ciò che abbiamo guardato di negativo.

I nostri mali sono fatti da noi stessi. Se invece di fermarci alle cose

deprimenti, fossimo sempre alla ricerca del bene, noi vivremmo più sereni.

La visione negativa è depressiva, debilitante nel morale che, poi, si

riflette pure nel fisico.

La maggior parte dei mali che affliggono gli uomini sono creati dalla nostra

mente. Noi pensiamo che altri ci abbia fatto del male, mentre siamo noi

stessi gli autori dei nostri mali, tanto per le azioni compiute, che

ritornano a noi, che per quelle create con la nostra immaginazione, dando

corpo alle ombre. Su quest'ultimo punto, si vuol insistere per far

comprendere che nessun male può essere arrecato arbitrariamente, mentre per

la maggior parte dei casi è la mente che li ha pensati.

Chi è convinto di star male, sta veramente male. Se sgombrasse la mente da

questa creazione della fantasia, si accorgerebbe di star bene.

Dipende soltanto da voi liberarvi da queste malattie immaginarie.

Liberatevi dalle suggestioni dannose, fate opera di autosuggestione positiva

ritenendovi inattaccabili da ogni male. E tale sarete se operate rettamente

mettendo l'amore in tutte le vostre azioni e soprattutto nelle vostre

intenzioni.

Convincetevi della bontà dell'ideale che vi siete prefisso;

ma che esso sia nella giusta direzione, rivolto non alle cose illusorie, ma

ai valori che durano. Perseguitelo con impegno e tenacia.

Convincetevi che tutto quanto avviene è per il bene, sia le cose che non

dipendono da noi che quelle che sono in nostro potere.

Nessuno può farvi del male se non ne siete voi stesso la causa o lo siete

stato nel passato: è un debito in sospeso che deve essere pagato. Noi stessi

siamo la causa dei nostri mali non altri. Gli altri sono soltanto strumenti

di quello che si deve pagare per le azioni passate.

Convincetevi di essere inattaccabili se non avete debiti da pagare. Ricordate

pure che lo sarete se emanate pensieri d'amore che formeranno intorno a voi

un'aura di luce che vi difenderà da ogni attacco malevolo.

L'arte più bella da apprendere

Il primo impegno, per chi vuol apprendere questa arte meravigliosa di far del

bene attraverso il pensiero, è imparare a pensare bene, chiaramente,

nettamente. Questa è l'arte più importante che uomo possa apprendere perché,

oltre al bene che si può fare agli altri, ha riflessi benefici su tutta la

propria vita.

La necessità di pensar bene deriva dalla grande potenza del pensiero per

cui,se riflettessimo ai benefici che derivano dal retto pensare e i gravi

danni del pensare distorto, metteremmo la nostra maggior cura a disciplinare

la nostra mente per pensar bene.

L'efficacia dell'aiuto che si dà agli altri è in relazione non soltanto

all'elevazione spirituale di chi lo dà, ma soprattutto all'amore con cui si

dà. Cosicché, se l'iniziato e il santo si trovano nelle più favorevoli

condizioni di aiutare, perché provvisti dei mezzi ideali, chiunque altro,

anche l'uomo comune, può dare un grande aiuto quando vi mette tutto l'amore

di cui è capace.

Pensar bene è fonte di salute e di serenità, benefici inestimabili nella vita

che si conduce sulla Terra.

I benefici del pensar bene sono innumerevoli e anzitutto la .

gioia di sentire in se stessi l'armonia della vibrazione di una dimensione

più elevata. Si godrà la vera gioia, ignota a coloro che sono dominati dal

pensare negativo e banale che vivono una vita tormentosa e angosciata. Si

eviteranno così tutti i guai che il pensar male produce su tutti i piani

della vita dell'uomo:

fisico, psichico e morale.

E necessario pensar bene anche per non contagiare gli altri col nostro

pensiero che si comunica, mentre il nostro compito è quello di aiutare.

Pensar bene significa irradiare pensieri di amore e di luce a chi è vicino e

proiettarne a chi è lontano, particolarmente a chi abbia bisogno di aiuto.

Ma per godere dei benefici che il pensar bene produce, è necessario

impegnarsi seriamente in quella disciplina che consiste nel sorvegliare che

non entrino in noi pensieri nocivi se entrano per nostra inavvertenza, non

permettere loro la sosta di un istante in più, non appena ce ne avvediamo,

mettendoli subito alla porta senza esitazione.

Credete fermamente al bene, che vincerà sempre come la luce sull'ombra.

Non vi create nella mente mali immaginari, né ospitate mai pensieri negativi.

I Irradiate intorno a voi pensieri di luce e d'amore.

La mente dell'uomo è strumento meraviglioso, ma va dominato e adoperato

saggiamente, altrimenti può essere causa di mali seri nell'anima e nel corpo.

Noi siamo quello che pensiamo

L'uomo è tale quali sono i suoi pensieri, è costituito da essi, sia nel

fisico che nella sua parte animica. Quando avete delle idee nere, è perché vi

siete lasciato invadere dal veleno mentale che deve essere combattuto col suo

antidoto, così facilmente come il fuoco dall'acqua.

Ciò che voi coltivate nella mente, nel cuore, sono semi che si sviluppano

nella nostra vita producendo frutti loro simili.

Gli autori che si sono occupati del pensiero sono tutti d'accordo sul fatto

che ogni azione, ogni vita sono necessariamente il prodotto di un pensiero

anteriore.

Le negatività entrano in noi soltanto nella misura della nostra incapacità a

padroneggiare i nostri pensieri. Con i nostri pensieri noi costruiamo e

demoliamo in ogni momento, anche senza accorgercene. Saper dominare i propri

pensieri è una grande arte che s'impara con la costanza degli esercizi.

Chi si lamenta della sua situazione e che rigetta sugli altri le cause dei

suoi infortuni non è un uomo normale, ma è la contraffazione dell'uomo che

Dio ha creato.

Noi siamo oggi quello che abbiamo pensato ieri e saremo domani ciò che

pensiamo oggi.

La nostra vita è tessuta dai fili dei nostri pensieri:

ci avviene sempre quello che noi crediamo. Per la legge di causa e di

effetto, il risultato dei pensieri fatti azione viene a maturazione

gradualmente. Se dovessero maturare tutti insieme, ne saremmo schiacciati.

Sapendo che il corpo è il prodotto dell'anima, non è da meravigliarsi che

un'anima malata produca un corpo malato.

Non possiamo aspettarci che le funzioni siano normali quando i pensieri, che

costituiscono il nostro corpo, sono anormali.

Quando il turbamento sconvolge il nostro interno, è sempre la mente che è

turbata: se vi fosse un'armonia perfetta all'interno, si rivelerebbe

immancabilmente all'esterno.

Come proteggiamo le nostre case dai ladri, dobbiamo imparare a proteggerci

dai pensieri nemici, dalle emozioni che uccidono. Dobbiamo cacciarli dalla

nostra mente e neutralizzarli con il contrario, per impedire la sofferenza e

il male che essi fatalmente producono.

La qualità dei pensieri fa la qualità della nostra vita.

Nessuno può elevarsi se i suoi pensieri sono vili. E di grande importanza

conservare la nostra vita in maniera sana, gioiosa, ottimista.

pensieri che vanno accolti e quelli che vanno respinti

I pensieri che sono in noi, non sempre sono nostri, ma spesso sono pensieri

vagabondi, quelli degli altri che sono entrati nella nostra mente perché

hanno trovato la porta aperta.

--A che pensi?--potete chiedere a voi stessi o ad un vostro amico. Se la

risposta è:--A niente.--ricordate che è quella la condizione favorevole

perché entrino nella mente anche i peggiori pensieri che, una volta entrati,

potranno arrecarvi gravi danni come i ladri nell'assenza del proprietario.

La mente vuota, non occupata da voi, è sempre occupata da altri che non

sempre si comportano correttamente.

L'ingresso deve essere sorvegliato, non aperto a tutti, ma soltanto a

quelli--diceva scherzosamente un amico--che hanno la tessera marcata A.B.C.

(Amore, Bontà, Comprensione).

Chiudete le porte agli ospiti indesiderabili. Se qualcuno entrasse

furtivamente, mettetelo subito alla porta, ma senza violenza.

Sostituite i pensieri negativi con altri opposti, costruttivi, positivi,

elevati, sereni. La sostituzione avverrà facilmente quando si abbia un

prezioso repertorio di pensieri attinti dalle più ricche miniere di raccolte

per chi voglia migliorare se stesso ().

Pensate costruttivamente

Pensar bene vuol dire pensare costruttivamente.

Troppo è stato insegnato agli uomini a servirsi del pensiero analitico e

distruttivo.

Sradicare quest'abitudine nociva è il compito benefico dell'uomo di oggi che

sappia vedere più lontano.

Sono costruttivi tutti i pensieri che suggeriscono energia, salute, amore,

progresso, felicità, abbondanza, pace, spiritualità, eccetera.

Chi ha tendenza a guardare e a pensare al lato positivo delle cose, deve

accrescere sempre più questa felice disposizione dell'animo, perché attira a

sé quello che guarda e ciò che pensa.

In verità tutto tende al bene perché a questo fine furono fatte tutte le

cose, ma, purtroppo, l'uomo pone intralci, con la sua ignoranza, a questa

realizzazione; di qui la sofferenza.

I pensieri costruttivi sono i nostri migliori amici. Cercate di essere sempre

in loro compagnia: vi faranno progredire più rapidamente perché vi attirano

verso la vera mèta di ogni uomo che è Dio e la felicità.

I pensieri che entrano in noi siano quelli sereni del nostro lavoro, del

nostro progresso, dei nostri compiti, rivolti sempre al bene e governati

dall'amore.

(') Vedi " Le Perle ". Sono 5 volumetti che raccolgono la saggezza di tutti i

tempi. Ediz. Rotondi, Roma, Via Merulana 82.

L'anima deve essere mantenuta libera da ogni ingombro di preoccupazione, di

odio, di invidia, da pensieri di ostilità;

libera da ombre di rancori, di critiche e da tutto ciò che potrebbe

contrastarla e impedirla nelle sue manifestazioni, altrimenti pagherà con la

perdita della propria potenza, del suo riposo. E il suo lavoro sarà di

qualità inferiore.

Le nostre facoltà non possono produrre il massimo che allorché lavorano in

un'armonia perfetta. E proprio questo è il vantaggio della serenità.

Rivolgete il pensiero alle cose belle della vita, alle meraviglie della

natura. Fate entrare in voi pensieri di gioia, di pace, di serenità, quelli

che daranno alla vostra vita un colore nuovo.

Guardate il lato migliore di ogni cosa. Scopritelo con l'occhio dell'artista

e del saggio che sanno vedere quello che gli altri non vedono.

Pensate che tutto quello che accade è quanto di meglio può accadere, perché

diretto da una mano invisibile, in un disegno superiore che l'uomo troppo

spesso non comprende. Anche le cose spiacevoli che l'uomo chiama col nome di

" male " hanno un fine di bene e tutto, poi, si risolverà in bene.

E difficile convincersi di ciò se non si ha una visione spirituale della

vita. Ma è proprio questa visione che, trasformando le apparenze delle cose,

dà la certezza che altri, vedendole dal basso, vede soltanto la loro ombra.

Lavorate a difendere idee sane, di fede, di speranza, di amore. Date fiducia

agli uomini depressi e avviliti.

I pensieri sereni, costruttivi, sono di per sé un rimedio a un gran numero di

mali come le idee nere, malinconiche.

L'ottimismo da solo è l'antidoto delle peggiori malattie mentali. Il

pessimismo, invece, è solo procuratore di disgrazie, malattie e miseria.

Montate la guardia sulla soglia della vostra mente: non lasciate entrare

nessun nemico della vostra serenità e del vostro progresso. Cacciateli senza

pietà e sarete meravigliati del miglioramento totale che si produrrà nella

vostra vita in poco tempo.

L'abitudine di coltivare pensieri di salute, di energia, di vigore e di bene,

facendone una realtà di ogni momento e considerandola come una verità eterna,

è un meraviglioso tonico che vi darà la sensazione di una forza accresciuta e

rinnovata.

Chi irradia pensieri gioiosi, sereni, ottimisti, incoraggianti, spande luce

di sole ovunque passa; è un potente aiuto che alleggerisce il peso della vita

a tanti, curando le piaghe e conF' fortando gli scoraggiati.

Le creazioni sbagliate degli uomini, soprattutto nel mondo delle idee, le

false filosofie sono responsabili delle tante deviazioni umane da quella via

retta che avrebbe potuto condurli a una mèta migliore.

Tutti i pensieri, come i semi, vengono a maturazione, a suo tempo, nel

momento giusto e tutti per il fine di bene nella vita degli uomini. Per

questo ogni fatto che ci accade ci appartiene ed è giusto che accada.

Non permettete a pensieri malevoli e distruttivi di entrare in voi. Tenete la

vostra mente libera da tali veleni psichici che finirebbero fatalmente

d'intossicare tutta la vostra vita. Siate pronti a difendervi da questi

nemici della vostra salute psichica e morale.

Conservate l'amore per tutti gli uomini e per tutte le cose, ma difendetevi

vigorosamente contro le aggressioni di ogni pensiero negativo che renderebbe

infelice tutta la vostra vita.

Sono da rifiutare quei pensieri distruttivi che suggeriscono debolezza,

malattia, disgrazia, insuccesso, povertà o peggio ancora odi, invidie,

rancori e simili.

Chi avesse tendenza a guardare e a pensare al lato negativo delle cose, deve

correggere questa malaugurata disposizione perché attira a sé i mali che

guarda, che pensa, che teme.

I pensieri distruttivi sono i nostri peggiori nemici. Evitateli, come

evitereste un ladro, perché vi tolgono la pace, l'armonia, la serenità.

Non agite mai all'ombra della negatività. Quando vi trovate in cattiva

disposizione d'animo, è preferibile non agire, è meglio riposare, mettersi da

parte, anziché operare quando le azioni che ne deriverebbero sarebbero

negative.

Agite quando l'animo è sereno, sgombro da nubi che impedirebbero la luce del

sole.

Non siate tra quelli che parlano o agiscono un minuto prima di pensare.

Parlate e agite sempre dopo aver pensato ciò che dovete dire o ciò che dovete

fare.

Il contrario è agire istintivamente e l'istinto è ancora il grado animale,

non quello umano che è almeno quello razionale.

Irradiate pensieri ovunque

Imparare a irradiare serenità senza parsimonia, generosamente, senza riserve,

è costruire la vita nel senso migliore.

Irradiatela nella vostra casa, per le strade dove passate, nell'auto, sul

luogo della vostra attività, dappertutto dove siete e dove andate, come la

rosa spande il suo profumo e la sua bellezza.

Irradiatela su chiunque vedete o incontrate, amici e conoscenti, nemici e

sconosciuti.

Quando noi comprendiamo che i pensieri d'amore guariscono, che mettono un

balsamo alle ferite; che pensieri di armonia, di bellezza, di verità elevano

e nobilitano sempre; che i pensieri negativi seminano distruzione e morte,

noi non ci sazieremo d'irradiare l'amore e il bene su tutti.

Allora avremo trovato il segreto della vera maniera di vivere.

La fede è la compagna di chi pensa costruttivamente: è certezza interiore,

visione dello spirito che non si ferma al presente, ma abbraccia con amore il

tutto.

Verrà il tempo in cui si scoprirà che è infinitamente più facile fare il bene

che il male, costruire che demolire, amare che odiare, unire che dividere; il

tempo in cui gli uomini praticheranno la Regola d'oro che porterà l'armonia e

il bene universale.

Ogni uomo è mio fratello

Il servizio più prezioso che possiamo rendere a qualcuno è quello di aiutarlo

ad aiutare se stesso. Non basta un soccorso momentaneo. E peggiore cosa

sarebbe un assistenzialismo fine a se stesso, il mantenimento, senza che

l'assistito, da parte sua, metta l'impegno personale per uscire dalla

situazione in cui si trova. Ciò sarebbe un sicuro danno, anziché un aiuto,

oltre che un fatto immorale, perché lo farebbe stagnare in un'ignavia che ne

rallenterebbe l'evoluzione. E una vera complicità.

L'antico detto " Io non regalo pesci, ma insegno a pescare " esprime questo

concetto meglio di ogni altro discorso. Si deve portare l'altro alla

consapevolezza dei poteri latenti che sono nell'anima propria in modo da

indurlo ad attivarli ed applicarli per la sua stessa evoluzione.

Ma vi sono pure dei casi in cui il sofferente non può far nulla per se

stesso, e allora si deve fare tutto per lui.

Si deve aiutare chi ha bisogno con tutti i mezzi più idonei:

questa è la legge dell'Amore che deve informare la vita di ciascuno.

Chi soffre ha diritto all'Amore prima di ogni altro. Più spesso l'aiuto è di

carattere pratico e materiale, che risolve i problemi più impellenti.

E a questo ci si dovrebbe dedicare con tutto il cuore, nei limiti della

propria capacità e possibilità.

L'azione del buon samaritano è portata ad esempio nel Vangelo ed è indicata a

modello, superando egoismo e pigrizia.

E pure indicato il comportamento degli insensibili che passarono oltre,

incuranti di chi era bisognoso di aiuto. E tra loro vi era pure chi faceva

professione verbale di religiosità, ma soltanto esteriore ed apparente.

Quando non lo possiamo fare con l'azione materiale, noi possiamo agire col

pensiero e accorrere in soccorso di chi ha bisogno.

Se tu pensi che ogni uomo è tuo fratello, che siete figli dello stesso Padre,

ti sentirai naturalmente di amare tutti.

L'energia che tu irradi col pensiero è un potente aiuto che giunge su chi la

rivolgi, tocca la sua parte migliore e la mette in azione.

Un grande errore è quello di ritenere che noi non possiamo influire sugli

altri. Chi afferma questo, ignora del tutto la grande capacità di educazione.

Applicata all'agricoltura, la strana teoria non farebbe la Terra coltivata e

produttrice, con campi, giardini e strade, ma soltanto una sola giungla. E

proprio strano che si possa affermare un errore così evidente.

Un errore ancora più grande è quello di chi afferma che noi non dobbiamo fare

nulla, perché si deve lasciare ciascuno alla propria esperienza. Ma

l'esperienza del dolore è cosa diversa dalle esperienze ordinarie per le

quali il principio è valido.

Se non possiamo togliere del tutto il dolore, noi abbiamo il dovere di

alleviarlo, di aiutare gli altri a portare il loro peso.

Perfino nei riguardi di Gesú vi fu il Cireneo che l'aiutò a portare la croce.

Aiutare è l'atto più bello e dimostrazione di fraternità. Non sostituire, ma

rendere più leggera la croce che ognuno ha nella vita per la propria crescita

spirituale.

Per operare il bene è anzitutto necessario non fare il male Per questo

ricorda: gli altri sono caricati, colpiti o avvantaggiati a quello che noi

pensiamo di loro. Non offendere e non danneggiare gli altri neppure con i

tuoi pensieri e sentimenti.

Quando avrai fatto questo, puoi dedicarti con piena coscienza a fare il bene

dei tuoi fratelli: manda loro onde di Amore, su tutti, e non te ne pentirai

mai, anzi ne sarai sempre felice, perché è il vero patrimonio che forma la

ricchezza di chi opera in tale maniera.

Il bene: aspirazione suprema nell'ideale dell'uomo

Guarire gli uomini che soffrono, rassicurare quelli che dubitano o vacillano,

rialzare quelli che cadono o quelli che sono gia caduti, è tutta la nostra

ambizione.

Essa non è, crediamo, al di sopra del nostro coraggio, né dei nostri mezzi,

soprattutto perché noi non siamo mai soli quando operiamo per il bene. Sono

con noi tutti quelli che vivono il nostro ideale, le Entità che sono felici

di darci una mano, anche se quest'opera umana sta soprattutto a noi di

compierla.

Se potessimo vedere tutti quelli, Entità di luce, che accorrono ad unirsi a

noi in quest'opera santa, rimarremmo sbalorditi.

La disciplina della mente.

La mente controllata è principio di gioia.

DHAMMAPADA

Scrive il grande saggio Evagrio: " Sii il portiere del tuo cuore, non lasciar

passare alcun pensiero senza interrogarlo.

Interrogali uno per uno, e di' ad ognuno: Sei del nostro partito o del

partito degli avversari? E, se è di casa, ti colmerà di pace;

se avversario, si agiterà con la collera e ti turberà col desiderio.

Devi, perciò, scrutare ogni momento lo stato della tua anima ".

Abbiamo scritto sulla necessità di albergare nella nostra mente pensieri

positivi e costruttivi, perché noi proiettiamo quello che è in noi. Se il

contenuto è positivo, possiamo trasmettere agli altri salute, serenità,

fiducia, amore e quanto di meglio serve all'uomo per aiutarlo nel suo cammino

terrestre.

Se il contenuto è negativo, è meglio pulire la mente e guarirla dal male per

non infettare altri.

Abbiamo pure scritto della grande potenza del pensiero perché si rifletta

quali benefici può recare uno strumento cosí potente e, al contrario, quali

gravi danni può portare un uso sconsiderato o malvagio.

Per queste ragioni la mente va educata e disciplinata; per questo è

indispensabile controllare il pensiero, svilupparlo e perfezionarlo.

Una mente disciplinata raggiunge la massima efficacia nella proiezione del

pensiero verso un dato obiettivo.

Se la mente non è dominata, non potrà, a sua volta, adempiere al suo compito

che è quello di dominare il mondo inferiore degli istinti e delle emozioni.

Questi, lasciati a se stessi, procurano i maggiori danni. Allora, l'uomo è

ridotto a una cosa, in balía delle forze inferiori che lo padroneggiano e

alle quali non sa opporre forze maggiori che le annullino.

Il pensiero, entrato in noi e accettato, ha il potere di farci star bene o di

farci star male. E un lavorío che esso compie nel nostro interno a nostra

insaputa. La possibilità di farci ammalare, di farci guarire e anche di star

bene, è tra le più grandi capacità del pensiero, oltre quella d'influenzare

in mille modi noi stessi e il nostro ambiente. Ma il maggiore guaio è che

esso scatena quella forza, anche se non viene mossa deliberatamente: basta

la sola ospitalità volontaria o involontaria che noi diamo ai pensieri

negativi.

Questa capacità che ha di danneggiare, distruggere o, al contrario,

rigenerare e creare in noi il benessere, ci deve far guardare a questo

strumento con la massima attenzione.

Soltanto questo dovrebbe spingerci a curare in modo particolare questo

artefice del nostro stato psichico e fisico.

Oggi gran parte delle malattie derivano dall'affannosa corsa inconsulta verso

il benessere, producendo naturale tensione psicologica e quindi logorio,

stress e anche gravi malattie.

Anche se l'uomo possiede meccanismi di compensazione che possono permettere

un'azione di ritardo o di rigetto di tali malattie, è sempre una lotta

logorante dell'organismo per riparare il male causato dal pensiero teso,

ansioso, distorto, preoccupato.

Conoscere se stessi per migliorarsi

Il più grande ideale che l'uomo possa proporsi è il proprio perfezionamento.

Noi non abbiamo altro scopo nella vita che di divenire quello che noi siamo

in potenza.

Ognuno di noi alberga in sé un Io spirituale che è la Scintilla Divina

partita dal Sole centrale per fare le sue esperienze nel mondo della materia.

Ma ciascuno alberga pure in sé un piccolo io, quello della personalità.

Questo piccolo io è quello più apprezzato dalla maggioranza degli uomini, ma

è soltanto la maschera (personam) secondo il suo vero significato.

Il vero Io, che non si vede, è generalmente ignorato.

Essere se stessi, conoscere noi stessi è realizzare l'Io spirituale che è in

noi. Allora soltanto potremo darci al servizio dell'umanità. Si può dare

soltanto quello che si ha e per avere bisogna anzitutto essere.

Noi siamo troppo spesso un agglomerato d'influenze esteriori, un edificio

verniciato all'esterno e tinto di colori più o meno attraenti, ma ripieno di

detriti, di rifiuti da gettar via e trascurato nella sua vera essenza interna.

Senza la conoscenza di noi stessi non potremo comprendere gli altri,

valutarli, aiutarli.

Ma non si deve neppure indugiare troppo a contemplare i propri difetti, ma

por mano a emendarsene.

Conoscere se stessi è penetrare nell'intimo di noi stessi, nel profondo per

arrivare alla propria individualità, a quell'Io spirituale, ben distinto da

tutto il resto della superficie.

L'uomo si trova tra questi due " io", l'Io spirituale e l'io della

personalità. Ci possiamo identificare sia con l'Uno che con l'altro.

Se scegliamo l'io personale la nostra vita sarà tribolata, priva di

significato, combattuta ogni momento; saremo come un oggetto sbattuto ora da

una parte ora dall'altra dai flutti di un mare sempre agitato. Ma se

scegliamo d'identificarci con l'Io spirituale, tutti i problemi

dell'esistenza saranno visti in una diversa prospettiva e tutti saranno

sorpassati e superati.

Se gli uomini conoscessero se stessi nell'intimo, cesserebbero di odiarsi.

Per questo è tanto importante la comprensione reciproca che è penetrazione

nell'intimo animo degli altri che si scopre essere una parte di se stessi.

Quando s'inizia una disciplina della mente, sia attraverso la meditazione o

la visualizzazione, si scatena nella mente un conflitto, una vera e propria

battaglia, perché la mente cercherà in tutti i modi di sfuggire sia al

controllo che al lavoro richiesto dalle tecniche alle quali non è avvezza.

E il puledro che si ribella al domatore.

Soltanto la costante perseveranza farà ottenere il risultato.

La meditazione è una tecnica comune a tutte le religioni alle scuole

iniziatiche, alle filosofie, ecc... Su questo punto non vi è divergenza,

anche se i metodi sono diversi.

Ma oggi la maggior parte delle informazioni sull'argomento è di origine

orientale, trascurando quelle occidentali più a noi adatte.

Ma i due sistemi sono complementari ed hanno lo scopo comune di liberare l'Io

spirituale. Ciascun metodo si adatta meglio ai popoli nei quali viene

praticato.

I sistemi orientali mirano alla soppressione della mente, del corpo, della

volontà affinché l'autentico Sé possa considerarsi distinto da essi e in tal

modo raggiungere la liberazione. E un sistema prevalentemente passivo e

mistico.

I sistemi occidentali mirano a educare la mente, il corpo, la volontà, in

modo che collaborino al raggiungimento dello stesso fine e cioè la

liberazione di tutte le scorie del piano inferiore.

La giusta direzione del pensiero

E in potere dell'uomo dare un indirizzo alla propria vita in un senso o in un

altro, una direzione giusta o vivere in maniera sciatta e vuota. Ciò può

avvenire secondo il proprio modo di pensare, positivo o negativo.

Noi possediamo una ricchezza immensurabile, lo Spirito, che ha per suo primo

strumento la mente, ma troppo spesso non ci rendiamo conto di quanto potremmo

realizzare di grande e di bello.

La sorgente è pura, ma non è sempre puro lo strumento.

La mente, se ancora rozza e inquinata da egoismi e da pregiudizi, è rivolta

nella direzione sbagliata e allora è fonte dei tanti mali che costituiscono

la triste esperienza umana.

La direzione del pensiero va corretta perché porti gradualmente verso un

vivere equilibrato.

L'armonia della vita e la serenità sono nelle mani di ciascuno: si tratta di

coltivare pensieri positivi, rifiutando quelli negativi.

Gli uni portano salute, pace, gioia, successo e ogni bene, mentre gli altri

il dolore, la malattia, l'insuccesso e ogni male.

Scegliere gli uni o gli altri è in facoltà di ciascuno, a seconda della

direzione che si dà al proprio modo di pensare.

La scelta del negativo può essere anche un'abitudine mentale, quando si è nei

gradini meno elevati dell'evoluzione e può divenire un atteggiamento, uno

stato d'animo e un'attitudine. Ma quando si arrivi finalmente a comprendere i

grandi benefici che derivano dal pensare retto e positivo, capace di

modificare completamente la propria vita e, nello stesso tempo, ci si

convinca dei gravi danni del pensare negativo e distruttivo, allora si

sentirà pure l'urgente necessità del pensar bene.

La serenità, la gioia, la salute e lo stesso destino dipendono dalla

direzione che si dà ai propri pensieri.

L'uomo attira o respinge il bene o il male col suo pensiero, crea o distrugge

il proprio corpo in continuazione.

Pensare rettamente è di estrema importanza per gli effetti che il pensiero

produce in tutta la propria vita.

Saper pensare è un'arte che va curata per vivere bene e fare del bene intorno

a sé.

La scelta migliore è la direzione del bene, cioè di quello che in ogni modo

aiuti a progredire spiritualmente.

La giusta direzione del pensiero è la cosa più importante, perché da essa

dipende il recar bene o danno agli altri. Gli effetti di una direzione

sbagliata sono sempre deleteri.

Qualunque cosa noi facciamo, non possiamo evitare di pensare. Il lavoro del

cervello è senza sosta, di giorno e di notte, anche se per la maggior parte

incosciente.

L'ordine, l'armonia, I'equilibrio vanno curati anzitutto nella mente, facendo

pulizia di ogni illusione, di ogni pregiudizio, liberandola da ogni ingombro

negativo.

La coscienza si manifesta nel modo più immediato nello strumento della mente.

Non è facile sentirsi indipendenti dalla propria mente con la quale l'uomo è

uso identificarsi, perché egli agisce in essa e vi si sente unito.

Ma la mente è pur sempre strumento dello Spirito o Coscienza; essa va tenuta

sempre sotto controllo e si devono educarne le facoltà che costituiscono la

personalità allo scopo di manifestare la nostra più alta natura.

La disciplina nella mente riposa tutta, come nel suo fulcro naturale,

sull'educazione dell'attenzione. Le facoltà mentali si educano come i muscoli

del corpo: con l'esercizio. Si dovrà porre la più diretta ed esdusiva

attenzione alla nostra attività mentale. Tutte le circostanze della vita ce

ne presentano l'opportunità alle quali la mente, guidata dalla sua natura

superiore, deve imparare a rispondere con saggezza, in modo da trarne il

miglior frutto per il meglio. Ogni momento della vita può essere un ottimo

esercizio: il lavoro, i giochi, le letture, i piaceri, eccetera.

La ragione finale della nostra Vita è, in fondo, l'evoluzione della nostra

coscienza, mediante l'educazione della mente, senza trascurare la parte

sostanziale dei sentimenti: il cuore.

A questo dobbiamo conformarci per il nostro progresso.

Dobbiamo abituarci ad osservare, a riflettere con attenzione, correggendo la

mente quando prende una falsa direzione, soffermandosi su pensieri pigramente

oziosi e debilitanti che tendono a trascinarla verso la polarità inferiore.

Arjuna dice nella " Bhagavad-Gita ": " So che la mente è la cosa più

inquieta, incostante, turbolenta, caparbia, ostinata e restia a obbedire

prontamente alla volontà. Sarebbe lo stesso cke tu mi dicessi di comandare e

di controllare il vento allorché soffia e passa; tanto la dolce brezza che la

furiosa tempesta. Mi pare altrettanto difficile controllare e dominare con

mano ferma questo misterioso principio che è chiamato "mente".

Gli risponde Krishna: " Ben dici, o principe, che la mente è inquieta ed è,

come i venti, difficile a frenare. Però, col costante esercizio, con la

disciplina e con la cura essa può ben essere dominata ". E aggiunge che

quando si sia riconosciuta la superiorità dell'Io Reale che dirige la mente,

la mèta di dominarla Si raggiUnge.

La mente non va costretta con la volontà fino ad impedirle il lavoro. Una

volta segnata la giusta direzione da seguire, si deve lasciarla libera di

seguire la propria via, richiamandola con fermezza quando divaga, come si fa

con un cavallo bizzarro da guidare.

Dominare il pensiero sviluppando l'attenzione

Il dominio del pensiero e la sua efficacia dipendono dall'attenzione che si

pone alle cose che si stanno facendo. E la presenza a se stessi, tanto

raccomandata dai Maestri spirituali che ne conoscono l'importanza.

Da questo la necessità di sviluppare al massimo l'attenzione, che è la

capacità di concentrare il pensiero in una sola direzione, senza permettere

alcuna distrazione all'automatismo e all'inerzia della mente.

L'attenzione è come un riflettore che rivolge i suoi fasci di luce su un dato

punto. Occorre abituarsi a concentrare tutte le facoltà coscienti, tutto il

nostro essere, senza distrarsi, su ogni singola azione della nostra vita

quotidiana.

! L'attenzione si sviluppa con l'esercizio ripetuto e costante fino a

divenire un'abitudine inseparabile dal carattere. L'allenamento a essere

attenti e presenti a se stessi ci viene offerto da ogni dovere della vita

quotidiana, il lavoro, la lettura, ecc., specie in questa epoca di fretta e

di caos, in cui anche la più piccola distrazione può essere pagata perfino

con la vita.

Lo spirito d'osservazione

Lo spirito d'osservazione è scarsamente curato dalla maggioranza degli

uomini. Eppure esso è alla base di tante realizzazioni. Se si comprendesse

questo non vi sarebbe tanta superficialità nel vivere. Si guardano le cose

solo fugacemente, soltanto in superficie, senza porre la dovuta attenzione

alle persone e ai fatti, senza imprimere nella mente ciò che si vede o si

ascolta.

L'artista, lo scrittore attingono dall'osservazione i loro spunti felici,

sanno ritrarre da ogni cosa quello che per gli altri è inesistente.

Chi sa guardare tutto quanto esiste, arricchisce la propria vita di

quell'esperienza che è uno degli scopi dell'esistenza stessa.

Baden Powel, fondatore dello scautismo, ha inventato per i suoi ragazzi un

giuoco molto utile per abituarli allo spirito di osservazione, tanto utile

nella vita. Ispirandosi al protagonista del romanzo di Rudyard Kipling, lo ha

denominato Kim.

Il giuoco consiste in questo. Si dispongono su un tavolo una dozzina di

oggetti vari come cravatte, coltelli, portamonete, penne, anelli o altro,

ricoprendo il tutto con un panno. Poi, si scopre davanti agli occhi dei

presenti per un tempo che varia da trenta secondi a un minuto.

Chi è capace di descrivere il più gran numero di oggetti nei loro

particolari, dopo che saranno nuovamente ricoperti, e con maggiore

precisione, sarà il vincitore.

Questo giuoco ottiene sempre un vivo successo tra i giovani che, oltre ad

avere buon valore educativo, stimola tanto allo spirito di osservazione.

Infatti, l'educazione della percezione è una parte importante della

educazione della mente. Si pratica concentrando l'attenzione su una

determinata sensazione, su un oggetto che si vede, su un suono che si sente,

su una cosa che si tocca, su un odore, su un sapore. Tale concentrazione

sulla sensazione affina e rende più pronta la percezione, mentre permette

alla mente di afferrare tutte le particolarità che si riferiscono alla

sensazione, formandone un'immagine più chiara da ricordare con facilità.

Le percezioni visive sono le più importanti, tanto che S.

Tommaso d'Aquino ha scritto che " l'intelletto del popolo è negli occhi ". Ma

ciascuno ha le proprie percezioni alle quali è più sensibile.

Chi è privo della vista ha accresciute le percezioni auditive e soprattutto

quelle tattili.

Dominare la mente per dominare il mondo inferiore

Il dominio del pensiero ci dà la chiave del dominio di tutto il nostro

essere, ci permette di plasmare noi stessi, la nostra vita e il nostro

destino.

Il pensiero è la sostanza primordiale della nostra vita, apre la via alla

volontà, permette alla coscienza la sicurezza nelle sue conquiste.

Si deve dominare il pensiero per dirigerlo secondo i nostri ideali e

servircene come forza creativa.

Certo, vi sono delle difficoltà prima di arrivare alla padronanza dei propri

pensieri, cosí labili, ma a tutto si arriva con l'impegno e la costanza.

Il dominio del pensiero comprende necessariamente il dominio delle emozioni,

degli istinti, delle passioni e dei vizi.

Essi, infatti, sono pensieri che hanno acquistato particolare vitalità per la

costante ripetizione; hanno acquistata una certa autonomia che li pone spesso

in contrasto con la volontà cosciente, con la voce interiore, sulla quale

riescono spesso ad avere il sopravvento.

Affrontare i nostri difetti ad uno ad uno sarebbe un lavoro improbo e lungo,

con risultati non sempre ottimali. La via più sicura e diretta, e nel tempo

stesso più efficace, è quella di tagliare la radice di tutti. Soltanto allora

essi, come i rami secchi di un albero malato, cadranno disseccati.

La radice di tutta la nostra vita--lo abbiamo più volte ripetuto--è il

pensiero. Il modo di pensare sano dà una vita sana. Pensar bene, è star bene.

Dominando il pensiero si domina automaticamente tutto il mondo inferiore.

Non giudicare né criticare

Sai Baba ha scritto: " Se puntate il dito indice in segno di accusa verso

qualcuno, le altre dita accuseranno voi! Non dovremmo mai criticare il

prossimo, perché tale critica si abbatterà poi su di voi tre volte più

potente ".

Quando noi critichiamo e giudichiamo gli altri, noi mandiamo loro come una

scía di pensieri nocivi, una corrente negativa che rende più pesante il loro

cammino verso il bene.

Noi non abbiamo elementi per erigerci a giudici di chicchessia. Noi ignoriamo

l'interno di chi agisce, vediamo solo l'esterno e non possiamo giudicare da

questo.

Elementi essenziali sono le intenzioni, le condizioni interiori, quelle

particolari del momento, il grado evolutivo di chi agisce. Sono tutti

elementi che ignoriamo. Non dovremmo giudicare da questa nostra ignoranza,

perché allora sbaglieremo sempre.

Giudichiamo noi stessi e avremo tanto da essere impegnati che non ci rimarrà

il tempo per giudicare le azioni degli altri.

Anche se ci avvenisse di vedere qualcuno mentre compie azioni riprovevoli,

ripetiamo più volte a noi stessi: " Ciò che egli fa, gli serve per la sua

evoluzione. E per la sua esperienza che lo porterà a migliorare ".

Se riflettiamo che ognuno agisce secondo il proprio gradino evolutivo

raggiunto, non avremo mai alcun motivo per condannarlo. Egli è come il

bambino che agisce da bambino e non può comportarsi da adulto. Né si potrà

rimproverare perché non è ancora cresciuto.

Gesú non ha mai condannato i peccatori, ma soltanto gli ipocriti.

Non abbiamo, quindi, il diritto di condannare nessuno perché vediamo soltanto

la superficie delle cose, che non è elemento valido. Che sappiamo noi dei

veri motivi che lo fanno agire in quel modo? Se opera " male ", come noi

riteniamo, forse è spinto dall'ignoranza, dagli istinti non ancora domati.

E noi, li abbiamo domati tutti?

Quando, attraverso l'esperienza, avrà acquisito maggiore discernimento e più

ampia coscienza, agirà sicuramente in modo diverso.

Non si dice con questo che si debba approvare e applaudire qualunque idea e

comportamento degli altri. Si dice soltanto che ognuno ha la propria strada

che ha il diritto di seguire, senza essere sottoposto alle censure del

giudizio altrui.

Ognuno può dissentire da idee e comportamenti degli altri ma questo diritto

non coincide con quello di censurare, giudicare, criticare, che sono altra

cosa.

Si devono lasciare a ciascuno le proprie esperienze, cui ha diritto. Quelle

lo aiutano a evolvere. Se non lo facessero, rallenterebbero il cammino della

loro evoluzione.

Ma è sempre bene consigliare e aiutare con amore a prendere coscienza delle

proprie azioni. Si dovrà pure ricordare che ogni errore è un gradino che si

sale verso il bene, purché se ne prenda coscienza.

Quanto avviene è sempre l'espressione di ciò che occorre per compiere

l'esperienza necessaria alla propria evoluzione. Se vi è chi l'impedisce,

potrebbe far deviare dalla giusta linea.

Prendere coscienza di ogni errore è la condizione indispensabile perché non

si ripeta, e serva, anzi, come strumento prezioso per progredire.

Chi ha compreso le più alte verità spirituali, cessa una volta per sempre di

criticare, di giudicare, di inviare in questo modo correnti nocive di

pensieri negativi verso i propri fratelli.

Non pensar mai male di nessuno

Pensar male degli altri è danneggiare se stessi. Infatti, torna a noi quello

che parte da noi.

Ciò che si pensa degli altri è spesso erroneo perché dettato da motivi e

vedute personali, impressioni esterne e superficiali, cosí spesso lontane

dalla verità.

Si può non condividere il modo di vivere o di pensare di un altro, ma questo

non autorizza a pensar male di lui. Le strade della vita sono tante e

ciascuno ha la propria da seguire, anche se è diverso il parere di altri.

La visione spirituale della vita consiglia di pensar bene di tutti, anche di

un malfattore, perché ciascuno esprime con le proprie azioni il gradino di

evoluzione che ha raggiunto in quel momento. E non può esprimersi

diversamente, allo stesso modo che tutti, lo scrivente e voi che leggete, ci

siamo comportati quando si era ancora in quel gradino.

Se tu hai una pessima opinione di qualcuno per le azioni da lui compiute che

tu ritieni cattive, pensa che lui non si può trasformare improvvisamente per

essere come tu desideri che sia. Ciò che lui compie, attraverso le sue

esperienze, gli servirà per la sua evoluzione.

Cerca, quindi, di cancellare in te opinioni e sentimenti negativi nei

riguardi di lui, inviandogli pensieri e auguri di bene, cioè benedicendolo.

Questo lo aiuterà a superare gli istinti negativi che lui è ancora incapace

di vincere. Pensate che è proprio il suo comportamento di oggi che gli

servirà a progredire quando ne prenderà coscienza.

Aiutatelo a far questo, perché ogni errore sarà un gradino verso la verità e

il bene quando ne prenderà coscienza.

Egli sta facendo le sue esperienze, quelle che servono alla sua evoluzione.

La religione prescrive: " Amatevi gli uni gli altri " e questo vuol dire

abbiate pensieri benevoli gli uni per gli altri.

La legge dell'amore non è altro che la legge del pensiero costruttivo.

Si pensa male degli altri senza averne gli elementi.

Vivekananda ha scritto nel suo libro " Raja yoga ": " Vi è del bene e del

male in ciascuno e in tutte le cose. Noi possiamo rafforzare l'uno o l'altro

pensandovi e cosí accelerare o ritardare l'evoluzione. Noi possiamo fare la

volontà della Provvidenza o resisterle.

Se tu pensi al male che è in un altro, tu compi tre cattive azioni nello

stesso tempo:

1- Tu popoli il tuo ambiente non di buoni ma di cattivi pensierí e cosí tu

contribuisci alle sofferenze del mondo 2- Se il male che tu pensi di un altro

si trova realmente in lui, tu trattieni questo male e lo rinforzi, e cosí tu

rendi il tuo fratello più cattivo, anziché renderlo migliore. Se il male non

si trova in lui, ma tu l'hai soltanto immaginato, in questo caso il tuo

cattivo pensiero spinge il tuo fratello a fare del male.

3- Tu popoli la tua mente non di buoni ma di cattivi pensieri, ciò rítarda il

tuo progresso e offre agli occhi di quelli che vedono, uno spettacolo laido e

penoso ".

Se questo, dunque, è il risultato del pensare male di altri e tali sono i

danni che arreca il pensiero di chi non sa dominare la propria mente, la

conclusione può essere una sola:

Non pensare mai male di nessuno.

Il pensiero dominante

Nella vita di ognuno vi è un pensiero dominante che sovrasta e influenza

tutti gli altri pensieri. Esso occupa la mente in maniera prevalente perché

rivolto alla cosa ritenuta più importante della propria vita.

Per conoscere se stessi, chiedetevi: Qual è il mio pensiero dorninante?

Ponete la maggiore attenzione alla risposta. Esaminatela a fondo per vedere

se il vostro pensiero prevalente è costruttivo, positivo, nella giusta

direzione, per il bene comune.

Se è cosí, può dirsi che avete realizzato il vostro compito e ne sarete

gioioso. Se il pensiero dominante è rivolto alle cose illusorie, si sgonfierà

da solo dinanzi alla coscienza di chi ha raggiunto un certo gradino evolutivo.

Gli uomini si possono classificare, grosso modo, in due grandi categorie: 1.

i dormienti; 2. i risvegliati.

Sono ancora dormienti coloro che rincorrono i valori illusori dell'esistenza,

le cose che passano e svaniscono:

L'affermazione della personalità, il potere, il denaro, il sesso, la vanità,

il nome ecc., considerati come fine a se stessi e non come strumenti

momentanei.

Alla seconda categoria appartiene chi persegue i valori che durano, quelli

reali come la ricerca della verità, il bene di tutti, il miglioramento di se

stessi, la spiritualità.

L'uomo erige a proprio ideale con il pensiero costante ciò che stima e

apprezza più di ogni altra cosa.

Chi non sa guardare lontano, si ferma alle piccole vicende di ogni giorno e

non sa vedere oltre.

Molti, troppi, compiono il loro travagliato cammino pensando solo al

beneficio immediato e particolare, senza allungare lo sguardo oltre la

prigione del tempo. Ma, con lo sviluppo della coscienza, la visione si andrà

man mano ampliando.

Finché il pensiero sarà rivolto alle cose illusorie, si subirà la sofferenza

del loro fatale svanire e del distacco da esse. Il dolore che ne segue è lo

svegliarino che invita a destarsi dal sonno nella materia e a rivolgersi a

ciò che non passa.

E questo l'aiuto provvidenziale che è dato a ognuno per progredire. O.M.

Aivanhov ha detto:

" E molto importante per l'uomo coltivare in sé un pensiero dominante,

attorno al quale far gravitare tutti gli altri suoi pensieri, e di costruire

su di esso la sua esistenza come se fosse un'intelaiatura che deve sostenere

un intero edificio ".

" Se avete una mèta ben precisa ed immutabile, cioè quella di mirare alla

vostra evoluzione, tutti gli altri pensieri troveranno in essa la loro guida

e cominceranno a sottomettersi e a partecipare al lavoro interiore ".

" Qualora tentassero di entrare in voi pensieri e sentimenti estranei, o

perfino negativi, obbligateli a mettersi al servizio del mondo divino, a

lavorare per il Signore, come voi stessi avete deciso di fare. E cosí che

tutti gli animali che vengono a cibarsi nel vostro giardino interiore saranno

soggiogati dal pensiero dominante che li terrà sotto controllo. ".

" Abbiate ogni giorno un pensiero dominante, per dare alle forze del mondo

invisibile, alle entità celesti, tutte le possibilità di lavorare su di voi ".

I pensieri che vanno trasmessi... e quelli che vanno annullati

La forza del pensiero è qualcosa di cosí profondo e segreto, e a volte di

cosí pericoloso, che è bene venga usata con conoscenza, con verità, con

sapienza, con saggezza.

Senza ciò, si rischia di- trasmettere errori e debolezze anziché il bene e la

forza, arrecando danno anziché aiuto. Chi opera con amore e saggezza può,

invece, trasmettere idee e stimoli, fermare dalle vie sbagliate e può anche

guarire.

Questa trasmissione vi deve portare ad una continuità di luce e di amore cosí

abituale che il trasmettere energie di bene in qualunque situazione possa

divenire una consuetudine tanto comune da farvi operare in ogni momento e per

qualunque persona, soprattutto nei settori dove maggiormente vi è bisogno di

energia e di saggezza.

La trasmissione non dev'essere limitata a raggiungere soltanto creature

conosciute o situazioni note. A poco a poco questo esercizio ti può condurre

ai punti più lontani, potendo raggiungere situaZioni ignote e visitare

creature sconosciute, potrai penetrare in case, in luoghi, in ambienti, in

zone e in settori, sia individuali che collettivi e intendere e vedere in

realtà quello che il tuo pensiero capta e quello che ti riporta.

Nell'irradiazione spontanea di pensieri, che come fumo si elevano da ogni

essere pensante, si diffonde ogni sorta di vibrazioni. Se si potesse

visualizzare quello che ogni essere pensante emana da sé, si vedrebbe un vero

caos, soprattutto ai livelli più bassi, dove i pensieri più negativi

s'intrecciano e s'incontrano in maniera disarmonica.

Coloro che emanano questo genere di pensieri, hanno scarse capacità di

dominio sulla propria mente.

Cerca, quindi, che i tuoi pensieri siano sempre chiari e, se possibile,

puliti e quanto più possibile retti. Alterazioni mentali avvengono negli

uomini. Non trasmettere, allora, in quel momento, ma cerca di esaurire la

parte negativa che è in te fino a che essa si annulli.

Le persone e le cose che ci circondano subiscono l'impronta dei nostri

pensieri e della nostra volontà. Questo ci deve far riflettere quanto sia

importante pensar bene per non danneggiare nessuno.

I pensieri che vanno trasmessi sono quelli di fiducia, di serenità, di

ottimismo, di bene sotto ogni aspetto. I pensieri da trasmettere e che sono

il compendio di tutto quanto si deve realizzare sulla Terra sono i pensieri

di Fede e di Amore.

Anche nelle vicende più oscure la Fede salva da ogni naufragio; pur in quelle

di maggiore contrasto che tanto spesso caratterizzano la vita umana; l'Amore

è più che mai necessario per sanare ogni situazione.

Quando vi è slancio di Fede e di Amore, di preghiera e di fratellanza, sarà

più potente la trasmissione del pensiero e più viva la forza, più completa

l'opera. Allora raggiungerà tutte le creature della Terra che attendono un

aiuto, una verità.

Questa sia la maniera per trasmettere la Fede e l'Amore.

Allora, la trasmissione del pensiero è continuazione dell'opera di Dio sulla

terra.

Pensare col cuore

La scienza attuale sviluppa l'intelletto fino all'ipertrofia cerebrale. Se

allarga i nostri orizzonti, si tratta di conoscenze tecniche che vivono da

parassiti nel nostro cervello. Esse si accumulano come ingombri che ci

nascondono la nostra vera individualità.

Vi è troppa sproporzione nello sviluppo tra le tre componenti del nostro

essere completo: corpo fisico, corpo animico, corpo spirituale.

Per questo noi siamo in continuo conflitto con noi stessi e con la vita.

Il nostro eccessivo sviluppo cerebrale, intellettuale, cerca di sostituirsi

alla parte più elevata di noi, quella spirituale, e per questo impedisce di

comunicare tra noi da anima ad anima;

inoltre, impedisce all'uomo di conoscere se stesso. Cosí, il nostro sapere

diviene nostro nemico.

Non è sufficiente tra gli uomini una relazione soltanto cerebrale, anzi

questa è sovente causa di contrasti per le notevoli differenze tra uomo e

uomo su quel piano.

La sola intelligenza non arricchisce il nostro vero essere.

Per l'equilibrio della vita, la parte materiale e quella spirituale dovranno

essere sviluppate nella stessa proporzione della parte intellettuale e

dovrebbero essere in armonia tra loro perché vi sia pure armonia e

comprensione con noi stessi e con gli altri.

Ma l'uomo, in generale, è poco cosciente di ciò, non si cura di questo e si

abbandona a qualunque pensiero, anche se non passa per il cuore. Egli non

elabora i suoi pensieri nell'armonia e, allora, il vuoto, I'aridità e,

talora, perfino la crudeltà si impadroniscono di lui.

A causa della scuola che sviluppa soltanto la parte intellettuale e della

vita troppo materiale, noi siamo quasi tutti intolleranti, esclusivi, perché

sviluppati in maniera unilaterale.

E il pensiero del cuore, non quello del cervello, che esprime la nostra

individualità.

Ciò che parte dal cuore penetra, dà vita, irradia e costruisce. E azione che

dà la pienezza della vita.

Sul piano oggettivo il pensiero che parte dal cuore abbraccia d'un sol colpo

il dettaglio e l'insieme: è il pensiero sintetico, muto, per mezzo

dell'intuizione che costruisce.

E il sentire che è superiore a ogni analisi.

L'uomo evoluto ha sviluppato il sentire e il sentimento, mentre l'uomo comune

si dibatte col ragionamento che lo guida per la scelta.

Non va confuso il sentire con le forme degenerate del sentimentalismo, col

quale non ha nulla in comune.

Il sentire, controllato dal ragionamento, può realizzare l'equilibrio della

vita.

La mente distrugge il Reale, cioè l'intelletto è la morte della Verità: essa

ci dà un'immagine che sembra viva mentre è morta, un'immagine fredda, una

luce riflessa.

Inayat Khan afferma: " L'albero è la mente, ma la radice è il cuore. Senza il

sentimento, l'intelletto è sterile, è un tronco che può anche sembrare

apparentemente vigoroso, ma morto ".

Quando è assente il sentimento i pensieri sono morti, privi di vita.

" L'uomo è tale quali sono i pensieri del suo cuore " è

PARTE SECONDA:

Le condizioni ideali per trasmettere e per ricevere telepaticamente.

Ogni comune stazione rice-trasmittente radiotelevisiva ha necessità di essere

in perfette condizioni di efficienza perché siano raggiunti i risultati

voluti. Tutti gli strumenti vanno tenuti nello stato ottimale, rivisti e

controllati, perché diano il migliore rendimento a seconda della funzione di

ognuno. Se qualcosa non va, se ne ricercano le cause e si provvede per

riportare tutto nelle condizioni migliori.

Qualcosa di analogo dovrà fare chi si accinge a emanare pensieri a distanza

per aiutare chi ha bisogno.

La stazione trasmittente umana deve trovarsi nelle condizioni ideali per

questa importante funzione.

Si dovranno conoscere le norme che regolano questa superiore attività, ciò

che favorisce od ostacola sia l'emissione che la ricezione.

A questo sono destinate le pagine che seguono. Le proponiamo al lettore che

voglia iniziarsi a intraprendere la meravigliosa via del bene, senza che

altri lo sappia, inviando pensieri di amore e di luce a persone lontane,

anche senza conoscerle, senza muoversi dal luogo dove è, pur trovandosi nelle

condizioni materiali di non poter fare il bene in altra maniera, perché

impediti, malati o privi di mezzi economici.

E questo fare il bene per il bene, senza altri fini e senza intromissione di

altri elementi che ne offuscano lo splendore. E l'azione del pensiero a

distanza è il mezzo ideale per adempiere a questo fine.

Il momento migliore per trasmettere è quello nel quale l'emittente si trova

nelle condizioni ideali di spirito e quando il ricevente è nello stato più

favorevole di ricettività.

Per questo sono consigliate le ore della sera, del riposo o del sonno, quando

il rilassamento consente la maggiore capacità di ricezione.

Quando pensi, tu emani intorno a te come delle irradiazioni che hanno la

potenza e la qualità dei tuoi pensieri. La vibrazione che proietti potrebbe

essere visibile a un veggente.

Ciò è testimoniato nella vita dei santi e di yogi che avvertono talora

perfino il colore, anche se nulla era percepito da altri.

Una goccia nel teserto della sofferenza

L'azione del pensiero a distanza, di cui trattiamo in queste pagine, ha il

solo scopo di giovare agli altri, di soccorrere chi ha bisogno di aiuto, nei

limiti delle proprie forze, sul piano fisico, psichico e spirituale.

Vi è tanto dolore nel mondo che ciò che si fa per alleviarlo è sempre poco.

Ma per aiutare gli altri bisogna essere nelle condizioni di farlo, cioè

possedere le capacità necessarie. Queste, tutti potenzialmente le possediamo,

chi più chi meno. Si tratta di svilupparle e di coltivarle.

Il pensiero può agire direttamente, senza strumenti intermediari, sugli

uomini e sulle cose. Ma per far questo è necessario aver imparato a dominarlo

e a manovrarlo.

Se per la telepatia spontanea questo non è neppure necessario, lo è però per

la telepatia comandata di cui noi vogliamo in particolare trattare.

Poiché i pensieri si comunicano anche a nostra insaputa, è piU che mai

necessario curare con impegno la presenza a se stessi e l'impegno nel nostro

modo di pensare, in maniera da mantenere costantemente la mente occupata da

pensieri positivi e costruttivi.

C'è tanto dolore nel mondo che non c'è luogo dove non vi sia sofferenza.

Cliniche, ospedali, case di cura, carceri, case per anZiani ecc. sono luoghi

dove il dolore è sovrano ed il bisogno di aiuto e grande.

Il dolore è il compagno dell'uomo, stimolo all'evoluzione, eredità nella vita

di tutti E l'umanità tutta che soffre perché attraverso i suoi errori, che

producono sofferenze, essa attua la sua evoluzione.

Molti sono bisognosi di aiuto spirituale: persone dubbiose, tormentate,

scettiche, prede di vizi, che attraversano momenti difficili.

Coloro che soffrono, gli ammalati, i deboli in genere, i vecchi, le persone

sole, gli orfani, i malati di mente ecc., sono nostri fratelli, esseri come

noi che stanno attraversando una personale esperienza che sarà loro utile, ma

che hanno bisogno d Amore e di solidarietà pratica con un aiuto concreto, su

ogni piano di vita.

Tu puoi recarti in quei luoghi col pensiero senza abbandonare la tua casa,

con altrettanta efficacia e talvolta anche maggiore di quella che avverrebbe

se vi ti recassi di persona.

Infatti, i pensieri che tu riesci a inoculare nella mente del sofferente,

sono da lui creduti propri e quindi maggiormente accetti.

Chiunque abbia imparato a pensare, può proiettare i propri pensieri,

arrecando aiuto a chi ha bisogno.

Dal principio della telecinesi, la comprovata azione del pensiero, per cui si

possono muovere anche gli oggetti, scaturisce naturale la verità che col

pensiero si può agire come per mezzo di uno strumento, agire sulla mente

degli altri, operare SUi sentimenti delle persone.

Se tu irradi pensieri di bene su un malato, su un sofferente su chi

attraversi un periodo travagliato di difficoltà e di angustie, sulle persone

che incontri; se proietti influenze benefiche su tutti e su tutto, potrai

anche non vederne subito l'effetto, ma il risultato vi sarà; tu non sai quale

frutto potrà maturare dal piccolo seme che hai seminato.

Basta poco per abbattere, come basta poco per sollevare:

un'idea, un pensiero, un suggerimento è un'ispirazione che può giungere come

una salutare manna nel deserto della sofferenza e dare nuova fiducia nella

vita, nel momento giusto.

L'amore si realizza anche con l'aiuto concreto che si dà agli altri. E un

impegno tra i più nobili lavorare in questo campo entro il quale vi sono

possibilità immense di opera e di bontà.

Col pensiero si può penetrare in tutti gli ambienti, non vi sarà mai alcuna

porta chiusa, né persona che respinga e non riceva. Il pensiero non ha forma

ingombrante, ma con la sua forza sottile e potente arriva ovunque e muove

tutto ciò che tocca, penetra e agisce nelle cose più e meglio di qualunque

altro strumento.

Influire beneficamente sugli altri a distanza, è possibile perché

l'Intelligenza Infinita riceve il nostro pensiero di bene e lo porta su

tutti, ma non tutti l'accolgono e rispondono ad esso. Se colui che è oggetto

del nostro particolare trattamento è più disponibile ad accoglierlo, il

pensiero opera su di lui.

Il grande segreto è l'abbandono con totale fiducia alla Saggezza infinita che

sa bene perché, come, e su chi, deve operare.

Ciò vale tanto per le guarigioni fisiche che per quelle più importanti di

carattere morale delle persone che noi trattiamo per il loro vero bene.

Ogni trattamento deve essere sempre condizionato al bene e secondo la volontà

divina.

Ama chi soffre: la tua radiazione benefica l'aiuterà a sopportare il suo

dolore.

Amarlo è già irradiare su di lui. La proiezione " bioelettrica " del pensiero

è più potente di quella che emana da ogni corpo vivente, poiché essa emana da

una fonte più alta.

L'irradiazione dell'energia pensiero ha un'azione terapeutica constatata fin

dai tempi più antichi.

I mali degli uomini

I mali che affliggono gli uomini sono di triplice natura:

mali fisici, mali psichici e mali morali.

I tre non sono del tutto indipendenti gli uni dagli altri, ma nell'unità uomo

sono tra loro legati da un filo sottile che li unisce. E innegabile, però,

che per la maggior parte essi derivano da una mente poco efficiente.

I mali fisici sono le tante disarmonie esistenti nel corpo fisico, squilibri

derivati da violazioni delle leggi della natura, in ogni piano, fisico,

psichico e spirituale, che disturbano l'afflusso normale dell'energia vitale.

In alcuni, meno evoluti, vi è l'abbruttimento derivato da vizi (alcool,

nicotina, sesso, droga, ecc.), da passioni, da assurdi attaccamenti,

manifestazioni tutte di carenza di forza volitiva:

si fanno sopraffare da influenze negative più forti di loro, senza la

capacità di dominarle. Incapaci ancora di usare gli strumenti meravigliosi

che fanno veramente l'uomo, la ragione e la volontà, sono in balia di altre

forze come oggetti.

I mali psichici o mentali sono i pensieri, i sentimenti negativi e

distruttivi, la paura, l'ira, la depressione, i pregiudizi, le cattive

abitudini, l'odio, i rancori, eccetera.

Da una mente ancora scarsamente evoluta, non aperta ancora ai piani più alti

dello Spirito, derivano mali morali che sono: la visione materialistica della

vita, l'orgoglio, lo scetticismo, l'ignoranza della natura spirituale

dell'uomo, il dogmatismo, l'egoismo, il senso di separazione da ciò che si

ritiene inferiore, l'ignoranza dello scopo e del significato della vita,

delle leggi che governano il tutto, eccetera.

Sono tutti mali da cui è necessario guarire.

La maggioranza degli uomini si preoccupa in prevalenza dei mali del corpo e

da questi vuol guarire senza rendersi conto delle cause da cui derivano e che

sono più in alto, nella mente, e viene cosí trascurata la guarigione più

importante:

quella dei mali psichici e morali.

Chi voglia guarire a distanza deve comprendere che è necessario cercare di

guarire questi tre tipi di mali con eguale impegno, non dimenticando, però,

che l'effetto è più sicuro se si comincia dall'alto, dalla disciplina della

mente di cui abbiamo scritto.

La preparazione per l'irradiazione

Chi deve agire col pensiero a distanza ha bisogno di un'adeguata

preparazione. E' necessario il controllo dei pensieri e dei sentimenti.

Nessuna ombra dovrà offuscare la luce interiore che dovrà agire per un'azione

di natura cosí elevata.

Lo stato d'animo di chi si accinge a proiettare pensieri di luce, ha una

grande importanza. E un fatto naturale e spontaneo elevarsi e portarsi a una

condizione di spirito superiore, per agire in quel momento da un piano in cui

la vibrazione è più sottile e spirituale.

Il primo a beneficiare di questo è lo stesso emittente.

Quando questo stato sia sufficientemente raggiunto, si potrà affrontare il

fenomeno della trasmissione del pensiero a distanza.

Se è necessario che il trasmittente si trovi in certe condizioni particolari

perché la trasmissione raggiunga la perfezione ideale, anche il percipiente

dovrà trovarsi nelle condizioni più favorevoli alla ricezione.

Queste condizioni sono anzitutto: la sintonia col trasmittente, poi lo stato

migliore di rilassamento in modo che non vi siano ostacoli di altri pensieri

che impediscano di ricevere quelli che giungono.

Ciò è necessario per evitare inutili sprechi di energie.

Prima di mettere in azione e usare coscientemente uno strumento tanto potente

come il pensiero, fate un piccolo esame su voi stesso che siete l'operatore.

Ogni strumento, quanto più è potente tanto più richiede prudenza, accortezza

e capacità di usarlo.

Un pensiero costruttivo è più potente di diecimila pensieri negativi, poiché

il pensiero costruttivo è in armonia con la Grande Legge che è la Volontà di

Dio. Per questo possiede una forza immensamente superiore a ogni altra forza

negativa.

Se l'uomo sintonizza il suo sentire alla Volontà di Dio, può cambiare le

proprie abitudini e i propri atteggiamenti, le altre disposizioni cattive in

abitudini buone e gli atteggiamenti pessimisti dell'animo in disposizioni

ottimiste.

Fate in modo che i pensieri positivi divengano un'abitudine. Nella nostra

parte inconscia sono depositati pensieri positivi e negativi. Questi

spariranno naturalmente quando l'abitudine è divenuta una seconda natura.

La parte cosciente della nostra mente ha il compito di selezionare, bloccare

o lasciar passare il genere di pensieri che giungono a noi o sono già in noi.

La preparazione ha la sua grande importanza per ogni azione di qualche

rilievo, ma è essenziale per quello di cui trattiamo.

Noi suggeriamo qualche tecnica necessaria. Vi è chi si è sottoposto ad

allenamenti per anni usando le più diverse tecniche, ottenendo finalmente dei

risultati apprezzabili.

E vero che nessuna tecnica potrà trasformare un uomo mediocre in un uomo

geniale che non sia già dotato naturalmente per la sua evoluzione, ma

certamente le tecniche potranno in qualche modo servire per avviare verso la

realizzazione chi ne sia sprovvisto.

E necessario allenarsi bene e a lungo per riuscire a trasmettere idee e

pensieri a persone lontane. Ogni atleta affronta il pubblico soltanto dopo un

severo e costante allenamento.

Potenziare il pensiero per renderlo più efficace

Un pensiero blando, vago, debole è pressoché nullo nei suoi effetti. E

necessario potenziarlo perché non somigli a una nuvola leggera, che svanisce

rapidamente. Per questo il pensiero di molti passa senza lasciar traccia.

Vi sono elementi, tecniche e pratiche che rendono il pensiero uno strumento

prezioso, dagli effetti sicuri. Senza di essi è come nato morto, privo di

forza che lo rende vivo.

Come accrescere la potenza del pensiero

Per ottenere il massimo effetto dall'azione del pensiero a distanza, è

necessario realizzare le condizioni ideali per proiettare telepaticamente e

anche per ricevere.

Le elenchiamo per poi svilupparle nelle pagine che seguono.

Da parte di chi trasmette sono queste le energie necessarie per dare vita al

pensiero;

1. un forte sentimento che lo vitalizzi;

2. l'attenzione e la concentrazione;

3. la visualizzazione della persona o della cosa 4. la potenza della

proiezione operata da una forte volontà.

Il lanciatore del disco riassume in sé queste qualità per quanto riguarda la

pratica sportiva.

La sintonia tra il trasmittente e il ricevente è una delle condizioni

indispensabili, come anche il rilassamento da parte del ricevente.

Diremo pure di altre condizioni necessarie allo stesso fine.

Il sentimento vitalizza il pensiero

Negli esperimenti di telepatia e di trasmissione del pensiero si è notato che

la ricezione è migliore se allo stimolo trasmesso è unita un'intensa carica

emotiva, quella che è ordinaria nei più sensibili.

Avviene, purtroppo, che l'invio dei pensieri positivi non ha la stessa

efficacia di quelli negativi. La ragione è che questi hanno il loro potente

propulsore nell'odio, nel rancore, nelI'invidia e in altri bassi sentimenti

che hanno carica e intensità notevoli, mentre, in genere, il lancio dei

pensieri positivi avviene in maniera blanda. Ne consegue che l'effetto non si

può dire di potenza eguale.

E poi, dato il grado evolutivo della media umana, il lancio dei pensieri

negativi è più facile e diffuso e trova il bersaglio di sentimenti affini e,

quindi, il terreno propizio dove attecchiscono con facilità.

Soltanto uomini elevati sanno mettere, nel lancio di pensieri costruttivi

d'Amore e di bene, una carica e una intensità forte, più forte di quella che

altri mette nel lanciare pensieri malevoli.

La mancata efficacia dell'invio di buoni pensieri nelle condizioni non

ideali, si deve attribuire, anzitutto, al fatto che esso avviene in maniera

superficiale, non sentita, in modo sciatto, senza sentimento di

partecipazione, come purtroppo in molti riti e cerimonie. Ma la ragione

essenziale è la barriera karmica che la persona, oggetto dell'invio,

frappone; barriera insormontabile, costituita dalle azioni passate, che non

permette l'ingresso di elementi che modifichino lo stato attuale finché il

karma (destino) non sia esaurito.

Attenzione e concentrazione

L'attenzione di molti è quella di una farfalla che vola da un luogo ad un

altro senza fermarsi che un istante.

Essi vagano col pensiero senza posa. Ne sono l'esempio quelli che dinanzi al

televisore sono insofferenti di ogni programma. Dopo qualche minuto saltano

da una stazione all'altra. In poco tempo hanno fatto il giro d'Italia e del

mondo, senza fermarsi a nessun programma. Non hanno imparato a guardare, ma

solo a vedere di sfuggita, scambiando il loro malessere interiore con i

programmi che non offrono loro nulla d'interessante.

La dispersione dei pensieri è sommamente nociva perché, in tal maniera, la

vita dell'uomo è inconcludente e non si produce nulla di positivo.

L'esercizio di concentrare l'attenzione su quello che si sta facendo deve

essere una pratica costante per tutte le azioni che si compiono durante il

giorno.

Il dominio del pensiero si raggiunge con esercizi ripetuti e costanti di

concentrazione, anche sulle piccole cose. Einstein aveva fatta sua norma di

vita quella di concentrarsi quando faceva qualche cosa; perfino quando si

allacciava le stringhe delle scarpe concentrava la sua attenzione sul nodo.

L'attenzione è necessaria tanto nel lavoro manuale che in quello

intellettuale, eliminando ogni pensiero estraneo a ciò che si fa,

indirizzando il pensiero verso un solo obiettivo. Si entra allora col

pensiero sulla cosa o sull'argomento che si vuol considerare in tutti i suoi

aspetti.

Attenzione, concentrazione, meditazione impegnano tutto il nostro essere,

semplicemente senza distrazioni.

Ogni distrazione abbassa la tensione cerebrale, col risultato di rendere

scialba e inconsistente l'azione che si fa.

Con la pienezza della concentrazione in ogni cosa, si otterrà il massimo

della perfezione di essa.

I benefici e i vantaggi della concentrazione sono notevoli:

ogni lavoro è facilitato. Infatti, è ben diverso il rendimento quando i

pensieri convergono tutti con la loro potenza verso l'oggetto, senza subire

distrazioni di sorta. Anche la memoria sarà migliorata, perché si ritiene con

più facilità ciò che si è osservato, concentrandovi la propria attenzione.

Per l'azione del pensiero a distanza è particolarmente necessaria la

concentrazione, perché soltanto in tale maniera si raggiunge la massima

potenza nella proiezione del pensiero, condizione indispensabile per il

migliore risultato.

La meditazione serve a questo fine come strumento per perfezionare la

concentrazione e per acquisire la padronanza sulla propria mente.

A questo punto dovrebbe esser chiaro come l'uso della tecnica della

visualizzazione creativa, di cui diremo poi, serva potentemente a modificare

il livello di efficienza del pensiero, aumentando la forza con la quale esso

viene proiettato. Ciò richiede sorveglianza e autocontrollo, perché può

scattare anche a livello inconscio. Per questO si dovrà imparare a pensare

non solo costruttivamente, ma anche con chiarezza e con cautela, per non

usare la tecnica della visualizzazione creativa al fine di influenzare la

realtà anche inconsapevolmente in maniera negativa.

La potenza della proiezione

La stazione trasmittente da cui dipende tutta la potenzadella proiezione,

COStitUiSCe una forza-nucleo sostanziale, intorno alla quale si sviluppa la

sua potenza.

Se il pensiero è forte, e colui che è pensato è molto sensibile, il pensiero

giunge ed è avvertito alla stessa maniera che tu senti o vedi chi ti parla e

che ti sta di fronte.

La capacità di proiettare il pensiero e di ricevere, è alla portata di tutti;

ma la maggiOre capacità è raggiunta da chi usa il proposito fermo e la

volontà, da chi sa pensare fortemente e incisivamente, avendo chiarezza e

intensità di pensierO I penSieri che non giungono sono come i segnali emessi

da una stazione radio fiacca, di scarsa potenza. Appartengono a questa

categoria le fantasticherie labili delle persone abuliche, prive di

potenziale volitivo che si lanci nell'etere.

Ciò dipende dal fatto che il pensiero non è cosí immateriale come noi

l'immaginiamo. Ogni volta che noi lo proiettiamo crea delle correnti e delle

immagini tanto più attive e precise, quanto più è stato emesso con maggiore

forza e precisione. La trasmissione aCquista forza e potenza da chi le emana.

Tutto sta, soprattutto, nella forza di concentrazione Quanto più si riesce a

eliminare l'io della personalità, e soprattutto il timore e il dubbio di non

riuscire, tanto più le forze che sono intorno a ciascuno e operano nel bene,

aiutano nell'esito favorevole.

Il pensiero non si altera nella forma negativa ma in quella passiva, in

quella nella quale nulla si fa, nulla si compie per timore di far troppo o di

far male. E questa abulia rende gli uomini indifferenti, tiepidi e

soprattutto senza forza.

La potenza della trasmissione è giudicata dagli effetti.

L'efficacia dipende dalle forze con la quale sono lanciati e dalla

visualizzazione del bersaglio che si vuol raggiungere. Gli effetti di queste

radiazioni di pensieri e di vibrazioni di sentimenti dipendono, dunque, dalla

capacità di chi li emana e dalla forza con la quale sono emessi. Se la carica

è potente l'effetto sarà naturalmente maggiore. Anche in questo l'esercizio è

tutto. L'allenamento e la costanza sono elementi importanti. Quanto più la

trasmissione viene esercitata, tanto più raggiunge potenze altissime e

altezze vertiginose. Quanto più il pensiero viene soffocato dal raziocinio,

tanto più viene chiuso in limiti ristrettissimi entro i quali nulla può

operare.

Allenamento alla visualizzazione

Gli esercizi di visualizzazione hanno grande importanza per la telepatia.

Vedere mentalmente la persona pensata nei minimi particolari, è facile

soltanto dopo esercizi accurati e pazienti.

Per esercitarsi si guardi attentamente un oggetto, osservandone bene ogni

particolare. Poi, chiudendo gli occhi, si cerchi di ricostruire mentalmente

l'oggetto stesso con la maggiore fedeltà possibile. Si riguardi, poi, la cosa

confrontandola per notare ciò che si era dimenticato. Sono necessarie varie

prove per arrivare a vedere mentalmente l'oggetto come lo si vedrebbe

direttamente con gli occhi.

L'allenamento alla visualizzazione è molto utile per riuscire efficacemente

come agente telepatico.

Visualizzare creativamente

Chi si accinge a proiettare il pensiero a distanza, sia per suggerire

pensieri o per la guarigione di un malato, dovrà prima visualizzarlo, cioè "

vederlo con gli occhi della sua mente ".

La visualizzazione è parte essenziale in questo procedimento.

Si può usare l'immaginazione creativa per creare nella mente dell'altro

qualcosa che si debba verificare nella realtà.

Visualizzare creativamente è una tecnica di allenamento dell'immaginazione e

della memoria che mette in grado di riprodurre nella mente, fin nei più

minuti dettagli, persone, oggetti, situazioni e anche le sensazioni visive,

sonore, auditive tattili che si sono sperimentate.

Se riacquistassimo l'immaginazione di quando eravamo bambini, che soltanto

gli artisti e i romanzieri in particolare hanno conservata, potremmo

manipolare in bene questo meraviglioso strumento per operare nella " realtà "

umana tanto spesso cosí negativa.

Sviluppare la visualizzazione

Si afferma che l'esercizio crea l'organo. Ma certamente senza esercizio non

si riuscirà mai a fare le cose nel modo migliore. Con l'esercizio ciò che è

difficile diviene facile, perché si accresce sempre più la capacità di

realizzare ciò che s'intraprende.

Per questo è bene esercitarsi a rivedere gli oggetti con gli occhi della

mente dopo averli visti con gli occhi fisici. Col tempo, questo esercizio

favorirà la più grande capacità di rappresentazione e aiuterà lo sviluppo del

terzo occhio.

E da ricordare che non è l'occhio fisico che vede, ma è l'anima che si serve

di esso come strumento per vedere.

Chi si esercita a vedere direttamente con l'anima, svilupperà la capacità

visiva di quell'organo, il terzo occhio, atrofizzato negli uomini.

Con quello noi vediamo, nel sogno, persone, luoghi, paesaggi, anche quando

gli occhi sono chiusi, con quello vedono gli artisti che traducono nella

realtà sensibile ciò che prima vedono dentro di sé.

E con questo mezzo che si potrà portare sensibilmente dinanzi a chi opera a

distanza anche ciò che è lontano, comunicando direttamente come fosse vicino,

irradiando più efficacemente la persona o suggerendo pensieri a chi si vuol

aiutare.

Il rilassamento da parte del ricevente

I messaggi telepatici sono captati più facilmente allo stato di rilassamento

e di sonno che allo stato di tensione e di veglia.

Le tecniche di training autogeno e di rilassamento si basano sulla

ripetizione di affermazioni positive, di pensieri energetici, poiché in

quelle condizioni raggiungono facilmente gli stati dell'inconscio da dove

agiscono nel modo voluto.

La sintonia è la condizione indispensabile per la ricettività Quando tra

persone vi è eccessiva diversità evolutiva, o anche soltanto indifferenza, si

stabilisce fra loro come un diaframma che impedisce ogni intesa sul piano

dell'esistenza umana e ancora più sui piani più sottili.

Il pensiero reciproco non è in alcun modo avvertito, né l'uno si accorge

quando l'altro pensa a lui.

La condizione indispensabile per la ricezione è la sintonia tra chi trasmette

e chi deve ricevere. Mentre tu stai leggendo queste pagine, stai trasmettendo

pensieri, anche se non ne sei consapevole. Tu stai lanciando segnali, parole

che partono da te come da un apparecchio. Può darsi che qualcuno stia

raccogliendo ciò che tu stai trasmettendo. Forse questo qualcuno, anche

inconsciamente, sente arrivare alla sua mente dei pensieri che crede siano

sorti da lui, mentre lui non fa che captare quello che tu stai emettendo.

Naturalmente ciò avviene quando la stazione ricevente è in sintonia,

altrimenti anche la persona che sia a due passi da te, se non è sintonizzata

con te, non riceverà né capterà, né capirà neppure se gridi le più chiare

spiegazioni.

Non tutte le proiezioni mentali sono captate in eguale maniera da ogni

stazione ricevente. La captazione è soggetta a determinate leggi naturali.

Cosí ricevono agevolmente coloro che sono sintonizzati sulla stazione

trasmittente. In altre parole, non si riceve se tra la stazione trasmittente

e quella ricevente non c'è sintonia, che, nel significato psichico, si può

tradurre con simpatia, affinità, interesse psichico.

La sintonia ha la più grande importanza nei fenomeni telepatici. Per questo

si verificano più facilmente tra amici e tra persone che hanno legami

affettivi tra di loro.

La telepatia funziona perfettamente tra persone che si amano.

Quando si è sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onda si stabilisce come un

canale diretto e aperto, per cui è eliminato ogni ostacolo da chi trasmette a

chi riceve.

Per questo tra madre e figlio, tra coniugi, tra innamorati, tra amici, tra

quanti si vogliono bene, i fenomeni di trasmissione di pensieri, di

telepatia, sono frequentissimi.

Scrive Eugène M. Witry: " Quale non deve essere, ad esempio, la forza del

pensiero di una madre lontana dal proprio figlio e che si sente morire senza

potergli dare il suo ultimo consiglio col suo ultimo bacio?

" E questo ciò che spiega le visioni dei morenti e anche la particolarità che

le azioni telepatiche si producono generalmente tra persone che hanno già tra

loro legami di sangue, quelli dell'amore coniugale o quelli di una lunga e

profonda amicizia: in una parola, queste azioni si producono meglio allorché

vi è armonia tra la stazione emittente e quella ricevente, come si dice nel

linguaggio della telepatia e della telefonia senza filo, fenomeno che, in un

ordine poco più materiale, è l'immagine perfetta di questo ".

Quando diciamo " gli altri " non si vuol intendere " estranei ", poiché nulla

vi è di estraneo nella natura, ma vogliamo intendere tutti e tutto, gli

uomini, gli animali e pure le cose considerate apparentemente inanimate.

Certamente, ciò che dobbiamo curare per primo sono i nostri simili, gli

esseri, persone e cose a noi più vicini se, soprattutto, conviviamo con essi.

Per la comprensione reciproca, I'ideale è l'armonia di pensieri e di idee con

le persone con le quali siamo in relazione. Per questo è necessario l'Amore,

che fa armonizzare anche le menti più diverse tra loro. Se questo manca non

potrà stabilirsi vera comprensione e, alla prima divergenza, scoccherà la

scintilla del contrasto.

Quando si è in molti a trasmettere

Se si è in molti a trasmettere uno stesso pensiero l'efficacia è certamente

superiore. Ma la condizione indispensabile è quella di essere in armonia tra

loro, in modo da formare una corrente unica che allora si eleva naturalmente

alla massima potenza.

Cosí avviene quando molte persone pensano insieme la stessa cosa che deve

essere comunicata telepaticamente, il fenomeno è facilitato e acquista una

forza straordinaria.

Massimo è il risultato quando le persone trasmittenti divenissero un'unica

cosa per maggiore identificazione.

Ma il numero non potrà mai eguagliare la qualità se questa è scarsa. Allora

sono preferibili pochi o anche uno solo che possegga qualità eccellenti.

Se non fosse cosí i pensieri degli uomini delle masse scardinerebbero il

mondo.

L'importanza dell'intima convinzione

Per la riuscita in ogni impresa umana, la condizione necessaria è l'intima

convinzione che tutto andrà bene. E questa che fa raggiungere la mèta, perché

scatena dall'interno le forze necessarie alla realizzazione. E ciò

indipendentemente dalla qualità del fine che si vuol raggiungere.

Questo vale, dunque, per tutti, sia per il malfattore come per il santo.

Quando la mente si alimenta di una categoria di pensieri e di sentimenti che

sono penetrati nel profondo e si ripetono, scavano un tale solco come un

canale nel quale passano e divengono per l'uomo delle verità, anche se tali

non sono. Tali pensieri e sentimenti seguono l'uomo oltre la vita terrena

fino oltre il piano astrale, dopo la morte, quando ognuno rivede e matura le

esperienze della sua esistenza.

Questa è la ragione per la quale si dovrà usare la massima cautela e grande

discernimento per non far entrare in noi convinzioni errate che possono

portare a esperienze dolorose.

Le suggestioni possono aiutare

Perché l'azione del pensiero a distanza abbia il suo effetto è pure

necessario mettere in moto elementi che la facilitino.

Ma ogni cosa deve adeguarsi al temperamento particolare di ciascuno.

Impregnare il subcosciente di una sola idea che penetri nel profondo e faccia

da leva potente per muovere ciò che dovrà realizzarsi: questa è la

suggestione cosciente, volontaria, che è la base per chi conosce l'immenso

potere del pensiero.

Ciò vale tanto per se stessi come se si opera su altri verso cui sono

indirizzati dei pensieri.

A questo può aiutare un'affermazione breve e concisa, da ripetere

costantemente.

Ma per divenire padroni di questa tecnica, apparentemente facile, è

necessario un tempo di pratica assidua e costante. Non sono molti i dotati di

una perseveranza sufficiente da riuscire, ma vi sono molti dilettanti

superficiali che ritengono di ottenere subito quello che altri ha conquistato

con sacrificio e costanza.

Il sacrificio, in questo caso, è il tempo dedicato in vista dello scopo

nobilissimo del bene da realizzare a favore di chi ha bisogno. La costanza

consiste nel non tralasciare neppure un solo giorno dal fare gli esercizi

opportuni.

Vi sono suggestioni positive che giovano ed altre negative che possono

arrecare seri danni.

Ogni suggestione è opera della mente. Se la mente può influire negativamente

sulla salute e su ogni stato d'animo, essa deve anche poter procurare la

salute o la serenità. E l'energia mentale che ha sviluppato le varie parti

del corpo ed è ancora la mente che dirige la fabbrica delle cellule fisiche e

che può infondere loro nuova vitalità.

Sono suggestioni nocive: la paura, la malattia, la timidezza e tutti gli

stati d'animo depressivi dai quali ci si deve liberare il più presto

possibile, perché non diventino cronici.

Per controbattere e sradicare queste suggestioni nocive è necessario agire in

maniera decisa con affermazioni ripetute che ne annullino gli effetti

deleteri. Ciò si può fare nel modo seguente:

a) Mettersi in una posizione rilassata e ricettiva, facendo silenzio

interiore e cacciando ogni pensiero inopportuno.

Questo completo rilassamento è facilitato dall'essere fisicamente distesi su

un letto o in poltrona. Ogni parte del corpo, tutti i muscoli, cominciando

dai piedi, alle gambe, al tronco, alle braccia, alle mani, al viso. Neppure

il minimo movimento deve disturbare questo totale rilassamento.

b) Allora è il momento di pronunciare la breve frase concisa e costruttiva da

far penetrare nel più profondo di se stessi.

La frase ripetuta quasi mormorando, ma in modo che sia udita da voi stesso

per qualche minuto, sia netta, chiara. C'è chi la ripete come contando con le

dita, due volte per ogni dito, in totale quaranta volte, lentamente, pensando

bene le parole, senza distrazione.

Scegliete voi stesso la frase più congeniale e la più adatta all'occorrenza.

Può riguardare voi stesso per darvi una carica di proiezione che state per

fare, come può riguardare la persona cui rivolgete la vostra proiezione,

riguardare l'esito favorevole di quello che state per intraprendere, come

qualunque altra cosa da realizzare.

In tale maniera voi fate entrare in voi un'energia potente e suggestiva che

avrà il suo effetto: caccerà pure quanto di negativo era in voi. Potete anche

avere dinanzi a voi la frase o scriverla nel momento che vi occorre e

imprimerla bene in voi.

Le preghiere, gli esorcismi, i vari rituali, le aspersioni con acqua

benedetta ecc., creano talvolta delle suggestioni benefiche fino a liberare

il malato dai pensieri negativi che agiscono all'interno.

Voi li potete usare anche con le persone lontane che volete aiutare, a patto

che abbiate raggiunta tale capacità di proiezione con l'esercizio e con

l'aiuto di Entità benefiche che sono sempre pronte a soccorrere chi le invoca

nel bisogno.

La pratica dell'aiuto col pensiero.

Più profonda è l'autorealizzazione di un uomo, tanto più egli riesce ad

influire su tutto l'universo mediante le sue sottili vibrazioni spirituali e

sempre meno subisce l'influenza del flusso fenomenico.

SRI YU*CrESWAR, Autobiografia di uno yogi.

Chi, dopo lungo cammino, è riuscito a conquistare la padronanza della mente,

ha acquisita una superiore capacità di aiutare gli altri.

E questo il massimo guadagno che un uomo possa fare. A ciò deve tendere lo

sforzo di ognuno: è certamente il miglior lavoro cui ciascuno si possa

dedicare.

Tutti posseggono in vario grado la capacità di agire col pensiero. Chi più e

chi meno, chi in un modo e chi in un altro;

l'attività in questo settore è continua Noi facciamo uso ogni momento, anche

inconsciamente della nostra facoltà d'impressionare in bene o in male coloro

che nella vita sono in relazione con noi.

Quelli che soffrono, gli ammalati, i deboli in genere e anche gli abulici,

gli apatici, gli schiavi del vizio ecc. hanno anch'essi una parte di energia

psichica inutilizzata, forte, sana, ma in loro non funziona il trasformatore.

Per questo la salute, la forza, il benessere, pur essendo dentro di loro, è

mal indirizzato o resta inservibile.

Compito di chi aiuta può essere quello di dare una mano a far funzionare il

trasformatore e favorire l'azione.

Va' col pensiero dove c'è bisogno d'aiuto Tu puoi raggiungere col pensiero

qualunque località e qualunque creatura con la volontà di dare la forza di

affrontare il dolore.

Tu puoi focalizzarla, illuminarla e puoi soprattutto liberarla dal tormento,

dall'odio, dalla pesante aura che avvolge chi soffre, sollevarla, facendo

comprendere le leggi della vita, le ragioni e i fini del dolore.

Noi siamo là dove è il nostro pensiero e tu sei là vicino a chi soffre per

parlargli con tutto l'amore che l'Io spirituale ti suggerisce.

Sii certo che le tue parole produrranno il loro effetto, fosse anche a

distanza di tempo, ma è sicuro che la sua anima ti sentirà e ne avrà

giovamento.

Sul piano spirituale non bastano le tecniche e le formule a risolvere dei

problemi, se nello stesso tempo non si sprigiona una carica interiore capace

di risolvere il problema stesso. E necessario un forte impegno personale e

cosciente, fatto di volontà e di applicazione e di costanza. E la messa in

atto di tutte le proprie facoltà, anche se queste possono appoggiarsi a

tecniche e a formule, ma che senza di quello rimarrebbero aride cose.

Vedremo in queste pagine come si possa recare praticamente quest'aiuto, a

chi, in quall circostanze, entro quali limiti e in quale modo. Si tratta

d'imparare a usare consapevolmente la forza pensiero.

Quando il bisognoso d'aiuto sarà dinanzi a te, nella visualizzazione, come

fosse presente, irradia su di lui pensieri d'amore, di luce e di bene. Sulla

sua persona, sul problema che l'assilla e anche sul luogo, penetrerà la

potenza del tuo pensiero d'amore e vibrerà potenziato dalle Guide che aiutano.

Abbi fede in questa azione benefica che è concreta, reale come e più di

quella che fai di persona quando soccorri un bisognoso.

Altri, per la competenza di ciascuno, praticherà l'aiuto in altri campi, ma

tutti ci si dovrebbe impegnare al fine di rendere il dolore meno pesante a

coloro che soffrono e, soprattutto, far comprendere il significato e la

funzione del dolore.

Allora esso diverrà più leggero.

Applicare il pensiero al bene è certamente la più elevata attività, pari e

maggiore a quella di ogni altro oggetto. Infatti, col pensiero noi possiamo

suggerire al sofferente e fargli comprendere i motivi, le ragioni e i fini

della sua sofferenza, dandogli, con questa comprensione, l'aiuto maggiore che

si possa dare perché produce accettazione e calma.

E questa la luce che si può proiettare su chi deve essere aiutato. Si può

fare per vicini e lontani, in qualunque momento. E tu puoi farlo perché lo

scopo della tua vita è quello di seminare il bene.

Cerca di lavorare con Amore in questo campo, entro il quale vi sono

possibilità immense di opere di bontà.

Se aiuti gli altri, tu sarai aiutato, poiché metti in moto la legge per la

quale torna a te quello che parte da te.

Facendo del bene agli altri, tu fai del bene a te stesso.

Quando tu irradi pensieri e sentimenti di luce e d'Amore, ti metti nella

condizione ideale della vita, in uno stato d'animo di vibrazione che attira

su di te le migliori energie dei piani più elevati.

Aliméntati di queste energie, illùminati di questa luce, come il sole

illumina se stesso della stessa luce che dà: la tua vita ne sarà trasformata.

In che consiste l'aiuto

Non vi è migliore utilizzazione pratica della telepatia di quella che si può

fare aiutando chi abbia bisogno.

E tanto il dolore nel mondo che quello che si fa per alleviarlo è sempre poco.

E non si tratta soltanto di dolori, ma vi è pure l'ignoranza, i vizi,

l'ignavia ecc. ecc. sui quali si può agire proficuamente nella mente degli

uomini.

L'aiuto può consistere nel placare odi, discordie, estinguere invidie,

seminando amore, ovunque, sempre, senza limiti.

L'aiuto può consistere in uno dei mille bisogni dell'esistenza, da quelli

materiali del pane quotidiano, del lavoro, per l'attività, la salute e la

malattia ai problemi della famiglia, dei figli, della convivenza, fino ai

problemi psichici e spirituali che travagliano l'umanità.

I conflitti interiori di ogni uomo sono tali che molti passano l'esistenza in

perenne contrasto con se stessi che è un vero campo di battaglia, quando non

lottano con altri.

L'uomo ha bisogno di pace, di serenità, di calma, ad essa aspira dopo e più

del benessere fisico di cui talvolta vede svanire ogni consistenza.

L'appagamento dell'uomo non ha limite, dopo aver raggiunto quello per cui

aveva tanto lottato altri bisogni e maggiori aspirazioni incalzano; sono

quelli dei dopo ... perché si nasce, perché si vive, perché si soffre, perché

si muore.

Il bisogno di eternità che a un dato momento si sveglia quando l'uomo sta per

uscire dallo stato di minorità spirituale, non è meno tormentoso di altri: è

la sete di Dio che si desta il bisogno di aiuto spirituale per dubbi,

incertezze, insoddisfazioni per tante " verità " che fino ad allora avevano

appagato perché accettate passivamente senza partecipazione personale.

L'aiuto che si può dare per questi ed altri bisogni, col pensiero, anche a

distanza, è immenso. Può servire a superare le tante difficoltà della vita, a

rafforzare le energie psichiche depresse e quelle fisiche per la guarigione.

Vi è tanta sofferenza nel mondo, tante anime ferite, tante energie deboli,

tante volontà scoraggiate che è dovere di ciascuno portare la propria parte

di aiuto a quelli che soffrono, che le lotte hanno atterrato e minacciano di

abbattere.

Ognuno ha in sé una ricchezza che non sa mettere a frutto.

Rivolto solo alle cose materiali, si affanna tra mille problemi che potrebbe

facilmente risolvere se curasse la propria elevazione spirituale per

dedicarsi, poi, al bene degli altri ancora immersi nella vita semianimale e

terrestre, senza guardare in alto.

Chi si è proposto quale ideale della propria vita il bene, trova in

quest'attività il suo completamento per portare aiuto a tutti, stimolando gli

altri ad aiutare se stessi per liberarsi da vizi e abitudini nocive, amicizie

pericolose, fumo, alcool, droghe, giochi d'azzardo eccetera.

Nel libro " Le forme pensiero ", A. Besant e C.W. Leadbeater scrivono:

" Le forme pensiero dirette verso un dato individuo producono effetti ben

determinati, i quali o si ripercuotono parzialmente sull'aura del ricevente,

aumentando cosí il risultato finale, oppure vengono respinte.

" La forma di un pensiero di amore o di protezione, diretto con forza verso

un essere amato, muove verso l'oggetto e rimane nella sua aura quasi come

scudo, come agente protettore. Tale forma-pensiero cercherà tutte le

occasioni per rendersi utile, per proteggere e difendere e ciò non per atto

di volontà propria, ma in obbedienza cieca all'impulso che l'ha creata; avrà

inoltre il risultato di rafforzare le correnti benefiche che circolano in

quell'aura e di indebolire quelle malefiche che potrebbero eventualmente

trovarvisi. Cosí possiamo creare e mantenere dei veri angeli custodi presso

coloro che amiamo e più di una madre, con le sue preghiere per il figlio

lontano, ha formato delle vere barriere di protezione intorno a lui, pur non

sapendo in qual modo le sue preghiere fossero esaudite ".

Come si realizza l'aiuto col pensiero

La proiezione telepatica è un fatto certamente emozionale.

Si deve agire gradatamente: si può cominciare con una breve preghiera alla

Potenza Infinita per la quale i nostri problemi sono cose da bambini, ma ai

quali, per la nostra pochezza, attribuiamo enorme valore.

Per far nascere al momento giusto questo stato fortemente emozionale e per

conservarlo tutto il tempo necessario, e per poi annullarlo fino alla seduta

seguente, è necessario rilassarsi un po', prima di cominciare.

Quando senti di essere caricato interiormente, raccogliti nel silenzio della

tua stanza. Stacca i sensi dall'ambiente esterno, ignorando del tutto il

mondo che ti circonda. Non devi vedere, né udire, né sentire altro che la

persona che vuoi aiutare.

Concentrati fortemente su di lei, visualizzando la sua figura in ogni

dettaglio, come se fosse dinanzi a te. Raffiguratela come la ricordi. Se non

la conosci, puoi servirti di una foto. Se non hai neppure questa, puoi usare

un suo oggetto personale per stabilire un collegamento fluidico con lei.

Fatta questa concentrazione, e che si può risolvere con l'invocazione: "

Signore dei mondi infiniti, aiutami se è per il vero bene! ", si può

continuare come fa il discobolo, prima del lancio del disco, concentrando

tutte le proprie energie su quello che si deve proiettare alla persona che si

sta aiutando.

L'energia propulsiva di una emissione telepatica è proporzionata

all'intensità di cui si desidera l'effetto.

Metti tutto te stesso in questo, immedesimandoti con la persona che sta per

ricevere tutto il tuo aiuto.

Chiudi gli occhi perché si sviluppi la tua visione interiore, quella della

mente, con la quale puoi vedere assai meglio che non con gli occhi fisici

aperti, perché l'uomo è anzitutto anima che ha un corpo.

Visualizza pure te stèsso, in piedi, dinanzi a chi vuoi aiutare.

Nel momento in cui l'immagine precisa della persona appare sullo schermo

della tua immaginazione, tutto ciò che tu penserai, durante

quest'apparizione, la influenzerà notevolmente.

E il momento quello di parlare. Dille tutto ciò che vuoi comunicarle. Devi

farlo con forte sentimento d'Amore, allora l'ascolto sarà più chiaro e

preciso.

Pronuncia il suo nome chiamandola.

Per un effetto maggiore sarà pure utile pronunciare le parole che le dirai,

non limitarsi a farlo soltanto con la mente.

Ogni pensiero ha la sua vibrazione. Nel parlare siamo costretti a pensare più

intensamente, quasi dando corpo al pensiero che con la parola si rafforza in

una vibrazione più intensa.

Allora, parla come ti fosse dinanzi. Puoi suggerire pensieri, sentimenti,

idee spirituali, aiutare, confortare, stimolare al bene. Lei sentirà.

Questo flusso, diretto come una fiamma che produce trasformazione nella

persona verso cui è inviata, farà sentire la sua forza rigeneratrice e farà

dissolvere ciò che è negativo e impedisce il sano sviluppo spirituale.

Cosí, potrai parlare con individui che si trovino in qualunque luogo, come se

fossero vicini a te. Ciò awiene perché noi siamo uniti a tutti e a tutte le

cose nella nostra essenza; noi siamo membra di un solo corpo; nell'unità

della Natura la separazione è solo apparente; lo Spirito è uno e la Presenza

Divina è ovunque, non limitata a un solo punto. Il Principio Divino, che è in

ogni uomo, è unico; ti ascolta.

Pronuncia di nuovo il nome di chi stai aiutando. Parlagli di quello che senti

di dovergli dire; che sia un discorso del cuore, di stimolo, di chiarimento,

secondo le circostanze e quello che serve nel momento.

Di' pure quello che di persona non avresti il coraggio di dire, con la stessa

lealtà. Parla da anima a anima.

Pronuncia le parole come se lui stesse ascoltando vicino a te.

Tutti gli argomenti, tutte le ragioni, esponile con chiarezza.

Dà coraggio, se questo è ciò che occorre; spiega argomenti di fiducia, di

conforto, di avvertimento, se questo è ciò che serve.

Importante è la concentrazione del pensiero, visualizzando la persona o

l'ambiente, perché il pensiero è una forza sottile e potente dall'effetto

sicuro.

I pensieri possono essere diretti a qualsiasi persona cui desideri che

giungano, rafforzati dall'intensità del potere mentale e dalla potenza della

volontà, proiettati con energia, per uno scopo di bene e di aiuto. Possono

anche prendere forma di elemento mentale protettivo che si terrà presso il

soggetto, vegliando, cercando di allontanare il male e di attirare il bene

verso la persona. Vi deve essere, però, nel corpo astrale di chi riceve,

qualcosa di affine e che sia in armonia, che possa rispondere in accordo con

le vibrazioni di chi emana la proiezione, in modo che possano far presa. Se

non trovano nulla di ciò, i pensieri rimbalzano e, percorrendo in senso

inverso la via seguita prima sulla traccia magnetica lasciata dietro di sé,

tornano all'autore con una potenza proporzionale a quella con cui furono

proiettati. Essi tornano come benedizione a chi li ha emessi.

Quando vuoi aiutare qualcuno in particolare, che tu sai abbia bisogno, puoi

irradiare su di lui le idee e i sentimenti che in quel momento gli

necessitano. Deve essere un messaggio mentale fatto di suggerimenti e di

ispirazioni, formulato in modo preciso.

Avverrà che giungerà immediatamente a lui il richiamo, l'energia e l'aiuto.

Ciò awerrà nella forma di tele-vibrazione.

Forse lui penserà subito a te, se è sveglio, mentre il contatto potrà essere

inconscio, se dorme. Lui riterrà che i pensieri e i sentimenti che awerte in

quel momento siano suoi. E sarà meglio, perché li apprezzerà maggiormente.

Se vuoi realizzare la maggiore efficacia nella proiezione, è necessaria una

forte carica interiore che lanci il pensiero con grande forza. A questo fine,

chi è mosso da un forte sentimento si trova nella condizione ideale. Un

pensiero blando non basta e non avrebbe alcuna efficacia, mancando del

necessario potenziale di proiezione. Dovrai, quindi, sentire vero Amore per

chi vuoi consigliare, aiutare.

Che la tua irradiazione sia un raggio energetico che porti a tutti salute,

armonia, serenità.

Se vuoi inviare forza vitale o pensieri o influire con la tua volontà

beneficamente su una creatura, è necessario curare anche la posizione del tuo

corpo. Cosí potrai stare in piedi o seduto, ma con i piedi possibilmente

sempre poggiati in terra e mai con le braccia conserte o i pugni chiusi. Se

non puoi imporre le mani, perché la persona è lontana, potrai farlo

visualizzandola come ti fosse vicina, le mani aperte come a irradiare energia

sulla persona. Respira profondamente pensando che attraverso la punta delle

dita le tue energie benefiche s'irradino sul corpo fisico della persona che

ne ha bisogno, specialmente sulle parti malate. Il corpo eterico della

persona, anche lontana, ricevendo le energie che tu le invii, si sposta e si

unisce al corpo eterico di chi le dà le proprie energie.

Allora sarà tua cura di liberarti dal corpo eterico del paziente che si è

come unito al tuo.

Per questo, con forte atto di volontà, ti concentrerai sull'equilibrio del

tuo corpo fisico, eseguendo respirazioni profonde.

Una cintura protettiva

Quando vuoi aiutare qualcuno, invoca mentalmente l'azione della Luce perché

agisca su di lui.

Invoca un irradiamento benefico, visualizza una luce protettiva intorno alla

sua persona, vedila circondata da una radiazione autoluminosa, emanata dal

suo Io spirituale. Proietta anche una " cintura " protettiva di luce intorno

a lui.

Sarà per lui un flusso potente d'Amore, dissolvente di ogni energia negativa,

forza purificatrice e costruttiva cui nessuna incrostazione potrà resistere.

Tu puoi agire col pensiero allo stesso modo che altri agisce con le mani o

con gli strumenti del proprio lavoro. Che il pensiero sia il tuo strumento di

bene.

La proiezione di sentimenti o di pensieri può essere rafforzata dalle parole

come " Io irradio su li te il bene e l'Amore, perché tu possa vivere ed agire

nella Luce secondo il volere di Dio ".

Quando avrai fatta la visualizzazione della cintura di luce protettiva

intorno a chi vuoi aiutare, i tuoi rapporti con lui saranno completamente

cambiati. Tu l'hai messo al riparo da ogni contaminazione umana e potrai

parlare con lui stabilendo un canale d'Amore, e sarà un colloquio tra due

anime.

Chiedi nel nome di Gesú, il Cristo

La posizione ideale per irradiare luce e calore è quella naturale di chi si

pone in alto, come il sole.

Quando tu irradi pensieri di bene nel nome di Gesú, tu entri veramente nel

sole e allora la luce che s'irradia da te, illumina tutto con effetti

prodigiosi che in nessun altro modo potresti ottenere.

Tu dirai: " Nel nome di Gesú io ti benedico... Io irradio su di te pensieri

di bene perché sii aiutato in tutte le tue difficoltà ".

Gesú, nel Vangelo, ha promesso che nel suo nome potremo compiere prodigi.

" In verità, in verità vi dico: chi crede in me, compirà anche lui opere che

io faccio, anzi ne farà delle maggiori, perché io vado al Padre. E qualunque

cosa domanderete in nome mio lo farò, affinché il Padre sia glorificato nel

Figlio ".

E ancora: " Senza di me non potete far nulla " (Giov. XV, 5).

" Qualunque cosa voi chiederete al Padre in nome mio, Egli ve la concederà "

(Giov. XV, 16).

" In verità, in verità vi dico: qualunque cosa domanderete al Padre Egli ve

la concederà in nome mio... Chiedete e otterrete, affinché la vostra gioia

sia piena " (Giov. XVI, 23, 24).

Una promessa del genere ci dà la più grande fede.

Chiedere nel nome di Gesú vuol dire che ciò che si chiede sia in armonia col

Piano divino, secondo la Volontà di Dio, al fine del nostro vero bene o di

quello di coloro che vogliamo aiutare.

Allora Gesú è con noi e il risultato della nostra richiesta sarà certamente

il meglio di quanto possiamo desiderare.

Ma si dovrà chiedere sempre per il vero bene, secondo la volontà divina, non

quello che fa piacere nel momento soltanto a noi. Allora non si dovrebbe

neppure chiedere, perché è contro il bene, e non è certo nel nome di Gesú che

tale richiesta può essere fatta e meno ancora accolta.

L'invio dell'aiuto a chi governa la Nazione

Altro metodo, suggerito dal Maestro O.M. Aivanhov, è quello di aiutare col

pensiero chi governa la nazione, perché le sue decisioni possono avere grandi

conseguenze per tutti.

L'invio dei pensieri può essere esteso anche a tutti quegli uomini politici

che hanno maggiori responsabilità di governo.

Egli scrive: " La maggior parte della gente lancia solo critiche e

maledizioni ai propri governanti. Ed anche per divertire il pubblico,

dovunque, sui giornali, nei ritrovi, nei teatri di varietà, gli uomini di

stato vengono presentati in forma ridicola e grottesca. Di conseguenza essi,

perseguitati da questi pensieri negativi e malevoli, sono spinti a prendere

decisioni sbagliate per il paese ed i loro sbagli ricadono sulla gente. Per

aiutare il vostro paese, dovete arrivare a colui che ne è il capo ed

inviargli della luce, affinché sia sempre bene ispirato. Non potete aiutare

tutto il paese, perché è troppo grande, ma basta aiutare un uomo, uno solo; è

più facile ed è lui che farà del bene a tutti, perché molte cose dipendono da

lui. Se egli riesce a far passare delle leggi sociali a favore della salute

pubblica, dell'edilizia, dell'istruzione... tutti ne avranno dei vantaggi,

anche se è stato uno solo ad essere bene ispirato ".

Inviare pensieri di bene e di aiuto a chi governa la nazione può destare

meraviglia agli uomini di parte, a quelli che fanno numero in una qualche

fazione.

Ma tu hai imparato ad amare tutti e tutto, hai esteso il tuo amore a ogni

essere, senza riserve e parzialità. Secondo il consiglio di Leonardo da Vinci

" Sii uomo universale ", tu hai abbandonato il " particolare " per elevarti

sul piano che tutto abbraccia e comprende, senza divisioni e confini, perché

" universale ".

L'irradiazione della sera

Stabilisci un'ora determinata; questa può essere, ad esempio, ogni sera alle

ore ventidue, nella quale ti raccogli per la chiusura della giornata.

Molti frastuoni fisici e psichici sono quietati a quell'ora che, per questo,

può ritenersi la più adatta. Mentre sei raccolto in te stesso, nel silenzio

dei tuoi pensieri, visualizza il globo terracqueo, la piccola palla che ruota

e viaggia negli spazi infiniti, dove sono attaccati, con te, miliardi di

fratelli che non si comprendono fra loro. Invoca che scenda sul globo

un'irradiazione di Amore e, come tanti fili di luce, l'awolgano in modo che

ogni cosa ne sia penetrata e vivificata.

Sii fermo per alcuni istanti in questa visualizzazione della piccola sfera

che ruota e viaggia negli spazi celesti.

Puoi fare questo una volta al giorno, la sera, prima di addormentarti, o al

mattino quando ti svegli. Se fossero molti a farlo, si leverebbe dalla Terra,

awolgendola, una rete di luce e una corrente benefica, trasformando ogni

forza contraria per il trionfo nel mondo del Bene e dell'Amore.

Quando hai stabilito il contatto psichico, eleva il tuo pensiero alla

Gerarchia che guida l'evoluzione dell'Umanità, proietta allora il tuo

pensiero su tutti i fratelli. Invoca che scenda sul globo un'irradiazione di

Amore.

Puoi usare le parole che ti sorgono dal cuore, ma importante è che tu senta

intimamente ciò che dici e carichi il tuo pensiero di grande Amore.

Può esserti utile questa proiezione:

In questo momento in ogni istante io unisco le mie energie a quelle dei

fratelli spirituali sparsi su tutta la Terra.

Uniti nel Cristo, e alle forze spirituali superiori che guidano l'evoluzione

del mondo, si espanda dovunque una potente vibrazione di pace, di amore,

d'armonia;

che penetri questa forza di vita e di luce nell'animo di tutti gli uomini,

che avvolga la Terra e trasformi ogni forza contraria per il trionfo nel

mondo del Bene e dell'Amore.

Buona cosa, ogni sera, è inviare pensieri d'Amore a tutti coloro ai quali,

nella giornata, tu avessi arrecato dispiacere o dolore. A coloro che

covassero verso di te sentimenti ostili.

Ricambiare sempre con amore ogni atteggiamento negativo:

è questa una purificazione quotidiana molto proficua.

Soltanto allora potremo addormentarci tranquilli.

Quando vuoi correggere un altro

Il progresso da te compiuto ti serva per portare aiuto a chi ritieni ne abbia

bisogno.

Poiché il potere cresce vieppiú che vai progredendo, devi essere consapevole

che devi adoperarlo per il bene.

Chi pensa di non-poter fare nulla, e si acqueta nell'ignavia, o, peggio, chi

l'adoperasse per il male, farebbe il giuoco delle forze negative che

circondano la Terra e gli uomini.

Se ti accade di dover correggere un tuo simile, vedi di farlo mentalmente,

affermando: " Presenza Divina, prendi il comando della mente e del cuore di

questo fratello, inducilo alla tua obbedienza, mantienilo nel tuo dominio e

donagli tutto ciò che gli abbisogna, materialmente e spiritualmente, perché

raggiunga la piena liberazione ".

Non criticando, non condannando, non giudicando, ma solo amando di puro

Amore, potrai avvolgere te e gli altri in una serena luce di splendore.

Ama con tutto l'Amore che si sprigiona dal potere divino in te, che sa

dissolvere ogni odio e ogni rancore.

La dolcezza è l'indice della maturità del frutto: non essere mai aspro, ma

sempre dolce, soprattutto quando mostri ad un altro i suoi difetti.

Vi sono malattie morali peggiori e più gravi di quelle fisiche.

Queste conducono alla morte allo stesso modo che la mancanza di fede, nei

valori più alti, porta spesso a una vita di vizio o alla disperazione.

Il vizio rende schiavi, legando con catene che impediscono la vera libertà

dei figli di Dio, uomini che potrebbero progredire anziché attardarsi nella

loro prigione.

Essi hanno bisogno di aiuto. E vero che la liberazione va realizzata da loro

stessi, ma un'idea, un suggerimento può essere di grande vantaggio e utilità.

A questo fine può servire la trasmissione di pensieri di luce.

Il segreto per convincere qualcuno su un dato argomento è mettergli in testa

un'idea. Quando non puoi farlo con le parole, l'azione del pensiero può

essere utilissima a questo scopo.

Se vuoi suggerirgli un comportamento corretto, devi per primo drammatizzare

le conseguenze nefaste del comportamento vizioso. Puoi fare questo

proiettando immagini di situazioni che sono le conseguenze del suo agire

sbagliato.

Questa proiezione va trasmessa con forza a chi vuoi aiutare.

Poiché sarebbe inutile farlo se la persona si trovasse in uno stato di

agitazione, bisogna cogliere il momento adatto, cioè mentre dorme o si trova

in uno stato di rilassamento.

I pensieri che riceve da te, crederà che siano i propri. Per questo sarà più

facile che producano l'effetto desiderato.

Come lo facciamo in noi stessi, sostituendo pensieri negativi con quelli

positivi, possiamo farlo negli altri, irradiando loro pensieri positivi che

andranno a sostituire quelli negativi che sono la causa dei loro mali.

Abbiamo già accennato alla capacità che hanno i pensieri di trasformare

l'uomo, colorando la vita del loro stesso colore, nero o limpido, buono o

cattivo, secondo quali di essi introduciamo nella mente e soprattutto quelli

che intratteniamo.

L'uomo, risvegliato ai valori reali della vita e che ha compreso lo scopo

della propria esistenza, rivolge la propria scelta nella direzione del bene.

Compresa la potenza del pensiero costruttivo abbandona le vecchie abitudini,

che lo facevano schiavo dei pensieri banali che governavano la mente e tutta

la vita.

Gli stati mentali possono essere prodotti anche in altri, e comunicati ad

altre persone.

Si può alzare o abbassare la propria vibrazione o quella di altri, cambiare i

propri stati mentali, manovrandoli da padrone, non subendoli da schiavo.

Come il medico ha in cura degli ammalati ai quali presta le sue cure

quotidiane, anche tu abbi sempre qualcuno o più persone alle quali ogni

giorno invii il tuo pensiero: preferibilmente la sera, al momento del riposo,

cerca di visualizzare quelli che hai sotto cura e proietta loro pensieri

adatti alla situazione particolare di ciascuno.

Questa trasmissione arriverà alla stazione ricevente in ogni modo.

Se tu ti alleni con amore e costanza in quest'esercizio, constaterai dei

risultati sorprendenti che toccherai con mano.

Vedrai che cosa può il pensiero quando è impiegato in opera d'Amore per il

bene del prossimo. Vedrai il bene che si può fare anche senza muoversi dalla

propria stanza.

Potrai dare suggerimenti, frenare altri da azioni inconsulte e malvagie;

aiutare, confortare, suggerire buone azioni, dare avvertimenti utili,

eccetera.

Se lo facessi da persona a persona, come nelle relazioni esterne quotidiane,

forse non ti ascolterebbe, ti contrasterebbe, forse ti respingerebbe. Invece,

parlando alla sua anima, la porta è aperta e l'effetto più sicuro.

Chi l'ha esperimentato lo proclama un metodo efficace.

La comunicazione con gli altri a distanza si può effettuare senza che neppure

l'interessato lo sappia. Vi è chi usa questo metodo della proiezione di

pensieri ogni giorno.

Si concentra la propria mente e si proietta il pensiero di aiuto o il

suggerimento sulla persona o sul luogo dove vi siano sofferenti o bisognosi

di aiuto.

I pensieri che vanno trasmessi sono proposti, non imposti.

Questo è molto importante. Abusare del potere del pensiero, per inculcarli a

forza, sarebbe violare le leggi di natura e la libertà della persona.

Ciascuno è libero di proporre le proprie idee, di esporle, ma mai di imporle.

I veri Maestri non impongono mai, ma espongono, propongono ai discepoli la

scelta, che rimane sempre liberissima.

Guarire con l'Amore

Per aiutare gli altri bisogna anzitutto amarli, desiderare ardentemente di

giovare loro. Non vi è altra formula magica più efficace di questa.

Se desideri di aiutarli a liberarsi da una cattiva abitudine, di smettere di

fumare, di bere, di essere vittima della droga, ecc. devi far penetrare nella

loro mente i danni che queste abitudini arrecano e i benefici che possono

avere dalla liberazione di quelle schiavitú.

Ciò va fatto proiettando nella loro mente le immagini di coloro che sono

stati vittime di quelle abitudini, dei mali che ne sono derivati fino a

quello di rendere un'esistenza piena di malattie e di dolori.

Farai questo figurandoti le persone come ti fossero di fronte, parlando loro

allo stesso modo che faresti se tu fossi a conversare con esse, senza

reticenze e con tinte forti. Le immagini che proietti siano come reali, tali

da impressionare vivamente le persone che vuoi correggere, ma accuratamente

scelte, vive, le più atte a colpire la mente e tali da scuoterle veramente

per rimuoverle dalla via intrapresa. Ciò va fatto sempre con amore, ma con

molta energia.

Quando si ha il proposito di aiutare qualcuno a liberarsi da vizi e da

cattive abitudini, si deve riflettere che è necessario proporgli altre

soluzioni benefiche per lui, in modo che non rimanga privo di qualcosa che

prima lo sosteneva. Infatti, per molti, i vizi e le cattive abitudini sono

come un sostegno nella loro vita. Se vengono tolti improvvisamente

rimarrebbero come privi di appoggio.

L'agricoltore taglia i rami bassi per far spuntare quelli alti o per dare

alla pianta maggiore forza e appoggio.

E bene, anzi, agire contemporaneamente: mentre col pensiero si prospettano

drammaticamente e per immagini gli effetti negativi e i danni che arrecano i

vizi e le cattive abitudini, è pure necessario prospettare i grandi benefici

arrecati dall'acquisto di qualità positive e i vantaggi grandi che arrecanO

alla vita rinnovata.

Le immagini mentali proiettate siano sempre rinnovate e sempre più

drammatizzate, ogni volta che fai la proiezione.

Per appoggiare le proiezioni va sempre visualizzata l'immagine della persona.

Puoi aiutare la visualizzazione con una fotografia o con un oggetto che le

appartenga, poiché il suo . . ... .. .. .

fluido è un buon canale che aiuta la trasmissione.

Fa' questo mantenendo una ferma concentrazione sull'immagine mentale della

persona che tu stai aiutando con i tuoi pensieri e su quello che tu desideri

sia realizzato per il suo bene.

Ricorda sempre che l'attenzione vitalizza le cose e la concentrazione, unita

alla visualizzazione, opera prodigi nella realizzazione di quanto si vuol

ottenere.

Come si sviluppa la capacità di aiutare

Quando tu operi per il bene degli altri, tu sali sul piano più elevato

dell'impersonalità; la tua causa non è più quella egoistica, ma quella più

vasta della quale sei venuto a far parte. Tu non appartieni più a te stesso,

ma all'idea per la quale operi.

Sei cosí uscito dalla meschinità per far parte della forza infinita che muove

le cose per un fine più grande. Tu non sei più solo ma con le Grandi Forze

che lavorano per la stessa causa. Sei con esse, agendo con esse sei protetto

e aiutato. La tua dedizione completa a questa causa ti ha fatto entrare nel

cerchio di Luce che opera per il Bene.

Entro questo tu agisci. Tu devi essere nella Luce per dare Luce agli altri.

Per mantenerti costante entro questa sfera di Luce, dovrai attendere a

sviluppare sempre più la tua capacità di aiutare.

Lo potrai fare:

1. Coltivando sempre pensieri positivi di Amore e di Bene.

2. Con la pratica quotidiana della trasmissione del pensiero.

Noi siamo forti e potenti quando polarizziamo la nostra attenzione sull'Io

spirituale; siamo deboli quando la polarizziamo sull'io della personalità.

Alimenta ogni giorno la tua anima con pensieri di Bene. Si può dare soltanto

quello che si ha. E tu arricchisci la tua anima per metterti in condizione di

dare in abbondanza a chi ha bisogno.

La pratica della trasmissione è di grande importanza. Uno dei Sette Saggi

dell'antica Grecia ha insegnato: " L'esercizio è tutto ". Chi vuole

acquistare e sviluppare la capacità di trasmettere e di ricevere i pensieri

per via telepatica deve fare ogni giorno qualche cosa. E un allenamento

necessario che non mancherà di dare buoni risultati, sia pure col tempo.

Bastano pochi minuti al giorno. Diverrà un'abitudine se ogni sera si

stabilisce un'ora fissa, come è stato già detto. Ma tu puoi trasmettere

quando vuoi e soprattutto quando senti slancio di Fede e di Amore, nei

momenti di grazia che ogni anima vibrante sente. In quegli istanti felici

proietta la tua Fede e il tuo Amore, il tuo desiderio di bontà, la tua

energia, il tuo anelito di luce. E allora che il pensiero acquista potenza e

capacità per la maggiore carica spirituale e per la grande intensità volitiva.

La necessità dell'esercizio è un fattore essenziale di cui non si può fare a

meno, per riuscire a conquistare una capacità sempre maggiore.

Nessun pensiero va perduto

Esistono persone che non vogliono essere aiutate, che rifiutano consigli, che

rigettano ogni gesto o parola che altri voglia prodigare a loro beneficio.

E più difficile operare a favore di costoro. La pace fu portata agli uomini

di buona volontà, a coloro che la cercano.

E costoro rifiutano.

Nonostante ciò, anche i pensieri di bene mandati a costoro non sono del tutto

privi di efficacia: nulla è perduto del bene che si vuole. I pensieri loro

inviati, non essendo accolti, formano un accumulo, sono assorbiti

nell'inconscio come tutte le esperienze che non arrivano alla coscienza. Ma

avviene cosí che nel tempo giusto divengono operanti, affiorano e soltanto

allora sono efficaci, penetrando in loro.

Le irradiazioni che tu emani non sono mai perdute, anche se arrivano in

terreno ostile. Non esiste controindicazione nel loro impiego. Tutti gli

organismi sono permeabili dai pensieri d'Amore, anche quelli che sono

raggiunti a loro insaputa.

Quelli che non fossero nel momento nella disposizione di accettarli, ne

riceveranno egualmente il beneficio, poiché i pensieri restano. Per cosí

dire, intorno a loro, aspettando il momento propizio. La sosta di

aspettazione può durare anche molto tempo, ma infine produrrà l'effetto

benefico per loro.

Ogni pensiero di bene e di amore che gli uomini emanano per l'umanità intera,

per i fratelli bisognosi, va ad unirsi a tutta quella riserva emanata dagli

altri e, ad essa unita, è poi usata dalle Guide per aiutare gli uomini. Il

pensiero di bene, qualunque pensiero di bene non va, quindi, mai perduto.

La guarigione a distanza.

Ciascuno di voi metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto

Vi è un'utilizzazione pratica del pensiero rivolta alla guarigione delle

malattie del corpo fisico. E un impiego che può trovare larga applicazione

dato il gran numero di mali che affliggono l'umanità. Ma il fenomeno non è

comune, data la scarsità dei guaritori dotati delle qualità necessarie.

Ma, come per tutte le azioni del pensiero, ognuno è in possesso

potenzialmente per farlo. Si tratta, come per ogni altra qualità, di

coltivarla e svilupparla, praticandola.

Quando sapete che qualcuno di vostra conoscenza è malato, mandategli dei

pensieri d'amore. Arriveranno sicuramente a destinazione, per le vie

misteriose che non conoscete, e gli gioveranno. Mettete nella proiezione

telepatica la più forte carica di fede, ed egli sentirà che qualcuno lo sta

aiutando.

Questo esercizio vi aiuterà a sviluppare le potenzialità che sono dentro e

che, se lasciate a se stesse, si atrofizzano, mentre, se esercitate di

continuo, potranno assumere uno sviluppo impensato a beneficio degli altri e

di voi stesso.

Prevenire è meglio che curare

Ottantamila italiani muoiono ogni anno a causa del fumo.

Il cancro dei polmoni si sviluppa con la nicotina che si aspira ed entra nel

circuito del sangue. Ma gli interessati non sembrano preoccuparsene e meno

ancora se ne preoccupa lo Stato, che è il venditore di questo veleno di cui

ha il monopolio; anzi afferma, ipocritamente, che la salute del cittadino è

interesse dello Stato, un interesse che si rivela pure dal modo come gestisce

la Sanità.

Vizi di ogni genere mietono milioni di vittime. L'alcool, la droga, l'aids

ecc. ne uccidono ogni giorno. Sono milioni di uomini che muoiono di malattia,

pochi di vecchiaia. La maggioranza delle malattie deriva generalmente da

vizi, da imprudenze, da ignoranza.

La salute fisica dipende in gran parte da quella morale.

Le condizioni negative di colui che deve essere guarito non sono che la

conseguenza di pensieri distruttivi che hanno preso forma.

Il guaritore sa che l'aiuto vero deve essere la guarigione da questi pensieri

deformati che hanno dato origine al male. Ogni malattia, sia fisica che

morale, è una malattia del pensiero. Su questo egli deve agire per primo.

Prima d'intraprendere la guarigione a distanza del corpo fisico, il guaritore

dovrebbe operare sulla mente del malato per farvi entrare idee di fede, di

fiducia; idee che lo persuadano che il male poteva essere evitato da una vita

regolata, retta sana, controllata. Far penetrare nella mente il proposito di

cambiare il modo di vivere per evitare i mali derivati dal violare le leggi

della natura, prospettandogli i danni che si subiscono dal vivere disordinato

e senza regole.

Si potranno suggerire anche immagini di un vivere sano e sereno, di

situazioni favorevoli derivate dal pensare retto e ottimista.

Gran parte dei mali fisici derivano agli uomini dal non rispettare le leggi

fisiche, che sono pure emanate da Dio Violarle è subire la conseguenza della

malattia.

E ciò dipende dall'uomo.

Il nutrimento, l'igiene fisica, il lavoro, il riposo, le abitudini, gli

eserciZi adeguati che impediscano al corpo di deperire, il rifornire il corpo

mediante una sana respirazione, l'igiene mentale che consiste nel coltivare

nella mente pensieri costruttivi, tutto ciò che è necessario per prevenire i

tanti mali fisici che affliggono gli uomini.

Ma sopra ogni altra cosa vale il non nuocere ad alcuno per non dover subire,

poi, quello che si è fatto patire agli altri.

Le condizioni per guarire

Sono due le condizioni essenziali per ogni guarigione operata a distanza: 1.

l'energia del guaritore; 2. la ricettività del paziente.

Nel Vangelo è detto chiaramente con riferimento a fatti specifici " Una virtú

(risanante) era uscita da Lui ", cioè la forza del Guaritore, e poi, ancora:

" La tua fede ti ha salvato ", cioè la disposizione attiva e positiva del

malato.

Un seme, anche ottimo, gettato su un terreno sterile non produrrà nulla; allo

stesso modo un seme che non abbia potere vitale su un terreno fecondo non

produrrà nulla.

Per essere un buon guaritore non sono necessarie conoscenze speciali. E

necessario soltanto:

1. Essere in buona salute;

2. Essere disinteressato ed animato da un grande Amore verso coloro che

soffrono;

3. Stabilire e mantenere per quanto possibile la comunione con le forze

Spirituali superiori.

L'atteggiamento indispensabile da mantenere sempre è la calma e la fiducia in

se stessi. Avere la visione della forza, della salute; cercare di

visualizzare il malato in piena forma, irradiante luce, sprizzante energia.

Questo è di grande importanza.

Per dare, bisogna possedere. Chi non ha non può dare Poiché l'irradiazione è

pur sempre un consumo enorme di energie, richiede anche una buona salute

fisica, una sufficiente riserva di vitalità. La stazione emittente deve

essere efficiente.

Per chi volesse fare pratica giornaliera d'irradiazione di energie, si

richiede buona salute.

Ma anche chi non sia in ottima salute può naturalmente irradiare pensieri di

bene, ma non potrà irradiare energie fisiche di cui al momento è carente, e

quindi bisognoso lui stesso.

Quando si parla di malattie e di guarigione va sempre tenuto presente che non

ci si vuol riferire soltanto a quelle fisiche, ma anche a quelle psichiche e

a quelle morali.

In questo capitolo, però, vogliamo trattare in particolare delle malattie del

corpo fisico.

Ma è sempre necessario ricordare che è l'anima il fattore centrale della

salute del corpo. " E follia pretendere di guarire il corpo senza guarire

l'anima " afferma Platone.

" Ricordate -- scrive Sivananda -- che il corpo è il prodotto della mente, e

che esso è sempre sotto il controllo di questa. Se attingete pensieri forti,

vigorosi, anche il vostro corpo sarà vigoroso. I pensieri di amore, di pace,

di contentezza, di purezza, di perfezione, di divinità, rendono voi e quelli

che vi circondano, perfetti e divini. Cercate, perciò, di coltivare questi

pensieri ".

Una carica di fede e di Amore

Un esempio di guarigione a distanza, che si legge sempre con rinnovato

compiacimento, è quello narrato dal Vangelo.

Un centurione romano, considerato straniero e pagano dagli Ebrei, spinto

dall'Amore per un suo servitore e dalla Fede in Gesú, si awicina a Lui (Mt.

8, 5-12) dicendogli che aveva in casa un suo servo paralizzato che soffriva

tanto. Egli amava il suo servo, era addolorato per la sua malattia e ne

desiderava la guarigione. Questa carica di Amore lo aveva indotto a recarsi

da Gesú, benché egli fosse considerato un estraneo alla religione ebraica,

anzi un nemico invasore della sua terra.

Gesú, che vedeva l'animo dell'uomo, gli dice: " Io verrò e lo guarirò ". Ma

il centurione, con la certezza che gli dà la sua Fede, risponde prontamente:

" Signore, io non sono degno che tu venga sotto il mio tetto, ma ordina con

una sola parola e il mio servo sarà guarito ". Egli riconosce con umiltà la

grandezza di Colui dinanzi al quale si trova. Ed è portato a spiegare che lui

ha dei soldati dipendenti e se dice a uno va', quello va, e ad un altro

vieni, quello viene e ad un suo servitore fa' questo, quello lo fa.

A queste parole o, meglio, dinanzi a questa purezza di Fede, di Amore, di

umiltà, quando lo ebbe ascoltato, Gesú restò ammirato. Anche gli altri

presenti avevano ascoltato, ma per essi quell'uomo era un estraneo e un

intruso. Gesú volle rassicurare coloro che lo seguivano: " In verità vi

assicuro che neppure in Israele ho trovato una fede cosí grande ".

Questa carica di fede aveva fatto scattare il prodigio. " Va' e ti avvenga

come hai creduto ", disse Gesú. In quel momento stesso il servo fu guarito.

C'erano, nel centurione, le ideali condizioni per il compiersi dei prodigi:

la Fede e l'Amore.

La Fede è visione diretta dello Spirito, senza diaframmi che ostacolino; per

questo è certezza, mentre il dubbio è visione astrale nebulosa e confusa. Lo

scetticismo è buio totale.

Tergiversare, essere indecisi, è un tormento che non lascia in pace chi ne è

afflitto. Il dubbio è indecisione di sciatta debolezza di visione.

La Fede è forza, è una potenza superiore che muove tutte le forze inferiori.

Per questo essa sposta le montagne e compie azioni prodigiose che sono il

superamento di tutte le leggi fisiche e psichiche, perché sottostanti a leggi

superiori.

" Un'assoluta e indiscussa Fede in Dio -- scrive Yogananda--è il metodo più

valido per ottenere una guarigione istantanea. Compiere uno sforzo incessante

per suscitare questo tipo di Fede è il supremo e più remunerativo dovere

dell'uomo ".

Quando si dice che la Fede è un dono, si afferma una cosa sbagliata: si dice

praticamente che Dio è ingiusto, perché la dà ad alcuni e ad altri no. E la

degenerazione del concetto di Dio, anzi è concepirlo come i primitivi.

La Fede è una conquista, è voler credere, è sforzo anche razionale dell'uomo

che ha già conquistata la ragione equilibrata.

Dio è giustizia. Per Lui sono egualmente cari, senza le banali distinzioni

che è uso fare l'uomo, tanto chi crede come chi non crede. Ciascuno è al

proprio gradino di evoluzione, ma chi più è in alto vede meglio ed ha

maggiori capacità di chi è in basso nella scala evolutiva.

Semmai vi dovesse essere un trattamento particolare di favore, lo si

capirebbe soltanto verso i meno evoluti, che ne hanno più bisogno.

La visione miope di chi afferma che la Fede è un dono deriva, oltre che da

apatìa, dalla concezione pagana di deità che favorivano chi volevano, simile

a quel dio iracondo, vendicativo, fazioso che preferiva alcuni e detestava

altri. E l'eredità chiesastica della concezione ebraica e pagana.

Certamente questo dio è simile al peggiore degli uomini, nei quali non è

ancora nato il " Cristo in noi ". Chi non ha fede in quel dio è molto più

evoluto di quelli che lo adorano, anche in buona fede, per scarsa capacità di

discernimento o per conformismo.

La più alta espressione della Fede è l'abbandono alla Divina Prowidenza. Gesú

ne ha insegnata la formula più perfetta con la preghiera al Padre: Sia fatta

la tua volontà.

Quando la Fede è unita all'Amore, si ha la più alta manifestazione di

spiritualità nell'uomo L'Amore è il sentirsi uno con tutte le cose per cui

gli altri e le cose sono considerati come se stessi; è quindi dedizione per

il bene altrui, semplicemente, senza volere un cambio o sperare in una

ricompensa.

L'Amore è la sintesi di tutte le virtú, perché nell'Amore sono tutte in esso

contenute.

La più alta espressione dell'Amore è il sacrificio di sé per il bene degli

altri.

Fede e Amore sono i cardini della Religione universale, quella unica e vera,

di cui tutte le altre non sono che le versioni ¨ adattate agli uomini nei

vari tempi e nei diversi paesi. Sono due tesori inestimabili che fanno l'uomo

completo, giunto al punto più elevato della sua ascesa verso l'alto.

Non pensare alla malattia, ma alla guarigione

Un errore comune, sia del malato che di chi lo cura, è quello di tenere il

pensiero fisso alla malattia, senza riflettere che questo danneggia il

malato, anziché aiutarlo.

Chi si accinge ad irradiare pensieri di guarigione non deve avere la mente

rivolta alla malattia, per non aggravare il male stesso col pensiero, ma

vederlo già guarito.

" Nello sforzo per guarire, spesso ci si concentra di più sull'assillo che

procura la malattia che sulla possibilità di curarla, permettendo cosí alla

malattia stessa di diventare un'abitudine mentale, oltre che fisica. Ciò vale

specialmente nella maggior parte dei disturbi nervosi. Ogni pensiero di

depressione o di gioia, di irritabilità o di calma, incide solchi sottili

nelle cellule cerebrali e rafforza le tendenze latenti verso le condizioni di

salute buone o cattive.

" L'abitudine subconscia di pensare alla malattia o alla salute esercita una

forte influenza. Le affezioni ostinate, mentali o fisiche, hanno sempre

profonde radici nel subconscio. La malattia può essere curata estirpandone le

radici nascoste. Ecco perché tutte le affermazioni della mente cosciente

devono poter lasciare un'impronta abbastanza forte da influenzare il

subconscio, che a sua volta agisce automaticamente sulla mente cosciente.

Delle forti affermazioni coscienti agiscono cosí sulla mente e sul corpo

tramite il subcosciente. Le affermazioni ancora più forti raggiungono non

solo il subconscio, ma anche la mente superconscia, il magico deposito dei

poteri miracolosi ". Cosí scrive Yogananda.

L'energia vitale fonte della salute

Vi è nell'uomo una carica vitale, innata, simile a quella che viene data a

una sveglia perché suoni a una data ora. La differenza è che nell'uomo non

scatta alcun suono, ma segna i ritmi parziali e, poi, quello finale della sua

esistenza.

Come è ovvio, a questa carica va prestata la massima cura e l'uomo deve

contribuire a mantenerla e possibilmente accrescerla, anziché, come fa troppo

spesso, trascurarla, diminuirla e rallentarla. Ciò dipende da lui, è in suo

potere: è la libertà che gli è concessa.

Scrive, a questo proposito, lo Swami Paramhansa Yogananda:

" Generalmente si ritiene che la malattia abbia origine da cause materiali

esterne. Poche persone si rendono invece conto che essa insorge allorché

l'energia vitale diviene inattiva Quando le cellule o i tessuti, veicoli

dell'energia vitale, sono se riamente compromessi, questa si ritira da essi e

quindi cominciano i guai. Medicine, massaggi ed elettricità possono, sí,

aiutare le cellule, ma solo per stimolarle in maniera tale da indurre

l'energia vitale a ritornare e a riprendere il suo lavoro di manutenzione e

di riparazione ".

L'energia vitale deriva da sottili vibrazioni del cosmo che per risonanza

agisce in ogni uomo secondo le condizioni psicofisiche spirituali che sono in

ciascuno. E quindi la più potente energia che esiste per la vita e la salute

di tutto ciò che vive.

L'energia vitale è contenuta nella densa vibrazione della materia corporea e

dell'anima che, a loro volta, sono permeate dalla vibrazione più sottile

della coscienza.

Ma le vibrazioni della coscienza sono talmente al di sopra del mondo fisico

che non possono essere captate da strumenti materiali.

Solo la coscienza di ciascuno può comprendere la coscienza degli altri.

Tali vibrazioni vengono espresse con parole, con atti, con gesti, con

sguardi, col silenzio, con atteggiamenti.

L'origine di ogni male è sempre nel pensiero quando non è congiunto alla

propria coscienza che è la sola realtà che è in noi, emanazione dell'Io

spirituale.

La coscienza è tutto.

L'azione di chi vuol guarire qualcuno da una malattia, senza seguire i metodi

ordinariamente usati dalla medicina ufficiale, ma senza ledere in alcun modo

nessuno, possono essere questi:

1. risvegliare nel malato la sua energia vitale che lo guarirà;

2. trasmettere al malato le proprie energie.

La guarigione dipende dal risveglio dell'energia vitale e dallo stato in cui

si trova la persona, sia cosciente che nel subconscio, cioè dalla condizione

dei suoi pensieri. Lo scetticismo paralizza l'energia vitale, le impedisce di

agire ostacolando la sua azione. L'energia vitale si accresce con la fede e

la volontà, mentre diminuisce alimentando pensieri negativi. Un'immaginazione

viva contribuisce pure a potenziarla, visualizzando il malato già guarito.

Non si deve essere impazienti di raggiungere la guarigione.

Può avvenire sia una guarigione istantanea come pure avere la pazienza di

attendere.

Non si può sapere quando uno è risanato né si può porre un limite di tempo.

Sarà la fede a stabilire il momento in cui la cura darà i suoi risultati.

L'impazienza impedisce e ritarda.

E l'energia vitale che guarisce

La via diretta per operare una guarigione è quella di agire sull'energia

vitale del malato. E essa che opera la guarigione, quando sia messa in moto.

Chi vuol guarire anche a distanza deve agire su di essa più che sul singolo

organo. E essa che, accresciuta e rinnovata, provvederà a ristabilire

l'equilibrio non più esistente.

Sull'energia vitale si può agire in varie maniere. Ne indicheremo alcune, tra

le quali si potrà scegliere quella più confacente al caso particolare.

. Gli agenti capaci di stimolare l'energia vitale a mettersi in moto e ad

agire sono essenzialmente questi: la volontà, l'immaginazione, il

ragionamento, le spinte emotive provocate dalla suggestione, le affermazioni

ripetute e incisive.

Questi si comportano come potenti stimolatori che, secondo i vari

temperamenti individuali, possono indurre l'energia vitale ad agire sulla

malattia e guarirla.

Le medicine, i massaggi, le varie cure esterne che agiscano sulla

composizione del sangue, o esercitino uno stimolo fisiologico, possono anche

ridare alle cellule la perduta condizione di equilibrio. Ma si tratta sempre

di metodi esterni che possono anche aiutare l'energia vitale a rendere

efficace una cura, ma la loro azione è pur sempre limitata e condizionata da

vari fattori.

La superiorità della cura mentale su ogni altro metodo di cura sta nel fatto

che la volontà, l'immaginazione, la Fede, la ragione sono stati di coscienza

che operano direttamente ed effettivamente dall'interno sull'energia vitale.

Come risvegliare nel malato l'energia vitale

L'energia vitale resta inattiva e inoperosa quando la Fede e la volontà sono

dormienti. Per questo essa non agisce.

Si devono risvegliare perché possano produrre effetti salutari. L'azione di

chi wol guarire qualcuno deve tendere anzitutto a questo. La Fede, la

fiducia, la volontà, l'immaginazione sono i più potenti stimolatori

dell'energia vitale assopita.

Una blanda applicazione non servirebbe a nulla, allo stesso modo che il

semplice desiderio e l'attesa del risultato che indeboliscono la forza della

vera Fede e della volontà.

Tra gli stimolatori dell'energia vitale si devono scegliere quelli più adatti

e congeniali e ritenuti più efficaci e idonei al temperamento di ciascuno,

allo scopo di raggiungere l'effetto voluto.

Se per alcuni è più valido stimolatore la Fede, per altri può essere la

volontà, per altri ancora l'immaginazione, la fiducia, ecc... Ma senza

l'impiego della Fede e della volontà, l'energia vitale rimane assopita.

Quando questi sono risvegliati e messi in moto agiscono da potenti stimoli

dell'energia vitale e la costringono ad effettuare la guarigione. Ma per

metterli in moto sono necessari, anzi essenziali, I'impegno e l'attenzione.

Essi sono una forza motrice più potente che stimola l'energia vitale a

mettersi in moto e la spingono a compiere il suo lavoro.

La volontà è in grado di dirigere il flusso dell'energia vitale verso

qualsiasi parte del corpo in maniera vibrante e reale.

L'immaginazione, trasformata in suggestione, può far afffluire l'energia

vitale perfino in quelle parti del corpo, come le gambe e le braccia, dove da

tempo si era ritirata. I fatti che confermano la verità di quanto è asserito

sono innumerevoli.

Con questi metodi il malato percepisce in modo preciso il flusso interiore

della forza vibratoria cosmica.

L'energia vitale energeticamente stimolata e messa in moto dalla volontà e

dall'immaginazione può far sí che essa si riversi improvvisamente nei tessuti

nervosi malati e gli arti riprenderanno la loro naturale funzione.

L'energia vitale è una ricchezza che si esprime con una salute sana e

vigorosa e che l'uomo ignora quando la possiede, ma se ne avvede allorché la

perde. Si accresce con una vita regolata e sana e si diminuisce con la vita

sregolata e alimentandosi di pensieri negativi, mentre i pensieri positivi e

ottimistici ne aumentano la potenza.

L'energia vitale si può comunicare a distanza al malato ed è essa che lo

guarisce. Chi si accinge a guarire col pensiero può risvegliare l'energia

vitale ispirando le idee atte a mettergli in moto la volontà, a suggerirgli

pensieri positivi e suggestioni.

Il potere della mente agisce sull'energia vitale

Nel libro " La vostra mente e il modo di usarla " l'autore Curt S. Wachtel

afferma che l'anima è il fattore centrale della salute e suggerisce come

raggiungere l'armonia della mente, dell'anima e del corpo mediante un sano

pensare.

Come il potere della mente usato negativamente è causa della malattia

diminuendo l'energia vitale, cosí lo stèsso potere mentale usato in maniera

positiva l'alimenta e l'accresce.

Non si ripeterà mai abbastanza che il potere mentale è la Fede, la fiducia,

la volontà; è il potere divino in noi che ha le più grandi capacità.

Il potere della mente è veramente prodigioso. Quando il pensiero è fortemente

concentrato su qualche cosa, vitalizza la cosa stessa positivamente se è

positivo, mentre la degrada di vitalità se è negativo.

L'energia vitale quando riceve la sua forza dal potere mentale, allora

raggiunge la sua massima potenza ed ha la capacità di guarire. Per questo è

necessario che la mente sia sana e vigorosa, alimentata da pensieri

costruttivi ed energetici e la volontà forte, decisa e potente.

Tra le principali terapie per la guarigione vi è quella di agire sulla mente

per cambiare i pensieri errati che sono all'origine della malattia.

E ben noto quanto un pensare distorto possa essere causa di mali fisici.

L'azione del guaritore si può espletare a distanza attraverso la trasmissione

di pensieri sani, energetici, suggerendo idee costruttive che sostituiscano

quelle malsane di paura, deleterie, che tengono il malato sotto il loro

dominio.

Si può aiutare a comprendere che cosa vi sia di errato nel suo modo di

pensare e a cambiare le idee di cui è vittima nel fisico.

Il malato costruisce spesso nella sua mente immagini di mali che diventano

realtà, vede negli altri estranei pericolosi, ingrandisce in proporzioni

gigantesche i tanti piccoli guai della vita.

Chi vuol aiutare a guarire altri deve conoscere i problemi personali del

malato, deve saper entrare in contatto telepatico con il paziente ad un

livello di coscienza elevato per aiutarlo a risolvere i suoi problemi, lo

educherà a venirne fuori suggerendo idee e pensieri liberatori. Lo aiuterà a

cambiare le sue idee, le sue relazioni con gli altri e gl'indicherà come

potrà cavarsela con i suoi problemi.

Ciò richiede molto tempo.

Chi non si rende conto che le cause reali di tutti i mali si trovano nelle

condizioni mentali (ansie, paure, preoccupazioni, suggestioni, egoismi, ecc.)

pensa soltanto al male fisico, aggravandolo con la forza del pensiero, sia

pure inconsciamente.

Ma chi sa che essi hanno le loro radici nella mente, a causa di pensieri

errati, sa pure dove cominciare per una guarigione definitiva. Se non si

eliminano le cause, gli effetti si riprodurranno con le conseguenze di prima.

Per questo ogni guarigione definitiva può awenire con l'aiuto di chi ha

scelto come ideale della propria vita l'Amore e il Bene, la cui carenza è

proprio tra le origini di tutti i malanni da cui sono afflitti gli uomini.

Un rimedio sovrano per ogni male è convincere se stessi e gli altri che noi

siamo soltanto la parte eterna e spirituale; il resto, la mente e il corpo,

sono soltanto rivestimenti momentanei. Ci si deve persuadere che noi siamo

perfetti e immortali, quali immagini di Dio. Lo Spirito è indistruttibile, è

sottoposto a espe-rienze mutevoli, mentre la materia è sottoposta a

cambiamenti. La morte è mutamento radicale di materia e di forma, mentre

l'Essenza Spirituale non si distrugge. Ci si dovrà pure convincere della

superiorità delle cure spirituali sui metodi fisici.

L'azione per la guarigione a distanza si può esercitare ispirando idee sane e

pensieri di fiducia, vitali, di salute, di floridezza, di benessere e,

soprattutto, di Amore, di Fede e di bontà.

Chi vuol davvero aiutare altri a guarire deve convincere se stesso che

rimedio sovrano è la fiducia in se stesso e in Dio.

Se saprà ispirare al malato questa idea fondamentale, avrà compiuta gran

parte della sua azione. Dovrà, inoltre, fare opera attiva per convincere a

coltivare pensieri costruttivi per liberare la mente dalla zavorra dei

pensieri deprimenti, pessimisti, negativi e da ogni turbamento. Eliminare le

cattive abitudini, e affermare la padronanza del proprio agire sulle forze

inferiori, è guarire da tutte le dipendenze e schiavitú di cui gli uomini

sono vittime, spesso incoscienti.

La superiorità delle cure mentali sui metodi fisici di cura è oramai

riconosciuta dalla maggioranza dei medici più evoluti.

" Per l'umanità che vaga nell'errore, l'assistenza medica e quella mentale

sono ugualmente importanti. La superiorità della mente rispetto agli aiuti

materiali è innegabile, ma è altrettanto innegabile che gli alimenti, le erbe

e le medicine posseggono anch'essi un potere risanante, sebbene più limitato

" scrive il saggio Paramhansa Yogananda.

" La maggior parte delle persone che impiegano i metodi di cura mentale non

dovrebbe disprezzare i metodi che curano fisicamente, che provengono dalle

ricerche compiute sulle leggi divine nell'ambito della materia ".

" Finché in un uomo persiste la coscienza materiale del corpo, egli non deve

rinunciare a priori alle medicine. Ma non appena cresce in lui la

comprensione del fatto che la carne ha un'origine immateriale, scompare la

sua fiducia nel potere risanante delle medicine ed egli scopre che ogni

malattia ha origine nella mente ".

L'energia vitale è la preziosa forza che mantiene il corpo nello stato di

salute e di efficienza. Essa deriva, come tutte le cose, dalla fonte unica,

l'onnipotenza della Divinità, che si esprime nell'uomo mediante lo Spirito,

la Scintilla Divina che e in noi.

Ma lo Spirito dell'uomo ha per suo strumento la mente.

Quando egli si alimenta di idee e di pensieri negativi, questi agiscono

sull'energia vitale che, indebolita, a sua volta, poi, debilita il corpo che

allora offre minori resistenze contro le influenze esterne e, quindi, si ha

la malattia nelle sue molteplici manifestazioni.

Chi vuol guarire un malato e aiutarlo, anche a distanza, a liberarsi dai suoi

mali, deve quindi agire anzitutto sulla mente di lui prima di agire sul

corpo. Per far questo deve trasmettere pensieri e immagini di salute, di

benessere, di vitalità. Dovrà sgombrare la mente di lui da ogni scoria

accumulata da false suggestioni, da idee distorte, da una sbagliata

educazione, inculcate per secoli nell'animo di ognuno.

Da questo deve cominciare l'uomo di buona volontà che voglia liberare altri

da mali psichici, fisici e morali.

La guarigione inizia con lo sgombro dalla pesante zavorra che stagna e

ingombra il mentale. Soltanto cosí si può rendere più agile e celere il

cammino verso la salute morale e fisica.

L'enor ne potere della visualizzazione

Nel momento in cui noi pensiamo a qualcuno, noi agiamo su di lui in qualche

modo. Se la persona è malata, non ci dobbiamo fermare col pensiero alla

malattia, ma visualizzarla nel suo stato migliore di salute e di floridezza,

in cui era prima del male.

Indugiarsi sul male sarebbe nocivo.

Mai visualizzare la persona sofferente nello stato attuale di malattia, ma

gioire nel vederla risanata, in buone condizioni, giovane, sana, vigorosa,

nel pieno esercizio delle sue attività.

Vedere il corpo non come carne e ossa dure e inflessibili, ma come una

sostanza spirituale, di cui la forma può essere cambiata.

Non è necessario indugiarsi in questa condizione troppo tempo, basta qualche

decina di minuti in cui chi manda le energie sia fortemente concentrato, e

chi le riceve sia rilassato e profondamente convinto che stia ricevendo,

dapprima come un lavaggio da tutte le impurità che inquinano il suo corpo e

poi una corrente energetica e fortemente vitale che lo rinvigoriscano,

dandogli la freschezza degli anni giovanili.

Questa proiezione di energie va fatta sempre per immagini.

E sempre bene operare quando la persona si trova nella condizione di migliore

ricettività, la sera, quando ogni cosa si va preparando per la quiete della

notte. Anche, se non è possibile altrimenti, all'insaputa del soggetto. Ma se

vi è accordo, si può stabilire un'ora precisa in cui, tanto colui che invia

le energie guaritrici del pensiero come chi le riceve, si trovino nelle

condizioni ottimali.

Una potente visualizzazione

Abbiamo già detto nei capitoli precedenti della grande importanza che ha la

visualizzazione nella proiezione dei pensieri a distanza.

Ma--ripetiamo--il primo punto da affrontare è la visualizzazione chiara e

netta della persona da aiutare.

Abituatevi a vedere le persone, su cui dovete agire, sempre circondate di

luce: è la luce della Scintilla Divina che è in ogni uomo, liberata da ogni

scoria umana.

La grande importanza di questo sta nel fatto che nel momento della

visualizzazione scatta il contatto vero con la persona che si sta aiutando.

Tra le più potenti visualizzazioni vi è questa.

Concentrati con tutte le vostre energie, visualizzate la persona da guarire

seduta su una seggiola, in mezzo alla sua camera.

Dei raggi di Luce guaritori discendono dal soffitto fino al pavimento, altri

raggi salgono dal pavimento, altri ancora vengono dalle pareti tutte, in

maniera che non vi è un solo punto della camera che non sia inondato di raggi.

Sono raggi non di origine terrestre, totalmente invisibili all'occhio umano,

ma che posseggono la Vita dello Spirito.

Tutti questi raggi convergono sulla persona da guarire, terminando in un

punto focale in lei, con un potere di guarigione terrificante. Non vi è nulla

nel corpo e nella coscienza della persona capace di resistere alla enorme

potenza positiva di questa irradiazione.

Visualizzare e dirigere l'afflusso dell'energia vitale

Chi vuol guarire altri deve saper controllare la propria energia vitale e

proiettarla nel paziente come una corrente capace di armonizzare il flusso

che parte da lui, visualizzarlo come un canale che arriva al malato.

Mentre awiene questo, visualizza pure i tessuti del malato sui quali agiscono

le leggi psicofisiche sanatrici.

Visualizzare e dirigere l'affflusso dell'energia vitale nella parte malata

del corpo.

La trasmissione delle energie

Si può trasmettere ad altri le energie che aiutino a ristabilire la salute

fisica. La trasmissione avviene tramite il pensiero che muove le fibre più

intime dell'essere.

Il guaritore deve saper trasmettere anche l'energia risanatrice. Ciò dipende

dal suo grado di evoluzione morale. Ma dipende soprattutto dall'Amore che

egli avrà sviluppato in sé per l'umanità.

Ogni pensiero emesso dalla mente è sostanza che può prendere forma quando sia

caricata intensamente di forza. Noi con essa fabbrichiamo il nostro corpo in

ogni sua parte e le cose esterne.

Ogni cosa materiale è il prodotto delle invisibili forze spirituali che le

costruiscono, ed appena costruite attirano a sé sostanze simili a sé.

Chi si vede, nell'immaginazione, forte, sano, robusto, vigoroso, rende il

proprio corpo spirituale realmente forte, sano, robusto, vigoroso, ed è

allora che esso attira a sé, dall'energia cosmica, gli elementi che rendono

pure forte, sano, robusto, vigoroso il suo corpo fisico. Egli attinge dal

grande serbatoio dove si trovano tutte le energie che attendono di essere

attirate da energie simili.

Un ammalato che conoscesse questo rito, e lo praticasse, si vedrebbe ben

presto guarito dai suoi mali. Ma questo può farlo anche chi si accinge a

proiettare ad altri energie di guarigione.

C'è chi lo fa giornalmente al mattino, per sé o per altri, elevando le

braccia al cielo e invocando con profonda convinzione: Innalzo le mie antenne

e raccolgo le energie purissime che scendono dal cosmo infinito.

Poi, visualizzando quel fluido energetico che percorre il proprio corpo o

quello del malato che ha in cura, dal capo ai piedi, gli dà altro impulso,

apportando quell'energia vitale sanatrice che occorre.

Trasmettere le proprie vibrazioni

Ogni malattia è un disordine nelle vibrazioni. Si tratta di ristabilire

l'armonia là dove è il disordine. Per questo si potrà dapprima agire

direttamente col pensiero sulle cellule malate per preparare il terreno

all'energia vitale che dovrà operare la guarigione.

Si tratta di trasmettere al malato le proprie vibrazioni e, poi, le energie

vitali che lo aiutino.

Per questo è necessario che chi opera l'irradiazione si trovi nelle migliori

condizioni di vitalità e di profonda armonia.

Visualizzando il malato avvolto in un alone di luce, si possono dapprima

pronunciare, con una carica di amore intenso, queste parole: " Io irradio su

di te energie vitali che ristabiliscano la tua salute perfetta ".

Nello stesso tempo, mentre continua la visualizzazione, suggerire pensieri di

pace, di calma, di fiducia nella Divina Provvidenza.

Si può continuare il colloquio con parole di fede che l'aiutino a comprendere

la funzione del dolore: questo è molto più importante della guarigione stessa.

Suggeriscigli che la sua malattia è come un'ombra che scompare al risorgere

della luce interiore che è in lui. " Fa' luce dentro di te ".

Chiudi gli occhi e cerca di vedere la pèrsona mentalmente, con chiarezza. Si

cercherà poi di figurarsela dinanzi agli occhi già guarita, sana e vigorosa

più di prima. Guardala cosí, intensamente, contemplala per qualche minuto nel

possesso completo della vitalità esuberante dell'età giovanile, nell'armonia

di tutti gli organi del corpo fisico, nella serena tranquillità del suo

animo. Vederla cosí agire, parlare, nel perfetto equilibrio della persona

completamente ristabilita, è fargli giungere un'enorme energia.

Non mancare mai di concludere dicendo: " Se questo è il suo vero bene ed è la

Volontà divina ".

Proietta ancora su di lei una croce luminosa e vedila awolta in un alone di

luce vitalizzante, irradiata da uno splendore.

L'irradiazione pensiero farà bene all'anima e al corpo.

Ma prima di fare quanto si è detto, si devono sorvegliare le proprie

vibrazioni. Se tu sei inquieto o malato, ti trovi nella condizione che non

potrai fare nulla per gli altri. Tu devi star bene e sereno.

Daya Nata scrive:

" Quando affermi di voler guarire te stesso o gli altri, visualizza l'immensa

forza del potere curativo di Dio come una luce bianca che ti circonda

completamente o che avvolge la persona per la quale tu stai pregando. Senti

che ogni malattia ed imperfezione si sta dissolvendo; ogni pensiero elevato

che noi facciamo, ogni preghiera che pronunciamo, ogni buona azione Che

facciamo, è impregnata del potere di Dio. Noi possiamo manifestare questo

potere in maniera sempre più grande, man mano che la nostra fede diventa

anch'essa più grande e forte ed il nostro amore per Dio più profondo.

" Devi essere consapevole che si tratta di qualcosa di buono e giusto, la

legge cosmica, ed anche la volontà di Dio, possono essere infl uenzate dalla

preghiera e dall'affermazione, se il pensiero forte e la fede perfetta.

Quando una persona ha pregato intensamente e positivamente affermato la

guarigione con fede devozione, ma il risultato finale non è favorevole,

allora è il momento di cedere e ritirarsi nella pace interiore, coscienti

deLla più grande saggezza divina.

" Ma fino a che Egli non ha fornito il suo giudizio finale, Egli si aspetta

che l'uomo usi il potere che Egli stesso gli ha dato, la volOntà e tutta la

sua forza per resistere ed opporsi a tutte le imperfezioni di questo mondo

mutevole e relativo ".

Walter M. Germain ha scritto nel suo libro " Il magico potere della nostra

mente " " Esiste una "mente in ogni cellula e gruppo di cellule, organo e

parte del corpo; ma l'energia in tale mente è negativa rispetto a quella

centrale dell'individuo.

Per conseguenza, essa cede alla potenza di quest'ultima quando sia

appropriatamente applicata ".

La potenza della mente può agire, dunque, sulle singole cellule per riportare

la guarigione. E come?

Due scienziatj americani Benjamin O. Bibb e Joseph J.

Weed hanr1O messo a punto un metodo per la cura delle malattie, che insegna a

utilizzare le proprie facoltà. Consiste in questo: Concentrare l'azione

terapeutica sul potere che ha la mente di visualizzare immagini e di

trasmettere stimoli col fine di guarire. Gli autori, nel libro " La forza

vitale della mente ", descrivono ìn dettaglio il loro metodo in cui ha una

parte notevole la Potenza del pensiero, come pure l'irradiazione di energie

benefiche che l'agente guaritore emana sulla parte malata. E sostanzialmente

ciò che abbiamo scritto.

Lo Scienziato Von Humboldt ha scritto: " E incredibile la forza che l'anima

può infondere al corpo ".

Una guaritrice eccezionale

Non è raro, oggi, imbattersi in sedicenti " pranoterapeuti " i quali più che

alla vostra salute mirano al vostro portafoglio, mentre, talora, hanno

bisogno, perfino, di cure essi stessi.

Ma vi sono pure autentici terapeuti, dotati di vere facoltà guaritrici e

senza la sete di speculare sui mali del prossimo.

Una guaritrice eccezionale a distanza sembra essere la russa Barbara Ivanova,

la quale opera tanto da sola quanto con un gruppo di 20 allievi che lei ha

preparato. In una lettera inviata al Direttore della rivista italiana "

Metapsichica " (anno XXIX, gennaio-giugno 1974, fasc. I-II) essa scrive:

" Le guarigioni a distanza--che io pratico ogni giorno-avvengono cosí: mi

chiamano al telefono, ed io, senza che si parli della malattia, mi concentro

e chiedo--sempre al telefono--che cosa stia provando il paziente, in merito

ai dolori o ad altro. Dopo mezzo minuto o tutt'al più un minuto, il paziente

dice di sentirsi bene. Lo stesso procedimento è seguito dai miei allievi

(sono già più di venti). A seguito delle mie lezioni (con spiegazioni e

dimostrazioni pratiche) hanno conseguito la facoltà di guaritori. Ossia,

prima hanno acquistato la facoltà e poi hanno appreso a sfruttarla.

" La Edgar Cayces Glad Helpers Group, tramite la signora Schreiner, mi ha

proposto un esperimento di guarigione a grande distanza: si trattava di una

giovane donna, che da alcuni anni era in ospedale a causa di un incidente

stradale, e la cui prognosi era infausta, mancandole la funzione renale.

Dagli U.S.A. mi hanno telefonato due volte e ho concentrato su di lei le

radiazioni. Tutte le notti, poi, a un'ora stabilita, la stessa inferma si

predisponeva a ricevere dette radiazioni che io le inviavo collettivamente

con i miei allievi. Dopo sei settimane di applicazioni, lei e il

marito--fuori di loro dalla gioia--mi hanno scritto addirittura sconvolti,

comunicandomi che i medici sono sconcertati e non possono credere a una cosa

cosí meravigliosa. Ora attendo un'altra lettera con i particolari e con

registrazione su nastro magnetico. Ho pregato che mi inviino i referti medici

sulla diagnosi, sullo stato attuale e tutti i dati del caso. Se il fatto

fosse reale, per la parapsicologia la prova sarà importantissima. Sono

comunque a disposizione per inviare altri particolari.

" Inoltre ho cominciato a fare esperienze pazze " nel campo della regressione

della memoria, in trance superficiale. I soggetti vedono proprie incarnazioni

e quelle di altri, luoghi lontani nel tempo e nello spazio, e cosí via. E

questo, non solo con riferimento alla vista", ma pure alle altre sensazioni,

subordinatamente alla profondità della trance. Alcuni miei allievi hanno

conseguito risultati analoghi e sembra che alcuni di essi abbiano registrato

su nastro interessanti testimonianze e previsioni sul futuro della Terra.

Talvolta è molto difficile riportare i soggetti nelle nostre dimensioni. Fra

l'altro, dicono:

là è più gradevole e interessante". Qualche altra volta, invece, gridano, si

dibattono e chiedono aiuto per tornare a noi "perché hanno visto e sentito

cose difficili da sopportare".

Dopo ricordano tutto.

" Cosí si sono ottenute guarigioni istantanee. Ma la questione non è nuova.

Soltanto, prima facevamo le esperienze con ipnosi profonda e non restavano

ricordi. Diversi autori hanno trattato l'argomento in modo interessante, però

nessun altro ha fatto ciò che noi siamo arrivati a fare. Inoltre, le

guarigioni conseguite hanno carattere di stabilità ".

Irradiazioni che guariscono

Nel libro " Le influenze negative. Segreti e terapie per neutralizzarle " lo

scrivente ha accennato ai guaritori, cioè a coloro che sono dotati di

particolari doti bioradianti con le quali possono riportare l'equilibrio

fisico nei malati.

Ma l'azione che si può fare con l'imposizione delle mani, si può fare

ugualmente con l'energia che si irradia col pensiero.

Anzi, l'azione del pensiero è più sottile e potente e s'indirizza alla parte

psichica, che è spesso la causa del male fisico.

Operando sulla causa, il male è tagliato alla radice e la guarigione è

certamente più sicura.

Anche col semplice saluto si possono proiettare energie benefiche che

guariscono. Nel saluto, l'energia che proiettiamo accompagna il pensiero e

giunge sicuràmente a evocare l'Io spirituale in noi stessi e negli altri. E

questo anche un modo di aiutare chi si trovi in certe situazioni anche di

tensione tra persone. Può giovare anche un saluto silenzioso, senza

pronunciare parole, perché le energie spirituali si trasmettono per le vie

invisibili.

Il livello spirituale è al di sopra di quello della personalità e su quello

si può operare con maggiore potenza ed efficacia, mentre, troppo spesso, a

livello della personalità si manifestano dissensi e contrasti.

Il tuo irradiamento psichico è salutare. I tuoi pensieri, quando sono

armonici, costituiscono un'irradiazione benefica per gli altri. Allora tu sei

come un piccolo sole.

Se ti trovi in perfetta salute fisica e morale, questa irradiazione è massima

perché illumina su tutti i piani: fisico, psichico e spirituale.

Quando il corpo è in buona salute, i corpi degli uomini sono in armonia tra

loro e la vita appare sotto un aspetto diverso da quando sono malati.

Allora tutto è limpido e facile, mentre quando si è preoccupati per la

propria salute, si è chiusi in sé, senza la forza e il coraggio di andare

verso gli altri, di pensare alla sofferenza altrui, né si è capaci di

sollevarne i dolori.

L'ideale, avvicinando gli altri, è quello di irradiare su tutti, senza

assorbire il negativo. Avviene allora che questo viene ad essere dissolto,

annullato naturalmente, senza il bisogno, da parte di chi irradia il bene, di

doversi poi scaricare e purificare.

La funzione ausiliaria delle medicine Yogananda non nega, in certi casi, la

funzione delle medicine e dei metodi di guarigione, ma ne indica la funzione

che è soltanto quella di risvegliare e di incanalare l'energia vitale, dalla

quale dipende tutto. Essa è il potere divino in noi, cui ci dobbiamo

afffidare.

E cosí continua: " Il mio Maestro, Swami Sri Yukteswarji, non ha mai

accennato al fatto che le medicine possano essere inutili. Egli però allenava

la coscienza di molti suoi discepoli, aiutandola a espandersi in modo tale

che quando si ammalavano fossero in grado di usare solo il potere mentale per

curarsi. Spesso egli diceva: "La saggezza è il depurativo migliore".

Ci sono persone la cui coscienza materiale è ben radicata: esse sono abituate

a identificare l'Io" col corpo fisico.

Queste persone devono essere gradatamente guidate a non dipendere dalle

medicine e da altri aiuti esterni e si deve anche insegnar loro ad affidarsi

sempre più al divino potere in loro ".

C'è, dunque, un limite nell'uso delle medicine, specialmente in un'epoca come

l'attuale in cui i prodotti chimici non sono sempre del tutto affidabili. E

continua:

" Senza andare, in alcun modo, agli estremi, dobbiamo adottare qualsiasi

metodo di cura che ci sembri adeguato in base alla nostra convinzione

personale. Le medicine e i cibi esplicano un'azione specifica sul sangue e

sui tessuti. Fintantoché uno si nutre di cibo, perché dovrebbe negare che le

medicine e le terapie fisiche hanno effetto sul corpo? Finché predomina

nell'uomo la coscienza della materia, esse sono valide, sebbene abbiano dei

limiti, dato che vengono applicate dall'esterno.

" I metodi migliori sono quelli che aiutano l'energia vitale a riprendere

dall'interno la sua azione risanante.

" La medicina può agire chimicamente sul sangue e sui tessuti; anche l'uso di

terapie elettriche può dimostrarsi utile Ma né le medicine, né l'elettricità

possono curare la malattia, esse possono solo stimolare o indurre l'energia

vitale a riaffluire in quella parte malata del corpo che essa aveva

abbandonato. L'introduzione di un elemento estraneo, si tratti di medicine,

di elettricità o di qualsiasi altro agente intermedio, non è indicata se

siamo in grado di usare direttamente l'energia vitale ".

Al Cerchio Firenze 77. un Maestro Orientale cosí si espresse:

" A te, fratello caro, che sei veramente ammalato nel corpo, raccomandiamo

egualmente di reagire, di non fare pesare sui tuoi cari la tua malattia più

di quanto già possa pesare. Non limitarti più di quanto la tua stessa

malattia oggettivamente ti limita, non temerla dandoti per vinto da essa, ma

sfidala! Se cadi nella disperazione, ti chiudi alla possibilità di ricevere

qualsiasi aiuto. Non pensare di vivere un'esperienza negativa, trai da essa

quel motivo di cambiamento per il quale si è determinata e resa necessaria.

Il tuo vero bene non è la semplice guarigione, ma la tua giusta reazione, la

trasformazione che essa deve operare in te; perciò ricorda che il vero aiuto

non è tanto quello di guarirti quanto quello di aiutarti a comprendere.

" Non sentirti abbandonato e solo, ripeti mentalmente con me questo "mantran

in forza del quale puoi meglio impiegare le doti che la natura ti ha

assegnato per la sana attività dei tuoi corpi:

" Io sono una cellula di un immenso organismo nel quale mi sento

illusoriamente distinto e separato, ma dove in realtà sono parte integrante

del Tutto. In questo immenso organismo io vivo in simbiosi con ogni essere e

sono investito da una corrente vitale che ha come fine il perpetuarsi della

vita sempre pronta a manifestarsi. In una tale esplosione di vita, la

malattia è contro il fine della natura ed è quindi un fatto che la natura

stessa combatte. Io non devo perciò sentirmi rifiutato ed abbandonarmi alla

malattia, ma reagire con tutta la mia volontà.

In tutto ciò non sono solo: la natura stessa mi aiuta con la sua

inestinguibile corrente vitale che tende a conservare la vita.

Infatti lo stato di bisogno di ogni essere è percepito dall'interno comune

organismo che vi indirizza energie riequilibratrici insite nello stesso moto

vitale.

" "Sta dunque a me aprirmi a queste energie e godeme tutta la potenza. La

forza che io devo evocare non deve giungere da un punto remoto del Cosmo, ma

da dentro me stesso, quindi è a mia portata. Se in me essa è assopita, io

voglio che si liberi ed agisca costantemente. Impartisco questo ordine alla

mia mente che, se è capace di farmi ammalare, lo è altrettanto di farmi

guarire sfruttando la forza vitale della natura. Io domino la mia mente e

l'asservo a me stesso. Conosco i suoi tranelli, le paure che mi infonde per

prevalere sulla mia volontà ed agire a suo capriccio. Io sono il suo sovrano

e l'asservo al mio volere: essa mi ubbidisce e fedele lavora per me con tutte

le sue possibilità consce ed inconsce. Anche quando la mia attività cosciente

è volta ad altro, la mia mente inconscia continua ad alimentare la mia

guarigione, attimo dopo attimo.

" "La mia mente è uno strumento prezioso, io voglio che sia la mia forza e la

mia chiarezza; perciò le impedisco di creare ombre che mi torturano e angosce

che mi annientano. E tu, malattia, non mi incuti alcun timore. Che cosa puoi

fare più che far morire il mio corpo? Niente può farmi cessare di esistere.

Morire è rinascere. La morte non esiste".

Le affermazioni decise e continue sono ripetute perché la forza di volontà,

dell'emozione o del ragionamento siano in grado di dare maggiore stimolo

all'energia vitale inattiva e sia indotta a riaffluire nei canali normali. A

questo fine sono importanti gli sforzi ripetuti e sempre più intensi.

Questi metodi sono inutili se non si stabilisce un rapporto con la

Supercoscienza che, per mezzo della Fede, della ragione e della volontà,

indirizzi l'energia vitale nei canali giusti. Ma l'efficacia di essi è

massima quando chi li pratica li usi con cosciente collaborazione con la

Supercoscienza da cui l'energia vitale è emanata.

L'esito positivo è allora garantito e si comprende l'unità tra Spirito e

materia, risolvendosi ogni disarmonia.

Il Maestro Yogananda scrive pure:

" Mentre è in corso la cura fisica, l'attenzione deve essere polarizzata non

già sulla malattia, altrimenti la fede s'indebolisce, ma sugli infiniti

poteri della mente. Per superare mentalmente paura, irascibilità, cattive

abitudini e cosí via, ci si deve concentrare sulle qualità opposte, ossia: la

coscienza del coraggio sarà l'antidoto per la paura, la pace lo sarà per

l'irascibilità, la forza per la debolezza, la salute per la malattia ".

L'attenzione, che ha la massima importanza, va mantenuta sempre viva e non si

deve mai allentare. Se si svia nella distrazione, si deve riportare subito al

punto di partenza.

La mente va disciplinata e deve obbedire: è la condizione indispensabile per

svolgere il suo compito.

Le malattie croniche

Poiché il ricambio delle cellule nel nostro organismo è continuo, la

guarigione delle cellule malate dovrebbe awenire automaticamente, venendo

sostituite da quelle nuove e sane. Se questo avvenisse regolarmente e senza

interferenze estranee, non dovrebbero esistere malattie croniche. Se non

avviene, è perché le cellule nuove vengono immediatamente attaccate dai

pensieri negativi.

Il nostro corpo è un aggregato di miliardi e miliardi di cellule, si dice 60

miliardi, che non sono sempre le stesse, ma che sono in continuo e

rapidissimo cambiamento. Ogni secondo della nostra vita 50 milioni ne muoiono

e altrettanti 50 milioni ne nascono, sostituendo quelle che vengono eliminate.

Finché questo ricambio awiene regolarmente, l'equilibrio del nostro corpo è

mantenuto e noi possiamo dirci in buona salute.

Questo prodigio della natura ci fa sentire sani e vigorosi, ma se il ricambio

non avviene regolarmente le cellule iniziano a riprodursi in forma errata e

allora siamo vittime di disturbi e di malattie.

Ogni cellula ha un campo di energia intorno a sé e da questo campo

energetico, da cui è circondata, attinge la sua vita. Quando vi è libero

corso di energia tra la cellula e il campo energetico, tutto va bene. Ma se

la comunicazione tra la cellula fisica e il campo energetico è in qualche

modo disturbato, allora sorge la disarmonia.

Il libero corso delle energie può essere disturbato e interrotto quando la

mente si inserisce tra i due, cioè la cellula e il campo energetico. Per

questo i pensieri hanno un'importanza fondamentale, per quanto riguarda la

salute del corpo. Il pensiero positivo è creatore, mentre quello negativo è

distruttivo: esso ha un effetto specifico sull'ipotalamo e su tutto il

sistema ghiandolare endocrino.

, La medicina psicosomatica è basata su questa verità scientifica. Lo stato

di salute e di malattia, la guarigione, sono associati strettamente alle

condizioni della psiche e ai pensieri che noi coltiviamo.

Il pensiero incide profondamente e in modo concreto sulla riproduzione e

sullo stato delle singole cellule e sulla loro qualità.

Quando la comunicazione tra le cellule e il campo energetico è disturbato da

pensieri negativi, le cellule si riproducono in forma errata, poiché vengono

programmate in forma sbagliata e, non svolgendo più regolarmente la loro

funzione, ne deriva allora la malattia.

Le cellule malate muoiono naturalmente e naturalmente sono sostituite da

altre, però malate anch'esse, perché alimentate dal pensiero negativo del

paziente stesso.

Allora bisogna impedire questo processo negativo che è all'origine di tutte

le malattie cosiddette croniche, che non sono croniche in sé, ma soltanto

perché è cronico il pensiero negativo del malato.

Per impedire questo processo degenerativo, il guaritore dovrà costruire col

pensiero delle cellule completamente nuove che vadano a sostituire quelle

malate. Ciò può essere fatto concentrando la mente sulla parte da guarire,

visualizzando la parte come già risanata e perfetta.

Elevando i pensieri alla potenza risanatrice del Cristo in noi, e nella

creatura malata, ci si deve convincere che Chi ha emanato la Vita infinita

può tutto e sa come riportare allo stato primo la parte che ha deviato dal

suo corso naturale.

Il pensiero costante alla malattia permette al male stesso di divenire

un'abitudine mentale e anche fisica. Si è come attaccati ad esso come ad una

compagnia, sia pure scomoda dell'esistenza.

Non ci si rende conto del danno che si arreca a se stessi.

Ci si convince quasi come non se ne potesse fare a meno. E allora il pensiero

negativo opera l'abitudine subconscia di pensare alla malattia e agisce sulle

cellule nuove che si ammalano. La tremenda forza del pensiero agisce su di

esse facendole ammalare.

Ci vuole del tempo perché, in un paziente sofferente di un male cronico, si

possano ravvivare la forza di volontà, la Fede o l'immaginazione indebolite.

Le sue cellule cerebrali, infatti, sono minutamente solcate da pensieri di

malattia. Come può essere necessario un lungo periodo di tempo perché possa

formarsi la cattiva abitudine di essere coscienti della malattia, cosí

occorrerà un po' di tempo perché possa formarsi la buona abitudine di essere

coscienti della salute.

Se affermate: " Sto bene ", ma in cuor vostro pensate che non è vero,

otterrete lo stesso effetto che se prendeste la medicina adatta e al tempo

stesso ingeriste una sostanza che ne neutralizza gli effetti. Nell'usare il

pensiero come medicina, badate a non neutralizzare, con pensieri errati,

l'effetto dei pensieri giusti. Un pensiero, per essere attivo ed efficace,

dev'essere alimentato da tale forza di volontà da saper resistere alla

reazione dei pensieri contrari.

Le affermazioni volte a guarire

E stato accertato che la fede nel successo e il desiderio ardente sono

fattori importanti per la riuscita di quello che si vuol ottenere.

Si deve desiderare intensamente e credere, senza tentennamenti, la cosa prima

ancora del suo ottenimento. Questo fattore psicologico per la riuscita della

guarigione deve essere naturalmente subordinato: 1. alla Volontà divina; 2.

se è per il vero bene.

Senza di ciò è meglio che la guarigione non awenga.

Chi opera per guarire a distanza deve avere, anzitutto, la certezza del buon

esito di quello che fa. Ma per rafforzare la fede nel successo, è necessario

affermarlo decisamente con parole ripetute più e più volte.

Nel Vangelo è detto che Gesù ringraziava in anticipo il Padre prima ancora di

compiere una guarigione, come se già l'avesse operata.

La vitalità o intensità del pensiero, cioè la sua potenza, è pure relativa

alla concentrazione ed anche alla ripetizione di cui è oggetto nella mente.

Un pensiero su cui si concentra l'attenzione intensamente ed a lungo, o che

viene ripetuto con molta frequenza, acquista una vitalità e una forza

particolari. E ciò indipendentemente dalla sua logicità, dal grado di verità

che contiene, dalla sua elevatezza, ecc... Per questo le idee fisse e le

monomanie riescono a sovvertire tutto il campo cosciente con la loro forza,

essendo fortemente vitalizzate.

Nell'accingerti a inviare un pensiero di guarigione ripeti, prima a te

stesso, tante e tante volte: " Sono certo che se è la Volontà di Dio guarirà

", ovvero: " Se la guarigione è il suo vero bene, tutto andrà per il meglio ".

Ripeti incessantemente, poi: " Io irradio l'Amore sul fratello che tra beve

godrà ottima salute " e ancora: " Io sono alleato alle Forze più potenti che

muovono la vita e tutto sarà risolto favorevolmente ".

Quando proietti pensieri di guarigione a distanza, metti tutta la tua anima.

Pensa pure a queste parole di Yogananda:

" La parola dell'uomo è lo Spirito presente nell'uomo. Le parole pronunciate

sono dei suoni originati dalle vibrazioni emesse dall'anima. Ogni parola che

voi ripetete dovrebbe essere satura di vibrazioni animiche. Le parole umane

sono prive di vita se non sono permeate di forza spirituale.

" Le parole cariche di sincerità, di convinzione e di Fede Sono come delle

bombe vibratorie altamente esplosive che, fatte esplodere, frantumano le

rocce delle difficoltà e producono il mutamento desiderato... Le parole o le

affermazioni sincere, ripetute con comprensione e con partecipazione del

sentimento e della volontà, indurranno sicuramente l'Onnipotente Energia

Vibratoria Cosmica a porgervi aiuto nelle vostre difficoltà. Dovete

rivolgervi a quel Potere con fiducia illimitata, escludendo ogni dubbio,

altrimenti la freccia della vostra attenzione sarà deviata dal suo obiettivo

".

Per la legge di risonanza le vibrazioni che noi emaniamo, con le nostre

intense e ripetute affermazioni, dovrebbero far vibrare allo stesso modo

l'anima dell'altro e muovere le forze guaritrici.

Altre affermazioni, di cui ti puoi valere, sono:

" Nel nome di Gesù tu vincerai ogni male ".

" Tu sei alleato con le potenze più grandi della vita che ossono compiere

prodigi ".

" L'armonia regna nelle tue membra ".

" Ogni parte del tuo corpo è sana ".

" Tu sei guarito ".

" Dinanzi alla potenza della tua volontà nessun male può resistere ".

" Tu hai rinnovato le tue cellule e hai rigettato quelle malate ".

" Tu sei risanato perché ogni cellula del tuo corpo è nuova ".

Naturalmente queste affermazioni possono essere fatte proprie anche dal

malato, che le pronuncerà in prima persona.

Le affermazioni vanno adattate al temperamento del paziente Yogananda scrive

ancora:

" Quando vi accingete a guarire qualcuno, scegliete un'affermazione adatta al

temperamento del paziente, a seconda che in lui predomini la fantasia,

l'emotività o il ragionamento. In tutte le affermazioni l'intensità

dell'attenzione è sempre l'elemento principale; altrettanto importanti sono

però la perseveranza e la ripetizione prolungata. Dovete intensamente e

ripetutamente alimentare le vostre affermazioni con devozione, volontà e

Fede, senza curarvi affatto dei risultati. Essi seguiranno naturalmente, come

frutto dei vostri sforzi ".

Le affermazioni producono suggestione che è la messa in moto nell'interno

dell'individuo delle meravigliose forze che vi sono latenti e che possono

produrre effetti straordinari, compresa la guarigione da mali ritenuti

incurabili Ma le affermazioni devono adattarsi all'individuo, poiché gli

uomini non sono tutti eguali. Le affermazioni possono essere proiettate e

trasmesse, tenendo conto del temperamento di ciascuno.

Per colui che trasmette, le affermazioni che fanno leva sulla volontà devono

essere accompagnate da una risoluzione ferma e decisa; quelle che fanno leva

sul sentimento vanno espresse con devozione; quelle che fanno leva sulla

ragione devono poggiare sulla logica più esatta.

Le affermazioni vigorose e decise, potenziate da una Fede nuova, agiscono

sull'energia vitale, scuotendola in maniera potente attraverso il

subcosciente nel quale s'imprimono.

Ma se la persona, che dovrà ricevere la suggestione, è di temperamento

intellettuale, è più influenzata da affermazioni che mettono in luce le

influenze che lo stato di coscienza esercita sull'organismo; deve poter

capire i motivi e le cause dell attività mentale.

' Per il tipo volitivo, ambizioso, combattivo è sulla volontà e I'impegno

attivo personale su cui bisogna far leva. Ma per l'uomo in cui predomina la

volontà può fare ben poco l'autosuggestione. Soltanto le affermazioni che

stimolino la volontà ad agire possono fare qualche cosa.

La suggestione prodotta dalle affermazioni è invece più valida per le persone

prevalentemente emotive e per quelle più ricche d'immaginazione. Per altre

possono valere altri metodi secondo altri temperamenti che non sono mai

netti, ma quasi sempre misti e con sfumature diverse.

Può avvenire anche che, dopo molti sforzi, il risultato sia apparentemente

nullo. Ciò accade quando il male è dovuto a karma.

Ma tu non puoi saperlo prima, quindi opera egualmente come se la guarigione

dipenda da te. Rimettiti alla Volontà divina e metti tutto il tuo impegno.

Farai sempre del bene con la tua azione; aiuterai il malato a comprendere il

suo male, ad accettarlo come necessaria esperienza purificatrice che lui deve

fare per la sua necessaria evoluzione.

Ma tu non sai se quel male è karma, e non sai neppure se quel karma, forse,

si può concludere proprio con la tua azione d'Amore. Per questo opera sempre

con Fede e fiducia, perché, in ogni caso, tu compi un'azione benefica per te

e per lui.

E l'Amore e la Fede operano prodigi.

La comunione tra anima e anima nell'unità della natura.

Quando ci si sente uniti all'Umanità nell'amore, tutte le menti divengono

stazioni trasmittenti su cui si può agire a volontà L'armonia è elemento base

dell'universo.

Il canale tra le cose, affinché possa stabilirsi una relazione tra di loro, è

la vibrazione. Se questa è affine, esse sono vicine anche se materialmente

lontane tra di loro.

La distanza non è fatta dallo spazio, inesistente, ma dalla non affinità

delle cose, dalla diversità di vibrazione che produce contrasto, dissonanza,

stonatura.

Quando vi è affinità, l'armonia è raggiunta e il canale di comunicazione è

aperto per il passaggio di ogni energia vitale.

Quanto più alta è la sorgente, tanto più è necessaria l'armonia da parte di

colui che vi attinge, perché è un avvicinarsi all'unificazione.

Inoltre, dal punto di origine fino alla registrazione finale, si deve

mantenere il collegamento in risonanza tra la sorgente e la modulazione di

arrivo, coincidendo senza distorsioni fra loro e senza interferenze.

L'uomo possiede la libertà di armonizzarsi con se stesso, con gli altri, con

la Vita universale. cominciamo -- col mettere ordine nella propria mente e

nel proprio cuore. A questo fine dovrebbe lavorare con tutto`l'impegno per

realizzare la più vera comunione col Tutto. Per giungere a ciò dovrebbe

mettere in atto, il più spesso possibile, il consiglio di un antico saggio:

Diménticati per gli altri.

Quelli che s'intentono senza parlare

Un tempo, nell'età dell'oro--si legge in antichi testi--, l'uomo emanava dal

corpo una radiazione autoluminosa, visibile dagli altri che ne intuivano cosí

i pensieri e i sentimenti, secondo la colorazione della radiazione stessa.

L'inganno era impossibile.

Allo stesso modo comunicano tra loro i Maestri, per mezzo di radiazioni di

luce. Cosí avverrà per l'umanità futura più evoluta.

Anche oggi, dal nostro corpo partono vibrazioni diverse secondo lo stato di

salute psico-fisica che i soli veggenti avvertono.

Vi sono esseri che s'intendono senza parlare, ma solo vibrando nella mente

ciò che devono dire. Diciamo " esseri ", perché si tratta non solo di uomini

che abbiano raggiunto un livello superiore di evoluzione, ma di entità dei

piani più alti che vivono in dimensioni all'uomo sconosciute.

L'uomo comune ha bisogno di usare la parola, perché ancora incapace di

pensare fortemente e di proiettare il proprio pensiero nella mente altrui con

la necessaria forza che riesca a imprimerlo, lanciarlo e, quindi, farsi

intendere.

La parola dà corpo al pensiero, lo rafforza nella mente di chi parla e in

quella di chi ne sente pure il suono. Per questo coloro che sono ancora

incapaci di vibrare con la necessaria efficacia sono deboli di mente, e

soltanto con la parola possono intendersi, benché neppure sempre.

Ogni uomo di forte volontà è capace di proiettare il proprio pensiero verso

altri, in modo cosciente per suggerire idee, aiutare chi soffre.

Il pensiero d'Amore è come una scia che parte da te e avvolge la persona cui

tu pensi, la protegge e l'aiuta. La sua anima l'avverte sempre, anche se la

personalità non ne ha avuto sentore.

Ma l'effetto è sicuro, perché il pensiero è una forza reale e concreta che

l'uomo comune ignora.

Gli uomini comunicano tra loro ordinariamente, attraverso i mezzi della

personalità illusoria, che non è il vero nostro essere, ma è soltanto la

maschera effimera e ingannevole che tanto differisce tra gli uni e gli altri.

Per questo si sentono separati, e di qui gli innumerevoli contrasti che

amareggiano l'esistenza.

Chi rimane sul piano della maschera, sente e vede soltantola parte grossolana

e non va oltre. Sviluppando i sensi più raffinati, quelli psichici, si è già

su di un piano più elevato.

Ma tu puoi comunicare con gli altri per altra via, la più sicura.

Gli uomini sono attratti reciprocamente per simpatia e allontanati per

antipatia. La Natura si serve anche dell'attrazione fisica. Molti destini si

realizzano per questa via. Questa è la norma e la regola sul piano umano e

non c'è nulla da recriminare se le cose avvengono in questo modo, essendo

quello della Natura, maestra di vita, il metodo saggio per quelli cui è

adatto.

Ma nel progressivo andare della vita, quando l'uomo sta per esaurire le

esperienze più grossolane, sente il bisogno di andare oltre, alla ricerca di

qualcosa di più e di meglio, di più alto, di più adatto all'esigenza nuova

che lo spinge ad ascendere.

Se tu avverti questo bisogno, hai ben altra via per comunicare con gli altri

uomini, al di là del piano della personalità Se l'uomo fosse soltanto persona

( = maschera) questo non sarebbe possibile, come naturalmente non è possibile

a coloro che credono soltanto alla personalità e alla esistenza materiale.

Ma, come sai, la persona è soltanto la superficie, la corteccia sotto cui si

celano ben altre realtà.

Dietro questo velo tu trovi l'uomo vero, l'anima, con tutti i suoi

sentimenti, e, più sotto ancora, c'è l'uomo reale, l'Io Scintilla Divina, il

nostro vero essere, radice, origine o punto di partenza di tutto il resto. In

questa parte tu sei uguale a tutti gli uomini, tanto come sei differente

nella personalità.

Per questa via tu puoi comunicare con ogni fratello che è come te e tu sei

lui: nella realtà noi siamo una cosa sola come le gocce dello stesso mare.

Un contatto di anime

Negli stati di grande tensione, la telepatia è uno dei fenomeni più

frequenti. Non c'è chi non abbia letto o sentito raccontare fatti

sorprendenti di persone che hanno visto o sentito, a centinaia di chilometri

di distanza, un morente o in pericolo di morte da parte di quelli che

l'amavano. Ernesto Bozzano ne racconta molti nei suoi libri.

Nella vita della scrittrice svedese Selma Lagerlof è narrato che essa aveva

lavorato incessantemente per terminare il romanzo La casa li Lilliecrona nel

quale figurava una scena in cui il protagonista, che era un violinista, si

era messo sotto le finestre della donna amata a suonare una musica d'amore

per lei. Finito di scrivere questo episodio, la scrittrice andò da sua

madre, in letto ammalata, ad annunziarle che il romanzo era finito.

" Quella sera--disse alla figlia--un violinista è venuto a suonare sotto la

mia finestra, forse avrai inteso anche tu. Che musica deliziosa e di alta

ispirazione! ".

Selma restò di stucco. Non aveva udito nulla. Volle informarsi presso altri

inquilini della casa: nessun musicista era stato lì a suonare.

" Noi sentiamo spesso la malattia del nostro paziente per un'azione di

telepatia " ripeteva l'illustre clinico Prof Pietro Valdoni.

Questa chiaroveggenza telepatica è una dote di pochi medici, poiché la

maggior parte è ferma alle analisi, non sempre concordanti e risolutive.

I grandi clinici, che sono diventati famosi, devono a questa dote i

risultati, talora meravigliosi che ottengono. Gli altri sono, purtroppo, dei

ragionatori, intellettuali che sono divisi proprio dalla visione

intellettuale.

Ma vi è di peggio: ve ne sono di quelli paragonabili ai carrozzieri che

guardano soltanto la carrozzeria, non il motore.

Non c'è nessuno oggi, sia pure di modesta cultura, che ignori i fatti della

telepatia o, come è spesso chiamata, della trasmissione del pensiero. E un

fenomeno perfettamente accertato scientificamente, benché per molto tempo se

ne sia negata la possibilità.

Questa facoltà, consistente nella capacità di emettere radiazioni pensiero

che influenzano la vita nostra e quella che ci circonda anche a distanza, è

una facoltà posseduta da ogni uomo, sia pure in modo diverso e in grado vario.

I fenomeni telepatici ci mostrano che la vita psichica dell'uomo è

indipendente dalla sua attività cerebrale. Le barriere dello spazio non hanno

alcun potere di dividere ciò che è unito con la mente e col pensiero.

Nella telepatia è dimostrato che il pensiero è al di fuori delle leggi dello

spazio e del tempo. Infatti, nella telepatia la ricezione è immediata; non si

tratta di velocità nello spazio, ma di contatto di anime su un piano extra

spaziale ed extra temporale. Contatto non soltanto tra creature umane, ma

anche con esseri di piani superumani.

Lo stato emotivo, che è la caratteristica del fenomeno telepatico, si

comunica per risonanza da anima ad anima, quando trova chi sia nella

condizione ricettiva di vibrazione affine all'emittente.

Allora, è l'anima che comunica all'anima direttamente, senza intermediari ciò

che deve dire, tanto che l'uomo può credere che quei pensieri siano i propri

e, quindi, non solo li accetta ma li difende.

Non sono troppo frequenti questi incontri di anime, perché gli uomini sono

molto differenti tra di loro e rari i momenti in cui, tra quegli stessi che

sono affini, vi sia identico stato d'animo.

Nella telepatia come nella chiaroveggenza, nella precognizione, ecc. non

entrano affatto i sensi fisici. Sono fenomeni detti extrasensoriali, cioè al

di fuori dei sensi fisici.

Il rapporto affettivo ed emozionale tra due persone rende possibile il

fenomeno, poiché il pensiero tra coloro che sono in sintonia tra loro fa

vibrare eguale pensiero, ma non si tratta di vibrazioni fisiche, bensí

psichiche e spirituali di risonanza su un livello elevato.

Vogliamo affermare che la telepatia è essenzialmente un contatto di anime,

presenza reale di chi trasmette con chi riceve. Riguarda le anime, non i

corpi. I sensi non vi entrano affatto; appartiene a un piano superiore che

trascende le comuni leggi della materia.

Da questo punto di vista sono vanificate tutte le teorie parapsicologiche per

guardare da un piano più alto da cui si scorge un panorama più ampio.

Si sono ipotizzate forze sconosciute. onde. elettricità, ecc., ma non si è

pensato al fenomeno dal punto di vista più elevato, al contatto tra due anime

che si trovano al di là del tempo e dello spazio, in unione d'Amore,

nell'unità della natura.

Anche oggi si continua ad usare il paragone con le onde radio, si parla di

trasmissioni e noi stessi lo abbiamo fatto. Si paragona a quello che l'uomo

conosce e ciò per farsi intendere, per dare un'idea concreta, comprensibile a

tutti. Ma in verità nella telepatia si tratta di contatto di anime, anche se

la scienza non può giungere a questo.

Immaginiamo due menti che si trovino in continuo e totale rapporto

telepatico, cosí che ogni esperienza dell'una parte influenzi direttamente le

esperienze dell'altra--scrive H.

H. Price.--Vi è ancora ragione di parlare di due menti distinte e separate,

piuttosto che di una sola? " In ogni tuo simile, uomo o donna, vedi un'anima.

Ciò che appare agli occhi non ha valore: l'incontro visivo è solo

un'illusione ed è determinante soltanto per i meno illuminati. Non ti fare

ingannare da questa: è la parte effimera.

Cerca di sentire l'anima dell'altro.

Quanto più si pensa a qualche cosa e a qualcuno, tanto più si stabilisce

subito una comunicazione con lui. Tu forse non sai che la cosa o la persona

risente il richiamo che fai ed è come se tu accendessi una luce lontana.

Ricorda una cosa fondamentale e cioè: la parte vera, quella spirituale, di

ciascuno avverte sempre le tue irradiazioni pensiero, anche se non ne

traspare nessun segno dall'esterno, perché essa non ne dà comunicazione alla

personalità. O meglio, questa non la percepisce a causa dei diaframmi che la

separano dall'Io spirituale. Soltanto nelle persone più sensibili il

diaframma è più sottile.

La parte vera cosciente di ciascuno è proprio quella che gli uomini chiamano

Inconscio e subcosciente o con altre distorte denominazioni. All'opposto,

quello che essi chiamano io cosciente è quello della personalità, proprio

quella che non sa, che recepisce soltanto le cose formali e materiali, mentre

è foderato per le radiazioni più sottili che ignora.

Quando avvicini una persona rivolgiti subito al suo Io spirituale, a quella

Presenza divina irradiante, affinché ricolmi di luce purissima la persona che

ti è dinanzi. Puoi farlo anche per una persona lontana a cui pensi. La tua

attenzione sia ferma su questa Divina Scintilla e prega che essa usi quella

Luce per la realizzazione del bene.

Visualizza anche il corpo della persona, circondato dall'aura di luce che

emana dal suo Io spirituale, più o meno irradiante a seconda delle bende di

cui è rivestito. Quest'aura è la sua protezione dagli attacchi esterni.

Cerca pure di metterti in contatto con la Guida spirituale della persona:

concentrati un istante, parlale e fa' questo con tutto il tuo Amore.

Chi impara a comunicare direttamente con l'Io spirituale dell'altro, sentirà

e si farà sentire. E lui il motore ed è fatto della stessa essenza in tutti,

perché Scintilla dello stesso Sole, sia pure rivestita in maniera diversa in

ciascuno.

Non avere fretta nel giudicare gli altri: pensa che gli elementi sui quali

sei portato a giudicare sono solamente esteriori e rifletti che quelli veri

li ignori, ti sfuggono, perché appartengono a un piano più alto di vita.

Lascia alle cose il loro andare che è mosso da una forza divina che agisce da

miliardi di epoche, prima che la tua piccola forza fosse capace di quel poco

che sa fare, e continuerà ancora periodi di tempo.

Tu ignori a che cosa tenda l'eterno andare delle cose; a te sfugge il

finalismo universale e non sai il perché di quel ritmo che tu stimi lento e

ardisci con infantile audacia di modificare.

Non pensare male degli altri. Se ritieni un'altra persona malvagia o stupida,

tu le suggerisci male ed errore: se soggetta alla suggestione della forza del

pensiero altrui, essa ne risentirà I'influenza più o meno forte. In questo

modo puoi diventare complice del male stesso che le attribuisci.

Se tu, invece, invii pensieri d'Amore e di stima a qualcuno gli vengono

suggeriti pensieri di bene e allora avrà una benefica influenza nella sua

vita e nella sua condotta. Se il cuore e la mente sono pieni d'Amore, tu

ispiri naturalmente Amore a tutte le persone con le quali vieni in contatto.

Inoltre, la stessa influenza che hai ispirata agli altri tornerà da te da

coloro ai quali l'hai ispirata.

Se vogliamo Amore dobbiamo dare Amore. Saremo amati nello stesso grado in cui

amiamo. Se siamo causa di bene, tornerà a noi soltanto bene.

I pensieri sono forze: a ciascuno tornano quelle che lui stesso emana. Questa

è legge universale, come tutte le altre leggi che la scienza studia sul piano

fisico. E, quindi, scientificamente vero che se noi amiamo, torna a noi bene

e Amore.

Che ogni tuO atomo sia Luce, per dare Luce agli altri.

Nessuna ombra. Il tuo cuore sia tutto verso tutti, senza riserve i tuoi

sentimenti d'Amore, senza eccezioni. Questa è la vera comunione, quella che i

riti adombrano soltanto nel simbolo.

Tu sei un Punto di Luce per ogni fratello.

Una trasmittente amica

L'uomo non è davvero la stazione di arrivo della Grande vita.

Prima di lui Esseri ben più evoluti hanno già percorso le vie della Terra che

ora lui sta percorrendo, incontrando le stesse difficoltà ch'egli trova oggi

per attuare la propria evoluzione.

Essi osservano il nostro cammino, le nostre vicende umane come fratelli

maggiori che hanno cura dei più piccini, mossi da quella legge d'Amore

divenuta per essi la vita stessa.

Anche noi arriveremo là dove essi sono, aiutati e guidati pure dai loro

suggerimenti, dalle ispirazioni che non mancheranno a chi sa coltivare il

contatto con loro. La preghiera è il mezzo di questo contatto; ma non la

preghiera intesa soltanto come richiesta di qualche cosa per utile personale

e spesso materiale, ma la preghiera intesa nel senso di conversazione e di

unione con chi vede i problemi dell'esistenza con altro occhio e può

consigliarci per il meglio, secondo il fine spirituale da raggiungere, per il

vero bene. E il viandante che chiede informazioni a chi conosce la strada per

averla già percorsa.

Da dove vengono le buone idee

Generalmente noi ignoriamo l'origine da cui le nostre idee e i nostri

pensieri provengono. Eppure, poche cose ci procurano tanta soddisfazione

quanto una buona idea.

Talvolta ha inciso profondamente nella nostra vita, ne abbiamo sentita

l'efficacia e i benefici in certi momenti nei quali eravamo alle prese con

problemi assillanti che abbiamo risolti come per incanto. Abbiamo continuato

a lavorare come se l'idea fosse stata soltanto nostra o abbiamo creduto

perfino al solito inconscio, questo idolo dei tempi moderni, non sapendo che

cosa è, né indagato come abbia fatto a comunicarcela.

Non abbiamo, forse, mai pensato alla provenienza delle buone idee, quelle che

hanno mandato avanti la vita e hanno fatto progredire gli uomini. Infatti,

sono state le buone idee che uomini da noi chiamati geniali, nelle scienze e

nelle arti, hanno profuso per il progresso dell'umanità. Se ne trovano esempi

in ogni campo, anche nei più modesti come in quelli delle applicazioni

tecniche, nell'artigianato e in quelli più elevati del misticismo, della

filosofia, della matematica, della musica e nelle invenzioni di ogni genere.

Dai piani più elevati della Grande Vita, l'uomo riceve influssi benefici di

pensieri, d'ispirazioni come coloro folgorati improvvisamente da idee anche

estranee al loro modo ordinario di pensare.

L'irradiazione dai piani più elevati è perenne, ma è avvertita soltanto nei

momenti di sintonia con la stazione emittente da parte di chi ha raggiunta

una certa sensibilità.

Invano la stazione trasmette se non vi è chi sia in grado di ricevere.

Per questo non sono molti quelli che sono mossi da ispirazioni elevate. E una

telepatia verticale che dobbiamo essere pronti a ricevere.

Le grandi direttive dell'azione vengono sempre da centri che guidano

l'evoluzione dell'umanità a coloro che dal grande Piano divino sono eletti a

questo fine, perché pronti e idonei a operare.

Ma vi è pure un'altra fonte da cui derivano le buone idee:

quella che dall'Io spirituale va all'io della personalità. E una telepatia

verticale, ma interiore, per la guida quotidiana della nostra esistenza,

tanto bisognosa di aiuto e d'ispirazioni. Chi sa attingere a questa fonte,

con l'unione continua con l'Io spirituale, ha ben realizzato la sua esistenza

e può camminare sicuro per le vie del mondo, con la certezza di essere ben

guidato.

L'altra fonte, da cui si possono ricevere suggerimenti ed ispirazioni, è

quella a mezzo della telepatia orizzontale, cioè i pensieri che noi captiamo

dagli altri uomini e pure dal mondo mentale che ci circonda.

E avvenuto, talvolta, che siano stati in parecchi ad avere le stesse idee e

perfino a realizzare le stesse invenzioni, pur trovandosi in luoghi diversi o

anche in tempi diversi, senza che l'uno sapesse nulla dell'altro.

La cronaca e anche la storia ce ne offrono una documentazione curiosa e

interessante.

Le idee sono per cosí dire nell'aria e chi è nella condizione ideale di farlo

le capta e le realizza, anche se alcuni si limitano soltanto alla captazione

senza realizzarle.

Accennando alle fonti da cui provengono le buone idee, non si vuole

certamente escludere che l'io della nostra personalità, l'intelligenza di

ciascuno, possa illuminare la nostra mente con idee nuove e costruttive.

Anzi, è proprio questo cui ognuno deve tendere col massimo impegno e costante

esercizio, in maniera da operare il migliore affinamento. La personalità è

strumento dell'Io spirituale e più lo strumento è perfetto e meglio l'Io

spirituale è in grado di realizzare il suo compito.

La comunione con le entita dei piani superiori

Quando l'esistenza dell'uomo è ispirata da principi elevati, prende forza da

quei piani superiori da cui riceve l'ispirazione.

Sarà allora improntata a un modo di vivere sereno. Le stesse inevitabili

meschinerie dell'esistenza quotidiana saranno vissute in maniera saggia e

distaccata, senza esserne travolti.

Da quei piani viene emanata continuamente la potente radiazione

indispensabile alla vita stessa della Terra e dei suoi abitatori. Se

cessasse, sarebbe la fine: l'equilibrio del mondo è nelle loro mani.

Le irradiazioni dei più alti Piani della Vita hanno legamento con la

Scintilla Divina che è in ogni uomo. Le loro VibraZiOni Si sentono

maggiormente quanto più noi abbiamo pensieri elevati rivolti verso l'alto,

poiché con questi pensieri noi richiamiamo ancora di più le vibrazioni

dall'alto. E cosí che ogni nostro pensiero emanato torna a noi rafforzato.

Le Entità dei piani superiori ascoltano i nostri pensieri.

Tu puoi parlare loro come ti fossero vicine.

Non sono energie atmosferiche, ma forze intelligenti che i Grandi Esseri

ritrasmettono alla Terra.

Nei riguardi delle trasmissioni pensiero delle Entità Superiori, noi siamo

come i ripetitori televisivi collocati nella posizione adatta: noi dobbiamo

ritrasmettere agli altri le onde di Luce che riceviamo. Adempiremo in tal

modo alla legge di Amore, secondo la quale si deve dare ciò che si riceve.

Salendo sempre più in alto nella vita spirituale, ci troveremo nelle

condizioni migliori per ritrasmettere a tutti, in ogni punto, ad una più

ampia cerchia, ciò che ci viene trasmesso dai Maestri.

Visualizza con intensità l'effettuarsi concreto della comunione d'Amore tra

gli Spiriti cosmici e l'umanità, affermando con fede pura:

In questo istante le illimitate legioni di Luce discendono, circondano,

attraversano la Terra e tutta l'umana tenebra scompare.

Importante è mettersi in ascolto

Per comunicare con altri è necessario non solo trasmettere, ma anche

ascoltare: è uno scambio reciproco.

Ma per ascoltare è necessario far tacere la mente. Il silenzio della mente è

la condizione per ricevere ciò che ci viene comunicato.

Ascolta e parla con l'anima. Se non metti da parte il lavoro cerebrale, nel

momento decisivo non riuscirai ad effettuare il contatto col Divino che è

sentire da spirito a Spirito.

L'aereo può decollare allorché entra in azione il meccanismo del volo, dopo

che i motori di terra hanno cessato di rullare.

L'ipertrofia della mente impedisce la ricettività più sottile che è quella

spirituale. La mente è strumento per lo studio analitico delle cose materiali

e sensibili, mentre è d'impedimento per quelle dello spirito che sono a un

livello più elevato e su un piano più sottile.

Lo stato del nostro animo è paragonabile a quello di una stazione ricevente:

se è sulla stessa lunghezza d'onda della trasmittente, la ricezione avviene

con naturale facilità. Si deve curare al massimo lo stato del nostro animo;

elevandolo alla più alta qualità possibile, è mettersi nella condizione

favorevole per ricevere meglio ciò che è bene.

La stazione con la quale si entra in sintonia è della più alta importanza: da

essa dipende la qualità di ciò che si ascolta.

Sintonizzarsi con la stazione di Luce e di Amore è attingere alla vera fonte,

ma se manca questa sintonia tutto è inutile e non potrà realizzarsi alcun

contatto.

Quando avrai fatto questo, mettiti in ascolto per udire ciò che fa bene alla

tua anima.

Per questo l'ambiente nel quale si trova il ricevente è di grande importanza.

Se è armonico, lontano da rumori, si sente sicuro da ogni urto eterogeneo

acustico o psichico che penetri l'ambiente a produrre distorsioni per

interferenze.

Per questa ragione chi lavora sul piano del pensiero, artisti, scrittori,

preferiscono i luoghi isolati o il silenzio della notte.

I disturbi giungono per le vie eteree come quelli che fanno gracchiare la

radio nei momenti che scarica il temporale.

Un ambiente moralmente evoluto favorisce la ricezione, mentre, al contrario,

quello saturo di pensieri negativi disturba e interferisce. Le musiche

sintonizzanti di Wagner, Chopin Liszt, Mussorgsky, Palestrina, Debussy

aiutano, all'opposto degli schiamazzi degli odierni primitivi, e ancora

intimamente selvaggi, che sono soltanto frastuoni e non musica. Questi hanno

il potere negativo di rompere il collegamento con i centri trasmittenti.

Tutti sanno come siano evanescenti i pensieri, pronti a sfuggire se non si

afferrano e non si fissano subito. Ma per fermarli occorrerebbe la fissazione

immediata. Ma chi può dominare la contemporaneità? Non è facile.

Tener loro dietro è una tensione nervosa che è logorio. Se vengono

interrotti, c'è allora fatica per la tensione. Per questo motivo chi scrive o

dipinge sotto l'impulso ispirativo lo fa in modo rapidissimo, vorrebbe la

fissazione immediata (vedi Michelangelo, Le Sage e mille altri), lasciando la

forma e i dettagli agli automatismi. Allora può essere utile l'affinamento

operato dalla cultura, dovendo certe conoscenze della forma essere istintive

per raggiungere questo fine. Ma non la cultura come è intesa comunemente e

meno ancora l'erudizione. Per l'ispirazione e la medianità di alto livello,

che portano la vera conoscenza, la cultura non serve e non c'entra. Anzi, se

non digerita, è bagaglio inutile e zavorra che appesantisce e impedisce la

vera conoscenza. Quel che conta è l'apertura dell'anima, che è data dalla

semplicità dello spirito.

L'incolta Giovanna d'Arco ne sapeva più dei giudici che la condannarono. Per

questo poteva dire: " .... io so leggere in un libro dove voi non sapete

leggere... ".

L'ispirato è un sensitivo spesso molto evolutivo. La più vera sapienza è

frutto di evoluzione, non di cultura.

Noi siamo parti dell'unica vita

Gandhi ha scritto: " Voi ed io siamo una cosa sola. Io non posso farvi del

male senza ferire me stesso *>.

" Tutto è uno ", secondo l'antico assioma ermetico. Nell'unità della natura,

il tutto è un corpo solo.

Il pensiero non deve percorrere o superare distanze, né deve impiegare alcun

tempo per raggiungere persone o luoghi, perché la sua essenza è al di là del

tempo e dello spazio che ha trasceso.

Quando il pensiero è attivato, è nell'attimo stesso là dove agisce.

Il tempo e lo spazio esistono per l'uomo il quale non ha realizzato il

concetto dell'unità della natura, cioè che tutto quanto esiste, benché

apparentemente separato l'uno dall'altro, in realtà è una cosa sola. Tutto è

un corpo, anche se fatto di molte membra. Tutto è uno e tutto vive. L'unità

della natura è verità fondamentale, insegnata dall'antica iniziazione.

Per chi ha realizzato questa verità, sono chiariti tanti fenomeni, per gli

altri inesplicabili.

Lo spirito non conosce creature vicine, né creature lontane, né passate o che

saranno, né altrui, né estranee, ma comprende i valori eterni, nell'Unità

della fratellanza dell'umanità di sempre.

La comunione fra anima e anima è la vera espressione dell'Amore. Tu puoi

realizzarla nonostante gli ostacoli materiali dello spazio e del tempo che

sono impotenti ad impedirla, perchè fatta di spirito che non ha limiti nè

confini.

L'anima universale, nella quale siamo immersi, ci fa partecipi del sentire di

ogni altro e in questa unione ciascuno può conservare la propria diversità,

purché in armonia con ogni essere poiché ognuno è parte dell'unica Vita. Il

nostro prossimo siamo noi stessi. Noi siamo una sola cosa con gli altri e con

tutte le cose. Le divisioni sono soltanto apparenti per la diversità delle

forme.

Come le acque di un oceano, noi ci muoviamo col pensiero e con l'agire nello

stesso ambito di ogni altro; ciascuno essendo parte della stessa unità, noi

viviamo la vita di tutti, anche se in apparenza vi è tra noi separazione.

L'incontro di anime, anziché di personalità, è la cosa più bella che possa

avvenire. E la nota di sintonia che vibra unisona, potenziata e gioiosa. Si

raggiunge allora il più alto livello di armonia, all'opposto degli incontri

di personalità nei quali si manifestano tutte le differenze e gl'inevitabili

contrasti.

L'antica sapienza conosceva che tutto ciò che esiste costituisce una sola

unità, pur nelle sue apparenti e molteplici diversità. Nella realtà tutto è

uno, un corpo solo, legato nelle diverse componenti da una forza misteriosa,

cosicché ogni variazione di una parte va a cambiare pure lo stato delle altre.

In questo processo di modifica, il pensiero, anche se invisibile ha influenza

primaria, anzi ne è l'agente primo. La sua potenza e la sua forza, riflessa

poi nelle azioni, è ben nota a coloro che hanno posto il loro studio alle

cause della vita. Tutto deriva da esse. L'impiego malvagio della forza

pensiero può produrre danni incalcolabili.

Cosí, non vi è sciagura di grave portata, singola o collettiva, che non sia

stata preceduta da una disarmonia. Non c'è malattia che non sia causata da

qualche eccesso o carenza, originate sempre da un pensiero errato. La

malattia o la sciagura tendono a ristabilire quell'equilibrio, rotto dal

pensiero distorto. La forza di pressione dei pensieri è capace di produrre

guerre, rivoluzioni, terremoti e cataclismi sul piano fisico L'uomo non è

separato dalle cose: il pensiero agisce sulle cose come corpo contro corpo.

Tutta l'azione dei malefici è basata sul tremendo potere del pensiero.

I fenomeni telepatici, ormai scientificamente accertati, dimostrano come le

menti umane sono in relazione fra loro sul piano mentale allo stesso modo che

sul piano fisico.

Se gli uomini conoscessero questo, sarebbero certamente più accorti nell'uso

della loro mente. I danni che si possono arrecare col cattivo uso della mente

sono incalcolabili.

Ma non ci si deve occupare soltanto del riflesso negativo dell'uso del potere

mentale, non si deve dimenticare il grande bene che possiamo fare con l'uso

positivo della nostra mente, aiutando gli altri con i nostri pensieri che

giungono a chi ne ha bisogno come un vero ristoro nei momenti grigi

dell'esistenza, a persone che siano sul punto di compiere atti inconsueti.

L'unità nell'Amore

L'Amore è lo stato di più alta sintonia. Quando c'è l'Amore, cessa il

molteplice e si realizza l'ideale della vita che è l'unità, per cui la gioia

e l'Amore toccano ogni parte della stessa anima, pur nelle più diverse

manifestazioni.

L'Amore è espressione della religione più evolutiva, perché non è soltanto

manifestazione cosmica: esso compie il prodigio di collegare tutto ciò che

appare diviso e stabilisce il contatto con ogni essere di ogni livello, per

ogni dove, senza alcun limite.

Dio è Amore, perché pervade e unisce il tutto. Verso l'Amore tende tutta la

vita, perché dove non c'è Amore vi è paralisi, membra dove non circola la

linfa vitale, quindi destinate a perire.

Il fluire scambievole di pensieri di bene è la vera comunione dei santi, che

unisce tutti nell'Amore.

Salire coscientemente su questo piano di Luce, dove l'Io spirituale agisce, è

il massimo raggiungimento nell'esistenza umana.

E questa l'aura nella quale si vive in una perfetta armonia.

Gli uomini sono fra loro in contatto ininterrotto con il loro Io spirituale,

poiché essi sono una cosa sola. Ma la personalità l'ignora, perché l'Io

spirituale è separato da essa da un diaframma e non è in grado di comunicare.

Soltanto in casi eccezionali l'Io spirituale comunica dell'io della

personalità quello che sa, che vede, che sente. Si hanno allora i cosiddetti

fenomeni paranormali, di veggenza, di chiaroudienza, di premonizione e simili.

Gli uomini si affannano a studiare questi casi, ma non li comprenderanno

appieno finché li guardano dal punto di vista materialisticO. Se prendessero

in considerazione il fatto dell'unità della natura e della vita, soltanto

apparentemente divise in tanti frammenti, e che in certi casi cade la

divisione apparente, allora potrebbero capire quello che avviene.

Ciò che opera il prodigio di far cadere ogni divisione è l'Amore. L'Io

spirituale di ogni uomo è unito nell'Amore con l'Io spirituale di tutti gli

altri uomini.

Salendo coscientemente nel piano dell'Amore, l'uomo realizza quell unità di

cui normalmente non si rende conto. Su quel piano è in contatto non solo con

gli altri, ma con tutto ciò che vive.

Francesco, che parlava ai pesci e agli uccelli e colloquiava con frate lupo,

aveva raggiunto quel piano altissimo in cui tutto è uno. Cosí con frate sole,

sorella luna, sorella acqua, ecc.

sentiva l'unità della Natura e della Vita.

Egli sentiva i pensieri degli altri, i sentimenti e ogni altra vibrazione. Un

giorno--è narrato ne I fioretti--in compagnia di frate Masseo erano stati a

predicare a Siena, ospitati dal vescovo per la notte. " La mattina seguente

frate Francesco si levò col suo compagno e partì senza niente dire al

vescovo. Di che frate Masseo andava forte mormorando per la via fra se

medesimo, dicendo: "Che è quello che ha fatto questo buon uomo?... al vescovo

che tanto l'ha onorato non ha detto solo una buona parola, né pure ha

ringraziatolo?". E gli pareva che si fosse comportato male, ma poi ritornato

in sé si pentí della sua mormorazione pensando al bene che Francesco aveva

fatto in Siena ".

Frate Francesco aveva sentito tutto, dentro di sé, quello che frate Masseo

era andato rimuginando durante il cammino.

Frate Masseo non sapeva ancora niente della telepatia, naturalmente, e

riteneva che Frate Francesco non sentisse quello che lui pensava. Ma dovette

rimanere sbalordito quando Frate Francesco gli disse avvicinandosi a lui: " A

quelle cose che ora pensi sono utili e buone perché ispirate da Dio, ma la

prima mormorazione che facevi era superba e vana e messa dal demonio

nell'anima tua ".

Frate Masseo, accorgendosi che Francesco conosceva i segreti pensieri

dell'anima sua, ebbe maggior riverenza per lui e probabilmente si astenne in

seguito dal pensar male, per non farsi cogliere in flagrante.

L'armonia col tutto

Non vi è realizzazione più bella di questa comunione universale alla quale

tutti dovremo pervenire attraverso il travaglio dell'evoluzione: è il sommo

della scala, dopo aver saliti uno ad uno i tanti gradini dell'esperienza

umana.

L'uomo giungerà a comunicare con gli altri mediante le vibrazioni dei suoi

corpi più sottili senza l'uso della parola, come fanno i Maestri e gli Esseri

più elevati.

Ogni pensiero si manifesta mediante il colore che gli dà il sentimento e ciò

avviene naturalmente come per la respirazione.

In tal modo il pensiero non può neppure essere travisato, come avviene quando

è espresso con le parole. Il pensiero, allora, prende forma, cosí si potrà

ravvisare anche concretamente.

Ciò avviene anche ora, ma l'uomo non lo può vedere né toccare.

Da ciò si comprende la necessità dell'auto-controllo, che limiterà la

disastrosa confusione creata dai discordanti sentimenti umani.

Noi siamo in diretta comunicazione con la parte divina ditutti gli uomini,

anche se questo è generalmente ignorato.

Per questo siamo in grado di conoscere ciò che si passa nelle altre menti e

pure nel loro interno.

Ciò che è in armonia tende a unificarsi con ciò che è nella stessa armonia.

Ne segue che, nella misura in cui il nostro pensiero si libera dagli

attaccamenti alle cose della Terra, entra in armonia più stretta con quella

dell'Infinito, e si stabilisce un legame più intimo.

Ma soltanto chi ama potrà toccare questo traguardo.

Chi odia non potrà stabilire giuste relazioni con la Legge e col Tutto,

perché l'armonia scaturisce soltanto dalla sorgente dell'Amore.

Un centro d'irradiazione del bene.

I messaggi dell'amore dovrebbero essere portati dal solo pensiero che si dice

traversi gli spazi diecimila volte più celere di quello dei raggi del sole

che fugano le ombre della Terra.

Senza dubbio è per questo che gli antichi apprestarono le ali all'Amore e

aggiogarono al suo carro le nobili colombe.

SHAKESPEARE, Giulietta e Romeo, II, 5

Come il sole s'illumina della luce e del calore che irradia da se stesso e

non di elementi estranei, cosí tu sei, vivi e ti illumini dei pensieri che

coltivi e delle azioni che compi.

Tu sei quello che emana da te. Se emani il Bene, tu sei un Centro

d'irradiazione di Bene. Sarai illuminato dal Bene stesso che tu emani.

Poiché sei un Centro d'irradiazione, tu sei un punto di Luce che nessuna

forza contraria potrà toccare. Sarai al di fuori e al di sopra del raggio di

azione dell'umana negatività.

Tu sei una stazione trasmittente invisibile, di cui sei gestore e

proprietario unico. Essa è di una potenza che supera le altre trasmittenti

comuni, perché può arrivare ovunque, senza limiti.

La fascia di trasmissione comprende tutte le gamme esistenti, le supera, va

oltre e non ha interferenze. Non è soggetta alle leggi umane, poiché il Bene

è legge a se stesso.

Non guardare al risultato immediato e constatabile: importante è emettere.

Può darsi che non te ne accorga neppure subito, ma è certo che sarai

ascoltato e avrai compiuta la più importante opera dell'esistenza umana: il

Bene.

Sii stazione trasmittente che irradia onde benefiche, punto di appoggio di

Entità di Luce. Dal fondo del cuore proietta pensieri e sentimenti e porta

una carica d'Amore su tutti gli esseri e sulle cose.

Quando ti poni nello stato d'irradiazione, ti trovi nella condizione ideale.

Mantenersi nella disposizione permanente in quello stato, visualizzare se

stesso entro un globo da cui partono raggi di Luce d'Amore e potenziare dal

piano della coscienza quest'azione benefica.

Tu puoi irradiare ovunque, senza limitazioni di spazio e di tempo, perché sei

Scintilla Divina.

Irradiare, letteralmente, è proiettare raggi che danno luce e calore agli

uomini e a tutto ciò che vive Chi è cosciente della Presenza divina in sé,

emana vibrazioni della capacità potenziale simile a quella che muove gli

universi infiniti.

Irradiare richiama l'immagine del sole. Con i suoi raggi espande luce,

diffonde calore, energie e vita ovunque. Ogni cosa toccata dalla luce solare

è vitalizzata, poiché annulla i germi patogeni.

Irradiare luce di bene e di Amore è immedesimarsi con il Logos solare e, al

pari di lui, diffondere vita a tutte le cose.

Il primo a beneficiare dell'irradiazione è chi la emana.

Vedi l'umanita come un solo uomo al quale inviare aiuto

Il Maestro O. M. Aivanhov suggerisce un metodo per aiutare tutta l'umanità.

Ecco quello che scrive:

" Si crede sia impossibile agire sull'umanità per migliorarla per aiutarla;

si pensa "Sono cosí numerosi, è impossibile!".

" Certo, e impossibile, è gigantesco. Ma se si conoscono certi metodi, ciò

diventa possibile.

" Cercate, per esempio, d'immaginare che l'umanità sia condensata in un solo

essere; proprio, immaginate il mondo intero come un essere solo che è lí,

vicino a voi, e voi gli tenete la mano, trasmettendogli molta luce, molto

Amore ".

Victor Hugo aveva scritto ne " I Miserabili ": " Ridurre l'universo a una

sola creatura fino a Dio: ecco che cosa è l'Amore ".

Quando trasmetti il tuo pensiero d'aiuto, affinché il lancio sia veramente

efficace, devi indirizzarlo non soltanto a un solo essere, ma comprendere

tutti, nominare spiritualmente tutti gli esseri in una sola vibrazione di

pace, di amore, di armonia.

Per rafforzare questa vibrazione mentale, puoi usare anche la parola, la voce.

A questo fine visualizza la Terra come l'hanno vista gli astronauti dallo

spazio celeste, mentre andavano verso la luna:

un globo che diveniva sempre più piccolo, man mano che essi se ne

allontanavano.

Allora, con intensa concentrazione, proiettando la tua carica interiore: " Io

irradio pensieri d'Amore e di bene su tutti i fratelli della Terra, perché

vivano secondo le leggi divine ".

Puoi farlo al mattino, quando ti alzi, e in qualunque ora del giornO.

Se vuoi che la tua azione sia maggiormente efficace, convergi il tuo pensiero

su un solo punto, come consiglia il Maestro Aivanhov, senza disperdere la tua

attenzione.

Irradiare è sviluppare la più grande forza di difesa e di protezione Fin dal

mattino, quando inizi la tua giornata, rivolgi un pensiero a tutti i fratelli

umani che, come te, si trovano a fare la stessa esperienza terrena. Invia a

tutti un pensiero di pace e invoca per tutti pace e bene.

Le lotte che funestano l'umanità sono il frutto della disarmonia personale di

ogni uomo, disastrosa creazione che travolge tutto. Non sono mai causate da

motivi plausibili, ma provocate da egoismi e da pretesti di prepotenza.

Detesta divisioni, contese e conflitti. Proponiti di evitare competizioni e

litigi, ma, al contrario, cerca di sentirti uno con tutte le cose, non

separato dagli altri che nell'apparenza. Se ami tutti e tutto, ti troverai

nella condizione ideale per non essere attirato da nessuna influenza malefica.

Chi desidera progredire sul sentiero intrapreso, non dovrebbe mai prendere

sonno prima di aver proiettato il proprio Amore su ogni individuo che senta

di aver danneggiato e, in particolare, su quelli con i quali ha stabilito un

contatto durante il giorno. E la migliore chiusura della giornata, iniziata,

già, con la proiezione d'Amore al mattino.

Questa irradiazione non può venire fermata; penetrerà direttamente nella

coscienza altrui col suo potere e le sue qualità e tornerà a giovare a chi

l'ha emanata.

Chi ama, emana onde benefiche che disperdono le ombre e purificano ogni

ambiente. L'Amore è antidoto delle vibrazioni negative e annulla le barriere

dell'odio.

Se sarai capace di sprigionare vibrazioni d'Amore universale per tutti i

fratelli umani, per le cose piccole e grandi del creato, avrai costruito

intorno a te la più grande difesa.

Nessun male potrà colpirti con proiezioni malefiche, perché la fiamma che

divampa da te sarà più potente di qualunque corazza; ogni dardo sarà bruciato

e dissolto prima di toccarti, senza possibilità di offenderti.

L'esercizio di irradiare sugli altri pensieri di luce, di benedire tutto e

tutti, diverrà abitudine. Oltre al beneficio di coloro che lo ricevono,

contribuirà a portarti e a mantenerti in uno stato d'attimo che sarà la

condizione ideale della tua esistenza. Vivrai in un alone di luce spirituale

di coloro che passano sulla Terra seminando il bene.

Tu, a questo soltanto devi guardare. In ogni uomo e in ogni cosa guarda solo

alla parte di luce, mai al negativo che è oscuro. Concentrati su quella parte

e vivrai sereno Sarai un centro d'irradiazione di bene per te e per tutti i

fratelli umani.

Quando pussi per le vie della tua citta....

benedici in silenzio tutto ciò che vedi, i luoghi, le case, le attività degli

uomini tutti, quelli che incontri, che avvicini, con CUI parli, che ti

guardano, che ti ignorano.

Proietta verso tutti il tuo saluto e il tuo augurio di bene Sta sicuro che

saranno raggiunti dalla scia luminosa dei tuoi pensieri.

Irradia pensieri di bene. Anche l'augurio è una speranza che vogliamo

irradiare in altri. Benedici i loro sentimenti, le loro ansie, i progetti.

Che tutti siano rivolti al bene. Sii te stesso, un centro d'irradiazione di

luce e d'Amore, entro una fascia protettiva.

Se non ne vedi l'effetto immediato non importa, ma è certo che l'effetto di

bene è sicuro: tutto viene a chi`sa aspettare.

I più sensibili potranno perfino awertire la tua emanazione.

Quando altri ti guarda torvo e ostile e pare voglia nuocere, invia un

pensiero e un augurio.

Se finora sono stati gli altri a influenzare te, se c'è chi ne ha

approfittato per danneggiarti e ne ha abusato, cercando di volgere questo a

suo profitto, ora sei tu che devi poter esercitare la tua influenza sugli

altri. Ma nel bene.

1- Ora che hai compreso che devi elevarti, non rimanendo sul piano

dell'avversario per sfuggire alle sue frecce;

2- che devi fortificare te stesso per non soccombere; 3. che nella fortezza

dell'Amore puoi rifugiarti, sicuro che nessuno potrà mai raggiungerti e

dentro alla quale sei invulnerabile; ora devi agire attivamente per irradiare

la luce su tutti e su tutto. Senza alcun fine di vantaggio personale.

Ora che hai compreso che nessuno ti potrà fare del male, se questo non è

scritto nel tuo karma, cioè fra i tuoi debiti da saldare, devi vivere sereno

senza alcun timore.

Tu devi farlo perché hai compreso che tu e gli altri siete una cosa sola,

anche se apparentemente diversi e divisi e perfino in posizioni opposte.

Avrai, cosí, realizzata la più grande difesa, non solo, ma sarai divenuto un

potente centro irradiatore per tutti gli altri.

La benedizione è il metodo impiegato in tutti i tempi per facilitare l'unione

e dissolvere alla radice pensieri e sentimenti di opposizione verso altri. E

il mezzo più valido e potente per questo fine, a patto di associare lo

spirito alle parole che si dicono. Pensieri, sentimenti e parole di

benedizione scaturiscono dallo spirito come acqua dalla sua sorgente.

Benedici tutti e sempre, ogni cosa visibile e invisibile, il buono e il

cattivo, il bello e il brutto. Ciò che è male e brutto non ne ha più bisogno.

Per questo benedicili, per dissipare l'ombra e le tenebre. Se là giunge il

sole, la luce dissiperà l'ombra e il calore dissolverà il gelo. Benedici il

bene e l'accrescerai, benedici il male e lo annullerai. Benedici il tuo

lavoro e tutto il lavoro degli uomini.

Gli effetti della benedizione sono prodigiosi sul piano materiale e

spirituale. Se espressa con le parole, per rafforzare il pensiero e il

sentimento, e se proiettata con forza, acquista il più grande potere.

Quando vedi qualcuno sorridere e mostrarsi felice, inviagli una benedizione.

Poi, parti da lui e a ventaglio, a raggiera, manda pari benedizioni ai vicini

e, poi, a quelli che sono lontani, comprendendo tutti gli esseri della Terra,

felici e sofferenti, perché siano illuminati e comprendano lo scopo

dell'esistenza terrena.

Ma se incontri un derelitto, un malato, un sofferente nel corpo o nel morale,

sia maggiore la carica d'Amore e di benedizione che tu emani. Invoca su di

lui le più potenti Entità di luce che aiutino il fratello nell'opera di

purificazione che ha intrapresa coraggiosamente, per salire verso piani più

elevati.

Puoi dire:

Io irradio il bene e l'Amore nel mondo su tutti i fratelli sulle cose su

tutti i problemi perché si risolvano in Amore.

Gesù, aiuta questa mia irradiazione, potenziala col tuo Amore, accresci in me

l'Amore, per tutto ciò che vive.

Entra nel sole e troverai la vita

Mentre viviamo la nostra esistenza terrena, non possiamo conoscere la Realtà

assoluta, dovendo fare le nostre esperienze nel dualismo e nel mondo delle

cose relative. Per aiutarci a comprendere qualche cosa di più alto, abbiamo

bisogno di rappresentarlo con simboli. E ci serviamo dei simboli per averne

qualche idea che le si avvicini.

Fin dai tempi più remoti, il sole, datore di vita, di luce e di calore, è

stato per gli antichi iniziati il simbolo della Divinità da cui l'uomo tutto

riceve.

Il sole irradia la Terra che vive per questa prodigiosa irradiazione. Senza

il sole non vi sarebbe la vita.

Oggi l'irradiante luce di Cristo trova nel sole il simbolo più appropriato.

Il Cristo ha detto: " Senza di me non potete far nulla ".

(Giov. 15,5).

Il Principio Cristico che è in ogni uomo, Scintilla della Divinità, è la sola

salvezza che conduce l'uomo alla sua mèta e soltanto in Lui troveremo la vera

vita, oltre l'illusione delle cose apparenti.

Piace la bella immagine del sole che dà vita, illumina e irradia con i suoi

raggi vitali.

Ma si può parlare d'irradiazione anche quando riguarda la mente dell'uomo?

Si è detto, e ripetuto, che il pensiero è l'unica forma di energia conosciuta

che non provenga dalla materia e non dipenda dalle leggi della fisica, ma ha

leggi proprie.

Si può, quindi, parlare soltanto di energia spirituale che può essere

irradiata, ma indipendente dal piano fisico che essa trascende, poiché

appartiene a una dimensione di una realtà diversa.

L'irradiazione del pensiero, pur richiamando l'idea fisica che è propria del

sole, non ha nulla in comune con le cose irradianti materiali. Queste, sul

piano fisico, sono solo l'immagine di una superiore realtà che la scienza non

sa spiegare.

Irradiazione sí, ma di carattere spirituale.

Mentre noi pensiamo, quando leggiamo le pagine di un libro, noi possiamo

anche credere che dalla nostra mente partano i pensieri come irradiati allo

stesso modo dei raggi del sole o delle onde della radio. Ma questo è soltanto

un'immagine.

Per farsi intendere, dobbiamo usare il linguaggio umano,nato per le cose del

mondo fisico, usando le parole del piano stesso. Ma si tratta di modi di dire

che vengono in soccorso all'insufficienza delle parole adatte. Si deve quindi

parlare figurativamente.

Ogni paragone del pensiero fatto con i fenomeni del piano materiale può

essere soltanto simbolico e indicativo, ma non rispondente a una realtà di

cui non fa parte.

Il sole è il simbolo del Cristo, nel nome del quale noi operiamo quando

irradiamo il Bene.

La ruota di fuoco vivente

Nel libro " Discepolato della Nuova Era ", vol. di Alice Bailey è scritto:

" Visualizzate dinanzi a una ruota di fuoco con sette raggi ".

Mediante un atto di meditazione creativa, visualizzate voi stesso al centro,

nel perno della ruota; pensate di essere tale perno.

"Da quella posizione centrale proiettate sette correnti di vivente amore che

si irradino nel mondo"...

" Quando lo fate, voi compite un atto di servizio, e nello stesso tempo,

siete pienamente protetto ".

" Questo esercizio può divenire immediatamente efficace.

Esso genera forza protettiva, ed allo stesso tempo fa di voi un centro di

vita e di amore ".

Tu puoi irradiare nell'universo

Vivekananda ha scritto:

" La natura può mandare una grande massa di elettricità senza fili. Perché

non potremo noi fare lo stesso? Noi possiamo inviare elettricità mentale ".

" Quello che chiamiamo mente è molto simile davvero all'elettricità ".

" E cosa chiara che questo nervo fluidico ha qualche dose d'elettricità,

perché è polarizzato e risponde a tutte le direzioni elettriche ".

" Noi possiamo inviare la nostra elettricità soltanto per mezzo di questi

nervi conduttori. Perché non possiamo mandare l'elettricità mentale senza

questo sussidio ".

" Lo Yogi dice che questo è possibile ed effettivamente praticabile; e quando

voi riuscirete a far ciò, potrete lavorare sopra tutto l'universo ".

Voi potrete operare senza alcun corpo, in qualunque luogo, senza l'aiuto di

alcun sistema nervoso.

" Quando l'anima funziona per mezzo di questi canali, noi diciamo che un uomo

è vivente, e quando questi canali mancano, sono morti e non agiscono, noi

diciamo che quell'uomo è morto ".

" Ma quando un uomo è arrivato al grado di poter agire sia con questi mezzi

conduttori come senza, allora nascita e morte non hanno più alcun significato

o importanza per lui ".

Il noto psichiatra Roberto Assagioli, il geniale autore della Psicosintesi,

nella rivista Verso la luce (febbraio 1969) ha scritto:

" Chi abbia imparato ad irradiare telepaticamente ha un campo immenso di

servizio aperto dinanzi a sé e un modo quasi illimitato di impiegare le

energie, dal semplice inviare buoni pensieri ad una data persona, al farlo

per un gruppo, poi per tutti coloro che soffrono ed infine verso tutto ciò

che vive. Questo, quando sia fatto bene, costituisce la più alta forma di

sublimazione e trasmutazione delle energie emotive, il modo più puro e

spirituale di uscire da sé ed unirsi agli altri, in una offerta reale ed

attuata di sé. Riuscire a trasformare le energie emotive in irradiazione di

Amore Spirituale è vera Magia. E azione esoterica, è reale uso di altri

Centri, è il trasferire coscientemente l'energia emotiva del plesso solare al

centro del cuore, il Centro dell'Amore spirituale, impersonale, unitario,

quali lo hanno sentito irradiare Cristo, Buddka, S. Francesco ed altri".

Il tuo pensiero di aiuto non si limiti a uno solo, ma si estenda e si espanda

a tutti gli esseri e a tutti i bisognosi di aiuto della Terra. Il tuo

pensiero d'Amore giunge e quindi aderisce a queste creature e su queste cose

come un movimento che difende, che protegge, che illumina.

Tutti i giorni, un atto di luce e d'Amore trasmesso al mondo è un messaggio,

è un appello, è una vibrazione che avvolge la Terra.

Se fosse grande il numero degli uomini a emanare questa vibrazione o fosse

più potente la vibrazione dei pochi, tutte le forze contrarie ne sarebbero

trasformate.

La telepatia, questa facoltà che permette la comunicazione mentale a

qualunque distanza tra persone sintonizzate tra di loro, è una forma di

ricezione immediata, un contatto non solo tra uomini, ma anche con creature

astrali.

Intorno a noi vi sono invisibili presenze di un mondo ben più numeroso del

nostro terreno. Esse trasmettono telepaticamente a noi ciò che è loro

consentito di scambio con gli esseri terreni, per un reciproco bene tra

coloro che vivono in un comune ideale di evoluzione.

Le irradiazioni fatte da un gruppo di persone in sintonia fra loro sono di

un'efficacia incalcolabile. Esse sono non soltanto la somma delle energie dei

partecipanti, ma energie potenziate.

Gesù è con loro, secondo la promessa: "Dove sono due o più persone riunite

nel mio nome, io sono in mezzo a loro ".

Allora, uniti con Lui, si sarà capaci di realizzare le cose da altri ritenute

impossibili.

Se gli uomini potessero vedersi con altra vista, quando emanano irradiazioni

di bene, sarebbero visibili come sorgenti di luce, vibrazioni radianti che

producono effetti reali e concreti.

Tu devi essere nella luce per dare luce agli altri

Chi ha compreso lo scopo e il significato della vita, può e deve diventare un

Centro d'irradiazione di bene e d'Amore che influenzi persone singole e altri

Centri, tessendo una rete di Luce spirituale che influenzi beneficamente

tutti.

Ciascuno può agire maggiormente in una sfera d'irradiazione particolare,

nell'area propria di responsabilità dove vive e agisce senza trascurare gli

altri fratelli della Terra.

Noi irradiamo quello che siamo come ogni strumento musicale emette il suono

che gli è proprio. Noi possiamo irradiare Amore, Armonia, Serenità

diffondendo pace dove è discordia se nel nostro interno vi sono eguali

sentimenti.

Ogni anima è sensibile alle radiazioni del pensiero umano quando vi è pari

vibrazione.

Tu puoi irradiare pensieri di bene a tutti quelli che, essendo in sintonia

con te, ne abbiano bisogno.

Che partano da te, sempre, sentimenti di amicizia, di bontà per raggiungere

fraternità e benevolenza.

Irradiando pensieri positivi e di luce, tu disponi il tuo animo ad azioni che

si traducono nella pratica di opere che arrecano vantaggi a coloro che ne

sono oggetto. Ma sarai tu stesso a trovarne per primo i migliori benefici.

Di' a te stesso: " Io sono un centro solare che diffonde ovunque l'abbondanza

del bene. Come il sole irradia la sua luce senza estinguersi mai, cosí io

irradio pensieri d'Amore su tutti e su tutto ".

Ogni essere umano è circondato da un campo elettromagnetico: sono

irradiazioni dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti. Cosí, da lui partono

impulsi che attraversano il corpo umano e s'irradiano intorno a lui. Questo

campo magnetico chiamato " aura ", può essere visto, misurato e registrato da

chi ne ha la capacità. La frequenza dell'aura e il riflesso esatto sono

manifestazioni delle qualità spirituali, tra le quali prima e fondamentale è

l'Amore.

La radiazione è l'emissione da parte di un corpo di raggi, moti ondulatori o

partiCelle, come onde elettromagnetiche.

Ogni corpo emette radiazioni, anche quelli che noi riteniamo inerti e morti.

L'uomo non è soltanto corpo è, soprattutto, anima e spirito. Le sue

radiazioni o vibrazioni sono specialmente proiezioni del pensiero e del

sentimento, arrivano ad altri corpi provocando reazioni diverse.

Ciò che l'uomo emana, consapevolmente o no, sono vere e proprie forze ed

energie con le quali può influire su altre persone e nell'ambiente, recando

benefici o effetti negativi che possono essere riscontrati.

Le radiazioni che l'uomo emette o riceve dall'ambiente circostante o da altre

persone, hanno importanza fondamentale per il suo ciclo vitale, poiché gli

effetti influiranno in maniera decisiva non soltanto sulle sue funzioni

biologiche, ma sulla psiche. La salute fisica e morale può dipendere dai

molteplici influssi ch'egli emette o riceve dalle persone e dalle cose.

Se tu pensi a qualcuno lontano è come se tu premessi un pulsante che fa

accendere una luce: quella persona avverte il tuo pensiero sia pure

inconsciamente, forse in quel momento essa sta pensando a te.

Il pensiero si irradia naturalmente dall'uomo che pensa, inconsciamente, ma

se fatto coscientemente l'effetto è maggiore Emettere delle forme-pensiero di

alto potere intellettuale e spirituale, è lanciare ciò che può essere

afferrato dagli uomini più capaci, da essi captato e ritrasmesso agli altri.

Infatti la caratteristica del pensiero è non solo quella di espandersi in

ogni direzione, fino al limite segnato dalla forza di emissione, ma anche di

riacquistare potenza da coloro che lo captano, e a loro volta lo

ritrasmettono.

Essi fanno da ponte, da ritrasmettitori e possono rafforzare e potenziare la

proiezione originale.

Anche tu sii un piccolo sole

Tu sei Scintilla Divina partita dal Sole centrale da cui proviene tutto ciò

che esiste, tu sei raggio del Sole infinito che dà vita a tutte le cose.

Anche noi diveniamo dei piccoli soli per il mondo che c circonda.

Ma il raggio di emanazione non è eguale in tutti. Ve n'è d quelli, in alcuni,

tanto brevi che arrivano soltanto a loro stessi perché ancora chiusi nel

guscio del proprio egoismo, in altri comprende quelli che chiamano i propri "

cari ", la famiglia, i parenti, gli amici. Il raggio si allunga man mano che

si esce dal guscio egoistico, fino a comprendere tutti, il mondo e le cose,

senza limiti.

Ogni uomo è un centro di Luce, di Potenza e d'Amore che emana vibrazioni.

Talora sono perfino vibrazioni negative quando la qualificazione che si dà

alle energie divine, che si riflettono e trasmettono, sono inquinate, non

sapendo mantenere l'armonia.

Tu devi proporti il compito di divenire un condensatore un serbatoio e un

distributore dell'energia d'Amore per tutti i fratelli umani.

Irradia sempre su tutti e su tutto, senza interruzione come il sole, dopo che

ti sei immedesimato con la sua essenza In ogni momento della tua giornata,

ovunque tu ti trovi, ivi sia un Centro di irradiazione di Bene.

La casa che abiti, il luogo dove lavori siano Centri d'irradiazione di Bene,

poiché tu stesso sei un Centro d'irradiazione di Bene. Parta da te, in ogni

momento, una corrente di pensieri benefici, uno splendore irradiante che

illumini e riscaldi chi è privo di luce e di calore spirituale Per il

pensiero non esiste distanza, quindi, vicini e lontani beneficeranno del

lancio dei tuoi pensieri.

I familiari e le persone con le quali convivi, saranno naturalmente di grande

aiuto a questa irradiazione verso il mondo esterno e saranno i primi a

beneficiarne.

Ma la tua mente e il tuo cuore siano il primo nucleo da cui questa divina

proiezione parte.

Tu dirai a te stesso: " Io sono un Centro d'irradiazione di Bene. Da me

partono onde di pensiero che sono raggi verso coloro che mi circondano,

vicini e lontani, in ogni direzione, e raggiungono chiunque abbia bisogno di

aiuto.

" Io proietto pensieri e sentimenti di Luce e d'Amore a coloro che

s'indugiano nei sentieri dell'ombra, perché siano illuminati, e suoi fratelli

che ardono nel Sacro Fuoco dell'Amore.

" Partono da me in ogni momento, in continuazione, vibrazioni come raggi

benefici verso tutti ".

Gli uomini lottano fra loro perché non si comprendono.

Anche la tua esistenza è una lotta, ma il nuovo concetto di lotta non ha

nulla in comune con quello dei violenti e degli egoisti. Tu lotti, ma come fa

il sole che disperde le tenebre della notte con la sola sua presenza,

illumina, riscalda e dà vita alle cose e fa maturare i frutti. Il suo

splendore fuga le ombre, il suo calore dissolve il gelo, naturalmente, senza

lottare.

Questo è il nuovo concetto spirituale che l'Amore porta agli uomini. Con

l'irradiazione del pensiero tu puoi portare armonia, la serenità e la salute

fisica agli altri e negli ambienti in cui vivi.

A chi provvede a dotarsi di una potente carica d'Amore, la tua proiezione può

realizzare più facilmente quest'opera benefica.

I pensieri devono passare attraverso il filtro del cuore

Pensare col cuore è la più alta realizzazione: i pensieri sono purificati e

potenziati nei loro effetti, passando attraverso il filtro dell'Amore. La

proiezione di pensieri spirituali è opera completamente benefica. Se pur

indirizzata a qualcuno in particolare, i pensieri si espandono anche ad altri

che sono ricettivi e che si trovino nella condizione di ricevere.

Proiettare pensieri di bene è dare, a chi ha bisogno, le migliori energie di

aiuto, la parte migliore di se stessi ai fratelli per il loro bene. I

pensieri che si trasmettono devono passare atttraverso il filtro del cuore.

Quando si dice cuore non ci si vuol riferire, naturalmente, all'organo fisico

che può essere anche di plastica, ma per cuore va inteso il centro spirituale

che è nel profondo di ogni uomo.

L'Amore è la base fondamentale e il fine della vita, l'Amore è è unione,

ritorno alla casa del Padre da cui siamo partiti.

Ogni pensiero che parte dalla mente deve passare per il filtro del cuore,

dove viene purificato e potenziato. E allora che acquista la sua vera

efficacia e la potenza più benefica.

Privo di quel filtro purificatore potenziatore, il pensiero può rivelarsi

dannoso e produrre perfino i peggiori effetti.

Riempi i vuoti della giornata

Molte ore al giorno si perdono nel nulla. Sono i momenti di attesa, quelli

che si passano in auto, nelle tante azioni automatiche senza impegno, nel

camminare, nell'insonnia e cosí via. In questi momenti, che talvolta sono

ore, la mente vaga spesso in pensieri oscuri, inutili o negativi. Sarebbe,

invece, di enorrne vantaggio se si sapessero riempire questi vuoti pilotando

la mente verso obiettivi sereni.

C'è chi li utilizza occupandola in pensieri costruttivi su argomenti che

formano oggetto del proprio impegno preferito.

Cosí, artisti, poeti, scrittori, scienziati si valgono utilmente di quei

momenti per pensare ai propri lavori. Vi sono romanzieri che hanno costruite

le trame dei loro romanzi approfittando di quei momenti che altrirnenti

sarebbero andati perduti.

Chi crede nella potenza del pensiero utilizza quel tempo per irradiare

ovunque su persone e su cose pensieri d'Amore, sentimenti di Bene. Sono

intervalli preziosi tra le proprie attività, che danno la pienezza alla

propria giornata e a tutta la propria vita nell'impiego più utile del proprio

tempo e col maggiore vantaggio spirituale per tutti.

Gli effetti dell'Amore radiante

Chi si pone nello stato d'animo di inviare pensieri positivi e sentimenti

benefici ad altri, apre la mente e il cuore a ricevere egli stesso, dai piani

più alti, tali fluidi che rinnovano tutto il proprio essere e attrae

naturalmente le più elevate forze spirituali che sono per lui una completa

rigenerazione.

Agli inizi di questa pratica, quando si è poco capaci, si riuscirà a

trasmettere in maniera limitata, ma implicando il mutamento in bene dello

stato d'animo; questo solo fatto avrà un effetto immensamente benefico per

colui che lo fa. Infatti, chi deve irradiare Pensieri e sentirnenti di bene

dovrà necessariamente mettersi nella disposizione ideale, quella ottimale che

l'uomo possa realizzare in ogni sua attività. Questa disposizione d'animo lo

rende oggetto, nel medesimo tempo, di attrazione da parte di quelle

forze--come abbiamo detto--che sono felici di operare insieme con chi si

trova nella disposizione di sintonia con loro.

Quando tu irradi il bene e l'Amore, sarai tu stesso per primo a provarne

l'effetto benefico. Ti sentirai elevato su un piano di vibrazione più alta. E

là che si trovano le condizioni ideali, lo stato felice che dovrebbe durare

il più a lungo possibile.

Se riuscissi a starvi sempre, avresti realizzata la tua liberazione dalle

condizioni della travagliata esistenza umana e avresti realizzata la tua

felicità.

Questi benefici si tradurranno in armonia e serenità, nello stato d'animo che

gioverà immensamente alla salute del corpo fisico la cui malattia è originata

più spesso da contrasti interiori, discordie, ansie, preoccupazioni e dalle

altre disarmonie i nteriori che si chiamano agitazioni, turbamenti,

inquietudine.

Oltre la pace, l'armonia e la serenità, prodotta dai pensieri di luce e

d'Amore, si avrà cosí anche quel benessere fisico che è la condizione di

tante attività proficue nell'esistenza degli uomini.

Pensar bene è star bene, i pensieri danno il colore non soltanto alla nostra

anima ma a tutta la nostra vita, abbiamo già ; scritto, affermando una verità

dimostrata dai fatti. Chi ha compreso questa verità, mette tutto il proprio

impegno nel pensar bene e nell'irradiare intorno a sé pensieri di luce.

Tutto questo gioverà pure all'ambiente in cui viviamo, alle persone che ci

circondano, a tutti e perfino alle cose e agli oggetti che saranno caricati

di radiazioni benefiche.

Essi, poi, a loro volta, ritrasmetteranno la carica ricevuta, recando

beneficio alle persone con le quali verranno in contatto, anche dopo molto

tempo.

Benedici e sarai benedetto

Benedire significa raccogliere le proprie energie e proiettarle come frecce

verso un essere che abbia in sé delle vibrazioni atte a riceverle.

Vi è chi non è idoneo ad accoglierle e allora esse sono rigettate.

La benedizione è una scia di luce che passa gli strati densi, investe,

penetra la persona o la cosa verso cui le proiezioni benefiche sono dirette.

Illuminare altri con questa luce è portare l'aiuto nel momento forse più

necessario; è, comunque, giovare in ogni caso perché chi è benedetto avverte

sempre, almeno nel profondo della sua coscienza, che c'è una mano che gli è

stata tesa.

Benedire è augurare il bene, cioè il progresso verso la perfezione e la

verità.

Vuol dire augurare che nella persona o nella cosa benedetta si manifesti la

parte più elevata, l'aspetto e l'essenza divina.

Benedire è la più alta manifestazione della vita, perché è augurare che sia

espressa l'armonia e la perfezione in mezzo alla disarmonia e al caos dei

mondi inferiori: perfezione verso cui aspira tutto il divenire umano, nella

sua espressione perfetta.

Per questo è necessario benedire sempre tutti e tutto.

Chi semina benedizioni, semina Amore. Tornerà a lui raddoppiato ciò che è

partito da lui, dopo che ad altri avrà arrecato del bene.

E benedizione tutto ciò che esprime augurio di progresso spirituale; per le

cose è benedizione l'impregnazione di energie sull'oggetto, perché a sua

volta possa caricarsi di forza positiva.

Benedire gli oggetti è magnetizzarli, dar loro una carica che

ritrasmetteranno agli altri. Benedici l'acqua, le bevande, i cibi, i vestiti,

gli oggetti del lavoro, le cose tutte che vedi, che tocchi.

Col pensiero che porta al cuore, tu puoi purificare anche le cose inerti,

oggetti, luoghi, ambienti, gli strumenti di lavoro e di ogni attività umana,

affinché possano servire al bene.

Amare è proiettare questo bene.

Chi ama avrà intorno energie affini e sarà circondato da energie benefiche,

irradianti di luce e calore che produrranno gran giovamento a tutti coloro

che avvicina.

Ogni nemico si può vincere con l'arma dell'Amore, meglio che con qualunque

altro mezzo.

La benedizione è un'energia positiva che può giungere a inserirsi nella mente

della persona che la riceve.

Benedire è proiettare, irradiare o trasferire energia la cui intensità e

potenza sono in relazione al nostro sviluppo spirituale che ci permette di

essere centri d'irradiazione.

Con la benedizione viene creata una forma-pensiero intensa e vibrante che

aiuta la persona verso cui noi la dirigiamo, in modo che assista chi vogliamo

aiutare.

La benedizione crea equilibrio, armonia e serenità.

Possiamo benedire le persone che ci circondano, le cose, i cibi di cui ci

nutriamo, gli strumenti del nostro lavoro, l'ambiente in CUi ViViamO.

L'energia spirituale irradiata con la benedizione opera sulle persone, sulle

cose e sulla materia, purificando da ogni negatività di cui fossero

impregnate.

Se l'Amore proiettato incrocia altro Amore, allora avviene il potenziamento

massimo di luce e di bene.

Quando tu, volendo benedire un altro, lo visualizzi nella Luce, sprigioni

un'attività duplice, poiché ottieni un primo risultato di protezione

automatica e, nello stesso tempo, intensifichi nella tua coscienza e in

quella dell'altro, le qualità positive desiderate.

Benedire e consacrare non è il privilegio esclusivo di qualcuno in

particolare, può farlo chiunque quando sia spinto da interiore desiderio di

bene. Anzi, se presa come norma per amici o nemici, parenti o estranei, per

le cose possedute, per gli ambienti e per le persone tutte, la benedizione è

la più efficace terapia in ogni circostanza, per produrre e conservare

armonia. L'armonia è la condizione ideale di vita e di progresso in ogni

campo, da quello materiale a quello spirituale.

Non c'è bisogno di particolari formule per benedire e irradiare pensieri di

bene e d'Amore. Meglio se l'espressione t sorge naturale con le parole

semplici che vengono spontanee.

Un esempio: Io ti benedico e ti auguro ogni bene. Io irradio su te Amore e

armonia. Sii benedetto nel nome di Gesù. Pace e bene. Il Signore ti benedica.

Tutte le religioni purificano e magnetizzano i loro oggetti di culto con le

benedizioni; le religioni ritualistiche i loro strumenti cerimoniali come

turiboli, messali, stendardi, ed altri analoghi accessori Gli Egiziani

proteggevano le loro tombe con degli incantesimi e sono note le vicende

tragiche di coloro che aprirono la tomba di Tutankhamon.

Le vibrazioni-pensiero positive hanno la capacità di annullare le vibrazioni

malefiche che permangono in qualcheluogo, purificandolo.

Si possono in tal modo liberare cose e ambienti dalle influenze dannose

create da fatti delittuosi o da persone negative, cosí pure oggetti serviti

come strumenti di crimine.

Ma anche gli oggetti ordinari come libri, auto, arredi, ambienti domestici,

vestiti, strumenti di lavoro, ecc. siano da te benedetti, affinché servano

sempre al bene.

Il pensiero agisce su tutto con una forza maggiore di ogni altro strumento.

Chi benedice ogni cosa, ogni ambiente e ogni luogo con i quali viene a

contatto, avrà intorno a sé un'aura serena e felice.

Ripeti sovente l'antica formula: " Pace a tutti gli esseri ".

Ricorda sempre

Irradiando verso gli altri si compie questo prodigio:

1. Metti in moto la forza e potenza che giace inerte dentro di te, che

rimarrebbe tale senza questo tuo atto volitivo.

2. Metti in moto l'Amore che è in te e sprigioni tutta la capacità di bene

per coloro ai quali rivolgi la tua irradiazione.

Sono potenti energie messe in azione che a loro volta attirano e muovono

altre energie affini, con grande beneficio nell'economia della vita.

Ricorda sempre: sei tu il primo a beneficiare di quest'irradiazione, perché

ti porta in uno stato di vibrazione altissimo che ti dà la pura gioia che si

può godere nella dimensione spirituale, sollevandoti dalle normali condizioni

nelle quali ordinariamente si svolge l'esistenza umana, condizioni che non

sono sempre tra quelle ideali.

Quando il prezioso meccanismo che è in te è messo in movimento trasmette

analoga energia anche ad altri, producendo un bene che si diffonde.

Non c'è cosa più bella nella vita di questa comunione di Amore. Amare ed

essere in armonia con tanti, come una cosa sola, è la realizzazione vera.

Non vi è cosa che eguagli questo stato ideale.

"Quando pensi a qualcuno, tu già sei in contatto con lui.

Può darsi che lui stia pensando a te in quel momento e per questo tu lo

pensi. Ricambia sempre in bene il suo pensiero, anche se da parte sua non

fosse buono.

Sii stazione trasmittente di onde di Luce e d'Amore verso tutti gli esseri.

Dalla tua mente e dal tuo cuore partano in continuazione onde di pensieri e

sentimenti di bene verso tutto ciò che esiste.

"Riuscirai a metterti in contatto con persone distanti anche migliaia di

chilometri: col pensiero potrai muoverti istantaneamente in tutti i luoghi.

Devi credere nei poteri della mente. La volontà, la Fede e la concentrazione

ti recheranno il frutto del risultato desiderato.

"Tu hai il mezzo per comunicare con qualcuno anche lontano per suggerirgli

idee, ispirarlo, confortarlo, aiutarlo a superare difficoltà: basta

concentrarti su di lui, visualizzandolo nella Luce e parlargli come fosse

dinanzi a te. Potrai anche inviargli energie.

"Potrai aiutare materialmente e moralmente chi ha bisogno.

Lo potrai fare col pensiero allo stesso modo che altri lo fa sul piano

materiale con opere di dedizione e di sacrificio Il pensiero ha potenza

creatrice tale da operare sulla materia in maniera da muoverla e manipolarla

ai fini che la mente vuol raggiungere per il bene.

"Non criticare mai nessuno. Quando ti viene da censurare qualcuno o qualcosa,

invece di criticare, irradia pensieri di bene su di lui: lo rivestirai di

luce e l'aiuterai ad evolvere.

"Quando vedi qualcuno comportarsi in maniera che tu ritieni di non approvare,

anziché condannarlo o criticarlo, di': " Egli sta facendo un'esperienza di

cui, forse, ha bisogno. Che gli sia utile per la sua evoluzione. Io gli mando

pensieri d'Amore che l'aiutino ". Gesù non condannò la peccatrice né il

pubblicano, ma soltanto l'ipocrita e il fariseo che voleva apparire puro e

non lo era.

"Invia pensieri di bene a chi ti ha offeso, irradia luce a tutti, a coloro

che tu avessi danneggiato, a chi vuoi aiutare, proteggere, correggere.

Se senti di avere qualcosa contro qualcuno, proietta su di lui il tuo raggio

d'Amore. Che sia raggiunto dal tuo pensiero benefico, lo avvolga e lo

circondi di luce spirituale. Potrai dire:

" Io irradio luce d'Amore e di Bene su... perchè sia avvolto nella Luce

divina e sia aiutato nel suo progresso spirituale ".

L'effetto primo sarà il fugare da lui le negatività che l'invadono.

Se ti eserciti in questo lavoro, potrai fare immenso bene, ma se lo farai

come attività quotidiana, ne avrai tu stesso grandi benefici nei risultati

del tuo lavoro ordinario.

Quando la mente è potenziata dall'esercizio ed è aiutata da Entità di Luce

che agiscono allo stesso fine, si possono raggiungere risultati impensati.

"Puoi guarire altri da mali fisici, psichici, morali, prendere in cura delle

persone, come il medico cura i suoi pazienti. Se sei costante otterrai dei

risultati sicuri, ma non devi credere che ciò possa avvenire immediatamente:

nessuna malattia guarisce di colpo. La gradualità è legge di natura; si fa

prima ad ammalarsi che a ristabilirsi.

Per guarire ci vuole tempo: volontà e Fede sono rimedi sicuri. Da parte tua

ci vuole grande Amore e costanza nelle proiezioni di pensieri che vanno fatte

ogni giorno.

"Le proiezioni di pensieri d'Amore rompono ogni barriera.

Cosí tu puoi raggiungere col pensiero ogni persona, ogni ambiente, in ogni

condizione. Può trattarsi anche di estranei, nemici, persone immerse nei

vizi, in situazioni difficili, malati nel corpo e nella psiche che tu vuoi

aiutare. Tu puoi agire su tutti mediante le vibrazioni del pensiero.

"Ricorda: il bene non va mai perduto, anche se non vedi subito l'effetto di

quello che hai seminato.

I tuoi pensieri e i tuoi sentimenti, sia pure concepiti nell'interno della

mente e del cuore, tune le tue aspirazioni, anche se accarezzate in segreto,

alimentano la tua energia, creano un'aura, irradiano all'esterno con

manifestazioni ad essi corrispondenti.

"Cura al massimo i tuoi pensieri e i tuoi sentimenti: che siano puri,

vibranti, in armonia, indirizzati all'Amore e al Bene. Che mai si trasformino

in risentimenti, in proiezioni di brame o di repulsioni, di rancore, di

vendette. Governali come faresti di strumenti delicati e sensibili. Sappi che

essi producono effetti notevoli, anche se non ti è dato di constatarlo subito.

"Il nostro pensiero d'Amore irradiato andrà ad accrescere l'enorme massa

d'Amore emanata da tutti gli uomini di buona volontà. Questa riserva gioverà

a tutti, e tutti vi potranno attingere quando ne avranno bisogno. E l'Amore

infinito, anche per le cose minime.
<*°*> LUCE INFINITA DELL'AMORE, DELLA COMPASSIONE, DELLA VERITA' <*°*>